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OICE: profondo rosso per le gare di servizi tecnici

Il settore della progettazione in crisi, nei primi due mesi del 2024 bandite gare per 148 milioni, con un calo del 72,3% rispetto al 2023
Nei primi due mesi del 2024, il panorama delle gare per servizi tecnici nel campo dell'ingegneria e dell'architettura ha registrato un'inquietante contrazione. Secondo i dati resi noti dall'Osservatorio Oice/Informatel, le gare bandite hanno totalizzato un valore di 148 milioni di euro, riflettendo un calo impressionante del 72,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.

La drastica diminuzione della domanda pubblica per le opere pubbliche, soprattutto nei servizi tecnici di ingegneria e architettura, costituisce un campanello d'allarme per l'intero settore. L'Oice sottolinea che i dati del bimestre 2024 rappresentano un crollo significativo anche rispetto agli anni precedenti all'entrata in vigore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Tendenze del mercato della progettazione
Nel dettaglio, nel bimestre gennaio-febbraio 2024, le gare per servizi tecnici hanno totalizzato 148,1 milioni di euro, di cui 135,4 milioni destinati ad architettura e ingegneria e 12,7 milioni integrati in appalti. Questo dato indica una diminuzione del 56,6% rispetto al 2022 e del 54,7% rispetto al 2021.

Particolarmente rilevante è il calo delle gare pubblicate sulla Gazzetta Europea, che nel bimestre hanno registrato un decremento del 66,3% in numero e del 70,5% in valore rispetto all'anno precedente. La situazione è ulteriormente evidenziata dai 184 bandi soprasoglia pubblicati a febbraio 2024, riflettendo un calo del 66,2% in numero e del 57,6% in valore rispetto al 2023.

Analisi dei dati e prospettive future
Secondo l'Oice, il calo delle gare non può essere attribuito esclusivamente al frazionamento artificioso dei bandi per evitare procedure competitive, poiché l'impatto in valore rimane limitato. Tuttavia, l'aumento del numero dei bandi suggerisce una situazione di mercato instabile.

Le gare di sola progettazione hanno subito una flessione considerevole, passando da 250,9 milioni di euro nel bimestre 2023 a soli 51,7 milioni nel 2024, evidenziando una diminuzione del 79,4%. Tuttavia, rispetto al mese precedente, si nota una timida ripresa dell'89,8%.

Il commento del Presidente dell'Oice, Giorgio Lupoi, evidenzia la gravità della situazione. Lupoi sottolinea le incertezze normative e i rallentamenti nei meccanismi di spesa e nei pagamenti da parte delle stazioni appaltanti come cause principali di questa recessione nel settore della progettazione.

Richieste di intervento e proposte di soluzione
L'Oice invoca un intervento urgente del Ministero delle Infrastrutture, chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare le lacune del nuovo codice appalti e per aggiornare il decreto parametri. Si sottolinea l'importanza di implementare parti del nuovo codice rimaste inattive, come la semplificazione della qualificazione sul modello delle SOA.

Lupoi suggerisce infine di riflettere sulla centralità del progetto e di promuovere iniziative che possano stimolare una ripresa del settore. In un momento di profonda crisi economica e normativa, è essenziale adottare misure concrete per sostenere e rilanciare il comparto della progettazione e dei servizi tecnici nell'ambito dell'ingegneria e dell'architettura.

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