L'inaugurazione del prestigioso ristorante "Ducasse Sur Seine" è avvenuta alla fine di settembre 2018. L'elegante e moderno battello da 40 metri con motore elettrico è stato appositamente progettato per Alain Ducasse dall'architetto navale Gérard Ronzatti. Al designer couturier Maurizio Galante e a Tal Lancman è stata affidata la direzione creativa e culturale del ristorante galleggiante che doveva riflettere l'eccellenza dello chef vivente più stellato del mondo, nonchè la particolarità di questo progetto.
"Alain Ducasse è in perpetua ricerca, una sorta di mago gustativo, che esplora costantemente nuove strade. Ci è piaciuto lavorare insieme e inventare soluzioni per celebrare, a modo nostro, questo nuovo territorio che ci ha offerto il fiume! Nelle sue creazioni, Ducasse si destreggia tra semplicità e raffinatezza. Ci siamo relazionati sublimando elementi semplici per creare un'atmosfera unica, abbracciando la Senna come nostra musa ispiratrice".
Per armonizzarsi con il magnifico ambiente, che comprende il Pont de l'Alma, il ponte Jena, la Torre Eiffel e il passaggio delle barche sul fiume, i due designer hanno creato un linguaggio visivo direttamente ispirato al movimento e ai riflessi della Senna. Portando l'esterno all'interno, hanno concepito l'atmosfera particolarmente squisita di Ducasse Sur Seine per sincronizzarsi con l'ambiente circostante; la nozione di movimento, riflesso e fluidità dell'acqua, nonché "forme d'acqua" che sono espresse attraverso una moltitudine di sfaccettature hanno ispirato il design. Nel ristorante vengono esplorati motivi di onde e increspature. Il soffitto della grande sala è stato realizzato da PLANIUM Srl con 3.000 lamine metalliche dallo spessore millimetrico e con sviluppo tridimensionale, in diverse tonalità di argento e oro. Un sistema LED integrato tra le onde conferisce un sottile effetto di movimento. Questa illuminazione, ideata dall'artista della luce Franck Franjou, è coordinata con le luci scintillanti della Torre Eiffel.
- Ristorante Ducasse Sur Seine Ristorante Ducasse Sur Seine
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Le onde metalliche a soffitto sono state realizzate in alluminio preanodizzato nelle tonalità argento e oro, spessore 0,5 mm. Sono state ancorate su una rete in metallo lucido, elettrosaldate con minuteria di assemblaggio sempre in metallo lucido, curando ogni dettaglio sino alla perfezione voluta. Il montaggio delle onde su rete è stato studiato per rendere l’installazione sul soffitto della sala ristorante del prestigioso battello, precisa e rapida.
Soffitto in alluminio anodizzato: Planium Srl
Progetto: Arch. Navale Gérard Ronzatti
Creative Direction Interior Design: Maurizio Galante & Tal Lancman
Fotografia: Pierre Monetta
Non era assicurata. Notre-Dame non aveva alcuna «copertura», né contro l’incendio né contro altri sinistri, come del resto 83 delle 93 cattedrali francesi, quelle di proprietà dello Stato che se ne appropriò con la legge laicista del 1905. Pare che la decisione di non assicurare il patrimonio della République sia stata presa nel 1889, quando il ministero delle Finanze stabilì che il rapporto costi-benefici era sfavorevole. Più di un secolo dopo, nel 2001, due deputati incaricati della questione stimarono «che la pertinenza di questi argomenti meriterebbe di essere riesaminata», ma in effetti non si è riesaminato nulla.
La conseguenza è che tutto il costo della ricostruzione di Notre-Dame graverà sulle casse statali. Certo, se si scoprisse che le ditte che stavano effettuando i restauri da cui forse si è sprigionato l’incendio ne fossero responsabili, si potrebbero chiedere i danni. In questo caso le assicurazioni ci sono, ma «coprono» al massimo qualche decina di milioni di euro: e per rimettere in piedi Notre-Dame ne serviranno molti di più. Ovvio che ci siano pesanti polemiche sulla gestione del patrimonio pubblico e, in particolare, dei cantieri. Un esperto come Didier Rykner punta il dito su quello di un’altra chiesa-simbolo parigina, la Madeleine, dove non sarebbero a norma nemmeno le prese elettriche.
Intanto all’Eliseo l’intero Consiglio dei ministri è stato consacrato alla questione e nel pomeriggio Emmanuel Macron ha riunito i principali attori della ricostruzione. Il Presidente tiene duro sulla linea del restauro in cinque anni, giudicata improbabile da molti esperti, e si affida ai generali. «Monsieur Reconstruction» sarà Jean-Louis Georgelin, ex capo di Stato maggiore e gran cancelliere della Legion d’onore. Due le decisioni: un concorso internazionale di architetti per decidere come rifare la guglia crollata, che non era medievale ma un’invenzione romantica di Viollet-le-Duc; e una massiccia defiscalizzazione delle offerte per la ricostruzione, fino al 75% per quelle fino a mille euro.
Nonostante le polemiche da sinistra per lo sconto fiscale ai ricchi (ma alcuni Paperoni, come i Pinault, hanno già annunciato di rinunciarci), la sottoscrizione sta andando benissimo e veleggia ormai sul miliardo di euro. L’ultimo creso ad aggiungersi alla lista è la brasiliana Lily Safra, 20 milioni. Anche la Disney ha fatto un’offerta, 5 milioni, ma minaccia un seguito al suo celebre cartone, e comprensivo di rogo. Dopo l’incauto tweet sui Canadair, si è rifatto vivo anche Donald Trump, che ha parlato con Papa Francesco cui ha offerto «l’aiuto dei nostri grandi esperti nella ricostruzione». Però proprietario di Notre-Dame è lo Stato francese, non quello vaticano.
SFA ITALIA SpA ha organizzato, il 15 e il 16 novembre 2017 per il Gruppo IDROTRADE, la visita presso il proprio Stabilimento AQUA Production di Nantes. Al viaggio hanno partecipato Rino Ferreri (AD di SFA Italia), Paolo Clerici (Presidente del Gruppo), Stefano Bonera (Direttore Generale), Massimiliano Mason (Direttore Commerciale) oltre ad alcuni componenti del CDA di IDROTRADE.
Il Sito industriale di Chemerè (Nantes) è uno dei tre poli produttivi del Gruppo SFA ed è specializzato nella produzione di box doccia in cristallo, piatti doccia e cabine multifunzione. Lo stabilimento è operativo da oltre 20 anni, sorge su un’area di oltre 35.000 mq. coperti e con i 300 dipendenti attualmente impiegati vanta un processo produttivo altamente automatizzato che lo ha portato, in breve tempo, ad essere Leader nel Mercato Francese con il Marchio KINEDO.
Per IDROTRADE è stata l’occasione di consolidare ulteriormente il rapporto commerciale con il Gruppo SFA e prendere visione di persona dei processi qualità e dell’organizzazione produttiva del contesto industriale transalpino. Oltre a ciò sono stati mostrati ai partecipanti all’Evento le nuove tecnologie produttive che AQUA Production sta mettendo in atto ed alcuni prodotti che SFA Italia lancerà in Italia già nel 2018 con il Marchio GRANDFORM.
Il Gruppo IDROTRADE, nato nel 1998, è una delle più importanti realtà commerciali in Italia con 6 Associati, 80 Punti Vendita ed un fatturato consolidato di oltre 450.000.000 di euro. Situato a Lallio, in Provincia di Bergamo, ha un magazzino coperto di oltre 15.000 mq e gestisce con professionalità e successo oltre al proprio Marchio STORM, diversi altri Marchi Leader del settore tra cui i Brand SFA Sanitrit e Grandform.
Nobili Rubinetterie sarà presente dal 6 al 10 novembre 2016 alla fiera dedicata al settore alberghiero e della ristorazione, Equip Hotel Paris. Il salone, punto di riferimento per gli operatori del settore, sarà l’occasione per presentare l’ultima novità Dress e alcune delle collezioni di punta del brand.
Nobili Rubinetterie, azienda storica leader nel mondo nella produzione di rubinetterie da bagno e da cucina, non poteva mancare a Equip Hotel Paris che ogni anno riunisce gli addetti ai lavori del settore alberghiero e della ristorazione. L'importante manifestazione fieristica sarà l’occasione per mostrare Dress, l’ultima collezione di rubinetti presentata proprio quest’anno in occasione del Salone del Bagno di Milano e che è un vero e proprio elogio alla personalizzazione. Ideata come un “abito”, Dress può essere vestita per coordinarsi alla perfezione con mobili, rivestimenti o accessori del bagno. Il risultato è un effetto complessivo elegante e raffinato che permette di trasformare l’ambiente bagno in uno spazio ricercato, originale e soprattutto "unico" grazie anche a un’ampia gamma di colori e finiture, testate per essere resistenti all’usura.
Tra le altre collezioni esposte e che ben definiscono la spinta costante di Nobili Rubinetterie all’innovazione tecnologica e alla ricerca di soluzioni sempre all’avanguardia: Up, Sofì, Carlo Primero e vari kit doccia, tutte presentati in nuove e incredibili finiture. Queste linee, tutte definite da design unici e in grado di distinguersi, sottolineano anche l’attenzione del brand agli aspetti più ecologici. I miscelatori Nobili Rubinetterie portano infatti con loro il dna ecologico del ciclo produttivo e custodiscono tecnologie innovative improntate sull’efficienza idrica (un freno sulla leva di comando dimezza la portata del miscelatore, favorendo un uso parsimonioso dell’acqua) ed energetica: quando la leva è in posizione centrale il miscelatore eroga solo acqua a temperatura ambiente, evitando l’accensione della caldaia quindi l’immissione di anidride carbonica nell’ambiente, e permettendo di conseguenza l’abbattimento dei consumi energetici.
Grande attesa per gli Europei 2016: un’estate di calcio che avrà inizio il 10 giugno. Le partite verranno ospitate dagli stadi francesi fra i quali spicca il recente Nouveau Stade di Bordeaux degli architetti Herzog & de Meuron. Ispirato ai templi classici, lo stadio è abbracciato da un colonnato continuo che richiama gli alberi del paesaggio circostante. Nonostante le dimensioni grandiose, in grado di ospitare oltre 42.000 tifosi, l’edificio si distingue per una singolare leggerezza.
Per la pavimentazione è stato scelto un profilo in alluminio italiano, ideato da Progress Profiles, leader nel settore dei profili tecnici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa. La ricetta vincente è dunque un “Made in Italy” che punti sull’innovazione, sulla creatività e soprattutto sulla qualità del materiale.
Il prodotto impiegato si chiama ZERO CURVE, un nuovo profilo di raccordo terminale per pavimenti non complanari. Dalle molteplici funzioni, ZERO CURVE garantisce una chiusura esteticamente accattivante tra le due pavimentazioni, riduce il rischio di inciampo dei passanti e protegge i bordi dei pavimenti. Inoltre, la sua particolare sezione assicura un’elevata resistenza meccanica.
Nello stadio di Bordeaux è stata posata la finitura anodizzata argento, tuttavia ZERO CURVE è disponibile in sei diversi colori, che variano dall’oro al bronzo, dal titanio alla sabbia, e in ben 30 nuance di legno differenti che permettono di abbinare il profilo a qualsiasi tipo di pavimentazione.
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