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Rimodulazione PNRR: ecco il nuovo piano!

Il nuovo piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) italiano ha recentemente subito una significativa rimodulazione, focalizzandosi sul rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, sulla sicurezza energetica e sull'accelerazione della produzione di energia rinnovabile. La Commissione europea ha accolto con favore le modifiche apportate, inclusa l'attenzione dedicata al capitolo REPowerEU.

L'attuale stima del piano ammonta a 194,4 miliardi di euro, di cui 122,6 miliardi sono sotto forma di prestiti e 71,8 miliardi in sovvenzioni. Questo consistente finanziamento si suddivide in 66 riforme e 150 investimenti, con un chiaro obiettivo di modernizzazione e resilienza del paese.

Il Ministro agli Affari Europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha presentato il piano in una conferenza stampa il 24 novembre scorso, sottolineando l'importanza delle modifiche apportate.

Riforme chiave per l'energia e l'ambiente

Il capitolo dedicato a REPowerEU è un punto focale delle modifiche apportate al PNRR italiano. Cinque nuove riforme e dodici investimenti mirano a realizzare gli obiettivi di REPowerEU, che punta a rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi entro il 2030. Queste misure prioritariamente si concentrano sul rafforzamento delle reti energetiche, sulla sicurezza energetica e sull'accelerazione della produzione di energia rinnovabile.

Il 39,5% dei fondi è destinato a sostenere gli obiettivi climatici, confermando l'orientamento verde del piano. Le riforme, 66 in totale, rivestono un ruolo fondamentale nel percorso di modernizzazione del paese.

Sette nuove riforme includono il riordino degli incentivi alle imprese, l'estensione dell'approccio orientato ai risultati del PNRR alle politiche di sviluppo e coesione, semplificazione normativa per le energie rinnovabili, riqualificazione dei lavoratori per l'efficienza energetica, riforma dei Sussidi Ambientalmente Dannosi dal 2026, misure per ridurre i costi di connessione alle reti del gas, e strumenti finanziari per ridurre il rischio legato all'acquisto di energia da fonti rinnovabili.

Investimenti chiave per le imprese

Le principali misure di investimenti per le imprese ammontano a 12,4 miliardi di euro e abbracciano diverse aree cruciali:

  1. Transizione 5.0: Con 6,3 miliardi di euro attraverso il credito d'imposta, si sostiene la transizione verde e digitale delle imprese, compresa la produzione di energia da fonti rinnovabili e la formazione del personale.
  2. Supporto PMI per l'autoproduzione: Con 320 milioni di euro, si prevedono sovvenzioni alle PMI per l'acquisto di sistemi digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  3. Sostenibilità filiera produttiva: 2,5 miliardi di euro sosterranno lo sviluppo delle filiere strategiche per la transizione verso un'economia a zero emissioni.
  4. Contratti di Filiera: Con 2 miliardi di euro, si finanzieranno i contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca, acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.
  5. Parco Agrisolare: 850 milioni di euro saranno destinati alle aziende agricole e di allevamento per l'installazione di pannelli fotovoltaici e sistemi intelligenti di gestione dei consumi.
  6. Fondo BEI per il turismo: 308 milioni di euro aggiuntivi supporteranno il rafforzamento strutturale e la competitività del settore turistico.

Investimenti per le start-up e ricostruzione territoriale

Il piano mira anche a sostenere la crescita dell'ambizione digitale, con il 25,6% dei fondi destinati al supporto della transizione digitale del paese. 1,2 miliardi di euro sono assegnati ai territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2023, con un focus su difesa idraulica, ripristino della viabilità e supporto alle infrastrutture.

Prossimi passi e approvazione UE

Il Consiglio dell'Unione Europea ha ora quattro settimane per approvare la valutazione della Commissione. L'approvazione permetterà all'Italia di ricevere 0,5 miliardi di euro di prefinanziamento dei fondi REPowerEU. L'Italia ha già ricevuto una consistente somma di fondi, con la Commissione che autorizzerà ulteriori erogazioni in base ai progressi nell'attuazione degli investimenti e delle riforme.


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