Ambiente: riscaldamenti, innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili

Ambiente: riscaldamenti, innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili

ENEA e Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria hanno realizzato un innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili emesse da stufe, caminetti e caldaie a biomassa, che punta a diventare uno standard a livello europeo. Questa attività fa parte del progetto Ue “IMPRESS II - Metrology for Air Pollutant Emissions”, che si occupa di sviluppare metodi di analisi e misura di alcuni inquinanti atmosferici, tra cui gli ossidi di azoto e i particolati PM 2.5 e PM10, con l’obiettivo di migliorare la tecnologia alla base degli impianti di riscaldamento alimentati a legna e pellet.

“I moderni apparecchi domestici sono molto più efficienti per prestazioni e impatto ambientale rispetto al passato, ma la combustione di biomasse rimane una fonte importante di particolato ai danni della qualità dell’aria. Per questo l’Unione europea sta andando nella direzione di imporre target di emissioni sempre più stringenti; solo in Italia più del 90% del PM10 generato dal settore riscaldamento domestico deriva proprio dai piccoli apparecchi a legna. Finora, per misurare le emissioni di particolato sono stati usati metodi diversi e, a volte, dai risultati contrastanti, generando confusione sul mercato. Per questo stiamo lavorando, assieme ad altri 17 partner europei, a un metodo standard di misurazione, applicabile a tutti i tipi di stufe e caldaie a biomassa. Questo sistema dovrà dare risultati ripetibili con un’accuratezza tracciabile e garantita; non solo, dovrà fornire al consumatore informazioni affidabili sulle caratteristiche emissive di un particolare apparecchio o caldaia”, spiega Francesca Hugony del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA.

Per i test ENEA e Innovhub hanno scelto una stufa a pellet dalla potenza nominale di 8 kW, con emissioni stabili (necessarie per fare un confronto tra i diversi campionamenti) per verificare l’affidabilità del nuovo dispositivo. Il sistema consiste in una “camera di diluzione” dove il gas di combustione viene miscelato con aria secca, filtrata e preriscaldata a una temperatura costante di 35-40° C. Il campionamento è gestito da remoto, attraverso un software di controllo che garantisce, a differenza degli altri sistemi di misura, la replicabilità dei parametri operativi.

Il sistema di campionamento è stato poi inviato ad altri tre laboratori europei specializzati in quest'ambito: il coordinatore del progetto INERIS (Institut national de l’environnement industriel et des risques), DTI (Danish Technological Institute) e RISE (Research Institutes of Sweden). Per questa seconda fase, i test sono stati condotti anche su stufe a legna di piccola taglia.

“Il prossimo passo sarà rendere il nostro strumento di campionamento più maneggevole per commercializzarlo; per questo candideremo questa tecnologia al prossimo bando ENEA “Proof of Concept”. Dopo di che lo proporremo come metodo da inserire nelle norme tecniche. Se dovesse passare come standard europeo, i potenziali acquirenti sarebbero soprattutto i laboratori certificati. Tuttavia, anche come solo sistema di diluizione potrebbe essere utile a università e centri di ricerca che conducono prove sperimentali sui sistemi di combustione. La Francia, ad esempio, è già interessata al nostro sistema di campionamento del particolato per alcuni settori produttivi. Mentre in Italia, in questa fase di sperimentazione, il Comune di Milano ha chiesto al nostro partner Innovhub di utilizzare il sistema di campionamento su un forno da pizzeria, per verificare le emissioni di particolato condensabile[1]”, conclude Hugony.

L’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 400mila morti premature, con costi per la salute compresi fra i 330 e i 950 miliardi di euro ogni anno in Europa. Oltre il 60% della popolazione urbana dell’Ue è esposta a livelli di particolato al di sopra delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le caldaie a biomassa, così come gli altri sistemi di riscaldamento domestico, sono “i principali responsabili”. Per proteggere la qualità della vita dei cittadini, i limiti sugli inquinanti atmosferici stanno diventando sempre più rigorosi e ne saranno introdotti anche per quelli appena regolamentati, come ammoniaca e fluoruro di idrogeno, per i quali non si dispone ancora di metodi di misurazione standardizzati a livello Ue. I risultati consentiranno ai regolatori, agli operatori degli impianti, ai produttori e ai fornitori di servizi di misurazione di conformarsi ai limiti di emissione e ai requisiti di monitoraggio, sostenendo gli sforzi per garantire aria più pulita in tutta Europa a beneficio della salute pubblica e dell'ambiente.

Orientamenti UE su risparmio energetico, contabilizzazione riscaldamento e raffrescamento

Orientamenti UE su risparmio energetico, contabilizzazione riscaldamento e raffrescamento

La Commissione europea fornisce chiarimenti per il recepimento e l’applicazione delle norme in materia di risparmio energetico e contabilizzazione dei consumi introdotte dalla Direttiva 11/12/2018, n. 2002.

La Direttiva 11/12/2018, n. 2002, nel modificare la Direttiva 25/10/2012, n. 27 (Direttiva Efficienza energetica) - attuata in Italia dal D. Leg.vo 04/07/2014, n. 102 - ha dettato, tra le altre, nuove norme sull'obbligo di risparmio energetico, sulla misurazione e fatturazione del gas e dell'energia elettrica, sulla contabilizzazione, sulla ripartizione delle spese, sulle informazioni di misurazione, fatturazione e consumo per il riscaldamento, il raffrescamento e l'acqua calda per uso domestico (vedi Norme UE sull’efficienza energetica e contabilizzazione riscaldamento e raffrescamento).

Con particolare riferimento alle norme in materia di contabilizzazione e fatturazione dell’energia termica è stata emanata la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1660 (pubblicata nella GUUE 28/10/2019, n. 275), con la quale la Commissione europea illustra come leggere ed applicare le nuove disposizioni nel contesto del recepimento nazionale, fornendo chiarimenti in ordine all’attuazione degli obblighi modificati e alle modalità per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica europei.
Nel dettaglio la Raccomandazione interpreta e chiarisce la portata delle modifiche da attuare entro il 25/10/2020, relative:
- agli artt. 9-bis e 9-ter, che ridisciplinano alcuni aspetti oggi contenuti nell’art. 9, comma 5 del D. Leg.vo n. 102/2014 in materia di contabilizzazione e di ripartizione delle spese in base alle misurazioni e ripartizione dei costi per il riscaldamento, il raffrescamento e l'acqua calda per uso domestico;
- all’art. 9-quater, che introduce dell’obbligo di lettura da remoto. A tale riguardo si ricorda che è previsto che i contatori e i contabilizzatori di calore installati dopo il 25/10/2020 siano leggibili da remoto e che quelli già installati vengano dotati di tale capacità o vengano sostituiti entro il 01/01/2027;
- agli artt. 10-bis e 11-bis e allegato VII-bis, in tema di informazioni di fatturazione e consumo.

Si segnala inoltre che nella stessa GUUE sono state pubblicate altre due Raccomandazioni in tema di efficienza energetica:
- la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1658, incentrata sulle disposizioni relative all’obbligo di risparmio energetico e che riguarda in particolare gli artt. 7, 7-bis e 7-ter e l’Allegato V della Direttiva 27/2012, come modificata dalla Direttiva 2002/2018;
- la Racc. Comm. UE 25/09/2019, n. 1659, che contiene gli orientamenti per la corretta applicazione delle disposizioni sulla valutazione globale del potenziale di efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento di cui all'art. 14 e all’allegato VIII della predetta Direttiva 27/2012, come modificata dal Regolam. Comm. UE 04/03/2019, n. 826.

 

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

L'Innovazione della E-lettrificazione

L'Innovazione della E-lettrificazione

Trane fornisce servizi e soluzioni energetiche all'avanguardia che hanno un impatto notevole sulla tua attività.
Sostenibilità 2030 è uno dei nostri più grandi obiettivi, che ci consente di avere un impatto positivo sul mondo.



Il progetto ruota intorno alla catena di approvvigionamento e alle operazioni, prodotti, sistemi e servizi leader a livello mondiale e migliorando la qualità della vita, mettendo a disposizione le nostre migliori risorse e tecnologie.

Il nostro 2030 Sustainability Commitment rivede il processo di produzione e distribuzione, i prodotti leader mondiali, i servizi e i sistemi nell’ottica di una migliore qualità della vita. È questo che ci sprona ulteriormente ad affrontare questioni globali come i cambiamenti climatici e divenire un giorno parte dei marchi di riferimento nella ricerca di soluzioni per la riduzione di emissioni e dipendenza dall’energia, per conservare il cibo, l’acqua e le altre risorse naturali.
“Da sempre abbiamo a cuore la questione climatica” - afferma Michael W. Lamach, Presidente e CEO di Ingersoll Rand.
Oltre all’incremento di efficienza delle macchine termiche, anche la elettrificazione gioca un ruolo fondamentale nel campo della sostenibilità. Con il termine elettrificazione intendiamo il processo di conversione di energia elettrica in energia termica.
È noto come nei processi di conversione dell’energia (centrali termoelettriche) il fattore di scala sia determinante in termini di rendimento e, quindi, di tonnellate di CO2 prodotte per kWh di energia convertito.
Alla luce di ciò risulta chiaro come l’elettrificazione del riscaldamento giochi un ruolo cruciale nell’abbattimento delle emissioni di CO2 rispetto ad una configurazione classica che vede la produzione di energia termica come un processo periferico ed associato direttamente alla combustione.

NEA SMART 2.0 di REHAU: la nuova generazione della regolazione della temperatura

NEA SMART 2.0 di REHAU: la nuova generazione della regolazione della temperatura

REHAU, azienda leader nello sviluppo di sistemi evoluti per il risparmio energetico ed il massimo comfort abitativo, presenta NEA SMART 2.0, la nuova generazione di termostati dotati di funzionalità intelligenti per la regolazione efficiente della temperatura negli impianti di riscaldamento/raffreddamento radiante. Ideale per soddisfare qualsiasi esigenza di climatizzazione tanto nelle nuove costruzioni quanto nelle ristrutturazioni, il nuovo sistema REHAU è adatto sia per la funzione di semplice regolazione della temperatura ambiente, sia per soluzioni complesse in grado di gestire fino a 60 ambienti, che comprendono la regolazione della mandata ed il collegamento con i deumidificatori per il controllo del punto di rugiada e del comfort ambientale.

Disponibile in versione wireless e cablata, NEA SMART 2.0 assicura la massima semplicità e flessibilità di montaggio rendendo possibili installazioni miste. Grazie alla tecnologia ibrida del modulo di controllo centrale, che permette la connessione di entrambe le tecnologie, bus e senza fili, e senza necessità di fare ricorso a componenti aggiuntivi, la novità REHAU è una soluzione versatile, espandibile in qualsiasi momento, capace di soddisfare qualsiasi esigenza impiantistica. Non solo: anche la messa in funzione del sistema trae vantaggio da una pratica programmazione a livello centrale dei termostati, consentendo di eseguire l’operazione comodamente tramite smartphone, tablet oppure PC grazie all’interfaccia standard LAN/WLAN, e di compensare un eventuale insufficiente bilanciamento idraulico dei circuiti, sopperendo alle lunghe attività legate alla regolazione del riscaldamento.



Studiato per integrarsi nelle moderne Smart Home, NEA SMART 2.0 offre una regolazione flessibile ed assicura un risparmio energetico fino al 20%, imparando dalle abitudini di climatizzazione e di utilizzo degli utenti per evitare sprechi energetici. Grazie ad una serie di funzioni intelligenti, infatti, si adatta automaticamente, consentendo di ottenere il massimo comfort in ciascuna stanza, senza alcuna preoccupazione: attraverso la tecnologia Geofencing, riconosce ad esempio se gli abitanti sono in casa o sulla strada del ritorno, regolando la temperatura di conseguenza, ed è in grado di determinare se c’è una finestra aperta percependo una diminuzione improvvisa della temperatura ambiente, e di spegnere quindi il riscaldamento temporaneamente per risparmiare energia.

In qualsiasi momento, l’utente potrà inoltre intervenire manualmente direttamente sull’apparecchio, impostare la temperatura desiderata attraverso il comando vocale di Amazon Alexa e controllare il sistema tramite smartphone, ovunque si trovi. Oltre alla possibilità di gestire le impostazioni della climatizzazione, l’intuitiva App di NEA SMART 2.0 permette, infatti, di monitorare l’energia utilizzata e di informare l’utente sullo stato dell’impianto, di usufruire degli aggiornamenti e, come optional, della manutenzione software da remoto, consentendo di adattare le impostazioni in modo rapido ed efficace, evitando l’uscita dei tecnici.



La tecnologia innovativa del nuovo sistema di regolazione REHAU passa anche dall’esclusivo ed elegante design dei termostati di controllo: declinati in versione bianca e nera per inserirsi in modo armonioso in ambienti classici e moderni, sono dotati di un elegante display a matrice LED - che nella versione bus presenta una piacevole cornice – caratterizzato da un’interfaccia semplice ed intuitiva.

Mexichem svela la sua trasformazione aziendale “Human-Centered”, cambiando nome in “Orbia”

Mexichem svela la sua trasformazione aziendale “Human-Centered”, cambiando nome in “Orbia”

Un “ImpactMark” innovativo e primo nel suo genere, prende il posto del logo tradizionale, come rappresentazione mutevole e dinamica del reale impatto sulle persone, sul pianeta e sul profitto

Mexichem, S.A.B. de C.V. (MEXCHEM), leader mondiale in prodotti speciali e soluzioni innovative, oggi ha raggiunto un ulteriore traguardo nel suo processo di trasformazione “human-centered”, svelando il suo nuovo nome societario, Orbia, e il suo impegno per il suo scopo: to advance life around the world. Insieme al nuovo approccio mirato, Orbia introduce un nuovo ed innovativo concetto di logo, l’ImpactMark. Tutto ciò riflette un processo, lungo un anno, per trasformare l'azienda in un'organizzazione orientata al futuro, centrata sull'uomo, risaltando il lavoro che i suoi cinque business groups stanno realizzando per affrontare le sfide che definiscono il modo in cui le persone vivono e prosperano oggi e come lo faranno in futuro. Orbia sarà quotata nella Borsa Messicana come ORBIA.

Il nuovo nome e la nuova strategia aziendale di lungo periodo di Orbia, posizionano l’azienda in modo da poter rispondere alle opportunità globali per assicurare la sicurezza alimentare, ridurre la scarsità idrica, reiventare il futuro delle città e delle abitazioni, connettere le comunità di tutto il mondo a infrastrutture globali di dati ed espandere l’accesso alla salute e al benessere con materiali avanzati attraverso l’innovazione e la customer-centricity, elevando il continuo impegno dell’azienda per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità in tutto il mondo. Le industrie chimica, mineraria e manifatturiera continueranno ad essere parti importanti dell’attività complessiva di Orbia, ma il cambiamento di nome riflette un’espressione più inclusiva ed ampia dell’impatto dell’azienda in tutto il mondo.

Orbia sta anche creando l’ImpactMark – una misura mutevole dell’aderenza dell’azienda nel lungo periodo alla salute finanziaria, alla sostenibilità ambientale e al progresso sociale. Tracciato su una griglia circolare, l’ImpactMark misura il progresso relativo a 6 fattori relazionati a persone, pianeta e profitto. Sarà aggiornato tutti gli anni per mostrare gli ultimi dati, presentando i progressi compiuti nel tempo verso gli ambiziosi obiettivi dell’azienda.

“Orbia sta adottando un approccio a lungo termine per esprimere la crescita della compagnia in riferimento all’impatto della stessa sulle persone, sul pianeta e sul profitto” afferma Daniel Martínez-Valle, CEO di Orbia.  “La nostra strategia si concentra su una crescita organica, guidata da un forte focus sul cliente e sulla massimizzazione del ROIC. Crediamo che continuando a far evolvere la nostra impresa, creeremo un incredibile valore per i nostri investitori, per i nostri clienti e per le comunità che gravitano intorno a noi, ispirando, allo stesso tempo, altri a fare lo stesso.”

La storia decennale di Orbia è cominciata come produttore di commodities e attraverso investimenti ed una crescita strategica, è diventata un leader globale nell’industria dei polimeri, dei materiali e delle infrastrutture. Oggi, Orbia è un’azienda globale, che opera in più di 40 paesi, commercia in più di 110 nazioni e impiega più di 22.000 persone in tutto il mondo. Le sedi centrali dell’azienda – a Città del Messico, Boston, Amsterdam e Tel Aviv – riflettono la natura globale dei clienti che l’azienda serve e delle sfide che affronta.

La transizione, che include un nuovo nome, nuovi sito web, visual brand e l’ImpactMark dinamico al posto di un logo statico saranno immediatamente effettivi e verranno implementati in tutti i prodotti e servizi dell’azienda durante il 2019. Alcuni brand commerciali tra quelli dei business groups verranno anch’essi aggiornati. Per maggiori informazioni, visitate www.orbia.com.


A proposito di Orbia:
Orbia (MV: MEXCHEM*) è una comunità di imprese legate da un focus collettivo per garantire sicurezza alimentare, ridurre la scarsità idrica, reinventare il futuro delle città e delle abitazioni, connettere comunità ad infrastrutture di dati ed aumentare l’accesso alla salute e al benessere con materiali avanzati. I business groups di Orbia includono Agricoltura di Precisione, Costruzioni ed Infrastrutture, Fluoro, Soluzioni Polimeriche e Data Communications, che insieme perseguono soluzioni sistematiche per le sfide globali. Un leader globale in prodotti speciali e soluzioni innovative in molteplici settori dell’industria e del commercio, dall’agricoltura alle infrastrutture, dalle telecomunicazioni alla salute e altro ancora, Orbia possiede attività commerciali in più di 100 paesi e operazioni in 41, con quartier generali a Città del Messico, Boston, Amsterdam e Tel Aviv.

Nuovi Refrigeratori a Vite Trane XStream RTHF XSE con Capacità e Efficienza a Carico Parziale Insuperabili

Nuovi Refrigeratori a Vite Trane XStream RTHF XSE con Capacità e Efficienza a Carico Parziale Insuperabili

Trane®, fornitore leader a livello globale nel campo delle soluzioni e dei servizi per la climatizzazione da interni e marchio di Ingersoll Rand, presenta dei nuovi modelli nella gamma di refrigeratori a vite raffreddati ad acqua XStream™.

Le nuove unità XStream offrono elevate potenze frigorifere che vanno dai 3 fino ai 3,6 MW, un livello fino ad ora mai raggiunto da nessun altro refrigeratore a vite tra quelli attualmente disponibili sul mercato, presentando un'alternativa affidabile ed efficiente ai i proprietari di edifici che necessitano di una efficienza a carico parziale superiore per le loro applicazioni di refrigerazione residenziale.

RTHF XSE offre un'innovativa tecnologia Vi Variabile (Volume index), che aumenta il Coefficiente di efficienza energetica stagionale europeo (SEER) del carico parziale del 10% rispetto a modelli con Vi Fissa, raggiungendo valori fino a 10,1 SEER e 10,24 Valore di carico parziale integrato (IPLV).  Ciò rende RTHF XSE il refrigeratore più efficiente nel portafoglio Trane XStream.

"Trane è l'unico produttore sul mercato oggi ad offrire refrigeratori a vite ad elevate capacità, fino a 3,6 MW. Con le nuove unità RTHF XSE ed il loro livello di efficienza a carico parziale estremamente elevato, Trane offre ai proprietari di edifici un mix unico di costo, energia ed efficienza operativa, elevata potenza ed affidabilità per soddisfare i requisiti di refrigerazione residenziale.

Le caratteristiche principali dei refrigeratori RTHF XSE includono:
• Tecnologia per compressori a Vi Variabile con Azionamento a frequenza adattiva (AFD) in grado di raggiungere livelli di efficienza a carico parziale di 10,1 SEER e fino a 10,24 IPLV.
• La configurazione a doppio circuito riduce il contenuto di refrigerante per circuito e aumenta l'affidabilità
• Alimentazione doppia
• Prestazioni stabili a carico parziale senza rischio di pompaggio
• Capacità di configurazione controcorrente in serie compatibile con l'utilizzo della portata primaria variabile, che consente una maggiore efficienza.

Per maggiori informazioni sul portafoglio completo di soluzioni Trane, visitare il sito Trane.eu



Informazioni su Ingersoll Rand
Ingersoll Rand (NYSE:IR) è leader mondiale nella creazione e nel mantenimento di ambienti sicuri, confortevoli ed efficienti nel settore commerciale, residenziale e industriale. Il nostro personale e la nostra gamma di marchi, tra cui Club Car®, Ingersoll Rand®, Thermo King® e Trane®, collaborano per migliorare la qualità e il comfort nelle abitazioni e negli edifici, nel trasporto e nella conservazione di alimenti e merci deperibili, per rendere sicure le abitazioni e le proprietà commerciali, nonché per aumentare la produttività e l'efficienza industriale. Le soluzioni Trane migliorano gli ambienti interni offrendo un'ampia gamma di sistemi di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione efficienti dal punto di vista energetico, servizi di costruzione e outsourcing, assistenza ricambi e controllo avanzato. Ingersoll Rand si pone l'obiettivo di adottare pratiche aziendali sostenibili sia internamente sia nei confronti dei nostri clienti. Per ulteriori informazioni, visitare www.ingersollrand.com o www.trane.eu.

Wavin Italia protagonista della ristrutturazione della Casa della Musica di Sondrio

Wavin Italia protagonista della ristrutturazione della Casa della Musica di Sondrio

Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche nel settore edilizio e nelle infrastrutture, è stata protagonista della ristrutturazione della Casa della Musica di Sondrio, con la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento con pannelli radianti a soffitto e sistema per il trattamento dell’aria.

Inaugurata ufficialmente lo scorso 20 ottobre, con il taglio del nastro effettuato dalla più giovane delle allieve in presenza dell’Assessore alla Cultura e Istruzione del comune lombardo, Marcella Fratta, la nuova struttura è stata progettata e realizzata per andare incontro nel migliore dei modi alle esigenze didattiche e organizzative della Civica Scuola di Musica, Danza e Teatro della provincia di Sondrio, le cui lezioni negli anni passati erano state ospitate dall’ex Provveditorato.



Trattandosi di un rifacimento ex novo, il progettista nella definizione del sistema per la climatizzazione estiva ha optato per una soluzione impiantistica che conciliasse la necessità di offrire un comfort abitativo ottimale alla sua versatilità rispetto alle esigenze di cantiere. Non è un caso che, complice la presenza di un controsoffitto in tutta la struttura, la scelta sia ricaduta sul sistema radiante a soffitto Wavin Chemidro CD-4, che ben si integra con i vari sistemi di contro-soffittatura e le canalizzazioni dell’aria.

L’impianto di ricambio dell’aria è stato sviluppato dal progettista secondo la norma UNI 10339 e ha previsto l’installazione di due unità UVN8A-3000S, la prima al servizio della sala danza e attività ricreative, la seconda per la restante porzione del fabbricato. Entrambe le macchine sono caratterizzate da una portata nominale di 3.000 mc/h e offrono un rendimento superiore all’80% in termini di risparmio energetico.

In un contesto di appalto pubblico, dove il giusto equilibrio tra qualità degli impianti e contenimento dei costi assume un ruolo preponderante, progettista e installatore sono riusciti nell’intento di fornire al committente, grazie alle soluzioni sviluppate da Wavin, un’impiantistica in grado di offrire un comfort interno ideale, pur assicurando grande facilità d’utilizzo e ridotte spese di manutenzione e mantenimento.


Approfondimento sul sistema Wavin Chemidro CD-4



Velocità di posa, bassa inerzia termica e versatilità senza precedenti sono i fiori all’occhiello del sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante Wavin Chemidro CD-4. Particolarmente adatto al settore terziario, ma utilizzato anche negli edifici ad uso residenziale, il sistema offre una resa superiore rispetto ai comuni impianti a soffitto, rendendo così ancora più interessante l’impiego di pompe di calore a bassa temperatura di mandata. I pannelli sono caratterizzati da una larghezza di 350 mm, con un interasse di posa di 400 mm, e da lunghezze multiple di 200 mm (a partire da 1.000 mm e fino a 5.000 mm). L’installazione delle superfici radianti, la loro connessione ed il collaudo impianto, avvengono infatti prima della posa delle lastre di finitura, favorendo la netta separazione delle due fasi di lavorazione (contrariamente ai sistemi a soffitto presenti sul mercato) ed evitando dispendio di tempo e risorse.


Approfondimento sulle unità per il trattamento dell’aria Wavin UVN8A-3000S

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La climatizzazione pesa per oltre la metà sulla bolletta elettrica degli uffici

La climatizzazione pesa per oltre la metà sulla bolletta elettrica degli uffici

I dati del rapporto Assoimmobiliare - ENEA sui consumi energetici negli edifici ad uso direzionale

La climatizzazione pesa per il 57 per cento sui consumi energetici negli edifici ad uso ufficio, seguita dalle apparecchiature elettriche (26%) e dall’illuminazione (17%). È quanto emerge dal Rapporto Assoimmobiliare - ENEA “Benchmark di consumo energetico degli edifici per uffici in Italia”, che intende fornire alle aziende uno strumento di autovalutazione. Il rapporto ha inoltre calcolato una spesa media annua a metro quadro di circa 15 euro per la climatizzazione estiva e invernale, 6,40 euro per le apparecchiature e 4,40 euro per l’illuminazione.

Lo studio è stato realizzato su un campione di 118 edifici direzionali distribuiti su tutto il territorio nazionale e ha evidenziato variazioni significative tra le regioni del Nord, dove i consumi sono maggiori, e quelle del Centro e del Sud. L’analisi comparata delle diagnosi energetiche al centro dell’indagine ha permesso inoltre di identificare indici di prestazione di riferimento per valutare eventuali attività di ottimizzazione del consumo energetico degli edifici.

Federico Testa, Presidente ENEA, ha dichiarato: “Con questo studio vogliamo fornire un contributo per stabilire standard univoci per le diagnosi energetiche nel settore immobiliare a uso direzionale. Una delle grandi sfide in cui l’ENEA è impegnata, anche in qualità di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, è gettare le basi per un parco immobiliare ad alta efficienza, con vantaggi innegabili dal punto di vista ambientale, economico e occupazionale. Considerando che il patrimonio edilizio italiano risale in molti casi agli anni ‘50, 60 e 70, sono presenti ampi margini per la messa in efficienza, con conseguenti significativi risparmi in bolletta che possono arrivare fino al 60%”.
Silvia Maria Rovere, Presidente di Assoimmobiliare, ha commentato: “Assoimmobiliare è in prima linea su tutte le tematiche relative all’efficienza energetica ed è impegnata in un costante lavoro di ricerca e innovazione, anche grazie alla proficua collaborazione con ENEA, finalizzato a fornire agli operatori del settore nuovi strumenti tecnici in grado di supportarli nella realizzazione e riconversione di un patrimonio immobiliare sostenibile. L’efficienza energetica è oggi uno dei driver principali per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana più che mai necessari per rilanciare la competitività del Sistema Paese e apre nuove strade all’applicazione di nuove tecnologie nell’industria immobiliare, sia agli edifici che ai servizi coinvolti”.
Assoimmobiliare collabora attivamente con ENEA alla realizzazione delle linee guida delle diagnosi energetiche, strumento essenziale per la valutazione di interventi di riqualificazione e ristrutturazione anche integrale degli edifici. La disomogeneità di approccio dovuto all’assenza di una metodologia condivisa e la necessità di definire degli indicatori univoci, ha indotto ENEA e Assoimmobiliare a proporre una personalizzazione del foglio di calcolo di accompagnamento per la redazione delle diagnosi energetiche da presentare entro i prossimi quattro anni, in modo da fornire uno standard nella classificazione dei consumi energetici.

A partire dal 2014 ENEA ha dato vita ad un tavolo tecnico in ottemperanza del quadro normativo che ha introdotto per le grandi imprese l’obbligo di presentare una diagnosi energetica ogni quattro anni, per arrivare entro il 2050 ad ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica.

Planium MR01 Modulo Radiante

Planium MR01 Modulo Radiante

PAVIMENTI E RIVESTIMENTI INNOVATIVI
Planium Srl progetta e produce pavimenti e rivestimenti tecnici unici, che regalano agli ambienti emozioni nuove e comfort ineguagliabile.
I sistemi di posa a secco innovativi sono studiati per rispettare l'ambiente e per essere funzionali, veloci, reversibili.
Fiore all'occhiello è MR01 Modulo Radiante, non solo pavimento sopraelevato, ma anche sistema radiante idronico integrato nei pannelli, ad alte rese e bassi consumi. MR01 Modulo Radiante è il primo sopraelevato radiante che riesce ad unire in un unico prodotto design e tecnologia, estetica e benessere.
La purezza dell’acciaio, l’unicità della calamina, la sorpresa delle superfici ossidate, i preziosi toni caldi dell’ottone, del bronzo, del rame sono le innumerevoli finiture in metallo proposte.

CAMPO DI APPLICAZIONE
Caratterizzato da una velocissima messa a regime, MR01 Modulo Radiante è costituito da moduli sopraelevabili che garantiscono la totale accessibilità agli impianti sottostanti (per la stesura di cavi, ispezionabilità, cambiamenti nel layout degli spazi ecc.), senza dover rinunciare al comfort ineguagliabile del riscaldamento a pavimento.
Ideale per i contemporanei green buildings, nei quali le soluzioni tecnologiche innovative volte a migliorare le prestazioni degli edifici per l’efficientamento energetico sono fondamentali, ma anche per le ristrutturazioni di edifici già in essere. Tutti gli ambienti (uffici, settore terziario, ecc.) che necessitano pavimenti sopraelevati, ma anche riscaldamento e raffrescamento ottimali. L’integrazione degli impianti nel pannello, permette l’utilizzo di tali sistemi anche per l’edilizia residenziale.

PROGETTO ECOCOMPATIBILE
MR01 Modulo Radiante è stato ideato rispettando i principi del progetto ecocompatibile: il modulo piastrella infatti è costituito da un insieme di elementi assemblati tra loro tramite viti per permettere una facile scomponibilità e quindi riciclaggio. La pavimentazione inoltre è totalmente removibile in modo puntuale, posabile velocemente a secco. Le finiture sono tutte in metallo, in differenti texture di design, materiale ad alta riciclabilità e conduzione.

Prestazioni sempre elevate con le nuove pompe di calore Easy Pump di REHAU

Prestazioni sempre elevate con le nuove pompe di calore Easy Pump di REHAU

REHAU, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per il risparmio energetico ed il massimo comfort abitativo, presenta Easy Pump, la nuova gamma di pompe di calore appositamente progettata per migliorare l’efficienza energetica nel settore residenziale e commerciale. Disponibili in versione monoblocco e splittate reversibili, con potenze da 6 a 70 kW, e dotate di tecnologia inverter, le nuove pompe di calore REHAU sono ideali per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento/raffrescamento ed assicurano eccellenti valori COP/EER grazie all’ottimizzazione dei consumi e all’efficienza operativa, a garanzia di prestazioni sempre elevate.  

Per consentire un’efficiente produzione di acqua calda sanitaria ed il totale controllo della climatizzazione nelle unità residenziali nuove o esistenti, siano esse dotate di riscaldamento a fancoil o radiante, con fornitura elettrica da rete e da fonti rinnovabili, la gamma Easy Pump propone soluzioni aria/acqua, declinate in diversi modelli e svariate potenze. Le soluzioni tecniche REHAU includono infatti pompe di calore ACS per la produzione di acqua calda sanitaria con accumulo da 100 a 300 litri, pompe di calore monoblocco reversibili ad alta efficienza particolarmente compatte con potenze da 6 a 16 kW, pompe di calore splittate reversibili predisposte per la produzione di acqua calda per il riscaldamento invernale, riscaldamento ACS e acqua fredda per il raffrescamento estivo, disponibili in 6 modelli di unità interne, con installazione a muro o a pavimento e 7 potenze da 6 a 16 kW, e pompe di calore Medium reversibili da 25 kW a 70 kW.

Tutti i modelli della gamma Easy Pump sono equipaggiati con evoluti sistemi di gestione e controllo a bordo macchina deputati a regolare temperatura dell’acqua, protezione antigelo, temporizzazione dei compressori e gestione degli allarmi, oltre al monitoraggio e all’adattamento delle performance del compressore inverter, del circolatore e dei ventilatori. La gestione di funzioni aggiuntive, tra cui cronometri settimanali e avviamento dei cicli anti legionella, può esser effettuata tramite specifico controllo remoto i-CR; tutti i modelli sono infine predisposti per interfacciarsi con i dispositivi di regolazione REHAU per la gestione completa ed efficiente dei sistemi radianti.

Per soddisfare le più diverse esigenze impiantistiche, consentendo di comporre soluzioni semplici tra macchina e accessori, REHAU mette inoltre a disposizione un ampio range di bollitori ed accumuli, con scambiatori dedicati ed idonei per applicazioni da 60 a 1000 litri, per una gamma completa ed estremamente versatile che assicura risparmio ed efficienza in qualsiasi situazione residenziale o nel piccolo terziario.

Wavin Italia presenta il sistema radiante a bassa inerzia termica Renova Ultra

Wavin Italia presenta il sistema radiante a bassa inerzia termica Renova Ultra

Wavin Italia, società specializzata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche nel settore edilizio e nelle infrastrutture della divisione Fluent Europe del Gruppo Mexichem, presenta il nuovo sistema RENOVA ULTRA per impianti di riscaldamento e raffrescamento radianti.

Ideale per le ristrutturazioni e caratterizzata da una velocissima messa a regime, la soluzione ribassata a pavimento firmata Chemidro by Wavin è stata testata per mantenere lo spessore di 10 mm di massetto sopra il tubo e la conformità con i requisiti minimi imposti dalla norma UNI EN 1264-4, ed offre la possibilità all’installatore di effettuare la posa del tubo anche in diagonale.

Il sistema RENOVA ULTRA prevede un pannello in polistirene espanso sinterizzato (EPS) ad alta densità additivato con grafite, pensato per minimizzare lo spessore di isolante, mantenere un’elevata resistenza termica e fornire la resistenza meccanica necessaria al superamento dei relativi test. Rivestito in foglia rigida e composto da nocche piccole e ben distribuite, in modo da aumentare l’uniformità di spessore del massetto, il pannello è pensato per l’accoppiamento con il tubo multistrato Tigris di spessore 14 mm.

RENOVA ULTRA e Tigris DN 14 rappresentano una combinazione perfetta per permettere all’installatore di mantenere uno spessore ridotto del sistema radiante, conferendogli i seguenti importanti vantaggi:

- Rispetto della norma UNI EN 1264-4: i pannelli isolanti accoppiati rispettano i requisiti delle installazioni più tipiche, al di sopra di ambiente riscaldato, di ambiente non riscaldato o direttamente sul suolo

- Bassa inerzia termica: grazie al ridotto spessore si ottiene una veloce messa a regime dell’impianto, rendendo il sistema particolarmente indicato sia per riscaldamento che per raffrescamento

- Garanzia di resistenza meccanica: l’utilizzo del pannello RENOVA ULTRA, in accoppiamento ad un massetto con le caratteristiche richiamate nei test effettuati da Wavin Italia, per uso compatibile con quelli richiamati dal medesimo test, garantisce un pavimento finito privo di difetti e che si conservi nel tempo

- Velocità di posa: l’impiego del pannello RENOVA ULTRA già accoppiato al pannello isolante consente di effettuare la posa in un’unica soluzione, invece che in due tempi diversi, posando prima un pannello isolante e poi il pannello RENOVA incollato.

Trane: nuove unità rooftop Airfinity ad alta efficienza

Trane: nuove unità rooftop Airfinity ad alta efficienza

Trane®, fornitore leader a livello globale di soluzioni e servizi per la climatizzazione di interni, nonché marchio di Ingersoll Rand, lancia sul mercato europeo AirfinityTM XL, il modello più recente e più grande della serie AirfinityTM di unità rooftop per riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC). La nuova unità supera i requisiti minimi di efficienza stagionale del 2018 stabiliti dalla Direttiva 2016/2281 ErP (Energy-related Products), riflettendo l'impegno dell'azienda a fornire ai clienti soluzioni sostenibili.
Il portafoglio di modelli rooftop AirfinityTM è costituito da unità HVAC "plug and play" leggere, compatte e modulari, ideali nel campo di negozi e magazzini (capannoni). Il portafoglio è stato progettato per far risparmiare tempo agli installatori e ridurre i costi di manutenzione iniziale e continuativa, migliorando l'efficienza degli edifici commerciali esistenti che richiedono soluzioni personalizzabili per soddisfare le loro esigenze specifiche.
Le unità rooftop monoblocco AirfinityTM XL sono altamente configurabili e possono essere facilmente adattate a qualsiasi applicazione in edifici di medie e grandi dimensioni, con potenze frigorifere aumentate da 120-220 kW e 42.000 metri cubi di portata d'aria nominale.
In abbinamento al modulo di recupero energia Trane, la potenza può arrivare fino a 290 kW. I nuovi modelli sono facili da installare e ancora più facili da utilizzare, infatti richiedono poca manutenzione. «Abbiamo progettato le nuove unità AirfinityTM XL di grandi dimensioni per fornire ai nostri clienti un alto livello di portata ed efficienza a costi inferiori, insieme alla qualità e all'affidabilità che si aspettano da Trane» ha affermato Jose La Loggia, vicepresidente e direttore generale di Trane in Europa. «Forniamo soluzioni sostenibili per i nostri clienti e siamo orgogliosi di garantire la conformità con le normative Ecodesign 2021, senza sacrificare la qualità e le prestazioni. La nostra continua innovazione con AirfinityTM negli ultimi due anni riflette la nostra dedizione nel fornire la tecnologia più avanzata ed efficiente nella gamma di unità HVAC rooftop monohlocco». Trane AirfinityTM XL Le prestazioni delle unità sono testate e convalidate nell'avanguardistico impianto di collaudo di Trane a Epinal,. in Francia, dove si verifica che tutte le unità siano conformi alle norme Ecodesign. L'impianto di collaudo leader del settore è approvato per i test sui prodotti HVAC in conformità con i più elevati standard industriali, tra cui lo Standard Europeo EN 14511 e i requisiti Eurovent. I fattori chiave di differenziazione delle nuove unità rooftop AirfinityTm XL includono:
• Compressori scroll ad alta efficienza con valvole di mandata intermedia per una migliore efficienza a carico parziale, senza alcun impatto sulla potenza resa.
• Elevata configurabilità e semplicità di installazione. Airfinity XL è una soluzione plug-and-play con una vasta gamma di opzioni e accessori che possono essere adattati a qualsiasi installazione.
La nuova unità Airfinity XL è anche compatibile con il sistema Tracer Concierge di Trane, una soluzione per la gestione energetica degli edifici conveniente e facile da usare che consente all'utente di gestire a distanza più unità rooftop utilizzando un tablet o uno smartphone.

Il mercato dei dispositivi per smart home cresce del 52% in Italia

Il mercato dei dispositivi per smart home cresce del 52% in Italia

Il mercato dei dispositivi per le smart home, nel 2018, ha fatto registrare un aumento del 52% rispetto al 2017 in Italia, per un giro d’affari che tocca quota 380 milioni di euro.

A evidenziarlo è stato il report sulla Smart Home dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. A fare la differenza, nell’ultimo anno, sarebbero state soprattutto le strategie di marketing dei giganti Amazon e Google con il lancio sul mercato dei loro smart speaker.

Questi oggetti hanno avuto il merito di far conoscere al “grande pubblico” l’universo delle soluzioni domotiche, visto che ormai il 59% degli italiani ha sentito parlare almeno una volta di smart home e il 41% possiede almeno un oggetto smart.

Anche se, a dire il vero, la quota maggiore di mercato spetta alle soluzioni per la sicurezza che, da sole, valgono il 35% dell’indotto totale (130 milioni). Ma la seconda piazza di questo ideale podio spetta proprio agli smart home speaker, ormai considerati autentici assistenti personali, che hanno generato vendite per 60 milioni (16% del mercato).

Considerevoli anche i numeri degli elettrodomestici (soprattutto le lavatrici) che hanno un volume di mercato del 14% del totale (55 milioni). I dispositivi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione (caldaie, termostati e condizionatori) incidono per il 12% del mercato (circa 45 milioni).

Anche in quest’ultimo caso, l’incremento della quota di mercato è dovuto alla crescente integrazione con gli smart speaker. Tra le rimanenti soluzioni spiccano con una crescita del +50% le soluzioni per la gestione dell'illuminazione (lampadine connesse), per cui vale lo stesso discorso riferito agli assistenti vocali.

Secondo il report la crescita del mercato italiano dei dispositivi per la smart home è paragonabile o addirittura superiore a quello dei principali Paesi europei, anche se in termini assoluti il divario da colmare è ancora ampio. Attualmente, infatti, l'Italia supera soltanto la Spagna (300 milioni di euro, +59%) mentre si posiziona ancora lontano da Germania (1,8 miliardi, +39%), Regno Unito (1,7 miliardi, +39%) e Francia (800 milioni, +47%).

Multicon Bas Regolatore del benessere climatico

Multicon Bas Regolatore del benessere climatico

La società romana Cool Projects, specializzata in Building Automation, ha realizzato un nuovo sistema hardware e software che consente di generare le migliori condizioni di comfort negli ambienti di lavoro e ottimizzare i costi dei consumi energetici.

Cool Projects, società specializzata in Project Management e Building Automation, ha realizzato nell’ambito dell’attività di ricerca e sviluppo denominata Multicon FRL, in collaborazione con la società Idea75, un innovativo sistema di regolazione climatica: MulticonBAS.
“Il miglioramento del comfort termico nei luoghi di lavoro e il contenimento dei consumi energetici - spiega Maurizio La Motta, General Manager di Cool Projects - è un aspetto che sempre più aziende tendono a curare con maggiore attenzione nell’ambito della Building Automation. L'organizzazione delle nostre attività quotidiane ci costringe spesso a trascorrere gran parte della giornata in ambienti confinati e in presenza di clima artificiale. La realizzazione di condizioni di comfort all'interno di tali ambienti è, pertanto, un’importante specifica progettuale della quale devono tenere conto sia le soluzioni edilizie che quelle impiantistiche”.
Partendo da questo presupposto Cool Projects ha posto alla base della ricerca lo sviluppo di un regolatore Fuzzy Logic (FLR) per il sistema Evolution-Multicon, prodotto di punta delle attività di ricerca e sviluppo di Cool Projects, che, integrando le informazioni acquisite da gruppi di sensori installati all'interno di un edificio, garantisce le migliori condizioni termoigrometriche ottimizzando i costi energetici. “Vorrei inoltre sottolineare - aggiunge La Motta - che questo innovativo sistema ha consentito di accedere alle agevolazioni concesse in forma di credito di imposta, un’opportunità attribuita a tutte le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a partire dal periodo d’imposta 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2020. Il beneficio spettante viene calcolato come differenza positiva tra l’ammontare complessivo delle spese per investimenti in attività di ricerca e sviluppo sostenute nel periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione e la media annuale delle medesime spese realizzate nei tre periodi d’imposta precedenti”.
Multicon BAS è un innovativo sistema hardware e software che consente di superare quei problemi che prodotti similari hanno finora incontrato a causa della forte non linearità del fenomeno della variazione delle condizioni di benessere climatico all'interno di un ambiente, della significativa dipendenza del livello di comfort percepito da fattori di tipo personale e della difficoltà di gestire contemporaneamente tutti gli apparati presenti nell’ambiente indoor che concorrono al soddisfacimento delle esigenze degli utenti e al loro comfort.
Le normative vigenti, inoltre, impongono condizioni standard di temperatura e umidità relativa per garantire le condizioni di benessere, nello specifico:
• stagione invernale: temperatura 21°C con uno scarto di 2°C e umidità relativa del 45%;
• stagione estiva: temperatura 25°C con uno scarto di 2°C e umidità relativa del 60%.
Tuttavia, spesso gli utenti lamentano condizioni di malessere dovute a percezioni di troppo caldo o troppo freddo rispetto a tali parametri per ragioni soggettive dovute a situazioni misurabili, ma anche a condizioni non determinabili. Un esempio di parametro misurabile è la differenza di temperatura tra gli ambienti interni e le condizioni esterne, mentre una situazione non prevedibile è l’umore della persona che può influenzare la percezione delle reali condizioni ambientali.


Il nuovo Multicon BAS è nato proprio con l’intento di superare tutte le limitazioni sopra descritte. Il primo obiettivo è stato lo sviluppo di un sistema hardware, made in Cool Projects, che consente:
• di integrare all’interno di un’unica unità di controllo tutte le interfacce necessarie a gestire ogni dispositivo presente all’interno di uffici o ambienti industriali;
• di supportare contemporaneamente molteplici protocolli di comunicazione standard in aggiunta a quelli più comuni disponibili sul mercato in ambito di Building Automation, quale il MODBUS;
L’hardware è inoltre associato a un sistema software:
• contenente tutte le logiche di controllo necessarie per la regolazione climatica in funzione del locale specifico in cui è installato e dei correnti parametri ambientali;
• in grado di risolvere il disallineamento tra quanto descritto nelle normative vigenti in termini di benessere, in primis termoigrometrico, e la reale percezione di benessere da parte di chi vive in tale ambiente, senza snaturare le indicazioni imposte dalle normative;
• in grado di ridurre il consumo energetico dovuto all’utilizzo errato delle risorse a disposizione dell’utente
Sono state adottate tecniche a carattere innovativo basate su regolatori a logica fuzzy, indicati anche con l’acronimo FLR, i quali, rispetto ai classici regolatori, hanno il vantaggio di poter definire delle variabili linguistiche associate a opportuni insiemi - fuzzy set - che, unitamente a logiche appositamente sviluppate, permettono di migliorare la percezione di benessere da parte dell’utente. Il punto di forza di un sistema basato su logica fuzzy risiede nell’abbandono della teoria classica degli insiemi formulata da Eulero nella quale il concetto di appartenenza a un determinato aggregato si riferisce unicamente alla condizione VERO-FALSO.
La logica fuzzy ha il vantaggio di assegnare un valore, detto grado di appartenenza, al concetto di insieme. Ecco che i termini CALDO, FREDDO e BENESSERE assumono varie gradazioni in base alla temperatura percepita e quindi un utente può dire di essere in una condizione di BENESSERE al 70% o al 50%, e contemporaneamente affermare di percepire FREDDO al 30%
Per massimizzare, da un punto di vista qualitativo, le performance del sistema sono state effettuate delle misure sul numero d’interventi giornalieri effettuati dagli utenti per modificare il funzionamento del sistema di termoregolazione. Si è notato che il sistema implementato consente di ridurre di circa il 30% il numero di modifiche rispetto a un termostato con controllore PID classico riducendo, di conseguenza, la percentuale di insoddisfazione personale (PPD).
Le prime applicazioni del sistema hanno dato i risultati previsti in termini di risparmio energetico. Un 20% di consumi in meno è stato riscontrato sia presso il palazzo originariamente progettato dall’arch. Lafuente (di proprietà di Valle Giulia RE), oggi sede della Esso Italiana e altre primarie compagnie nel settore Oil & Gas, sia nella sede di ALD Automotive (il cui edificio è di proprietà  della  Immobilcinque Srl).

Accumulo di calore ad alta efficienza energetica

Accumulo di calore ad alta efficienza energetica

Utilizza l’energia del sole.

DuoHeat è il radiatore di ultima generazione ad alta efficienza energetica. Offre un mix automatico di riscaldamento ad accumulo off-peak e riscaldamento radiante in un unico prodotto, fornendo calore continuo. L’ energia viene assorbita dal radiatore durante le fascie orarie a tariffa ridotta, rilasciando il calore attraverso il pannello anteriore, garantendo il mantenimento della temperatura nella stanza per tutto il giorno. Duo Heat offre flessibilità e controllo, per adattarsi allo stile di vita dell’utente.
IL design moderno sottile e elettronica facile da usare, lo rendono perfetto sia in ambienti pubblici che privati. Progettato sia per un uso indipendente che come parte integrante del sistema di riscaldamento dell’intera casa.

COME FUNZIONA L’ACCUMULO DI CALORE
L'elettricità viene solitamente fornita in 3 diverse fasce. Solitamente durante la notte - la domanda nazionale di elettricità è bassa e i costi dell’energia sono inferiori, questo è chiamato Off-peak.
I riscaldatori ad accumulo si accendono automaticamente durante il periodo off-peak che può verificarsi di notte, se utilizziamo la rete elettrica o di giorno se utilizziamo un fotovoltaico. L’accumulo di calore si carica una batteria e l'elettricità immagazzinata viene utilizzata per riscaldare gli elementi nel riscaldatore, che a loro volta trasferiscono gradualmente il calore per un certo numero di ore per l'uso durante il giorno dopo o la sera, nel caso di accumulo giornaliero. Questo processo è indicato come "ricarica" del riscaldatore. Al fine di garantire calore e comfort in modo continuo, DuoHeat è progettato per funzionare anche quando il riscaldatore è in carica. Duo accumula energia per 7 ore, rilasciandola per le successive 24 ore, purchè dimensionato correttamente Il normale circuito on-peak (o day rate) fornisce energia per far funzionare il pannello radiante a basso wattaggio e i comandi all'interno del riscaldatore, quando necessario per il riscaldamento desiderato.

Riscaldamenti: i dieci consigli ENEA per risparmiare

Riscaldamenti: i dieci consigli ENEA per risparmiare

Con l’accensione dei termosifoni nella maggior parte d’Italia, ENEA propone 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni e risparmiare evitando sprechi, sanzioni e brutte sorprese in bolletta.
Effettuare la manutenzione degli impianti. È la regola numero uno, sia per motivi di sicurezza che per evitare sanzioni. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013). Inoltre, un impianto ben regolato consuma e inquina meno.
Controllare la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Attenti alle ore di accensione. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Si va  dai comuni in fascia “E”, Nord Italia e Appennino, dove gli impianti possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile fino ad un massimo di 14 ore al giorno, ai comuni in fascia “B”, Sud Italia e Isole, con i riscaldamenti che possono essere accesi dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere.
Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. È un “trucco” semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Collocare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria ostacola la diffusione di calore ed è fonte di sprechi. Attenzione inoltre a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
Fare il check-up alla propria casa. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da compiere per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento fino al 40%, gli interventi diventano più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF ed IRES dal 50% all’85% delle spese sostenute, a seconda della complessità dell’intervento.
Impianti di riscaldamento innovativi. Dal 2015 la legge consente di installare solo caldaie a condensazione (tranne poche eccezioni). È quindi opportuno valutare la sostituzione del vecchio generatore di calore con uno a condensazione oppure a pompa di calore ad alta efficienza, a biomassa o con sistema ibrido (caldaia a condensazione e pompa di calore). Ove possibile è opportuno integrare questi impianti con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici. Anche per la realizzazione di questi interventi è possibile usufruire dell’ecobonus e, limitatamente agli impianti fotovoltaici, delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
Soluzioni tecnologiche innovative. Anche la domotica aiuta a risparmiare. Cronotermostati e regolatori di presenza elettronici consentono di regolare a distanza la temperatura degli ambienti e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da mantenerli in funzione quando necessario. Anche per questi interventi si può usufruire dell’ecobonus.
Applicare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre fino al 20% i consumi.

Meglio una stufa o un caminetto?

Meglio una stufa o un caminetto?

I consigli di MCZ per fare la giusta scelta

Con i primi freddi cresce la voglia di un focolare per rendere ancora più accogliente la propria casa. MCZ offre una gamma di camini e di stufe fra le più ampie sul mercato con la quale rispondere a qualsiasi esigenza.

Ma cosa è meglio scegliere tra caminetto e stufa? Come al solito, il segreto sta nel chiarirsi bene le idee e capire di cosa si ha realmente bisogno.

Ecco alcune domande che possono aiutare nella scelta.

LA QUESTIONE ESTETICA
La tendenza è di consigliare il camino per i progetti di design e la stufa quando si ricercano performance di riscaldamento. Questa tendenza si dovrebbe ridimensionare, pensando alle attuali offerte sul mercato. Con un camino moderno, ad esempio, il bisogno estetico è assolutamente soddisfatto, ma il lato riscaldamento non è da meno. Non è vero, d’altro canto, che le stufe siano esteticamente meno appealing dei camini. Per MCZ, ad esempio, la ricerca estetica e di design è valsa il premio iF Design nel 2011.


IL BUDGET
Il costo unitario inferiore è uno dei principali motivi del grande successo che stanno avendo le stufe in questi anni. Trattandosi di un oggetto freestanding, la stufa costa intorno ai 2000/2500 euro, installazione compresa, mentre un caminetto, tra posa e rivestimento, può costare decisamente di più.


I VINCOLI STRUTTURALI
Per funzionare correttamente e garantire un perfetto tiraggio, il camino ha bisogno di una canna fumaria importante. Se esistono limiti strutturali, come ad esempio soffitti bassi o vincoli nella sezione della canna fumaria, installare un caminetto può davvero essere tecnicamente impossibile. La stufa, specialmente quella a pellet, è sicuramente più versatile da questo punto di vista e si può installare facilmente anche in mansarda o in condominio.


LA PRATICITÀ DI UTILIZZO
Uno dei vantaggi delle stufe, soprattutto quelle a pellet, è che sono totalmente automatizzate. Il camino a legna richiede, di contro, un’attenzione costante per alimentare il fuoco. Il limite può essere superato con un camino alimentato a pellet, che riesce a riprodurre una fiamma di una bellezza paragonabile a quella della legna, ma con una manutenzione ridotta, tanto quanto nelle stufe.

In conclusione la migliore risposta alla domanda “meglio stufa o camino” è “dipende!”.
La scelta migliore in assoluto non esiste, è sempre meglio fare i conti con la situazione di partenza, le proprie necessità e il proprio stile di vita, sapendo che, in ogni caso, il fuoco darà un tocco in più ad ogni casa. Un tocco di magia, di eleganza e di calore.

Pellet o legna per riscaldare la casa con MCZ: ecologia e risparmio, ma con due stili diversi

Pellet o legna per riscaldare la casa con MCZ: ecologia e risparmio, ma con due stili diversi

La scelta tra pellet e legna dipende molto dagli stili di vita e dal carattere di ciascuno, ma non solo. Entrano in gioco anche aspetti economici e limiti strutturali o di spazio, che devono essere tenuti in considerazione.

MCZ riassume i pro e i contro che possono aiutare a scegliere tra un modello a pellet e a uno a legna. Di seguito solo un esempio per categoria.

LEGNA
VANTAGGI: anche se viene acquistata già spaccata ed essiccata, la legna costa in ogni caso meno del pellet. Il suo prezzo è inoltre rimasto stabile nel tempo, senza variazioni significative.
SVANTAGGI: accensione e spegnimento di una stufa o di un camino a legna non si possono programmare. Il caricamento avviene manualmente.

PELLET
VANTAGGI: all’interno dei prodotti a pellet c’è una sorta di spirale, chiamata coclea, che preleva i granuli dal serbatoio e li fa cadere nel braciere. Sia la coclea sia il braciere funzionano elettronicamente. È per questo che stufe e camini a pellet si possono accendere in automatico secondo i propri orari.
SVANTAGGI: il prezzo del pellet sta leggermente aumentando nel tempo. Questa curva di crescita è comunque decisamente inferiore a quella che si registra per i combustibili fossili, come gasolio o metano, a confronto dei quali il pellet resta conveniente.

Riscaldamenti, dall'ENEA 10 consigli per unire comfort e risparmio

Riscaldamenti, dall'ENEA 10 consigli per unire comfort e risparmio

Nonostante le temperature superiori alla media di questo mese, dal 15 ottobre è possibile accendere i riscaldamenti in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, vale a dire quelli della cosiddetta zona climatica “E” che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia, ma anche zone di montagna dove il clima è già rigido. Per aiutare i consumatori a scaldare al meglio le proprie abitazioni, evitando sprechi e brutte sorprese in bolletta (o sanzioni per non aver effettuato le revisioni di legge), l’ENEA propone 10 regole pratiche per un riscaldamento efficiente che unisca il comfort al risparmio in bolletta.

Regola N. 1 – Effettuare la manutenzione degli impianti. È la regola numero uno, sia per motivi di sicurezza sia per evitare sanzioni: un impianto ben regolato consuma e inquina meno. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).

Regola N. 2 - Controllare la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

Regola N. 3 – Attenti alle ore di accensione. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E”, ad esempio, è consentito fino a un massimo di 14 ore.

Regola N. 4 - Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. È un ‘trucco’ semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.

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MCZ: le novità riscaldamento 2017

MCZ: le novità riscaldamento 2017

MCZ presenta le novità 2017 per il riscaldamento: tutte stufe e caminetti già conformi alla norma Ecodesign 2022 in materia di impatto ambientale che offrono performance inaspettate a livello sia di rendimenti che di emissioni.

Plasma è la nuova gamma di camini a legna belli, performanti e facili da usare. Frutto di un lavoro di sviluppo durato anni, questa nuova famiglia di termocamini raccoglie il massimo delle prestazioni di funzionamento e le migliori soluzioni d’uso.

Linea e Doc introducono una nuova generazione di stufe a pellet per spazi ristretti: stufe ermetiche, massima versatilità nella distribuzione dell’aria in fase di installazione grazie alla possibilità di canalizzare entrambe le uscite aria. Carico o frontale o superiore per una migliore ergonomia. Doppia porta.

Clio completa la proposta entry level di stufe a pellet MCZ con una soluzione hydro che permette di scaldare l’acqua dell’impianto di riscaldamento.

Vivo 85 è il nuovo camino a pellet in versione hydro con ampia superficie frontale in vetro, sportello di caricamento pellet frontale o laterale e uscite d'aria calda nella cornice inferiore.