Eolico e solare coprono il 14% della domanda elettrica, il massimo storico

Eolico e solare coprono il 14% della domanda elettrica, il massimo storico

Nei primi nove mesi dell’anno le fonti rinnovabili non programmabili – eolico e solare - hanno coperto il 14% della domanda di energia elettrica nazionale: un massimo storico registrato a fronte di un calo dei consumi di energia primaria (-2%) e delle emissioni di CO2 (-3%) rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre la quota di energia elettrica prodotta da tutte le fonti green si conferma intorno al 41%. È quanto emerge dall’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano curata dall’ENEA, disponibile sul questo sito.

“L’analisi evidenzia una novità rilevante rispetto al trend degli ultimi anni,  ovvero la diminuzione dei consumi e delle emissioni,  pur in presenza di un lieve aumento del PIL. Si tratta di un’inversione di tendenza perché fino ad oggi, l’Italia è stato il solo Paese, tra le maggiori economie Ue, in cui un contributo significativo alla riduzione delle emissioni è venuto dalla crisi”, spiega Francesco Gracceva, dell’Unità Studi e Strategie ENEA, responsabile del gruppo di ricerca che cura l’analisi. “Con questo trend, a fine anno si stima una riduzione delle emissioni del 29% rispetto al 2005, in linea con gli obiettivi di riduzione fissati per il 2020 dalla SEN e con i target in discussione per il 2030”, aggiunge.

L’analisi evidenzia inoltre che l’indice ISPRED[1]elaborato dall’ENEA per misurare sicurezza energetica, prezzi e decarbonizzazione nel nostro Paese è migliorato, raggiungendo con 0,62 il massimo degli ultimi cinque anni. “Questo dato è però frutto di due andamenti contrapposti: da un lato la riduzione delle emissioni di CO2 e la conseguente decarbonizzazione del sistema, e dall’altro, il peggioramento dell’indicatore relativo ai prezzi”, sottolinea Gracceva.

Sul fronte gas, i prezzi medi per i consumatori industriali segnano un tasso di riduzione del 9,5% a fronte di un calo del 17% della media dei principali paesi Ue, che implica dunque un peggioramento della posizione italiana. Inoltre, la forbice fra i prezzi italiani e quelli sul mercato di riferimento europeo (TTF) resta molto elevata, 2€/MWh, non giustificata dai costi del trasporto internazionale. Quanto ai prezzi dell’energia elettrica per le industrie, negli ultimi due trimestri 2016 sono aumentati del 3% circa rispetto al primo semestre, con un probabile ulteriore allargamento del gap fra Italia e resto d’Europa.

In aumento anche i prezzi del gasolio: con 1,3 €/l il prezzo del gasolio italiano nel periodo giugno – settembre si è avvicinato ai massimi dell’Unione, pari a 1,35 €/l.

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Energia: con 15mila eco-diagnosi delle imprese Italia al top in Europa

Energia: con 15mila eco-diagnosi delle imprese Italia al top in Europa

Con oltre 15mila diagnosi energetiche effettuate da oltre 8mila imprese, l’Italia si colloca al top della classifica UE dei paesi più virtuosi nell’attuazione della Direttiva sull’efficienza energetica per i check up nelle aziende. In tutto il resto d’Europa, infatti, ne sono state inviate circa 13mila, di cui 7mila sono dichiarazioni di avvenuta diagnosi. Il dato, reso noto dall’ENEA, riguarda le imprese energivore e di grandi dimensioni tenute a effettuare l’audit energetico. Nel nostro Paese, alla scadenza di legge del dicembre 2015 erano state inviate 14.342 diagnosi da parte di 7.516 imprese, salite poi a 8.461 con 15.685 diagnosi a fine giugno 2016.

“Questi risultati sono destinati a migliorare ancora per effetto delle azioni di verifica e controllo avviate dal Ministero dello Sviluppo economico con il supporto dell’ENEA, in qualità di Agenzia nazionale dell’efficienza energetica”, spiega Roberto Moneta, responsabile dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA. “Anche nel recente Meeting della Concerted Action sull’attuazione della Direttiva 2012/27/EU,  l’approccio italiano e i risultati ottenuti hanno suscitato molto interesse e valutazioni positive da parte della Commissione europea”, aggiunge Moneta.

Alle origini del successo del ‘modello Italia’ alcune best practice che Bruxelles sembra intenzionata a indicare nella prossima revisione della Direttiva sull’efficienza; fra queste, in particolare, l’istituzione di Tavoli tecnici permanenti come momento di confronto e analisi per individuare  procedure operative condivise con i soggetti interessati, per l’attuazione degli aspetti più complessi della Direttiva. Il lavoro dei Tavoli si è poi concretizzato in circolari attuative del MiSE. Sono risultate misure efficaci anche la realizzazione di modelli di rendicontazione standardizzati per gli operatori e per elaborare i dati delle diagnosi, la predisposizione di Linee guida settoriali per dare alle aziende indicazioni utili per adempiere all’obbligo legislativo e la messa a punto di una procedura specifica per le aziende multisito.

“Queste iniziative, condivise con Confindustria e con gli altri soggetti interessati, proseguiranno insieme  alle attività che ENEA sta portando avanti  a supporto del MiSE per favorire sempre più il confronto con i soggetti interessati, attraverso iniziative di informazione, formazione, convegni e seminari, elaborazione di documentazione tecnica e studi settoriali con le associazioni di categoria’’ ha concluso Moneta.

Nel settore dell’efficienza, l’Italia ha già fatto molti passi in avanti per il raggiungimento dell’obiettivo di una riduzione dei consumi di energia primaria di 20 Mtep l’anno al 2020, pari a 15,5 Mtep di energia finale. Complessivamente, ad oggi, nel nostro Paese sono stati risparmiati quasi 10 Mtep l’anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonicae3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili. Il nostro Paese, inoltre, è  leader in Europa  per  livello d’intensità energetica del 18% inferiore della media Ue;  tra gli strumenti per promuovere l’efficienza si sono rivelati particolarmente efficaci i certificati bianchi, le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche e le misure previste dal dlgs 102/2014 e dal  Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014.

Livorno punta a diventare una smart city

Livorno punta a diventare una smart city

L’ENEA e il Comune di Livorno hanno firmato un accordo quadro per lo sviluppo dell’efficienza energetica nei servizi pubblici locali e nell’utilizzo del territorio finalizzato a fare di Livorno una vera e propria “smart city”. Nell’ambito di questa collaborazione l’ENEA mette a disposizione dell’Amministrazione comunale le proprie competenze tecnico-scientifiche e progettuali per fornire un supporto relativo alle varie opzioni tecnologiche e per uno sviluppo sostenibile dell’imprenditoria e dell’economia locale.

L’accordo sostiene le linee programmatiche già varate dal Comune di Livorno e prevede la trasformazione del contesto urbano in una “città intelligente” con l’attuazione di una gestione centralizzata dei dati energetici ed ambientali, lo sviluppo di progetti pilota per la diffusione di tecnologie per l’efficienza energetica negli edifici del Comune grazie anche a finanziamenti innovativi (EPC: Energy Performance Contract) e raccolte di fondi privati, la razionalizzazione dell’illuminazione pubblica sia dal punto di vista energetico che gestionale, il trasferimento delle tecnologie innovative alle imprese del territorio per favorirne la competitività. Inoltre, l’ENEA attiverà stage di formazione del personale tecnico del Comune e contribuirà alla realizzazione dell’Urban Control Center di Livorno per l’accesso alle informazioni e per favorire la comunicazione tra Comune e cittadini e la condivisione pubblica delle decisioni.

Energia: nasce prima scuola nazionale per politiche di efficienza nelle piccole isole

Energia: nasce prima scuola nazionale per politiche di efficienza nelle piccole isole

Avrà sede nello storico Palazzo d’Avalos a Procida la prima Scuola nazionale a supporto delle politiche energetiche nelle isole minori. La scuola rappresenta la prima iniziativa concreta dell’intesa siglata a luglio scorso tra ENEA e ANCIM, l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, per la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e sociale dei trentasei Comuni delle isole minori, con l’obiettivo di favorire l’efficienza energetica, l’innovazione, la prevenzione, la sicurezza del patrimonio culturale e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio soggetto a vincolo e non. I corsi partiranno già a novembre, "Mese dell’efficienza energetica", e saranno rivolti ai decisori, sindaci e assessori dei trentasei Comuni delle isole minori, ai quali è demandato il compito di facilitare il processo di riqualificazione energetica, gli interventi di recupero, manutenzione e "rinascita" sostenibile dei beni culturali e paesaggistici e la prevenzione e la messa in sicurezza del patrimonio culturale.

A primavera 2017 è prevista una “Spring School” rivolta aifunzionari e al personale tecnico e amministrativo dei Comuni delle Isole minori, a cui è demandata l’individuazione delle soluzioni più adeguate per realizzare l’obiettivo della Campagna nazionale “Italia in Classe A”.

“La Scuola costituisce  la prima pietra per contribuire ad accrescere le competenze tecnico-amministrative delle amministrazioni locali in fatto di efficientamento energetico, ottimizzazione degli usi dell’energia, manutenzione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici nel nostro Paese”, spiega il Presidente dell’ENEA Federico Testa. “L’idea è di supportare ‘decisori’, funzionari, personale delle amministrazioni che devono sostenere e facilitare il processo di riqualificazione energetica, gli interventi di recupero, la prevenzione e la messa in sicurezza del patrimonio culturale dei Comuni delle Isole minori”, sottolinea Mario Corongiu Presidente dell’ANCIM.

“La sede stessa della Scuola nello storico Palazzo d’Avalos a Procida, un bene-simbolo comune da recuperare e rifunzionalizzare, rappresenta un particolare riferimento delle politiche attive dell’Amministrazione di Procida e un'occasione rilevante per l’adozione di linee guida e buone pratiche condivise, per progetti esecutivi di miglioramento energetico e sicurezza ad elevata compatibilità architettonico-ambientale”, ha sottolineato Raimondo Ambrosino, Sindaco di Procida.

Uno degli obiettivi prioritari della Scuola è l’individuazione delle soluzioni più adeguate per realizzare l’obiettivo “Italia in Classe A”, la campagna nazionale per la diffusione dell’efficienza energetica promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata da ENEA per il triennio 2016-2019. Oltre a proporre azioni di informazione e di sensibilizzazione, “Italia in Classe A” offre anche la possibilità di strutturare un'organica azione di formazione, attraverso la definizione di percorsi formativi e informativi per qualificare gli operatori che operano, ai vari livelli, sui temi dell’efficienza energetica, l’innovazione, la prevenzione e la sicurezza del patrimonio immobiliare nazionale.

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Energia: riscaldamento, online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta

Energia: riscaldamento, online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta
In occasione dell’accensione dei termosifoni che scatta dal 15 ottobre nei 4.300 comuni della zona climatica “E”, che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna e Venezia, l’ENEA ha messo online (www.enea.it)  una nota per ricordare alcune semplici regole per la corretta manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta ed  evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.

La regola numero uno riguarda la sicurezza, ovvero la correttamanutenzione degli impianti,fondamentale per consumare e inquinare meno eper evitare sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una multa non inferiore a 500 euro. Utili indicazioni sono disponibili nella Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, realizzata dall’ENEA nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori e il mensile il TEST.

La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E” al via da domani il massimo sono 14 ore.

Schermando le finestre la notte - chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti - si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.Inoltre è opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore. Altro ‘trucco’ semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore è quello di installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone

Impianti di riscaldamento innovativi. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integratidove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.

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Energia: Italia-Algeria firmano accordo di collaborazione su efficienza energetica

Energia: Italia-Algeria firmano accordo di collaborazione su efficienza energetica

ENEA e APRUE, l'agenzia algerina per la promozione e la razionalizzazione dell’energia, hanno firmato ad Algeri un accordo di collaborazione per progetti congiunti e scambi di competenze nel settore dell’efficienza energetica. L’ENEA era rappresentata da Roberto Moneta, responsabile dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica, e l’APRUE dal direttore generale Mohamed Salah BOUZERIBA che hanno firmato il memorandum d’intesa alla presenza dell'ambasciatore d’Italia in Algeria, Michele Giacomelli e del Segretario Generale del Ministero dell'energia algerino, Ahmed Messili.

L’accordo è stato firmato nell’ambito della IV conferenza internazionale di MEDENER, l’associazione che riunisce 12 agenzie nazionali per l’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili dei Paesi del Mediterraneo, che vede ENEA tra i soci fondatori. Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 150 delegati, l'accelerazione della transizione energetica dei Paesi del bacino del Mediterraneo, sulla spinta dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e dell’uso del gas naturale. La conferenza ha affrontato anche il tema della COP 22, la prossima conferenza internazionale sul clima, in programma a novembre 2016 a Marrakech in Marocco.

“In una regione particolarmente sensibile al cambiamento climatico come quella mediterranea – sottolineaRoberto Moneta - il passaggio verso una società a basso contenuto di carbonio appare sempre più urgente e necessario, soprattutto alla luce delle ultime stime internazionali che pongono quest’area di fronte a tre importanti sfide al 2040: il raddoppio della popolazione nelle città, l’aumento della domanda di energia di almeno 60% e la crescita delle emissioni del 50%”.

Energia: Accordo Confindustria - ENEA per efficienza e sostenibilità ambientale

Energia: Accordo Confindustria - ENEA per efficienza e sostenibilità ambientale

Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il Commissario dell’ENEA Federico Testa hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per accrescere l’efficienza energetica negli usi finali, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica, attraverso un rapporto più diretto tra il mondo della ricerca e il sistema industriale.

Le imprese associate a Confindustria potranno accedere ai servizi avanzati di prova, qualificazione e certificazione di materiali, componenti e sistemi sviluppati presso i nove centri di ricerca dell’ENEA; il protocollo prevede inoltre la realizzazione di attività congiunte per la condivisione di informazioni sulle opportunità di innovazione tecnologica con particolare riferimento all’energia e alla sostenibilità economica.

ENEA offrirà supporto a Confindustria anche nella definizione di analisi di scenario e di impatto delle normative nazionali e comunitarie, tramite la presenza di suoi esperti a tavoli tecnici sull’innovazione tecnologica, l’energia e l’ambiente, e attraverso la partecipazione congiunta a progetti europei, anche grazie al coinvolgimento dei rispettivi uffici a Bruxelles.

Infine Confindustria ed ENEA svolgeranno attività di comunicazione e formazione per sensibilizzare i consumatori sui temi del risparmio, dell’efficienza e dell’uso razionale delle risorse energetiche, con particolare attenzione ai benefici dell’edilizia sostenibile.

ENEA, accordo con Confindustria Campania, STMicroelectronics, Micron Semiconductor Italia, CNR e Università campane

ENEA, accordo con Confindustria Campania, STMicroelectronics, Micron Semiconductor Italia, CNR e Università campane

ENEA entra a far parte di NeaPolis Innovation, l’accordo di collaborazione fra Confindustria Campania, STMicroelectronics, Micron Semiconductor Italia, CNR, le Università di Napoli “Federico II”, “Parthenope” e “S.U.N” (Seconda Università di Napoli), di Salerno e del Sannio. L’accordo firmato a Napoli è incentrato sulla formazione ad alto livello, con l’obiettivo di mettere a sistema le attività delle principali istituzioni e imprese sui temi della ricerca, l’innovazione e la formazione tecnico-scientifica, a beneficio della competitività delle piccole e medie imprese.

Sul piano della formazione tecnico scientifica, NeaPolis Innovation si propone di accrescere il livello di innovazione della progettazione e lo sviluppo di dispositivi a semiconduttore; da parte sua ENEA consolida il suo ruolo nella rete della ricerca della regione, dove è presente con il Centro di ricerche di Portici, specializzato in fotovoltaico innovativo, smart grid, illuminazione a OLED, sensoristica e supercalcolatori (CRESCO).

Tra le attività previste dall’intesa anche il "Technology Day", una sorta di fiera tecnologica dove le PMI espongono i propri prodotti/tecnologie e hanno l’opportunità di conoscere le possibili nuove innovazioni tecnologiche da introdurre nel proprio processo produttivo. Tutto cià grazie alla partecipazione ai laboratori organizzati durante l’evento, con dimostrazione pratica delle principali tecnologie sviluppate da ST e Micron, leader mondiali fra i produttori di semiconduttori.

Dalla ricerca sulla fusione quasi 1 miliardo di euro di commesse per le industrie italiane

Dalla ricerca sulla fusione quasi 1 miliardo di euro di commesse per le industrie italiane

La leadership dell’industria italiana nella produzione dei componenti ad alta tecnologia per la costruzione di ITER, il primo reattore sperimentale per la fusione nucleare, e le ricadute economiche a livello nazionale sono state al centro dell’appuntamento con il “Circolo delle Idee”, il ciclo di incontri organizzato dall’Università di Castellanza, al quale hanno preso parte Federico Testa, Commissario dell’ENEA, e Leonardo Biagioni, Head of Contracts and Procurement del programma di ricerca Fusion for Energy.

Il reattore ITER, che sorgerà a Cadarache nel sud della Francia, prevede la riproduzione sulla terra della reazione nucleare che esiste in natura nel sole e nelle stelle. Si tratta di un progetto ad elevata complessità al quale partecipano Cina, Giappone, Usa, India, Repubblica della Corea, Russia e Unione Europea; per l’Italia il coordinamento è affidato all’ENEA. In quest’ambito, dal 2008 al 2014, le imprese italiane si sono aggiudicate commesse per 978 milioni di euro, collocandosi al vertice per valore di progetti vinti, subito dopo quelle francesi. Relativamente ai contratti per la produzione dei componenti tecnologici di ITER, le industrie italiane raggiungono la vetta della classifica, aggiudicandosi contratti per 960 milioni di euro, pari ad oltre la metà del valore complessivo dei progetti banditi. Inoltre le nostre imprese si collocano al primo posto per il tasso di successo delle proposte presentate (45%), ben oltre la media europea e superando quelle di Germania, Regno Unito e Francia.

"Il successo del sistema industriale italiano nella realizzazione di ITER si fonda su competenze tecnologiche che sono frutto della collaborazione tra mondo dell’industria e mondo della ricerca, di cui l’ENEA è capofila - ha dichiarato il Commissario dell’ENEA Federico Testa. Attraverso il potenziamento del trasferimento tecnologico e delle attività di formazione nei settori dell’innovazione e dell’alta tecnologia, l’ENEA è in grado di offrire ulteriori opportunità di crescita anche alle piccole e medie imprese che aspirano ad affermarsi sul mercato globale".

Le competenze dell'ENEA sulla fusione si sono sviluppate nel Centro Ricerche di Frascati che, già a partire dagli anni ’50, si è affermato come punto riferimento di eccellenza mondiale nella ricerca sulla fusione, grazie all’attività scientifica per lo studio dei plasmi a confinamento magnetico condotta sulle macchine Frascati Tokamak (FT) e Frascati Tokamak Upgrade (FTU), oltre all’impianto ABC per lo studio dell’interazione luce laser-plasma, la tecnologia alternativa al confinamento magnetico. Il 12 novembre 2014 Bill Gates, accompagnato dallo scienziato Lowell Wood, ha visitato i laboratori dell’Unità Tecnica Fusione del Centro Ricerche di Frascati, apprezzandone l’altissimo livello. Negli ultimi 20 anni l’Unità Fusione ha depositato 50 brevetti con applicazioni anche in altri settori. Significative le ricadute per lo sviluppo e la competitività delle industrie nazionali attraverso il trasferimento tecnologico.

Energia: arriva il condizionatore alimentato ad energia solare

Energia: arriva il condizionatore alimentato ad energia solare

Raffrescare gli ambienti. Riscaldarli. Produrre acqua calda senza utilizzare combustibili fossili, senza inquinare, dimezzando i consumi elettrici. Oggi è possibile grazie a tecnologie innovative che sfruttano l’energia fornita dal sole o accumulata nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Stiamo parlando delle ultime evoluzioni del “Solar heating and cooling” e della nuova generazione di pompe di calore. La climatizzazione innovativa è andata in scena all’ENEA, durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione.

Gli edifici e i relativi impianti di climatizzazione sono responsabili del 40% del consumo globale di energia e del 36% delle emissioni totali di CO2. Il settore è in espansione e, di conseguenza, anche il trend del consumo energetico. Con l’estate alle porte torna anche lo spettro del black-out causato dal picco di consumi elettrici dovuti al fortissimo ricorso ai condizionatori d'aria. Ma è pur vero che proprio in questo settore si cela il maggior potenziale di risparmio energetico.

Durante il workshop sull’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione che si è svolto all’ENEA lo scorso 4 maggio, è stato presentato lo stato dell’arte di alcune tecnologie e i risultati di alcuni studi effettuati nell’ambito della "Ricerca di sistema elettrico". E’ nel settore edilizio infatti che sono disponibili tecnologie innovative che, se inserite in sistemi produttivi integrati, consentono di ridurre i consumi energetici senza rinunciare al comfort.

Le nuove frontiere tecnologiche per il condizionamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria utilizzano l’energia contenuta nell’acqua, nell’aria, nel suolo e nella radiazione solare. Si tratta di tecnologie all’avanguardia che consentono risparmi energetici 8 volte superiori a quelli conseguiti con tecnologie tradizionali, come l’innovativo sistema FREESCOO (FREE Solar COOling), un condizionatore d’aria compatto, alimentato ad energia solare per residenziale e terziario, che in un solo dispositivo racchiude trattamento dell'aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento. Nella stagione invernale, in condizioni di disponibilità di radiazione solare, è utilizzabile anche con funzione di riscaldamento. Grazie all’uso di pannelli fotovoltaici integrati nel sistema e di due batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica, FREESCOO può inoltre essere utilizzato anche in assenza di elettricità, in modalità off-grid, e dunque a costo energetico quasi nullo.

Risultati importanti si ottengono anche per sistemi di solar cooling che utilizzano l’energia solare per il riscaldamento e il raffrescamento di ambienti e per la catena del freddo nel settore industriale quando abbinati a tecnologie solari a bassa e media temperatura.
Nell’ambito del workshop sono stati presentati anche gli ottimi risultati di un innovativo pannello solare con serbatoio di accumulo integrato a completo vantaggio di un design compatto e di un impatto ambientale e paesaggistico basso.

Ma si parla anche di pompe di calore di ultima generazione in grado di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria abbattendo i costi del 50% e riducendo le emissioni di CO2 fino al 60% rispetto ai sistemi tradizionali basati sull'uso di combustibili fossili. Parliamo di una tecnologia che utilizza direttamente l’energia fornita dal sole ed accumulata nell’aria, nell’acqua e nel suolo, senza nessuna emissione diretta in atmosfera e nessun utilizzo di combustibile fossile. Ma anche e soprattutto di pompe di calore che utilizzano la CO2 come fluido refrigerante caratterizzato da un basso impatto ambientale. Migliori prestazioni, minore utilizzo dell’energia da fonte fossile, minori emissioni di CO2 in ambiente e minori costi.
Un esempio: per realizzare il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore un utente domestico in un ambiente di 150 m2 con 2 servizi igienici, spende complessivamente 1095 €/anno, contro i 2620 €/anno nel caso di caldaia tradizionale a GPL e 1700 €/anno con caldaia tradizionale a gas metano.

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Energia: l’ENEA e il Comune di Roncade premiati da Legambiente per l'illuminazione Smart

Energia: l’ENEA e il Comune di Roncade premiati da Legambiente per l'illuminazione Smart

Forte dell’esperienza derivante dal progetto Lumiere, l’ENEA ha collaborato con il Comune per giungere ad una riqualificazione ecosostenibile della rete di pubblica illuminazione esistente che consentirà a Roncade, entro l’estate, di illuminare senza spreco di luce, in modo più uniforme, con tecnologie innovative e, allo stesso tempo, riducendo i consumi energetici. Il sistema prevede anche servizi per garantire maggiore sicurezza, con l'installazione di nuove telecamere di ultima generazione, disposte sullo stesso palo su cui viene istallata l’illuminazione. Il progetto “Smart Light” è stato preceduto dal censimento, dalla diagnosi energetica dei punti luce e dalla predisposizione di un piano energetico, che hanno permesso di prevedere il dimezzamento della CO2 emessa e l’installazione di sistemi di controllo in continuo con luce adattiva e servizi smart.

Il Comune di Roncade, come tutti i premiati, avrà diritto all’uso del logo “Innovazione Amica dell’Ambiente” (la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente), per la durata di un anno.

Il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente è giunto ormai alla 14a edizione; molto forte quest’anno la competizione: 130 le candidature, 7 premi e 10 segnalazioni.  Tutte le innovazioni presentate e in particolar modo quelle premiate riguardano realizzazioni utili per migliorare l’ambiente, la qualità della vita dei cittadini, dei lavoratori o delle comunità locali.

ENERGIA: ECOBONUS, è online il nuovo portale ENEA per inviare la documentazione

ENERGIA: ECOBONUS, è online il nuovo portale ENEA per inviare la documentazione

C'è tempo fino al 31 dicembre per usufruire della detrazione del 65%.

Da inizio aprile è possibile inviare online, sul portale ENEA finanziaria2015.enea.it, la documentazione per richiedere le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ultimati entro il 31 dicembre 2015. L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, è il soggetto incaricato per legge di ricevere la documentazione obbligatoria per ottenere le agevolazioni fiscali per gli interventi di eco-efficienza.

L’ecobonus riguarderà sia i lavori effettuati per le riqualificazioni energetiche nelle singole abitazioni, sia quelli nelle parti comuni dei condomini e durerà fino alla fine dell’anno, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). A partire dal 1° gennaio 2016, l'ecobonus scenderà dal 65% al 36%, quindi per usufruire della detrazione maggiorata le ristrutturazioni devono essere pianificate e concluse entro i prossimi nove mesi.

Secondo stime ENEA con il bonus aumentato al 65% sono possibili risultati molto positivi sia in termini di risparmio energetico e che di riduzione delle emissioni di Co2; infatti, già con la precedente detrazione del 55% sono stati risparmiati 11.300 GWh/anno di energia ed evitato il rilascio nell’aria di oltre 2,4 milioni di tonnellate l’anno di CO2. A dare il maggiore il maggior contributo, circa il 45%, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

"Avremmo voluto attivare il sito attraverso il quale trasmettere la documentazione sulle detrazioni del 65% ancor prima; tuttavia, la necessità di ricevere chiarimenti rispetto alcune nuove detrazioni –per le caldaie a biomassa e le schermature solari- introdotte dalle legge di stabilità 2015 ha allungato i tempi -sottolineano all'ENEA. Di questo ci scusiamo nei confronti di quanti non hanno potuto usufruire del servizio anche se l’ENEA non avrebbe potuto intervenire per fornire interpretazioni, in quanto priva di attribuzioni specifiche".

Per far fronte alle richieste di informazione sull’ecobonus è disponibile il portale dell’Agenziaefficienzaenergetica.enea.it, con le ultime news in materia legislativa, le risposte degli esperti e le guide ai lavori, come il nuovo vademecum sugli impianti alimentati da generatori a biomassa e sulle schermature solari. Ma anche soluzioni tecnologiche, proposte formative, buone pratiche, metodologie per un uso razionale dell’energia di famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione. Per le informazioni sulle detrazioni fiscali sono attivi anche i seguenti contatti: Linea Amica (06 82888725www.lineaamica.gov.it; Skype: lineaamicapa) e Agenzia delle Entrate (numero verde 848 800444).

Nei prossimi mesi verrà inoltre avviato un Piano triennale di azioni di informazione e formazione sull’efficienza energetica rivolto a piccole e medie imprese, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari. Un’attività che l’ENEA sta già svolgendo grazie anche ad una capillare presenza sul territorio con 12 Centri di Consulenza per l'Energia e l'Innovazione (CCEI). Sul fronte della formazione ha inaugurato da alcuni anni la Scuola delle Energie che prepara professionisti e tecnici del risparmio e dell’efficienza energetica, pronti a sbarcare sul mercato del lavoro. A questo si aggiunge la Summer School in Efficienza Energetica in collaborazione con le aziende, che finora ha preparato 60 giovani tra laureati e laureandi tecnico-scientifici, oltre a corsi per installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili e alla piattaforma online formazione.enea.it.

Archivio Sistemi energetici più sicuri e sostenibili con le simulazioni ingegneristiche

Archivio Sistemi energetici più sicuri e sostenibili con le simulazioni ingegneristiche
Workshop di due giorni all’ENEA sulle tecnologie, i sistemi e gli interventi per infrastrutture e reti di trasmissione. Ai lavori aperti dal Commissario Federico Testa, partecipano esponenti del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Università di Roma “La Sapienza”, dell’Università di Pisa, del Politecnico delle Marche, ISPRA, Ricerca di Sistema Elettrico-RSE, Terna e Acea.

Ridurre l’impatto ambientale e i costi socioeconomici dei sistemi energetici attraverso simulazioni ingegneristiche che ottimizzino il loro grado di sostenibilità e di sicurezza su diverse scale geografiche, dal livello cittadino all’intero continente europeo: questo il tema del workshop nazionale “Simulazione del sistema energetico”, che ha visto riuniti presso la sede ENEA a Roma esperti ENEA e stakeholder del settore energetico, in rappresentanza di aziende, organizzazioni di ricerca e istituzioni, quali il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Università di Roma “La Sapienza”, l’Università di Pisa, il Politecnico delle Marche, ISPRA, RSE, Terna e Acea.

Al centro dei lavori, le tecniche di simulazione computerizzata che, come avviene da tempo in settori ad alto contenuto tecnologico quali l’aerospazio e l’industria dell’auto, servono a capire “se e come” funzionerà un prodotto, un impianto o un intero sistema anche in condizioni di eventi naturali estremi, dai terremoti alle alluvioni.

“Definire la politica energetica di un Paese è una attività molto complessa, in cui vanno limitate al massimo le approssimazioni - sottolinea l’esperto ENEA, Emanuele Negrenti. Per far funzionare in modo ottimale un sistema energetico occorre pianificarlo rigorosamente, dagli impianti di stoccaggio e raffinazione della materia prima fossile alle centrali elettriche fino alle reti di trasmissione. Finora gli strumenti di analisi del sistema energetico si sono focalizzati sulla ottimizzazione delle risorse economiche e tecnologiche, mentre sono stati carenti nel valutarne l’impatto complessivo sulle persone e l’ambiente con relativi costi socio-economici. Il confronto che abbiamo organizzato all’ENEA su questi temi è fondamentale per far incontrare ‘domanda e offerta’, vale a dire le richieste dei decisori nazionali e locali del settore energetico e la disponibilità di tecnologie, know-how e professionalità”.

Le simulazioni possono studiare il comportamento del sistema energetico nel breve termine, ad esempio in fasce orarie, in modo da valutare la risposta dell’intero sistema ad eventi accidentali di diversa entità, come nel caso di condizioni di alta pressione che favoriscono il ristagno degli inquinanti o di eclissi solari che riducono drasticamente la produzione di energia degli impianti fotovoltaici. Allo stesso modo nel medio-lungo periodo, ad esempio anno per anno, le simulazioni ingegneristiche possono valutare il raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico e di riduzione degli impatti ambientali o di emissione di gas serra.

Le simulazioni – aggiunge Negrentiservono a capire ‘dove’ inserire elementi più efficienti e meno impattanti all’interno dell’intero sistema energetico, per venire incontro a situazioni problematiche, come ad esempio la qualità dell’aria delle nostre città, i cui costi sociali sono enormi. Diversi studi hanno stimato che ogni abitante della Pianura Padana, l’area più inquinata d’Italia e tra le prime tre in Europa, ‘perde’ in media dai 2 ai 3 anni di vita a causa dell’inquinamento atmosferico. A queste emergenze finora si è risposto con restrizioni del traffico automobilistico o con limitazioni agli impianti di riscaldamento, ma per superare definitivamente queste criticità occorre ripensare l’intero sistema energetico in modo sostenibile”.

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Solar Keymark: all’ENEA la "tre giorni" sul solare termico per fissare standard di certificazione dei prodotti

Solar Keymark: all’ENEA la "tre giorni" sul solare termico per fissare standard di certificazione dei prodotti

Certificare i pannelli e gli altri componenti del solare termico per garantire prodotti di qualità e favorire la crescita del settore: questo obiettivo dalla “tre giorni” all’ENEA del network Solar Keymark che ha visto riuniti operatori e rappresentanti di organismi di certificazione e di ricerca.

Il Solar Keymark è uno schema di certificazione europeo per impianti solari termici che permettono di catturare l’energia solare, immagazzinarla e usarla per produrre acqua calda sanitaria, in sostituzione delle caldaie alimentate a combustibili fossili. È riconosciuto anche al di fuori dell'Europa, con oltre 1800 prodotti solari termici già certificati da oltre 700 aziende in 40 paesi, di cui 27 europei e 13 del resto del mondo.

Durante le tre giornate presso la sede dell’ENEA a Roma, gli esperti si sono confrontati sull’aggiornamento delle regole per la certificazione di prodotto e sulle modalità di campionamento da parte degli ispettori presso le aziende produttrici. Inoltre sono stati affrontati i vari aspetti tecnici per introdurre l’etichettatura dei prodotti del solare termico con l’assegnazione della classe energetica nell’ambito della regolamentazione dell’Unione europea.

"Al fine di garantire una diffusione del mercato in controllo di qualità – sottolinea l’esperto dell’ENEAGiacobbe Braccio, responsabile dell’Unità Tecnica Trisaia - il marchio Solar Keymark è richiesto obbligatoriamente in vari paesi europei, soprattutto in Germania e Austria. Anche in Italia sta aumentando l’interesse da parte dell’industria italiana per l’ottenimento di tale marchio per applicazioni del solare termico sia a basse che a medie temperature".

L'introduzione del marchio Solar Keymark ha rivoluzionato l'industria del solare termico, rendendo disponibile uno schema di certificazione di prodotto che svolge un ruolo cruciale per abbattere le barriere commerciali e divenendo di fondamentale importanza per la crescita del settore. In Italia il Solar Keymark è un requisito tecnico obbligatorio per l’accesso agli incentivi statali di ogni natura.

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Italia Legno Energia

Italia Legno Energia

Italia Legno Energia è il nuovo evento, promosso da Progetto Fuoco, dedicato interamente allesoluzioni tecnologiche per il riscaldamento con le biomasse forestali.

Italia Legno Energia è una manifestazione che presenta le macchine e le attrezzature per l’approvvigionamento del legno e la prima lavorazione a fini energetici, strumenti indispensabili per tutta l’economia che si regge sul legno-energia, per poi arrivare ai veri e propri sistemi di riscaldamento civile o domestico.

  • Esposizione di prodotti e tecnologie per i grandi impianti dl riscaldamento domestico e civile
  • Dimostrazioni, prove pratiche e visite guidate
  • Convegni e workshop tecnici organizzati in collaborazione con AIEL, il prestigioso partner tecnico di Progetto Fuoco e ora anche di Italia LEGNO ENERGIA.

Anbi, burocrazia frena difesa idrogeologica

Anbi, burocrazia frena difesa idrogeologica

Da ogni euro speso in prevenzione 7 nuovi posti di lavoro

"Le risorse per la salvaguardia idrogeologica non solo sono insufficienti ma, causa lentezze e lacci burocratici, non si riescono neppure a spendere". La denuncia arriva da Massimo Gargano, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), dopo una due giorni di confronto organizzata a Firenze dall'Unione Regionale Bonifiche.

Annualmente, ha ricordato, l'Italia spende tre miliardi e mezzo di euro per riparare le conseguenze del dissesto idrogeologico. Se si passasse dall'emergenza alla prevenzione basterebbe il 20% di tale cifra per mettere in sicurezza il territorio. Secondo l'Anbi, inoltre, ogni euro speso in prevenzione consentirebbe di creare 7 nuovi posti di lavoro. Da qui la rinnovata richiesta di una 'alleanza di filiera' affinché venga posto in atto il Piano di Riduzione del Rischio Idrogeologico, annualmente presentato dall'Anbi, che attualmente prevede 3.383 interventi cantierabili, per un investimento di 7.795 milioni di euro. "Sono progetti esecutivi – ha concluso Gargano – ma, risorse a parte, il loro avvio dovrà scontrarsi con una selva burocratica fatta di oltre 10 mila norme".

Fonte: Redazione ANSA