Uno stile di vita particolare
Sentirsi liberi, indipendenti. Collegato alla natura. Un luogo tranquillo, tutto da solo, circondato da piante, alberi, animali, persone che ami. Questo desiderio è diventato realtà per il cliente - in modo particolare.
Olivi a perdita d'occhio e al centro di una bella casa in legno che soddisfa tutti i requisiti che il cliente desiderava: una casa, tutta sola, in mezzo al paesaggio collinare dei "Monti di Sibillini". Una casa per la famiglia, per gli animali, per le piante. 7 cani e 3 gatti vivono nella fattoria, numerosi orti pieni di frutta e verdura caratterizzano il paesaggio. La donna vegana attribuisce grande importanza alla regionalità e alla naturalezza, al cibo sano e mediterraneo, che viene prodotto nella propria azienda agricola. Per questo motivo è stato considerato solo il legno, un materiale da costruzione antichissimo e naturale per la costruzione della propria casa.
Visita dalla propretaria Melania Moschini
Siamo a Belforte Del Chienti, nelle Marche. Qui Rubner Haus ha realizzato la villa di 140 metri quadrati di Melania Moschini, titolare dell’agriturismo Coroncina. La casa, adiacente all’agriturismo, rispecchia la volontà della proprietaria di vivere nella natura insieme al suo compagno e ai loro animali.
Ma è importante anche per un altro motivo: edificata nel 2014, prima del terremoto che ha colpito la zona, la casa ha dimostrato le qualità antisismiche del legno. La leggerezza, l’elasticità, l’alta resistenza meccanica e la capacità di dissipare l’energia generata dal sisma, hanno fatto sì che l’abitazione resistesse alle scosse che hanno distrutto interi centri abitati del maceratese.
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I vantaggi di una casa in legno massiccio
La casa in legno: Il suo peso ridotto garantisce la massima sicurezza in caso di terremoti, e, grazie all’isolamento termico, sia in inverno che in estate garantisce un clima interno piacevole, oltre che sano. Il legno è il materiale naturale per eccellenza, che protegge l’ambiente grazie allo stoccaggio di CO², e la vostra salute.
Riparte, dopo uno stop, il progetto per la prima smart city italiana, Milano4you. La convenzione urbanistica tra il Comune di Segrate e i responsabili dello sviluppo del progetto è stata firmata.
Milano4you è un’area di 300 mila metri quadri su cui verrà realizzato uno smart district da circa 90 mila metri quadri immerso in 80 mila metri quadri di parco. Il concept innovativo, che coniuga tecnologia digitale, efficienza energetica e progetto architettonico, sarà sviluppato a cura di Vegagest SGR SPA, gestore del fondo Aster proprietario dell’area, RED SRL e Sei Oltre.
Il progetto è nato nel 2005 e ha subito nel 2018 una battuta d’arresto dopo lo sviluppo parziale di cinque edifici residenziali. Dopo la ristrutturazione del fondo Aster, il progetto è stato riavviato e si avvarrà nella fase di progettazione e di realizzazione della collaborazione di partner tecnologici e industriali di standing internazionale e mira a creare un nuovo standard di sviluppo immobiliare sostenibile, connesso e ispirato ai più avanzati principi dell’economia circolare.
“La stipula della Convenzione Urbanistica è un passaggio fondamentale per lo sviluppo del progetto Milano4You a cui stiamo lavorando oramai da oltre quattro anni – spiega Angelo Turi, legale rappresentante di RED Srl, - e che ha di recente avuto un decisivo impulso dall’ingresso di Arrow Global e di Europa Investimenti nel capitale del Fondo Aster, il fondo immobiliare proprietario dell’area”.
La sensibilità sempre maggiore dell’opinione pubblica nei confronti delle tematiche ambientali è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni ed ha portato grandi risultati nel campo della tecnica della costruzione.
Oggi come non mai infatti, si pone particolare attenzione all’intera vita di un prodotto edilizio: dal reperimento delle materie prime al processo produttivo dei materiali, coniugando le esigenze e l’evoluzione dell’edilizia con il rispetto per l’ambiente.
Si diffonde così, un nuovo approccio ad una progettazione che tenga conto della biocompatibilità delle costruzioni.Un modello che riguarda sia gli edifici nuovi, sia gli edifici che necessitano di riqualificazione: la cosiddetta “edilizia sostenibile”.
Con l’espressione “edilizia sostenibile” si intende l’insieme di pratiche adottate per la progettazione, la realizzazione e la gestione di strutture, utilizzando materiali e fonti di energia limitando il più possibile l’impatto ambientale.
Il settore dell’edilizia genera in Trentino più di un miliardo di euro di attività equivalente all’ 8% del fatturato totale. Crescente è il peso in questo ambito delle imprese orientate alla sostenibilità e di quelle che valorizzano il legno come elemento costruttivo primario. La produzione di legno totale in Regione supera i 527.000 metri cubi all’anno, generando di conseguenza importanti indotti.
Nonostante in Italia tale tecnica copra il 7% delle costruzioni, è il Trentino Alto Adige leader di settore che da solo fattura il 46% del mercato totale.
Il boom del legno come materiale di costruzione si è confermato dagli anni ’70, fino ad arrivare al + 13% segnato in Provincia nel 2018.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, il settore edilizio è certamente un settore strategico su cui intervenire. Da qui sono nate azioni nazionali ed internazionali volte alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
La Direttiva europea del 2010 prevede che entro il 31/12/2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano strutture a energia quasi zero o “ZEB” (Zero Energy Building).
Gli ZEB sono edifici residenziali o commerciali che soddisfano il loro fabbisogno energetico attraverso impianti di energia rinnovabile grazie alla progettazione di un involucro altamente efficiente.
Questa tecnica di costruzione offre diversi vantaggi per i futuri inquilini, primo fra tutti l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi. Attraverso forme di produzione energetica alternativa con l’utilizzo di materiali a km zero, in alcuni casi derivanti da processi di riciclo, si offrono standard di isolamento termico e acustico elevatissimi. Inoltre costruzioni di questo tipo resistono meglio al fuoco ed ai terremoti.
Il passaggio ad una edilizia sostenibile non è più quindi una scelta ma diventa una necessità per migliorare la qualità di vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia e ridurre le emissioni.
E’ stato recentemente completato da parte di Ecospace Italia un edificio destinato ad accogliere il laboratorio di ricerche per l’azienda La Patrie srl, specializzata nella trasformazione e rifinizione di pellame pregiato, in particolare alligatore americano, coccodrillo africano e struzzo.
Concepito come una struttura green a basso consumo, perfettamente inserita nel suo ambiente, in grado di comunicare e trasmettere all’esterno i valori che rappresenta, progettata e realizzata con materiali naturali e processi costruttivi ecosostenibili, la nuova costruzione in bioedilizia fungerà da nucleo operativo di ricerca e sviluppo per nuove tecniche di trasformazione dei pellami, al fine di migliorare la qualità e la performance dei prodotti realizzati dalla azienda.
Il laboratorio è un edificio di circa 100mq rialzato su pilotis dall’aspetto di un elegante monolite legno scuro sospeso sui suoi appoggi, questi ultimi rivestiti in gres color grigio tortora. Le ampie superfici finestrate bilanciano la compattezza delle pareti piene.
La struttura è stata realizzata mediante l’adozione di un innovativo sistema di costruzione intelaiata in legno lamellare, costituito da un abaco limitato di elementi disposti e connessi tra loro in un gioco ad incastro che forma pilastri e travi portanti.
Sulla superficie del tetto – nell’area lasciata libera dai macchinari necessari per il laboratorio – è presente una copertura a verde del tipo estensivo a bassa manutenzione composta da differenti miscele di sedum.
- Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie
- Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie
- Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie Ecospace Italia – laboratorio chimico fisico per azienda La Patrie
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L’aspetto esterno dell’edificio è caratterizzato dal rivestimento in doghe di legno kebony dalla tonalità marrone scura. La scelta del kebony (South Yellow Pine sottoposto a processi di stabilizzazione con trattamenti a base di sostanze biocompatibili) è stata effettuata oltre che per la sua valenza estetica anche perché esso rappresenta l’unica alternativa eco-sostenibile ai legni tropicali, per la durevolezza, la resistenza agli agenti atmosferici, la minima richiesta di manutenzione.
L’intera realizzazione del laboratorio, grazie all’innovativo sistema costruttivo adottato, è durata all’incirca 10 settimane (da aprile 2018 a giugno 2018), nonostante l’elevato grado di dettaglio delle finiture e degli accorgimenti tecnici necessari per il suo funzionamento.
Area espositiva con spazio dedicato alle imprese virtuose e ai progetti più avanzati
Fitto programma di appuntamenti a cura del Comitato Tecnico Scientifico, Edizioni Ambiente e Fise Unicircular
Efficienza energetica ed economia circolare hanno reale spinta dalla diffusione della cultura dell’eco-design. Concretamente, ciò vuol dire progettare e utilizzare beni di largo consumo facilmente riparabili, rigenerabili, costituiti di materiale riciclato e a basso consumo.
Avenia (Gruppo Terna) stima su scala europea in circa 55 miliardi di euro le entrate supplementari l’anno per industria, commercio all’ingrosso e al dettaglio, oltre a risparmi annui di energia primaria di 175 Mtep entro il 2020. Significa contribuire fino alla metà dell’obiettivo dell’Unione in materia di risparmio energetico fissato per quella data. La relazione della Commissione Europea sull’impatto contabile della progettazione ecocompatibile prevede che con un attento e consapevole utilizzo di elettrodomestici e, in generale, di prodotti a basso impatto, entro il 2020 i consumatori dell’Unione Europea risparmieranno complessivamente fino a 112 miliardi di euro.
Ad Ecomondo 2018, dal 6 al 9 novembre alla fiera di Rimini a cura di Italian Exhibition Group, saranno declinati i nuovi approcci per attuare il modello di economia circolare nelle filiere packaging, tessile-moda, edilizia, e automotive. Un innovativo progetto espositivo esalterà inoltre le imprese della manifattura e servizi che hanno fatto dell’Ecodesign la loro nuova missione.
Fra gli appuntamenti in programma, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, Edizioni Ambiente e FISE UniCircular si segnalano:
Mercoledì 7 novembre (Sala Ravezzi 2) il convegno Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Tessile e prodotti d’abbigliamento – Materassi.
Quello del Fashion è un settore di grande portata industriale, considerando che si tratta del secondo più ampio mercato di consumo nel mondo dopo quello del food, in grado di generare notevoli impatti ambientali. Oggi cresce sensibilità dei consumatori nei confronti di un uso sostenibile dei materiali mentre l’Unione europea pone espliciti obiettivi di riciclo a partire dal 2025. Come potrebbe essere organizzato un sistema collettivo per questo settore?
Lo sviluppo crescente di questa filiera, che raccoglie sia rifiuti domestici che rifiuti speciali, ha sollevato recentemente l’interesse verso una strategia nazionale di recupero e riciclo, supportata anche da valide esperienze all’estero. Una discussione sul primo progetto italiano di “Sistema collettivo per i materassi”, in applicazione al principio della Responsabilità Estesa del Produttore (Extended Producer Responsibility, EPR). La giornata è dedicata ai nuovi progetti di Sistema collettivo (Compliance Scheme) per le filiere del settore tessile, dei materassi e dell’edilizia.
Sempre mercoledì 7 (h. 14.00 Sala Ravezzi 2) è in programma l’appuntamento Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Edilizia. L’Economia circolare nell’edilizia e nelle infrastrutture si basa sulla possibilità di un impiego razionale ed efficace dei rifiuti da costruzione e demolizione. A questo scopo diventa essenziale la creazione di un Sistema collettivo (in accordo con i principi EPR), suddiviso in una serie di sottosistemi coordinati. Un sistema flessibile, gestito dalle imprese e controllato dalle istituzioni, capace di attivare gli strumenti tecnici ed economici per rendere conveniente la valorizzazione di tutti i materiali coinvolti.
Giovedì 8 novembre (h. 9.15 Sala Ravezzi 2), spazio a Ecodesign per l’efficienza delle filiere. L’Ecodesign è uno dei fattori più importanti da introdurre nelle filiere di produzione per armonizzare le fasi di progettazione, produzione, recupero e valorizzazione dei materiali, facilitando così i processi di Economia circolare. Focus previsto sui settori del Packaging e dei prodotti elettrici ed elettronici.
L’industria dell’imballaggio è un settore all’avanguardia nel rapporto tra produzione e uso delle risorse. Le politiche di prevenzione europee hanno stimolato la riduzione in quantità e in peso dei materiali impiegati e un notevole incremento del riciclo. In tutti questi processi l’ecodesign ha svolto una funzione determinante e oggi rappresenta la principale leva per un miglioramento qualitativo della sostenibilità degli imballaggi.
L’industria elettronica, dal canto suo, è quella che ha sviluppato le maggiori e più rapide innovazioni nelle caratteristiche fisiche dei prodotti ed è quella, di conseguenza, che richiede grandi passi avanti nell’ecodesign per consentire un disassemblaggio efficace degli apparecchi a fine vita e uno sviluppo dell’Economia circolare nel settore.
Giovedì 8 (h. 9.30 Sala Gemini) a tema le Infrastrutture verdi per approfondire il tema della gestione delle infrastrutture, che comporta ogni anno l’impiego di enormi flussi di materiali e la produzione di quantità altrettanto importanti di rifiuti da costruzione e demolizione che possono essere adeguatamente valorizzati.
Sempre giovedì 8 (h.14.00 Sala Neri 1), Gli effetti della simbiosi industriale sui sistemi produttivi e territoriali, un tema che ha assunto negli ultimi anni rilevanza nei documenti di policy e programmazione europei, nazionale e regionali e attraverso numerosi strumenti di finanziamento molte sono le iniziative in corso per l’attivazione di esperienze di simbiosi industriale, anche alla luce delle recenti iniziative della Commissione Europea da una parte e dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico dall’altra per la individuazione di set di indicatori per l’economia circolare.
Venerdì 9 (h. 9.30 Sala Neri 1) Nuovi modelli organizzativi per le filiere industriali: Automotive. Il settore automobilistico è fondamentale per l'economia circolare e nei prossimi anni sarà interessato da una revisione completa del quadro legislativo. È, quindi, necessario avviare una riflessione comune sul modello organizzativo di questo settore, al fine di rispettare gli obiettivi programmati di valorizzazione dei materiali e dei prodotti.
GLI STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY A ECOMONDO
In apertura di Ecomondo e Key Energy, torna l’appuntamento con gli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio generale della Green Economy e in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, dedicati quest’anno al tema "Green economy e nuova occupazione per il rilancio dell'Italia". Giunti alla settima edizione, si svolgeranno nelle giornate del 6 e 7 novembre articolati in due sessioni plenarie e cinque sessioni tematiche di approfondimento.
La sessione plenaria di apertura del 6 novembre mattina nella Sala Neri- Hall sud, in occasione della quale verranno presentate la Relazione sullo stato della green economy 2018 e le Proposte di priorità della green economy per la XVIII legislatura, elaborate dal Consiglio nazionale della green economy, per approfondire il potenziale di nuova occupazione della green economy e avanzare proposte alle forze politiche su alcune priorità per la legislatura capaci di valorizzare le potenzialità dell’Italia.
La sessione plenaria internazionale il 7 novembre mattina, dalle ore 09.30 alle ore 13.00 nella sala Neri 1 - Hall Sud, sarà invece dedicata ad un confronto internazionale su "Il ruolo delle imprese nella transizione alla green economy: i trend mondiali", alla quale parteciperanno autorevoli rappresentanti istituzionali e grandi imprese nazionali e multinazionali.
Le sessioni tematiche di approfondimento e consultazione saranno dedicate a: Green city; Mobilità elettrica e condivisa; Recepimento Direttive sull'economia circolare; Nuova Politica Agricola Comune (PAC); Piano Nazionale Energia e Clima.
Nel padiglione della Città Sostenibile quattro aree dedicate a Rigenerazione urbana, Mobilità e trasporto, fotovoltaico e innovazione tecnologica (IoT e ICT). Dalle auto elettriche alla robo-mobility: all´esterno i test drive con i veicoli a basse emissioni. Al convegno sulle Circular & Smart Cities le delegazioni di Portland e San Leandro: città-modello negli States di un progetto governativo avviato durante la legislazione Obama e ora sostenuto anche da Donald Trump.
Rimini, 2 novembre 2017 - Ad Ecomondo . Key Energy (Fiera di Rimini, 7-10 novembre, sotto le insegne Italian Exhibition Group) prende forma la città ideale, la città del futuro. Grazie al progetto Città Sostenibile, che si rinnova nel format per offrire in una piattaforma unica i modelli di urbanizzazione, le soluzioni tecnologiche, i progetti della mobilità, quelli sull´utilizzo di energie rinnovabili e sui sistemi di accumulo, finalizzati a migliorare la qualità di vita dei cittadini e a favorire lo sviluppo dei territori in chiave sostenibile.
Un intero padiglione (B7) ospiterà progetti innovativi proposti all´attenzione di decisori pubblici e privati, del sistema delle imprese, dell´università e della formazione. Quattro le macro aree: Rigenerazione Urbana, Mobilità e trasporto sostenibili, Key Solar (dedicato a fotovoltaico e accumulo) e non da ultimo l´innovazione che deriva dall´Internet of Things e dall´ICT.
H2R . MOBILITÀ E TRASPORTO SOSTENIBILI
Entra a far parte di Città Sostenibile il nuovo progetto di H2R - Mobilità e Trasporto Sostenibili, punto di riferimento in Italia per la messa a punto di soluzioni di mobilità eco-compatibili, economicamente sostenibili e socialmente efficaci con l´obiettivo d´integrare il settore auto in un più ampio contesto dedicato alla mobilità sostenibile. Accanto agli esempi di intermodalità e trasporto collettivo, troverà posto l´intero portafoglio tecnologico dei veicoli a bassissimo impatto e le nuove frontiere dei sistemi a guida autonoma, con la possibilità di testare dal vivo tutte le novità delle Case Partner all´esterno del padiglione, nell´area test drive appositamente creata.
I CONVEGNI
Oltre a una innovativa area espositiva, il Progetto Speciale ´Città Sostenibile´ propone un ricco palinsesto di convegni, con due appuntamenti salienti: il convegno Circular & Smart Cities (mercoledì 8 novembre) e la Conferenza Nazionale mobilità e trasporto sostenibili (mercoledì 8 novembre nel pomeriggio e l´intera giornata di giovedì 9 novembre).
Circular & Smart Cities si propone di presentare e discutere le diverse facce che interessano l´applicazione dei concetti di economia circolare in ambito urbano supportata dalle moderne tecnologie sempre più utilizzate, quali l´Internet of Things e l´analisi dei Big Data. Tra i relatori, anche un rappresentante della municipalità di Portland (Oregon) e il sindaco della città di San Leandro (California) Pauline Cutter, due realtà all´avanguardia nei progetti Smart Cities negli USA. Sono infatti città-modello, negli States, per lo sviluppo del programma governativo Global Cities Team Challenge, lanciato in epoca di amministrazione Obama e ora sostenuto anche dall´amministrazione Trump, per favorire soluzioni di sostenibilità avanzate (principalmente basate su Internet of Things) a livello urbano. Portland coordina il SuperCluster di progetti sulla Mobilità, mentre San Leandro quello su Energia/Rifiuti/Acqua. Il convegno sarà un´occasione per favorire il networking e lo sviluppo di buone pratiche tra USA ed Europa.
La Conferenza Nazionale sulla mobilità e trasporto sostenibili si propone come sintesi dei principali temi della mobilità a livello nazionale e nello scenario internazionale. CNMTS 2017 propone una visione d´insieme, manifesto virtuale di Ecomondo per la mobilità e trasporto sostenibili, intorno al tema dell´anno 2017 ´Mobility as a sustainable service´. L´obiettivo è proporre una visione completa di tutti i temi che compongono il macro tema della mobilità e del trasporto, per una panoramica e linee di prospettiva su un sistema di mobilità privata e collettiva, delle persone e delle merci, su rotaia e su gomma, urbana e interurbana più efficiente, sicuro, sano e inclusivo. CNMTS sarà organizzata in tre sessioni su tre grandi aspetti che decreteranno il successo delle soluzioni nella realtà quotidiana della vita economica e sociale del Paese: Politiche, Tecnologie, Sistemi.
Da segnalare anche l´evento relativo all´Ottimizzazione energetica a scala urbana, che si terrà sempre in Città Sostenibile venerdì 10 novembre. Saranno presentati progetti, opportunità e prospettive relativi a soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche dalla scala del singolo edificio, fino alla scala urbana, passando per 'positive energy blocks' e distretti.
L’agenzia per la sostenibilità friburghese Aiforia organizza il secondo training a Friburgo dal 26 al 28 febbraio 2015 sul tema della edilizia sostenibile, grazie anche ad una partnership ufficiale con l’amministrazione cittadina.
Scopri di più su Visit Study Friburgo.
A chi si rivolge il Training (max 25 partecipanti)
Noi pensiamo che il training possa essere utile a queste categorie professionali ma la partecipazione è aperta a tutti coloro che sono interessati all’argomento.
- Architetti, ingegneri, responsabili dei relativi ordini professionali
- Amministratori e tecnici degli enti locali italiani, in particolare dei settori ambiente, edilizia e lavori pubblici
- Tecnici di risparmio energetico edilizio
- Dirigenti di cooperative di costruzione
- Associazioni per l’autocostruzione
Attraverso presentazioni di esperti locali, visite alle soluzioni innovative, incontri e scambi di idee con consulenti ed esperti locali, lavori di gruppo e brainstorming facilitati, i partecipanti potranno verificare potranno verificare come l’edilizia sostenibile possa essere un volano sia per la qualità della vita che per la crescita economica di una comunità, senza che questo vada a scapito dell’ambiente.
Argomenti di studio
- Piano casa e piano urbanistico del comune
- Visite guidate ad edifici passivi e cantieri
- Visite a progetti di riqualificazione di edifici esistenti
- Utilizzo del legno e di materie locali come elemento di costruzione
- Sovvenzioni, finanziamenti, incentivi a livello comunale nel settore edilizio
- Riqualificazione di scuole ed edifici pubblici
- Vista alla GETEC, fiera internazionale sull’edilizia
Nel Sud della Germania, dall’inizio degli anni ’90, la città di Friburgo ha identificato nel green building uno dei pilastri della sostenibilità. Politica, ricerca, imprenditoria e società civile hanno infatti concorso a rendere la città un luogo di grande innovazione edilizia e polo di attrazione per professionisti di tutta Europa. Dalla costruzione dei primi edifici sperimentali e la diffusione sempre più frequente di case a basso impatto energetico, si è arrivati all’obbligo dello standard di casa passiva per tutti gli edifici residenziali a partire dal 2011. Tale evoluzione ha avuto inoltre un grande impatto anche su aspetti sociali, economici e urbanistici.
Ci sono molte cose da vedere e da conoscere a Friburgo per i professionisti dell’edilizia sostenibile e della progettazione urbana, al punto che si può frequentare un seminario di aggiornamento professionale su questi temi.
Gli eco-quartieri
Vauban è il quartiere modello di pianificazione urbana degli anni ’90, sviluppato grazie a consapevolezza ambientale e partecipazione dei cittadini, oggi simbolo della città sostenibile e della sua alta qualità della vita. La piazza rappresenta il centro sociale e culturale del quartiere: oltre ai bambini che giocano sul selciato, grazie al divieto di circolazione per le automobili, più volte la settimana si riempie per eventi e mercatini rionali. E poi c’è Rieselfeld, un quartiere ad alta densità abitativa, ma a stretto contatto con la natura. Mentre al villaggio solare le case con lo standard Energie-Plus producono più energia di quanta ne consumano (e si tratta di edilizia popolare!).
La prima casa multi-familiare passiva della Germania
Si chiama “Wohnen un Arbeltein” (Abitare e Lavorare) ed è stata realizzata nel 1999 da un “Baugruppe” (gruppo di costruzione) composto da 16 costruttori privati e proprietari ha costruito la prima casa multi-familiare passiva della Germania. Il progettista è Andreas Delleske.
Riqualificazione sostenibile di edilizia popolare
Weingarten è un quartiere costruito negli anni ’60-’70 e oggi abitato dalle classi sociali più svantaggiate. Grazie a un progetto di riqualificazione partecipata, Weingarten 2020, le associazioni di quartiere hanno potuto giocare un ruolo fondamentale . A Weingarten si può vedere l’edificio conosciuto a Friburgo come “Buggi 50”, il più alto edificio ristrutturato con standard passivo del mondo.
La mostra-convegno alla Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari