ENEA: efficientamento energetico degli edifici

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ENEA è tra i 9 partner europei, del progetto di scala europea EPBD.wise per la creazione e definizione di nuove linee guida per l'efficientamento energetico degli edifici. Fabio Zanghirella del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica commenta così: "Andiamo ad operare in linea con il pacchetto 'Pronti per il 55%' e la proposta di revisione della...
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Legge sul ripristino della natura: l’approvazione del Parlamento Europeo

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Viene approvata dal Parlamento Europeo, la Legge sul ripristino della natura: obiettivo è ripristinare gli ecosistemi e ridurre i rischi per la sicurezza alimentare. Allarmanti i dati: l'80% degli habitat europei versa in pessime condizioni. Lo scorso mercoledì, il Parlamento Europeo si è espresso sulla Legge per il ripristino della natura: 366 i v...
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ENEA partecipa alla prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia

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Il progetto StoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System) prevede la creazione di quella che è la prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull'accumulo di energia, che punta a favorire la diffusione e l'utilizzo sempre più capillare delle fonti di energia rinnovabili. A tale progetto, prendono parte ENEA, CNR ed Eni, insieme ad altri...
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Edilizia sostenibile: Il Trentino leader italiano di settore

Edilizia sostenibile: Il Trentino leader italiano di settore

La sensibilità sempre maggiore dell’opinione pubblica nei confronti delle tematiche ambientali è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni ed ha portato grandi risultati nel campo della tecnica della costruzione.

Oggi come non mai infatti, si pone particolare attenzione all’intera vita di un prodotto edilizio: dal reperimento delle materie prime al processo produttivo dei materiali, coniugando le esigenze e l’evoluzione dell’edilizia con il rispetto per l’ambiente.

Si diffonde così, un nuovo approccio ad una progettazione che tenga conto della biocompatibilità delle costruzioni.Un modello che riguarda sia gli edifici nuovi, sia gli edifici che necessitano di riqualificazione: la cosiddetta “edilizia sostenibile”.

Con l’espressione “edilizia sostenibile” si intende l’insieme di pratiche adottate per la progettazione, la realizzazione e la gestione di strutture, utilizzando materiali e fonti di energia limitando il più possibile l’impatto ambientale.

Il settore dell’edilizia genera in Trentino più di un miliardo di euro di attività equivalente all’ 8% del fatturato totale. Crescente è il peso in questo ambito delle imprese orientate alla sostenibilità e di quelle che valorizzano il legno come elemento costruttivo primario. La produzione di legno totale in Regione supera i 527.000 metri cubi all’anno, generando di conseguenza importanti indotti.

Nonostante in Italia tale tecnica copra il 7% delle costruzioni, è il Trentino Alto Adige leader di settore che da solo fattura il 46% del mercato totale.

Il boom del legno come materiale di costruzione si è confermato dagli anni ’70, fino ad arrivare al + 13% segnato in Provincia nel 2018.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale, il settore edilizio è certamente un settore strategico su cui intervenire. Da qui sono nate azioni nazionali ed internazionali volte alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

La Direttiva europea del 2010 prevede che entro il 31/12/2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano strutture a energia quasi zero o “ZEB” (Zero Energy Building).

Gli ZEB sono edifici residenziali o commerciali che soddisfano il loro fabbisogno energetico attraverso impianti di energia rinnovabile grazie alla progettazione di un involucro altamente efficiente.

Questa tecnica di costruzione offre diversi vantaggi per i futuri inquilini, primo fra tutti l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi. Attraverso forme di produzione energetica alternativa con l’utilizzo di materiali a km zero, in alcuni casi derivanti da processi di riciclo, si offrono standard di isolamento termico e acustico elevatissimi. Inoltre costruzioni di questo tipo resistono meglio al fuoco ed ai terremoti.

Il passaggio ad una edilizia sostenibile non è più quindi una scelta ma diventa una necessità per migliorare la qualità di vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia e ridurre le emissioni.

Sostenibilità: CED che raddoppiano la quota di energia rinnovabile, grazie al progetto DC4Cities

Sostenibilità: CED che raddoppiano la quota di energia rinnovabile, grazie al progetto DC4Cities

Data center che arrivano fino a raddoppiare la quota di energia rinnovabile, contro una media del 25%. Questo il principale risultato del progetto europeo DC4Cities (An environmentally sustainable Data Centre for Smart Cities), finanziato con 3,5 milioni nell’ambito del Settimo Programma Quadro della Commissione europea che per due anni e mezzo ha riunito in un consorzio dieci centri di ricerca dell’Unione europea, tra cui l’ENEA.

La sostenibilità ambientale dei CED è stata migliorata anche grazie a specifiche soluzioni che offrono l’opportunità di utilizzare fonti rinnovabili differenti, sfruttando il collegamento tra centri presenti in aree geografiche diverse. Questo grazie allo sviluppo di sistemi in grado di aggiornare in tempo reale le informazioni relative alla disponibilità di energia, basandosi su dati relativi alle previsioni del tempo e all’energia prodotta su scala locale, e di fornire previsioni sul fabbisogno energetico del data center.

“Per raggiungere questo risultato – sottolinea il ricercatore ENEA Andrea Quintiliani - abbiamo adattato il carico di lavoro dei CED alle fasce giornaliere in cui la disponibilità di energie rinnovabili è massima, senza modifiche alla logistica e senza abbassare la qualità dei servizi. Grazie al successo delle sperimentazioni, le soluzioni messe a punto potranno essere presto distribuite e applicate in data center ‘reali’, contribuendo alla riduzione dei consumi e dell’impatto sull’ambiente di strumenti centrali nella gestione delle smart cities”.

Le soluzioni sviluppate dal progetto DC4Cities sono state sperimentate in tre CED tra Italia e Spagna: mentre a Trento è emersa la capacità di DC4Cities di coniugare la domanda di potenza alla disponibilità energetica, a Barcellona il progetto ha invece dimostrato la possibilità di ottimizzare le differente disponibilità di energie rinnovabili che intercorre tra il giorno e la notte. Infine, a Milano, nella sede di HP Italia, è stato utilizzato un approccio a doppia alimentazione (fotovoltaico e rete).

Il sistema DC4Cities consta di due sottosistemi: il primo (Northbound Subsystem) capace di fornire ed aggiornare continuamente le informazioni relative alla disponibilità di energia,  basandosi su dati relativi sia alle previsioni del tempo che alla potenza prodotta su scala locale; il secondo (Southbound Control System) è un sottosistema che raccoglie informazioni sul software in esecuzione all’interno del DC per poter fornirne previsioni sul suo comportamento energetico.