MCZ è stata protagonista di un progetto riguardante la creazione di un giardino d’inverno in un’abitazione privata, completamente ecocompatibile e riscaldato da un’unica piccola stufa a pellet.

Punto di partenza è stata l’esigenza di ampliare un’abitazione dei primi del Novecento a Vigneux de Bretagne, priva di particolarità estetiche, a parte i solidi muri in granito tipici della tradizione bretone. Con il primo obiettivo di mantenere un basso impatto ambientale in termini di missioni di CO2, consumi di energia e uso di materie prime, la scelta più naturale è stata di realizzare una costruzione interamente in legno.

L’obiettivo della sostenibilità ambientale è stato raggiunto anche grazie al riscaldamento a pellet, scelto come alternativa più ecologica ed economica rispetto al gasolio o al metano, ma anche più pratica rispetto alla legna.

Sono stati i proprietari, Julien e Fanny Guérin, a scegliere la stufa Thema di MCZ. Con questa piccola stufa a ventilazione forzata, alta appena 80 centimetri, sono in grado di riscaldare facilmente l’intero ambiente (oltre 70 metri quadri), mantenendo 20°C costanti durante il giorno e 18 la notte, con un consumo piuttosto ridotto (meno di una tonnellata di pellet in tutto l’inverno).

Nuova intesa da UBI Banca per il credito alla bioedilizia. L’istituto stringe un accordo con FederlegnoArredo per offrire nuovi finanziamenti, mutui e consulenza alle imprese della filiera del legno associate.

Il protocollo S.A.L.E.

Le imprese coinvolte nel progetto di UBI aderiscono al protocollo S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), un sistema certificativo privato, promosso da FederlegnoArredo, condiviso con istituti di credito e assicurazioni a garanzia degli immobili in legno.
Un’intesa per la bioedilizia italiana

L’obiettivo del nuovo accordo è sostenere il comparto industriale di Assolegno, l’associazione di FederlegnoArredo, che rappresenta le industrie di prima lavorazione e costruzioni in legno. Ma la sfida è anche quella più ampia di sostenere il segmento della bioedilizia, un settore in crescita che rappresenta circa il 7% del mercato edile nazionale.

«I numeri della filiera del legno descrivono un settore in ripresa e presente in maniera significativa nelle regioni in cui UBI Banca è maggiormente radicata – spiega Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI Banca. La Lombardia, per esempio, dove la Banca è presente con una quota di mercato di oltre il 12%, è al primo posto in Italia con circa il 20% delle costruzioni realizzate in legno. Con questa iniziativa il nostro Gruppo punta a contribuire alla ripresa di tutta la filiera con soluzioni creditizie adeguate per l’acquirente finale di immobili in legno, i costruttori e i loro fornitori».

I ricercatori della divisione “Bioenergie” e del laboratorio "Biosicurezza" dell’ENEA hanno brevettato un innovativo processo basato sull’uso di lievito di birra e acqua ossigenata che consente di ottenere una tipologia di bio-cemento con elevate proprietà di isolamento termico e acustico e di resistenza al fuoco. Il processo BAAC (Bio Aerated Autoclavated Concrete) è nato nei laboratori dei Centri ricerche ENEA di Trisaia, in Basilicata, specializzato nella chimica verde e le bioenergie, e di Casaccia, alle porte di Roma e consente di ridurre i costi di produzione e di ottenere un prodotto a maggiore sostenibilità rispetto ai tradizionali cementi “cellulari” aerati attualmente in commercio. Nel processo brevettato dall’ENEA, infatti, la polvere di alluminio - un agente aerante molto infiammabile che richiede stringenti misure di sicurezza degli impianti - viene sostituita da lievito di birra miscelato con acqua ossigenata che consente di ottenere un prodotto tecnicamente molto leggero per la grande quantità di bolle d’aria al suo interno, lasciando però inalterate le caratteristiche meccaniche e fisiche del materiale cementizio. I vantaggi economici e di sostenibilità ambientale derivano dall’abbattimento delle spese energetiche e dei costi indiretti connessi alla gestione dell’impianto ai fini della sicurezza e dalla riduzione del numero dei componenti “addizionali” come la calce e il gesso.

“Questa innovazione di processo è ancora di nicchia, ma presenta grandi potenzialità; infatti, le nostre attività di sperimentazione hanno suscitato l’interesse dei soggetti coinvolti nella filiera produttiva del cemento cellulare che hanno voluto contribuire fornendoci gratuitamente le materie prime”, spiega Piero De Fazio della Divisione “Bioenergie, Bioraffinerie e Chimica Verde” presso il Centro Ricerche ENEA della Trisaia. “La formulazione di questa innovativa versione del cemento aerato autoclavato è stata possibile anche grazie alla collaborazione tra le competenze di chimica verde dei ricercatori di Trisaia e quelle dei sistemi in vitro ed in vivo dei ricercatori di Casaccia”, sottolinea Giorgio Leter del Laboratorio “Biosicurezza e Stima del rischio” presso il Centro Ricerche ENEA della Casaccia.

La Divisione ENEA “Bioenergie, Bioraffinerie e Chimica Verde” svolge attività di avanguardia per lo sviluppo di processi fermentativi a scopo energetico, operando a supporto dell’industria nazionale per le esigenze di innovazione tecnologica, dimostrazione e qualificazione di processi, tecnologie e componenti.

Nel laboratorio ENEA “Biosicurezza e Stima del rischio” vengono svolte attività di ricerca e innovazione nel settore delle biotecnologie e della tossicologia dei materiali, con applicazioni per lo sviluppo industriale.

«Passo dopo passo - sottolinea Luigi Dallai, deputato del Partito Democratico - l'impegno per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle nostre scuole va avanti. Il lavoro dell'esecutivo e del Governo precedente su questo tema è stato costante e stanno arrivando i primi risultati, con lo sblocco di risorse importanti. Dobbiamo continuare su questa strada perché la qualità della scuole italiana, passa anche dalla capacità di rendere gli edifici scolastici luoghi sempre più sicuri e moderni»

Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole. Per il triennio 2017 - 2019 sono in arrivo oltre 320 milioni di euro, quasi 17 dei quali saranno destinati alle scuole toscane. In provincia di Siena arriveranno 800mila euro per interventi strutturali ai quali vanno aggiunti quasi 416mila euro per il Liceo Alessandro Volta di Colle di Val d'Elsa. Altre risorse stanziate, ma in attesa di finanziamento, saranno destinate a cinque scuole di Siena per opera di manutenzione straordinaria: 690mila euro all'ITI Sarrocchi; 130mila euro all'ITA Ricasoli; 80mila euro al Liceo Piccolomini; 50mila euro al Liceo Galileo Galilei, 102mila euro al Istituto tecnico Bandini.

«Passo dopo passo - sottolinea Luigi Dallai, deputato del Partito Democratico - l'impegno per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle nostre scuole va avanti. Il lavoro dell'esecutivo e del Governo precedente su questo tema è stato costante e stanno arrivando i primi risultati, con lo sblocco di risorse importanti. Dobbiamo continuare su questa strada perché la qualità della scuole italiana, passa anche dalla capacità di rendere gli edifici scolastici luoghi sempre più sicuri e moderni».

fonte: valdelsa.net

È passato al Senato, nella sua versione definitiva, il testo della Legge di Bilancio 2018 in cui è compreso anche il nuovo Ecobonus, l’incentivo statale dedicato a chi effettuerà interventi sul verde privato. Immobiliare.it ha raccolto 5 idee per rendere più green il terrazzo di casa, che potrebbero godere delle detrazioni fiscali. Stando all’attuale testo della manovra, si potrà dedurre il 36% del costo dei lavori, per spese fino a 5 mila euro: rendere più verde uno spazio esterno diventerà così non solo vantaggioso per la qualità dell’aria in città, ma anche per il proprio portafogli.

TUTTO IN VASO
Il modo più semplice per riempire di verde il proprio terrazzo è quello di sbizzarrirsi con piante e fiori in vaso. In commercio ce ne sono tantissimi, basterà scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze: chi non è (ancora) dotato di pollice verde, può optare per piante sempreverdi come il pino mugo, il ginepro o l’erica ma anche viburni, clematidi, fuxie, ciclamini, e tutte le bulbose da fiore a risveglio primaverile: crochi, tulipani, giacinti, fresie. Della famiglia dei sempreverdi fa parte il rosmarino che, oltre ad essere una pianta bella da vedere, è anche un valido alleato per la cucina. E sempre per accontentare non solo la vista ma anche il palato, chi abita a Sud e gode di un clima mite e soleggiato, può invece scegliere aranci e limoni ma anche gelsomini, rose o gerani.

GIARDINI PENSILI
Realizzare una copertura verde con un giardino pensile, tecnica che affonda le sue radici nell’Antica Babilonia, è di certo più complicato, ma l’Ecobonus 2018 potrebbe essere l’occasione perfetta per decidere di realizzarne una. Per un giardino pensile serve un terrazzo di metratura considerevole e alcune verifiche tecniche prima di dare il via alle opere. La stratificazione prevede una membrana impermeabilizzante, uno strato antiradice, un elemento di protezione meccanica, un elemento drenante e/o di accumulo idrico, un elemento filtrante, un substrato composto generalmente da un miscuglio di materiale inorganico (pomice, agriperlite, argilla espansa) ed organico (torbe, cortecce compostate, fibra di cocco) e per ultimo lo strato di vegetazione con le piante. Sarà necessario accertarsi con un esperto che il proprio terrazzo possa strutturalmente reggere il peso di questo intervento, ma una volta realizzato si potrà dire di avere in casa una miniatura del Bosco Verticale, uno dei grattacieli più ammirati al mondo.

AUTOPRODUZIONE DI FRUTTA E VERDURA
Un’altra idea è quella di destinare lo spazio esterno all’autoproduzione di frutta e verdura. Si potrebbe così approfittare del Bonus Verde per realizzare un orto sul terrazzo, dove coltivare i propri ortaggi o alberi da frutto preferiti. Questa soluzione permette non solo di risparmiare sull’acquisto dei prodotti dell’orto, ma anche di scegliere consapevolmente fertilizzanti e trattamenti, optando magari per soluzioni biologiche e amiche dell’ambiente.

UNA MIGLIORE IRRIGAZIONE
Un impianto di irrigazione professionale è uno sfizio che grazie all’Ecobonus 2018 ci si potrà concedere più a cuor leggero. In commercio ne esistono di vari prezzi e fatture, a seconda della centralina di irrigazione e dal grado di precisione dell’impianto. I modelli più evoluti si autoregolano a seconda delle condizioni meteo che vengono rilevate e permettono di mantenere le piante del terrazzo in uno stato di rifornimento idrico ottimale.

SFRUTTARE GLI SPAZI
Se le dimensioni del terrazzo non permettono di avere un orto in orizzontale, questo non vuol dire che si debba rinunciare del tutto all’idea. Una moda recente è quella di creare delle pareti vegetali che permettono di sfruttare al meglio gli spazi in verticale. In attesa dell’approvazione definitiva della legge e dopo le necessarie verifiche sulle effettive possibilità di detrazioni fiscali, un modo per approfittare del Bonus Verde potrebbe essere proprio l’acquisto di apposite strutture a sacche da appendere alle pareti e nelle quali trapiantare, ad esempio, erbe aromatiche, ma anche fragole o piante ornamentali come edere, felci, begonie e surfinie.

Schüco Italia presenta la gamma di finestre, porte finestre e scorrevoli con finitura Schüco SmartWood, che permette di unire le performance e la qualità di un serramento in alluminio Schüco a tutto il calore e le emozioni del vero legno. 

Caldo, elegante, autentico: il legno è storicamente uno dei materiali più apprezzati nei progetti d’interni, in quanto manifestazione dell’intenso legame tra design e comfort abitativo. L’unicità di ogni singola venatura rende ogni ambiente ricercato e allo stesso tempo intimo, regalando atmosfere accoglienti e dal fascino senza tempo. Grazie a Schüco SmartWood, da oggi le qualità del legno si fondono con i vantaggi dalla tecnologia dei sistemi in alluminio più innovativi, a vantaggio non solo della sicurezza, ma anche e soprattutto del benessere delle persone.

La tecnologia

Sviluppata da Schüco Italia in esclusiva per il mercato italiano, molto sensibile alle tematiche inerenti il design e la bellezza, la linea di infissi in alluminio con finitura Schüco SmartWood risponde alla sempre più sentita esigenza di serramenti in sintonia con l’estetica dell’abitazione. La tecnologia SmartWood, infatti, permette di rivestire i profili interni degli infissi in alluminio in vero legno – disponibile in un’ampia gamma di colorazioni – contribuendo a definire la personalità dell’ambiente e mantenendo inalterate la qualità, le prestazioni tecniche e l’eleganza minimale tipiche di un infisso in alluminio Schüco. 

Il processo produttivo di Schüco SmartWood prevede l’ossidazione dei profili in alluminio, a cui segue l’applicazione del tranciato in legno DIrovere, la sua levigatura e il passaggio di più mani di trattamento e finitura superficiale. Lo spessore delle lamine di soli 6 decimi di millimetro consente di realizzare un elevato numero di profili contenendo in modo significativo la quantità necessaria di materia prima. Il prodotto finale è dunque altamente durevole (la resistenza del rivestimento in legno è stata testata con severe prove cicliche a temperature e umidità diverse), ma nello stesso tempo si distingue per l’elevata sostenibilità ambientale.

Tecnica ed estetica

Con Schüco SmartWood è possibile ottenere infissi dall’elevata leggerezza, durabilità, resistenza e sicurezza antieffrazione. A ciò si uniscono notevoli prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, che assicurano un miglior comfort abitativo indipendentemente dalla temperatura esterna e dal luogo in cui l’edificio si trova. Dal punto di vista del design, la tecnologia SmartWood offre l’opportunità di valorizzare l’abitazione creando degli accostamenti cromatici con specifici elementi dell’arredo: è possibile infatti abbinare i profili dei serramenti al colore del pavimento in legno, a quello delle porte interne, alle boiserie o al proprio mobile preferito, dando vita a progetti di grande fascino anche in caso di ristrutturazione.

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I ponti termici stanno assumendo sempre maggiore importanza nelle valutazioni energetiche. Il recepimento, con il decreto requisiti minimi, delle norme UNI/TS 11300:2014 per il calcolo della prestazione energetica degli edifici ha comportato una sostanziale variazione della metodologia di calcolo dei ponti termici, imponendo una valutazione attraverso calcoli numerici e non permettendo più l’utilizzo di valori tabellati, ed eliminando quanto previsto dal previgente D.P.R. 59/2009 riguardo la definizione di “ponte termico corretto”.

Quaderno Tecnico

All’interno del “Quaderno Tecnico dei ponti termici per murature POROTON®” sono presentati approfondimenti dell’argomento ed i risultati ottenuti dalle numerose analisi numeriche che il Consorzio POROTON® Italia ha svolto sulle principali tipologie di ponti termici, al fine di fornire agli utilizzatori di murature POROTON® i dati utili per una corretta progettazione energetica dell’involucro e per un corretto dimensionamento dei relativi dettagli costruttivi

Indice dei contenuti

Ponti termici: aspetti normativi, modalità di calcolo e dettagli costruttivi

Parte 1 - Ponti termici verticali

Parte 2 - Nodo parete - solaio

Parte 3 - Nodo parete - copertura

Parte 4 - Attacco parete - fondazione
Perché questo quaderno?

Il Consorzio POROTON® Italia ha deciso di svolgere una estesa campagna di analisi numeriche per una valutazione sistematica e parametrica delle principali tipologie di ponte termico che interessano le soluzioni in muratura POROTON®, così da poter fornire ai tecnici ed utilizzatori delle soluzioni costruttive proposte dal Consorzio tutte le informazioni utili sia per la corretta progettazione energetica, sia per evitare il rischio di muffe e condensa a tutela del benessere e comfort abitativo che le soluzioni POROTON® possono garantire.

Download

Approfondimenti relativi alla valutazione dei ponti termici e i risultati più significativi delle analisi numeriche svolte dal Consorzio sono stati raccolti in una rassegna delle principali casistiche di nodi costruttivi, il “Quaderno Tecnico dei ponti termici per murature POROTON®”, documento liberamente scaricabile dall’area “Download di questo sito, accessibile previa semplice registrazione.

 

18 ottobre - Da Riva del Garda a Milano. La piattaforma Rebuild traccia la strada per un’edilizia sostenibile. Costruzioni in fabbrica, montaggio in cantiere.

Riqualificare gli edifici con nuove tecnologie che siano sostenibili. Rebuild, piattaforma che da 5 anni lavora sul confronto e la conoscenza tra gli attori del mondo dell’edilizia, sta affrontando, in questo 2017, nuove sfide per riportare il mondo delle costruzioni a livelli più alti “per ridare fiato – spiega Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild - a un settore che ha perso decine di migliaia di imprese e di addetti”.  
 
Un processo che nasce dall’incontro e dal confronto con gli attori dell’edilizia con, all’attivo, una due giorni a Riva del Garda, lo scorso giugno, e un appuntamento il 18 ottobre a Milano, con Assolombarda, su “La città del futuro. Tecnologie e strategie innovative per la rigenerazione urbana”.  

Innovazione, sostenibilità e nuove tecnologie sono elementi alla base di quello che viene inteso come un passaggio necessario per ridare vita e valore al mondo delle costruzioni con la “provocazione - dice Micelli - dell’edilizia off-site”, presentata agli addetti del settore nell’incontro di Riva del Garda. Off-site significa portare la riqualificazione degli edifici dal cantiere alla fabbrica, potenziando il processo manifatturiero, in un Paese, l’Italia, dove il 76% del patrimonio immobiliare ha più di 40 anni e dove serve lavorare, in modo specifico, sull’efficientamento degli immobili. Rebuild propone così un processo diverso rispetto al passato, con la realizzazione, in fabbrica, di manufatti e porzioni di edificio che una volta si faceva on-site, ossia in cantiere, con l’obiettivo di risparmiare e rendere più veloce la realizzazione del progetto, con un risparmio stimato tra il 25% e il 33% e tempi di consegna ridotti fino al 50%.  

Una “nuova via”, con una forte spinta all’innovazione, già intrapresa da diverse imprese internazionali e italiane che hanno presentato i loro progetti in campo nell’evento dello scorso giugno a Riva del Garda: “Le competenze manifatturiere sono importantissime”, aveva ribadito in quell’occasione Thomas Miorin, fondatore di Rebuild, e il nuovo artigianato italiano, con le sue innovazioni, può mettersi a servizio degli edifici che necessitano una riqualificazione di qualità su tutto il territorio nazionale perché il settore delle costruzioni possa tornare a essere competitivo. Elemento di interesse, in questo momento di passaggio, è anche il ruolo svolto, nel mondo dell’edilizia, dalla robotica.  

Un passaggio inevitabile, per gli ideatori di Rebuild, che potrebbe aprire anche altri scenari non del tutto positivi, come il rischio di perdita di posti di lavoro, ma che, ben diretto, può mettere l’innovazione a servizio di un mondo, quello delle costruzioni, che ha bisogno di una spinta importante per uscire da una situazione di stallo. Rebuild rinnova l’appuntamento il 18 ottobre a Milano con la presentazione, per l’occasione, di un documento strategico sulla rigenerazione urbana di Assolombarda. REbuild invita i protagonisti e le best practice di queste nuove filiere italiane: Giovanni Spatti racconterà come le aziende italiane che ibridano edilizia con manifattura possano produrre un hotel al mese esportandolo in tutto il mondo; Massimo Roj proporrà nuovi concept architettonici per l’edilizia industrializzata ad alte potenzialità di rigenerazione urbana e Massimiano Tellini di Intesa Sanpaolo evidenzierà come la finanza sia alla ricerca di nuove tecnologie e approcci in linea con i principi dell’economia circolare.  

fonte: elena roda, lastampa.it

L'opera sorgerà all'ingresso di Alessandria. L'architetto internazionale ha rilanciato il suo progetto durante l'intervento all'assemblea generale Ance. A metà 2018 dovrebbero partire i lavori che dureranno circa 18 mesi.

ALESSANDRIA – Ad Alessandria torna d’attualità il Palazzo dell’Edilizia. Ospite dell’ultima assemblea generale del Collegio Costruttori, l’architetto internazionale Daniel Libeskind ha rilanciato il suo progetto davanti alle istituzioni della città. L’opera, di circa 3500 metri quadrati, sorgerà all’ingresso di Alessandria, vicino al platano di Napoleone e si svilupperà su quattro livelli.

Il Palazzo dell’Edilizia sarà la sede di Sistedil (l’ex Scuola Edile, ndr) e della Cassa Edile.
Già stabilito il cronoprogramma: il progetto preliminare è stato avviato, i lavori dovrebbero iniziare a metà del 2018 e terminare 18 mesi dopo.

Ideato nel 2008, il Palazzo dell’Edilizia sembrò concretizzarsi tre anni dopo ma già nell’autunno del 2011 il cantiere si fermò per un contenzioso legale, ora risolto.

“È un progetto di revisione per capire la potenzialità della tecnologia di oggi e per aumentarne la sostenibilità ecologica e ambientale” ha detto lo stesso Daniel Libeskind a Radio Gold Tv “l’unicità è l’edificio stesso, non è un’altra semplice “scatola” ma è un edificio con un carattere e uno spirito unico, un nuovo elemento eccezionale del panorama alessandrino.”

fonte: radiogold.it

Approvato oggi in conferenza Stato Regioni lo schema del Dpcm di attuazione dell’articolo 1, comma 85, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017), relativo alla realizzazione di nuove scuole finanziate con investimenti immobiliari Inail.

I 100 milioni stanziati per l’operazione sono stati suddivisi tra 10 Regioni, che hanno dichiarato la propria disponibilità ad aderire all’operazione, sostenendo il canone che Inail richiede: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna e Umbria. Come l’operazione #scuoleinnovative, sostenuta dal canone Miur e avviata nel 2015, anche questa è finalizzata alla realizzazione di nuovi edifici scolastici innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzati dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.

Le Regioni individueranno le aree sentiti gli Enti locali e sceglieranno le procedure di affidamento delle progettazioni, anche tramite concorso per garantire una migliore qualità.

fonte: http://italiasicura.governo.it