Wavin Italia presenta il sistema Dry

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Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per l'Indoor Climate nel settore edilizio e nelle infrastrutture, è lieta di presentare il nuovo sistema DRY per la realizzazione di impianti di riscaldamento radiante a secco. Pur mantenendo inalterate le peculiarità della p...
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Piscina fuori terra o gonfiabile: quando sono necessari i permessi

Piscina fuori terra o gonfiabile: quando sono necessari i permessi
Quando si parla di piscina ad uso personale si fa riferimento ad una vasca di diverse metrature e profondità, collocata all'interno di una proprietà privata, ad esclusivo utilizzo dei proprietari, dei loro amici e familiari. Come rilevato da Assopiscine, è in costante aumento il numero di italiani che installano una piscina nella propria casa, si s...
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EPS: la soluzione per case a ridotto fabbisogno energetico

EPS: la soluzione per case a ridotto fabbisogno energetico

Dal mese di marzo è stata recepita la Direttiva Europea 2018/844, che impone ai nuovi edifici costruiti nei Paesi dell’Unione Europe di essere a energia quasi zero (NZEB: Near Zero Emission Buildings). In pratica le nuove strutture dovranno essere costruite in modo da presentare un fabbisogno energetico molto basso, da coprire con energia proveniente da fonti rinnovabili. Questa misura è stata presa per contrastare l’inquinamento dell’aria da polveri sottili, cui contribuisce anche il riscaldamento degli edifici.

L’utilizzo in edilizia di manufatti e sistemi in EPS, polistirene espanso sinterizzato, facilita il raggiungimento di questo obiettivo e le aziende iscritte ad AIPE, Associazione Italiana Polistirene Espanso, producono i manufatti utilizzabili per realizzare edifici nZEB, in diverse parti dell’edificio, in particolare tetto e pareti.

Il tetto è un elemento veramente importante nel bilancio termico di un edificio. Il calore, infatti, tende a muoversi verso l’alto e oltre un terzo dell’energia si disperde attraverso una copertura mal isolata. Se questa, al contrario, è ben protetta, permette non solamente un elevato comfort abitativo, ma anche un buon risparmio energetico: la richiesta di combustibile è minore, le emissioni di biossido di carbonio sono inferiori e si riducono i costi di riscaldamento.

Il tetto a falde termoisolato, attraverso l’impiego di lastre in Polistirene Espanso Sinterizzato, può costituire un sistema in grado di fornire risposte valide ed economiche. Chiamato anche “a copertura discontinua”, il tetto a falde termoisolato è costituito da un insieme di strati ed elementi funzionali che soddisfano i requisiti della copertura. Può presentare o meno uno strato di ventilazione. Nel primo caso la copertura regola anche il comportamento termoigrometrico; nel secondo controlla solo la trasmissione del calore.



Le coperture possono essere anche di tipo continuo. Si tratta in questo caso di un sistema costituito da diversi strati che ha la funzione di assicurare la tenuta all’acqua. Le coperture continue sono essenziali soprattutto nei tetti piani, cioè con un’inclinazione inferiore al 5%.

L’EPS, sotto forma di lastre, viene impiegato anche nelle pareti verticali esterne e interne, per la sua capacità di isolare sia da un punto di vista termico, che acustico.  Nell’isolamento delle pareti, l’EPS può essere impiegato da solo o come parte integrante di sistemi più complessi, quali il capotto (ETICS) e il sistema ICF-SAAD (Insulated Concrete Forms – Sistemi Ad Armatura Diffusa).

Parlando di cappotto, oltre l’80% degli edifici dotati di cappotto utilizza l’EPS come materiale isolante. Questo manufatto è disciplinato da diverse norme tecniche che ne sanciscono le proprietà e caratteristiche tecniche.

I sistemi ICF-SAAD, invece, sono caratterizzati da una struttura a setti portanti in cemento armato, isolati con “casseri a rimanere” in polistirene espanso. Essi coniugano la resistenza meccanica del calcestruzzo gettato in opera con la capacità di isolamento termico dell’EPS, posto sia sulla faccia interna che su quella esterna del fabbricato. Questi sistemi, oltre ad isolare termicamente, permettono di realizzare strutture monolitiche altamente performanti grazie alla sinergia tra la resistenza alla compressione del calcestruzzo e alla trazione dell’acciaio. Questo garantisce una grande affidabilità strutturale anche in condizioni limite, come le sollecitazioni improvvise, violente e imprevedibili che si sviluppano durante il sisma. Gli edifici realizzati con questo sistema, infatti, rispondono adeguatamente alla legislazione nazionale vigente in materia.

 

Fonte: FEL - Edilizia Leggera

URSA XPS NVII tra prestazione e ricerca

URSA XPS NVII tra prestazione e ricerca

Le massime prestazioni sotto carico, nel tempo

Le tecnologie di produzione più avanzate, di cui si avvale l’impianto di polistirene estruso URSA di Bondeno (Ferrara), unitamente al know-how e alla costante attività di ricerca e sviluppo condotta da URSA Italia, consentono di produrre il pannello termoisolante URSA XPS NVII, il prodotto top di gamma in termini di resistenza a compressione (700 kPa) e di prestazioni meccaniche nel tempo, 100% made in Italy.

Grazie alla sua struttura cellulare, composta da quasi il 100% di celle chiuse, URSA XPS NVII:

  • È un ottimo isolante termico;
  • È estremamente resistente alla penetrazione di umidità;
  • Presenta una bassa permeabilità al vapore acqueo;
  • Mostra una altissima resistenza ai cicli di gelo-disgelo;
  • Ha comprovate prestazioni a lungo termine;
  • È resistente alla muffa e alla corrosione;
  • Mantiene costanti le proprie caratteristiche nel tempo.

Inoltre URSA XPS NVII è facile da applicare, è riciclabile, è totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

Queste sono le principali peculiarità di questo materiale isolante e unita a queste non bisogna dimenticare l’elevata resistenza a compressione sia sul breve, ma cosa più importante, sul lungo periodo. Infatti nella prassi quotidiana, quando il progettista ha la necessità di garantire: buon isolamento termico e contemporaneamente un’ottima stabilità della pavimentazione sotto elevati carichi puntuali; la scelta non può che ricadere su un materiale isolante come URSA XPS NVII.

E’ stato questo uno dei temi  nella progettazione e poi nella realizzazione della Piazza Tre Torri di Citylife a Milano. La presenza sottostante la piazza, della linea metropolitana e della sua fermata, ha reso la stessa piazza anche una via d’uscita di sicurezza della metropolitana stessa in caso d’incendio. Questo ha fatto sì che oltre ad essere pedonale, la piazza Tre Torri diventasse, all’occorrenza, carrabile dai mezzi di primo soccorso dei Vigili del Fuoco per transitano e sosta sulla pavimentazione.

I carichi estremamente elevati, dati dal transito di tali mezzi, associati (per necessità di progetto) a ridotte altezze di massetto hanno indirizzato le scelte della progettazione ad optare per un isolante con altissime resistenze alla compressione. Per rendere l’idea il pannello URSA XPS NVII ha un valore di resistenza a compressione a lungo termine di 250 kPa (pari a circa 25.000 kg/m2) con una deformazione mai superiore al 2% dello spessore dopo 50 anni.

Sotto viene riportato lo schema funzionale, per meglio comprendere la distribuzione del carico puntuale che viene generato dall’impronta di una ruota (caso dell’autobotte dei VV.F.) e che ripartisce tramite il massetto i carichi al lembo superiore dello strato isolante.


Fatto salvo quanto fin ora scritto, sono molteplici le applicazioni in cui si può impiegare URSA XPS NVII, esempi tipici sono: l’isolamento di platee di sottofondazione, nei sottofondi di pavimenti industriali, magazzini e magazzini refrigerati e nelle coperture carrabili/giardino. Ma inoltre può trovare impiego in altre applicazioni sotto carico, meno diffuse e meno conosciute (purtroppo, ndr), ma non per questo meno importanti. Ad esempio, le strutture per la viabilità destinata al traffico pesante sono maggiormente esposte al rischio di cedimenti o rigonfiamenti, e derivanti fratture, dovuti al gelo/disgelo. Predisporre uno strato isolante idoneo al di sotto della massicciata consente di mitigare gli sbalzi termici a carico di terreno e strutture ed, inoltre, di ridurre le vibrazioni date dal movimento dei mezzi, siano essi treni o autotreni, con ovvi benefici sia per quanto riguarda la durata e la manutenzione dei complessi assi viari, sia per quanto concerne il comfort acustico delle aree che su questi insistono.
Come le massicciate stradali e ferroviarie, anche le strutture per la manutenzione e l’atterraggio di velivoli beneficiano enormemente della progettazione e predisposizione di un idoneo strato isolante. Anche in questo caso, infatti, gli sbalzi termici a carico del terreno possono dare origine ad estesi ed onerosi, nonché scarsamente prevedibili e pericolosi, fenomeni di deformazione.

I pannelli URSA XPS NVII possono essere impiegati, infine, per applicazioni sotto campi sportivi, fornendo una base isolata per il layout di tappeti erbosi artificiali, piste di atletica, campi da gioco e piste su ghiaccio. Soprattutto per quanto riguarda quest’ultime, ricerche specifiche sull’argomento hanno dimostrato che una pista su ghiaccio correttamente isolata e progettata richiede un consumo energetico di appena il 7,6% rispetto alla richiesta energetica totale richiesta da una pista analoga non isolata.