Antonio Maria Michetti: l’ingegnere più amato dagli architetti romani

Antonio Maria Michetti: l’ingegnere più amato dagli architetti romani


Insegnamento e professione. Architettura ed ingegneria. Geometria e costruzione.

In Antonio Maria Michetti, classe 1927, trovano felice connubio queste dicotomie.

Assistente del Prof. Luigi Nervi, ingegnere ed architetto romano, ha preso parte ai più importanti progetti degli ultimi quarant’anni a Roma e non solo.

Università di Roma Tre ad Ostiense, Nuovo Municipio di Fiumicino, consolidamento dell’ex Birra Peroni a Roma, la Piazza Inferiore della Basilica di S.Francesco ad Assisi, Chiesa di Meier a Roma.

Con l’approccio di un vero Maestro, si è dedicato per 50 anni alla docenza della tecnica delle costruzioni, alla Facoltà di Architettura di Roma, riuscendo a snocciolare concetti molto complessi ed a renderli alla portata di molti.

La Casa dell’Architettura ha voluto celebrare l’11 giugno il Prof. Michetti, uno degli ingegneri più apprezzati dagli architetti romani, che amava descriversi come “un muratore che ha avuto la fortuna di studiare un poco di latino”.

Molti i ricordi che emergono durante l’evento, ma un unico comun denominatore. Serietà, umiltà verso la scienza, autonomia in ragione del bene comune, la didattica sopra le logiche accademiche. E’ Christian Rocchi, Vice Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma a trasportare nel presente l’eredità culturale del Prof. Michetti. “La sua serietà professionale è stata d’esempio. Un atteggiamento probo sembra non pagare, invece determina la correttezza della committenza. Architetti ed ingegneri non sono commercianti, legati alle logiche di mercato; piuttosto sono strettamente connessi alla tutela sociale che non può essere mercificata.”

Il Prof. Michetti era anche un grande professionista e forse questa era la sua forza da docente. Riusciva a calare nel reale e nel presente grandi insegnamenti del passato, spesso con piacevole ironia. Del Ponte di Messina ripeteva spesso che sarebbe servito un materiale molto leggero con enorme capacità portante. Quel materiale sarebbe potuto essere la fibra di carbonio, ma, prima di usarlo per un’opera strutturale di quella portata, sarebbe dovuto essere impiegato per un “gallinaro”.

Molto particolare fu la sua capacità di trasporre il rigore matematico del calcolo, anche sdrammatizzandolo, a generazioni di architetti, che, di solito, hanno più facilità nel toccare con mano la progettazione.

Un Maestro silente che ha dato tutto se stesso alla formazione, contribuendo ad oltre 6000 tesi si laurea: un vero patrimonio per tutti gli architetti romani.

 

fonte: ordine.architettiroma.it

87a Conferenza Euroconstruct

87a Conferenza Euroconstruct

SFIDE E RISCHI PER LE COSTRUZIONI IN EUROPA
Nello scenario di incertezza e mutamento delle prospettive economiche, il rallentamento della crescita delle costruzioni pone importanti interrogativi.
Si può parlare ancora di ripresa? Quali sono i settori che ancora tirano? Quali i territori con ampi margini di sviluppo? Nei territori maturi, quali nuove sfide sono possibili per portare a compimento il processo di trasformazione e riconfigurazione del settore?
Il 13 giugno 2019 il network EUROCONSTRUCT e CRESME organizzano un congresso internazionale dedicato al mercato europeo delle costruzioni, con uno sguardo oltre i confini del vecchio continente e un approfondimento dedicato ad un mercato chiave, quello dell’acqua, in Italia, in Europa, nelle Economie avanzate e nei Paesi emergenti.
La conferenza del 13 giugno 2019, secondo la tradizionale struttura degli eventi del network, prevede una sessione mattutina in cui viene presentato in anteprima il nuovo quadro al 2021 per il mercato europeo delle costruzioni; le ultimissime tendenze macroeconomiche globali e la definizione dei rischi paese; le principali dinamiche che caratterizzano il mercato extraeuropeo delle costruzioni (macro-trend, scenario e previsioni). Nel corso della mattina saranno presentate le analisi territoriali a cura degli esperti del network EUROCONSTRUCT.
La sessione pomeridiana sarà dedicata al tema dell’acqua, in particolare dal punto di vista degli investimenti e della gestione delle risorse idriche; tema che viene approfondito durante il secondo giorno di conferenza.
Il 14 giugno 2019 si terrà il convegno "ACQUA, TERRITORIO E AMBIENTE COSTRUITO, INNOVAZIONE E RESILIENZA", organizzato dal CRESME, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Roma e H2O, interamente dedicato al tema dell’acqua. Il mercato dell’acqua, le criticità, forme e modelli di gestione, le misurazioni e le soluzioni tecnologiche più avanzate saranno analizzate all’interno di quattro sezioni tematiche dedicate al rapporto tra ACQUA e AMBIENTE, CITTÀ, EDIFICIO E IMPIANTO, che vedranno coinvolti relatori italiani e internazionali operanti nel mondo della tecnologia, della gestione, della progettazione e della politica.
Nella due giorni di lavori, relatori provenienti dai principali paesi europei e non solo, i rappresentanti di 19 istituti di ricerca, i massimi esperti a livello globale in tema di resilienza ambientale, i rappresentanti dei principali operatori internazionali del servizio idrico, si incontreranno a Roma, presso la Casa dell’Architettura (https://www.casadellarchitettura.it/), per discutere e rispondere alle domande dei partecipanti.
Due rapporti di ricerca del network EUROCONSTRUCT (Summary Report e Country Report), le presentazioni dei relatori dei due giorni di convegno saranno strumento di lavoro e fonte informativa messi a disposizione dei partecipanti.

Workshop internazionale di Architettura del Paesaggio

Workshop internazionale di Architettura del Paesaggio
Workshop internazionale di Architettura del Paesaggio
 
 
RICONFIGURARE GLI SPAZI APERTI
Reti d’interstizi e « spiagge » metropolitane
Re-configurer les espaces ouverts : réseau d’interstices et ‘plages’ métropolitaines
 
 
15 – 20 Aprile 2019
Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma
DiAP, Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma
ENSAPLV Ecole Nationale Supérieure d'architecture de Paris la Villette
 
 
GRUPPO DI LAVORO
 
DiAP Sapienza: Lucina Caravaggi, Cristina Imbroglini, Anna Lei
ENSAPLV: Rosa De Marco, Michel Hössler, Jonathan Bruter, Célia Lebarbey

La domotica e le case del futuro: i vantaggi

La domotica e le case del futuro: i vantaggi

La rivoluzione digitale dell'ultimo decennio non ha investito soltanto le nostre abitudini e il nostro modo di comunicare riducendo le distanze e facilitando la vita quotidiana, ma ha anche cambiato lo stesso modo di concepire e vivere la casa. Proprio a questo si riferisce la domotica, uno dei campi tecnologici con i più ampi margini di sviluppo. Ma cos'è la domotica? E quali sono i vantaggi di avere una casa intelligente in termini di costi e risparmi energetici?

Il concetto di domotica (“domus”, casa in latino + robotica) nasce intorno agli anni '80 con l'idea di trasferire, grazie allo sviluppo dell'elettronica e dell'informatica, i processi di automazione industriale alla realtà domestica. Ma è con la diffusione globale della rete internet e con la nascita delle interfacce digitali che questa nuova scienza ha trovato, in quest'ultimo decennio, le prospettive di crescita maggiori.

La domotica studia quindi l'adozione delle tecnologie applicate all’ambiente domestico con l’intento di prestare attenzione alle questioni ambientali, in termini di risparmio energetico, e di migliorare la qualità di vita delle persone, rendendo le azioni quotidiane più semplici e confortevoli. Attenzioni che come conseguenza diretta portano all'aumento del valore economico degli stessi immobili.

Oggi le case predisposte per l'accoglienza di impianti di domotica hanno un valore nettamente superiore a quelle di concezione “classica”. Le statistiche sono lì a dimostrarlo. Una recente analisi di CASA24 – Il Sole 24 Ore ha sottolineato come le case con impianti domotici abbiano un prezzo di vendita più alto dell'8-12% rispetto alle altre. Ma non solo. Ha dimostrato che gli italiani siano sempre più alla ricerca di abitazioni con dispostivi smart. Basti pensare che il 30% del campione dello studio ricerca sistemi di videosorveglianza e illuminazione a distanza, il 14% dispositivi per controllare da remoto di cancelli, porte, finestre, tende e velux e il 13% innovazioni per gestire la climatizzazione della casa.

Innovazioni che non riguardano soltanto case di lusso, ma riguarda immobili di ogni valore e dimensione. Un esempio le realtà imprenditoriali che hanno case in costruzione a Roma come Progedil 90 e che le predispongono già per l'installazione dei dispostivi più avanzati di domotica.

E gli stessi capitolati delle nuove abitazioni contengono come parte integrante del progetto innovazioni come il controllo da remoto e da touchscreen di servizi come l’impianto elettrico, la termoregolazione, il sistema antintrusione.

Ma come cambiano le nostre case con l'arrivo della domotica? Proviamo a fare alcuni esempi concreti.

Negli impianti tradizionali le funzioni domestiche e gli elettrodomestici vengono implementati attraverso dispositivi come interruttori o termostati. Con le smart home tutto ciò che riguarda le funzionalità abitative viene gestito tramite un sistema remoto collegato allo smartphone, al tablet e al pc. Una vera e propria rivoluzione che permetterà di controllare a distanza “la vita” delle nostre case garantendo un risparmio energetico notevole.

E proprio quello dell'efficienza energetica è uno dei punti di forza della domotica. Autoregolare l'avvio degli elettrodomestici, registrare e risolvere anomalie del sistema, avvisare gli abitanti quando le apparecchiature casalinghe restano in funzione. Tutte azioni che permettono di risparmiare sui costi in bolletta. Ma non sono gli unici risparmi. Oggi la domotica non è costosa come agli albori. Non servono più tempi di installazione lunghi, cavi e impianti ipertecnologici. È diventata sufficiente una semplice connessione wi-fi per mettere in comunicazione tutti gli elettrodomestici e magari utilizzarli nelle ore in cui l'energia elettrica è molto meno cara.

Non sono le uniche innovazioni oggi a disposizione. Con la gestione centralizzata è possibile regolare le tapparelle, decidere da remoto la temperatura dell'ambiente e magari gestire gli impianti di diffusione sonora e home entertainment.

I vantaggi non sono finiti qui. La domotica ha portato su un altro standard il concetto di sicurezza. I nuovi impianti, infatti, possono controllare eventuali fughe di gas o allagamenti chiudendo i rubinetti in automatico e avvertendo i proprietari con un sms di allerta. Oppure possono attivare in autonomia gli impianti antifurto o gestire le chiamate di aiuto in caso di emergenza.

In questi ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti anche a livello “culturale”. Gli impianti intelligenti non sono più visti come un sinonimo di lusso e stanno entrando nella vita quotidiana di persone di ogni estrazione economica. Un cambiamento di prospettiva che, unito all'amore degli italiani per le proprie abitazioni e all'utilizzo massiccio degli smartphone, ha aumentato in maniera esponenziale la richiesta di domotica nel nostro Paese.

Oggi la smart home non è più un optional o uno status symbol. È diventata una necessità per contenere i costi e per preservare l'ambiente che ci circonda.

Thirtyone e Coolprojects infiocchettano due palazzi romani

Thirtyone e Coolprojects infiocchettano due palazzi romani

Due enormi decori natalizi infiocchettano i palazzi Lafuente e Argonauta di Roma di proprietà Valle Giulia Real Estate.
L’iniziativa è il frutto del lavoro sinergico e della collaborazione tra Thirtyone Design, studio della creativa romana Claudia Campone, e Cool Projects, società di ingegneria specializzata in Projects Management e Building Automation.
Le due opere sono concepite come enormi decori natalizi e sono composte da grandi fiocchi rossi dotati d’illuminazione interna in modo da essere visibili anche la notte sulle facciate degli edifici. Sul palazzo di Julio Lafuente - progettato nel 1977 dall’architetto spagnolo Julio Lafuente per Esso in collaborazione con l’ingegnere Gaetano Rebecchini e ora sede di aziende - i fiocchi sono su entrambi i lati dell’edificio, sia sull’ingresso principale sia sul lato sud (il primo misura 30 metri per 7, l’altro 10x7), mentre nel giardino antistante si può vedere un enorme rocchetto di nastro rosso con un paio di forbici, come se un gigante le avesse lasciate lì con l’intenzione di tornare a finire la decorazione.
“Per realizzare entrambi i fiocchi sono stati impiegati studi strutturali e complessi calcoli dei venti, oltre a test illuminotecnici. Siamo gratificati di aver dato il nostro contributo per gli aspetti di coordinamento, direzione cantiere e sicurezza” dichiara Maurizio La Motta, General Manager di Cool Projects. ''I fiocchi, che saranno visibili fino al 15 gennaio, sono due installazioni ambiziose, rese possibili grazie a un importante lavoro di squadra e realizzato insieme anche a Fly In, azienda specializzata in strutture gonfiabili'', spiega Claudia Campone. "Siamo orgogliosi e felici di fare a Roma e a chi la vivrà anche solo per giorno durante le feste un regalo che unisce arte, design e bellezza", dice Massimo Tarquini, Amministratore Unico di Valle Giulia Real Estate.

Di Cool Projects l'intigrante sede di ALD Automotive a Roma

Di Cool Projects l'intigrante sede di ALD Automotive a Roma

La società romana specializzata in Project Management e in Building Automation ha trasformato un vecchio edificio in un gioiello architettonico tecnologicamente evoluto.

C’è un nuovo, intrigante palazzo che impreziosisce il cuore di Roma. Nel quartiere Eur, infatti, Cool Projects, società specializzata in Projects Management e Building Automation, ha totalmente reingegnerizzato un edificio rendendolo architettonicamente affascinante e tecnologicamente avanzato ed ecosostenibile.
Quello che fino a pochi anni fa era ancora uno scheletro in cemento armato è oggi un gioiello che ospita la sede della multinazionale dell’autonoleggio  a lungo termine e fleet management ALD Automotive.  
Di proprietà della Immobilcinque (Gruppo Valle Giulia) l’edificio aveva subito un primo restyling nel 2008 che gli consentì di diventare la sede romana di Saipem fino al 2015, ma è stato nel 2016 che il palazzo è stato oggetto della profonda ristrutturazione interna ed esterna che l’ha portato a essere uno degli edifici più prestigiosi anche in termini di efficientamento energetico della capitale.
Fino al 2007 la struttura non era ancora definita: la sommità dell’edificio era priva di tetto e di un “attacco al cielo” che lo proteggesse dalle intemperie e dall’irraggiamento. Al piano terra mancavano totalmente le connessioni tra sbarchi scale esterne provenienti dai piani interrati e gli atri degli ingressi che, tra l’altro, non erano segnalati nei prospetti. Internamente tutti i piani erano divisi in piccole stanze operative collocate in batteria sui due lati lunghi dell'edificio e separate centralmente da un corridoio cieco. Il lato nord era chiuso da una scala antincendio in acciaio e da un ascensore montacarichi completamente a vista.

IL RESTYLING ESTERNO

Il progetto di restyling, portato avanti dall’architetto Jacopo Rizzi e dallo staff tecnico coordinato da Cool Projects ha riguardato il completamento degli esterni dell’edificio e la riconfigurazione degli spazi interni secondo le esigenze del nuovo locatario e della proprietà. Si è trattato di un lavoro sinergico durante il quale collaborazione, convergenza di interessi e partecipazione tra i vari attori in causa si è trasformato in un risultato di notevole impatto visivo a livello architettonico e altamente funzionale in termini di impianti e domotica.
Alcuni elementi sono rimasti integri come, ad esempio, le facciate principali Est e Ovest ritmate da una maglia a moduli quadrati composti da un grande vetro trasparente centrale, che va da solaio a solaio, e da lesene rettangolari orizzontali e verticali in vetro satinato che nascondono i solai e i pilastri che corrono in aderenza. Un modulo, questo, che è stato utilizzato come unità di misura per proporzionare alcune parti del progetto. L’adeguamento alla normativa antincendio ha “imposto” la realizzare di una seconda scala collocata sul lato Sud e la messa in conformità, innalzandone l’altezza, del solaio di copertura.
Ma ciò che ha cambiato decisamente l'aspetto esterno e il volume  del palazzo, è stata la realizzazione di una cornice - curvilinea sul lato Nord e rettangolare a Sud - che, abbracciando l'intero edificio, nasconde le scale antincendio e protegge l’ultimo piano dall'irraggiamento solare e dalle intemperie.
L'intera cornice è composta da pannelli compositi di Alucobond, con finitura esterna in alluminio satinato, intervallati e fissati da pressori su cui sono applicate delle ogive in alluminio che sottolineano sia la verticalità che l'orizzontalità dei volumi riconnettendo visivamente le linee maglia che anima i prospetti principali. La scelta dell’Alucobond e della sua finitura in alluminio è stata fatta per inserire il nuovo intervento allineandolo con i materiali già presenti nell'edificio.  La cornice che abbraccia la scala antincendio sul lato Nord presenta dei tagli orizzontali come prese d'aria mentre sul versante Sud appare un'unica grande asola verticale ad agire come presa d'aria.
Al piano terra, sui due prospetti principali, sono stati realizzati due grandi portali di ingresso che servono a segnalare ai dipendenti e ai visitatori i punti di accesso principali all'edificio. I due portali, inseriti e proporzionati seguendo il ritmo delle facciate, sono composti da pannelli in Alucobond con finitura color antracite metallizzato che permette loro di staccarsi e mettersi in evidenza rispetto al resto delle facciate. Sulla sommità di questi portali sono state inserite due grandi lastre in vetro a sbalzo che hanno il compito di proteggere lo spazio sottostante dalle intemperie.
Un altro elemento importante del progetto è rappresentato da due pensiline vetrate di connessione tra le quattro scale esterne provenienti dalle autorimesse, collocate nei piani sottostanti, e i portali di ingresso: un percorso protetto dalla pioggia e ben evidenziato da un effetto galleria trasparente. Le pensiline sono composte da un telaio a “L” rovesciata, in acciaio verniciato bianco e controbilanciato da un puntone in acciaio verniciato antracite, su cui sono appese lastre di vetro trasparente tramite l'utilizzo di crociere e rotules in acciaio inox. Tutti gli elementi della pensilina e delle zone di sosta e ristoro adiacenti sono stati progettati in armonia con le facciate attraverso il loro dimensionamento e posizionamento nel rispetto della cadenza dei moduli di facciata e utilizzando una segnaletica orizzontale e una grafica in linea con quella aziendale.
La sistemazione delle aree perimetrali del lotto, in fase di completamento, prevede la realizzazione di un parco urbano che sarà articolato in più zone immerse in una sistemazione a verde con prato e alberature in cui verranno realizzati dei gazebo, delle tettoie, un teatro all'aperto per la sosta, il pranzo e il lavoro dei dipendenti, ma anche una pista per il running e un’area dove verrà posizionato un macchinario multifunzionale per un completo allenamento fisico.
Le facciate Est e Ovest sono state rivestite con pellicola filtrante trasparente per contenere l’irraggiamento solare verso l’interno del fabbricato e abbattere i costi di gestione. Sul prospetto Ovest è stata disegnata e applicata, una pellicola one-way a colori con il logo dell’azienda mentre sui prospetti Nord e Sud sono state posizionate le insegne luminose dell’azienda.

RICONFIGURAZIONE SPAZI INTERNI

L'edificio si sviluppa su 11 piani di cui due interrati adibiti ad autorimessa, un piano terra riservato all'accoglienza e al ristoro, 7 piani destinati a uffici, e l'ultimo piano rivolto ad attività dirigenziale. Tutte le tramezzature interne, ad eccezione dei blocchi destinati ai servizi igienici, sono state demolite secondo la logica dell’open space.
Nella parte centrale dell'edificio, al piano terra, due porte girevoli conducono verso la reception in cui spiccano una grande parete ledwall che proietta immagini legate all'attività dell'azienda. Il pavimento degli atri e della reception è stato mantenuto e integrato con nuove grandi lastre di marmo nero d’Africa lucidato a specchio in contrapposizione alla finitura a intonaco bianco delle pareti.
Dall'altro lato dei due atri di ingresso si apre la zona ascensori in cui è inserita un'elegante scala elicoidale, che si snoda in modo continuo e aereo per 8 piani, e che è stata mantenuta con il suo pavimento in marmo nero d’Africa, ma completamente ritinteggiata di colore scuro per metterla in evidenza rispetto alla scatola bianca che la contiene. Nel suo pozzo centrale è stata realizzata dallo studio THIRTYONE una pista per automobiline più lunga del mondo su cui corrono trainate da un piccolo motore elettrico piccoli veicoli realizzati su disegno della “Mascotte Car”, altro logo di ALD.
Una “giungla urbana” invade il piano terra nelle aree lounge disegnate dallo studio Gla: tavoli, aree relax, piante e carte da parati di ispirazione floreale rendono questi spazi rilassanti e giocosi, adatti per un pasto veloce o una breve riunione grazie alla flessibilità che li caratterizza: porte scorrevoli impacchettabili rendono possibile la suddivisione della lounge in più sale che possono assumere varie funzioni.
Parte del piano terra, in particolare il lato Sud, e i piani dal primo al settimo sono destinati all'attività di ufficio e sono sostanzialmente caratterizzati da open-space molto luminosi in cui sono inserite le scrivanie a gruppi di quattro e gli arredi. Oltre ai tavoli da lavoro, alcove o informal meeting, phone-boot disegnate custom e focus area sono i principali elementi che costituiscono questi spazi, a tutti i piani, insieme a stanze private per i dirigenti e aree break chiuse da pareti vetrate parzialmente schermate con pellicole filtranti e una grafica accattivante. L’attenzione nella scelta dei materiali è stata fondamentale, soprattutto per quanto concerne il fonoisolamento e il comfort ambientale dei dipendenti.
Ciascun piano è dotato di stanze chiuse destinate alla dirigenza e un area break, e il piano quarto in particolare è diviso in due semipiani con funzioni diverse: postazioni lavoro e sale meeting di diversa capienza, tutte divise con pareti vetrate filtrate da pellicole satinate adesive a gradiente.
L'ottavo piano è destinato alle attività dirigenziali. Le dimensioni inferiori a quelle dei piani sottostanti lasciano spazio a due ampie terrazze collegate da lunghi ballatoi e coperte da una struttura a tetto piano rivestita di Alucobond e provvista di grandi fori in parte tondi e in parte rettangolari per l’esalazione del fumo in caso di incendio. Le terrazze, che offrono un panorama affascinate del quartiere Eur, hanno un pavimento flottante coperto con del gres porcellanato effetto legno, e sono arredate con panche custom in legno di teak e fioriere in acciaio verniciato antracite, tavoli e poltrone di design che offrono ospitalità alla dirigenza e agli invitati, permettendo anche lo svolgimento di eventi.
L’edificio inoltre rappresenta un esempio importante in termini di efficientamento energetico, raggiungendo la più alta classe di riferimento, nonostante le grandi superfici vetrate, dotato di un sistema di Building Automation realizzato da Cool Projects, capace di controllare tutti parametri funzionali dello stabile, consentendo agli utenti l’intuitiva gestione delle condizioni ambientali tramite semplici touch screen. Cool Projects si è occupata anche della progettazione e della direzione dei lavori per gli impianti elettrici, meccanici e speciali e ha sviluppato i sistemi hardware e software di supervisione e controllo.

Al via l'iniziativa MAD in Monti, un possibile modello per l'efficientamento dei quartieri storici

Al via l'iniziativa MAD in Monti, un possibile modello per l'efficientamento dei quartieri storici

Creare sinergie tra le varie attività produttive del territorio, valorizzare le tecniche degli antichi mestieri e rilanciare il quartiere attraverso un programma di efficientamento energetico. Questi sono gli obiettivi promossi da MAD in Monti (Monti Arte Design), un’iniziativa che ha coinvolto lo storico rione della Capitale, oggi sede di molte attività artigianali.

Patrocinato dal I Municipio e organizzato dalle associazioni culturali Incinque Open Art Monti e Marte (Monti in Arte), il progetto coinvolge l’ENEA con il compito di individuare, insieme agli operatori, i possibili interventi di efficientamento da effettuare nelle botteghe e nelle attività del rione per supportarne il tessuto economico e migliorarne la competitività nel mercato di riferimento. Nello specifico ENEA si è occupata di realizzare una mappa del quartiere con i luoghi dove realizzare possibili interventi di risparmio energetico insieme a una serie di consigli pratici da attuare a livello individuale nei seguenti settori: rifiuti, trasporti, illuminazione, apparecchiature, acqua, climatizzazione, cucina e accesso ai finanziamenti.

“ENEA partecipa a questa iniziativa con la Campagna nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica ‘Italia in classe A’, in modo da facilitare la promozione di Monti attraverso la sensibilizzazione sulle opportunità di una scelta sostenibile, anche rispetto all’offerta turistica, visto il crescente numero di persone provenienti da tutte le parti del mondo che lo affolla ogni giorno”, sottolinea Roberto Moneta capo del Dipartimento Efficienza Energetica dell’ENEA. “Ora ci auguriamo che questa iniziativa, nata e voluta dal territorio, possa rappresentare un modello da replicare in altri quartieri storici che potrebbero presentare criticità sia in termini di obsolescenza degli impianti che di qualità dei servizi ambientali”, conclude Moneta.

Tour NZEB Edifici a energia quasi zero - Ultima tappa Roma

Tour NZEB Edifici a energia quasi zero - Ultima tappa Roma

La direttiva Europea 31/2010/CE introduce il concetto di edificio a Energia quasi Zero. Per l'Italia l'obbligo scatta dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal 31 dicembre 2020 per gli edifici privati sia di nuova costruzione o riqualificazione. Gli edifici "ad energia quasi zero" (near zero energy buildings NZEB) richiedono poca energia ed hanno elevate prestazione di funzionamento. Gli aspetti caratterizzanti sia in fase di costruzione che in fase di ristrutturazione, sono l'involucro, la produzione di energia rinnovabile e gli impianti.

ULTIMA DATA DEL TOUR

ROMA
18/05/2018 - 14:30/18:30

Aula Magna - Facoltà Architettura Valle Giulia Roma
Via Antonio Gramsci 53 00197 Roma RM

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ATH Software e Cype partecipano a iBIMi 4 aprile 2018 - Roma

ATH Software e Cype partecipano a iBIMi 4 aprile 2018 - Roma

iBIMi 4 aprile 2018 - Roma

Ricerca e supporto al professionista

CYPE e ATH Software proseguono nello sviluppo degli strumenti open BIM (Building Information Modeling) di supporto al professionista.
Come soci dell'Institute for BIM Italy (iBIMi), punto di riferimento nazionale e internazionale per la diffusione dell'open BIM, si inseriscono nell'aspetto strumentale del processo, inteso come settore tematico che comprende gli strumenti hardware e software necessari alla digitalizzazione dell'informazione in campo edile.

Il workshop organizzato da iBIMi a Roma il prossimo 4 aprile ha lo scopo di favorire la conoscenza del linguaggio digitale indipendente e l’adozione di un ecosistema digitale che consenta la condivisione dei flussi di lavoro e dei dati autentici e affidabili e di definire nuove competenze professionali.

BIM indipendente da software specifici

In particolare l’evento ha lo scopo di favorire la conoscenza e l’assunzione di un linguaggio digitale indipendente cioè non legato a software specifici, ma aperto e interoperabile (flusso di lavoro open BIM grazie agli standard IFC4 e gbxml) così come impone il decreto attuativo del codice degli appalti (dlgs 50/2016).

La sessione pomeridiana della conferenza nazionale iBIMi è organizzata con l’obiettivo di fornire una visione ampia della digitalizzazione del settore delle costruzioni e dell’ambiente costruito più in generale. L’approccio utilizzato per una discussione costruttiva e multidisciplinare è quello di categorizzare gli interventi in quattro ambiti separati ma tra loro complementari.

Archichef Night 2018

Archichef Night 2018

Gli architetti diventano chef per una sera.

Dopo la prima tappa milanese Archichef Night 2018 arriva a Roma il 21 marzo. Per questo secondo appuntamento la cena evento itinerante mette dietro ai fornelli sei studi di architettura romani: ABDR, Atenastudio, b4architects _ Evels Papitto Architetti Associati, Design 2000, Insula Architettura e Ingegneria, Studio ArchSIDE.

La serata si svolge da Ercoli 1928 – Parioli, posto storico a Roma, che oggi mette insieme gastronomia, cucina e cocktail bar. Nato in zona Prati come bottega dei sapori, ha inaugurato recentemente questo secondo punto come piccolo mercato dove fare la spesa o fermarsi a mangiare. Il progetto è stato curato dall’architetto Roberto Lioni, noto nella Capitale per la progettazione di spazi per la ristorazione.
In cucina c’è il giovane executive chef Andrea Di Raimo che propone piatti tradizionali nostrani realizzati con i prodotti in vendita al banco. In occasione di Archichef collabora con gli studi romani che sono stati chiamati a presentare la propria ricetta preferita o quella in grado di descrivere al meglio i tratti peculiari del loro lavoro. La tradizione culinaria incontra così l’estro e la progettazione architettonica.
Inoltre durante la serata gli architetti raccontano agli ospiti in sala il piatto scelto e la sua preparazione, in questo modo i partecipanti votano la portata migliore. Inoltre una giuria di giornalisti conferisce un riconoscimento al miglior Archichef.

I design partner di questa seconda tappa sono le aziende: Ceramica Sant’Agostino, Dornbracht, Élitis, Flos, Kaldewei, Moroso, Niva architectural elements, SilentGliss, Tubes. Dopo Milano e Roma Archichef prosegue con altre tappe italiane e estere: Genova il 4 aprile, Bari il 18 luglio, Copenaghen il 2 ottobre, Londra il 17 ottobre e Venezia il 20 novembre.

Il format è stato ideato da TOWANT, agenzia dedicata all’organizzazione di eventi di architettura in Italia e all’estero, che collabora con alcuni dei più importanti brand del design italiano e internazionale. Tra le manifestazioni organizzate in questi anni vi sono gli ArchitectsParty che quest’anno festeggiano il decimo anniversario; la DJ Arch, i parties negli showroom del design e l’ArchiBike un tour in bici alla scoperta di luoghi simbolo dell’architettura italiana.

fonte: webitalianetwork24.com

La digitalizzazione e il BIM per il recupero dello Stadio Flaminio di Roma

La digitalizzazione e il BIM per il recupero dello Stadio Flaminio di Roma

Il piano di conservazione è stato reso possibile grazie al finanziamento erogato dalla Getty Foundation

Harpaceas, azienda leader per la promozione e diffusione in Italia della metodologia BIM (Building Information Modeling), ha siglato un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Università La Sapienza per lo sviluppo di un piano di conservazione finalizzato al recupero dello Stadio Flaminio di Roma.

Il programma di ricerca, dal titolo “Lo Stadio Flaminio di Pier Luigi e Antonio Nervi a Roma: un piano di conservazione interdisciplinare”, è stato approvato con delibera del 1 giugno 2017 e sarà sviluppato da un team di specialisti nei vari settori disciplinari coinvolti nella ricerca, sotto la supervisione di un comitato scientifico internazionale.
Il Dipartimento, sotto la guida del prof. Francesco Romeo, al fine di sviluppare un piano di conservazione per lo stadio Flaminio di Roma, si avvale della collaborazione di Harpaceas per la fornitura di supporto tecnico informatico per la realizzazione dei modelli digitali dell’opera.  Nello specifico Harpaceas metterà a disposizione del personale del Dipartimento, il software BIM Tekla Structures per la realizzazione del modello digitale delle strutture in cemento armato dello stadio Flaminio. Lo staff di Harpaceas fornirà inoltre assistenza tecnica specialistica. Il software BIM Tekla Structures è leader al mondo per leader al mondo per la progettazione strutturale, prodotto da Trimble Solutions, società finlandese del gruppo Trimble. Anche per il recupero di strutture esistenti con forme di particolare complessità, come quelle dello Stadio Flaminio, Tekla Structures consente di digitalizzare la struttura, modellando sia le parti gettate in opera sia quelle prefabbricate. Il software permette anche la modellazione parametrica dell’armatura. Grazie alle sue funzionalità Tekla Structures consente di produrre automaticamente dal modello BIM tutte le informazioni contenute nelle strutture, compresi i disegni e le liste di armatura.
Il piano di conservazione è stato reso possibile grazie al finanziamento erogato dalla Getty Foundation, una delle istituzioni internazionali più prestigiose che sostengono la ricerca sull’arte, l’architettura e la conservazione, nel quadro dell’iniziativa di sovvenzione internazionale Keeping it Modern.

3TI progetti acquisisce ramo d'azienda dalla DMS

3TI progetti acquisisce ramo d'azienda dalla DMS

Annesse le attività di progettazione geotecnica e monitoraggi aziendali.


3TI PROGETTI, primaria società di ingegneria italiana, ha acquisito dalla DMS Geotechnical Engineering, società di consulenza italiana altamente specializzata nel settore dell'ingegneria geotecnica, il ramo d’azienda legato alle attività di progettazione geotecnica e monitoraggi strutturali.
Parallelamente l’ing. Marco D’Elia, già Ceo e Direttore Tecnico di DMS, e da oltre 20 anni esponente di punta dell’ingegneria geotecnica italiana, è entrato a far parte integrante dello staff di 3TI PROGETTI.
“Attraverso questa acquisizione - spiega Alfredo Ingletti, presidente della 3TI PROGETTI - la nostra società si rafforza nel settore della geotecnica e delle opere in sotterraneo, segmento fondamentale per le attività di 3TI PROGETTI, il cui core business è la progettazione di grandi infrastrutture in Italia e nel mondo quali autostrade, ferrovie, metropolitane, porti e aeroporti”.
Con l’acquisizione del ramo d’azienda di DMS, 3TI PROGETTI implementa il proprio bagaglio di esperienze e di referenze nel settore delle indagini geotecniche, della caratterizzazione meccanica dei terreni e delle rocce, dei monitoraggi e in generale in tutti i diversi campi dell’ingegneria geotecnica: fondazioni, scavi e opere di sostegno, gallerie e opere in sotterraneo, stabilità dei pendii, dighe e opere in terra, opere portuali, ecc.
“È motivo di particolare orgoglio e gratificazione - dichiara Marco D’Elia - entrare a far parte di una realtà, da tempo in primo piano nel panorama delle società di ingegneria italiane, che sta conoscendo negli ultimi anni un forte sviluppo sia societario sia di prestazioni nel nostro Paese e in molte altre aree del mondo. Peraltro si tratta di un “ritorno a casa” perché DMS, e io in particolare, ha lungamente collaborato in via quasi esclusiva con 3TI circa 15 anni fa all’inizio del proprio percorso professionale. Il mio contributo sarà quello di portare la mia esperienza in una società già florida, e aumentarne il prestigio a livello internazionale innalzando le competenze in materia geotecnica”.
“L’operazione di acquisizione - aggiunge Ingletti - deriva dai precedenti importanti legami tra 3TI PROGETTI E DMS, concretizzatisi in passato nella realizzazione congiunta di importanti progetti di infrastrutture viarie e ferroviarie.
Grazie a questa iniziativa e all’ingresso di Marco D’Elia nel nostro staff, 3TI PROGETTI offrirà competenze ancor più qualificate alla propria clientela, e ciò gioverà a incrementare la propria azione, in Italia e sui mercati internazionali, dove già si genera il 75% del fatturato di 3TI.

Tekla Structures in tour, segui la rotta del BIM: Bari, Napoli e Roma – Iscriviti subito!

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Tre incontri per scoprire Tekla Structures, il software BIM leader al mondo per la progettazione costruttiva e oltre (LOD E per UNI 11337), sviluppato da Trimble Solution. La soluzione BIM per l’ingegneria strutturale, per ogni tipo di struttura: acciaio, cemento armato gettato in opera e cemento armato prefabbricato. Tekla Structures è aperto al collegamento via IFC con i più diffusi software di calcolo strutturale (Midas®, SAP 2000® ecc.) oltre che con i principali software di modellazione BIM (Allplan®, Revit ®, Edificius ® ecc.). Un software per gestire la commessa dall’offerta alla progettazione, dalla produzione alla costruzione. Sarà inoltre l’occasione di vedere Tekla Structures all’opera, con strutture raccontate dai progettisti che le hanno realizzate.

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Roma. Festival Internazionale Documentari su Arte e Architettura

Roma. Festival Internazionale Documentari su Arte e Architettura

Roma. Festival Internazionale Documentari su Arte e Architettura

Dal 30 ottobre al 3 novembre, alla Casa dell'Architettura di Roma Torna Conversazioni Video curato dall'associazione culturale Art Doc Festival, promosso dalla Casa dell'Architettura di Roma

ROMA - Il festival si svolge nell'ambito delle Risonanze della Festa del Cinema di Roma, con il patrocinio del Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

I documentari in concorso son  sedici e sono stati selezionati tra centosessanta partecipanti, divisi nelle due categorie di "Arte" e "Architettura", realizzati dal 2014 ad oggi e provenienti da ogni parte del mondo (America, Belgio, Francia, Giappone, Italia, Portogallo e Spagna), che verranno mostrati durante le quattro giornate di proiezioni alla Casa dell'Architettura di Roma.

I documentari hanno come tema la vita e le opere di grandi architetti: Tadao Ando, l'architetto "Samurai"; Vittorio Giorgini e la sua "balena" nel bosco di Baratti in un poetico racconto in anteprima al nostro Festival; Frei Otto, i cui lavori vengono analizzati da Zaha Adid, in una delle sue ultime interviste prima della scomparsa; Eero Sarinen, alla scoperta del quale intraprendiamo un viaggio accompagnati da suo figlio Eric Saarinen, direttore della fotografia. Scopriremo, inoltre, le case e la vita quotidiana di alcuni dei più importanti designer del mondo con il documentario Dove vivono gli architetti.

Il Festival è anche l’occasione per incontrare grandi personaggi dell’arte. Tra questi Salvador Dalì, nel secondo documentario della trilogia che sta realizzando la Fondazione Gala-Salvador Dalì; Berthe Morisot, unica donna del gruppo degli Impressionisti; Gillo Dorfles, in un ritratto corale tratteggiato da testimonial d'eccezione: Achille Bonito Oliva, Mario Botta, Fulvio Caldarelli, Andrea Cortellessa, Gino Di Maggio, Federica Pirani, Luigi Sansone, Angela Vettese); Daniel Buren con la sua installazione per la Fondazione Louis Vuitton a Parigi.

I giovani artisti borsisti dell'Accademia di Francia racconteranno invece la loro esperienza romana nel documentario in anteprima assoluta “A mani nude”. Altra anteprima è la storia della ex fabbrica di pasta Pantanella, nel documentario “Pantarei Pantanella”.

Ogni giornata sarà inoltre arricchita dalla presentazione dei documentari da parte di esperti e dei registi dei film in concorso.

La giuria del Festival,  curato da Antonella Greco, Benedetta Nervi, Lia Polizzotti,  è composta da: Antonella Greco, Presidente Art Doc Festival, Alfonso Giancotti, Presidente del CTS della Casa dell'Architettura, Elisabetta Cristallini, Prof.ssa di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Università della Tuscia di Viterbo, Edoardo Dell'Acqua, regista e Claudio Libero Pisano curatore. L'ingresso a tutte le proiezioni è libero e gratuito.

Per i professionisti appartenenti all'Ordine degli Architetti che si accrediteranno è previsto il conferimento di 3 CFP per ciascuna delle giornate.

Programma

Tutti i giorni dalle ore 17.00
INGRESSO GRATUITO

LUNEDÌ 30 OTTOBRE

ore 17.00 INAUGURAZIONE

ore 17.15 CONCORSO ARCHITETTURA
SAMURAI ARCHITECT TADAO ANDO
Regia di Shigenori Mizuno
Giappone, 2015, 73’, giapponese, sottotitoli in inglese

ore 18.30 CONCORSO ARCHITETTURA
AZIMUT
Regia di Emiliana Santoro
Italia, 2016, 15', italiano, sottotitoli in inglese

ore 18.50 CONCORSO ARTE
URBAN ART PORTOGHESE A ROMA
Regia di Leonardo Meuti
Italia, Portogallo, 2016, 17’, portoghese, sottotitoli in italiano

ore 19.10 CONCORSO ARTE
A MANI NUDE. GLI ARTISTI DI VILLA MEDICI
Regia di Michele Di Salle
Italia, 2017, 53', Inglese, Francese, sottotitoli in italiano


MARTEDÌ 31 OTTOBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 CONCORSO ARTE
THE SECRET LIFE OF PORTLLIGAT. SALVADOR DALÍ’S HOUSE
Regia di David Pujol
Spagna, 2017, 60', inglese

ore 18.15 CONCORSO ARCHITETTURA
LA BALENA NEL BOSCO
Regia di Emanuele Piccardo
Italia, 2017, 15', italiano, sottotitoli in inglese

ore 18.30 CONCORSO ARCHITETTURA
PANTAREI PANTANELLA
Regia di Emilia Rosmini
Italia, 2017, 40', italiano, sottotitoli in inglese

ore 19.15 CONCORSO ARCHITETTURA
FREI OTTO: SPANNING THE FUTURE
Regia di Joshua Hassel
USA, 2016, 60', inglese, sottotitoli in inglese

GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 EVENTO SPECIALE
Presentazione di uno dei video realizzati dagli studenti della facoltà di Ingegneria/Architettura dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per l’esame di Storia dell’Architettura.

ore 17.30 CONCORSO ARTE
LA BIBLIOTECA RICCARDIANA
Regia di Maria Teresa de Vito
Italia, 2014, 28', italiano

ore 18.00 CONCORSO ARCHITETTURA
SPAZIO, LUCE, SACRALITÀ
Regia di Vincenzo Capalbo, Marilena Bertozzi
Italia, 2015, 16', solo musica

ore 18.15 CONCORSO ARCHITETTURA
DOVE VIVONO GLI ARCHITETTI
Regia di Francesca Molteni
Italia, 2014, 78', italiano

ore 19.30 CONCORSO ARTE
IMPRESSIONS MORISOT
Regia di Monique Quintart
Belgio, 2016, 52', francese, sottitoli in italiano

VENERDÌ 3 NOVEMBRE

ore 17.00 INTRODUZIONE ALLA SERATA

ore 17.15 CONCORSO ARCHITETTURA
EERO SAARINEN. THE ARCHITECT WHO SAW THE FUTURE
Regia di Peter Rosen
USA, 2016, 68', inglese

ore 18.30 CONCORSO ARTE
SIMMETRIE VOL II. LA VIA DELLA CONCILIAZIONE
Regia di Roland Sejko
Italia, 2016, 9’, solo musica

ore 18.40 CONCORSO ARTE
GILLO DORFLES. ESSERE NEL TEMPO
Regia di Fulvio Caldarelli
Italia, 2017, 50', italiano

ore 19.30 CONCORSO ARTE
DANIEL BUREN. L'OBSERVATOIRE DE LA LUMIÈRE, FONDATION LOUIS VUITTON
Regia di Gilles Coudert
Francia, 2016, 25', francese, sottotitoli in inglese

Ore 20.00 PREMIAZIONE

fonte: artemagazine.it

Ecco la Roma del futuro: tra torri e ponti sospesi, l’architettura contemporanea invade la Capitale

Ecco la Roma del futuro: tra torri e ponti sospesi, l’architettura contemporanea invade la Capitale

ROMA – Il nuovo complesso direzionale Ibm alla Fiera di Roma. Il quartier generale della Angelini sulla Tuscolana. Le tre torri per il rettorato di Roma Tre sull’Ostiense. Il raddoppio dell’Eni a Castellaccio. Dopo la ‘Nuvola’ di Fuksas o il Maxxi di Zaha Hadid, l’architettura contemporanea a Roma muove faticosamente i suoi nuovi passi. E lo fa grazie a grandi aziende private, università ed enti di ricerca, realtà desiderose di moderne e prestigiose sedi di rappresentanza.

Orfana dei tre grattacieli disegnati da Daniel Libeskind, che sarebbero potuti sorgere a fianco al nuovo stadio della Roma, la Città eterna, a fatica, prova comunque a trovare nuove forme per il suo tessuto urbano.

Il primo dei grandi interventi in corso riguarda il nuovo quartier generale dell’Ibm in Italia: lo studio Z14 ha firmato il progetto di tre affusolati edifici, di 6 piani, rivestiti di vetro e collegati da ponti sospesi. Il cantiere è in corso da più di un anno accanto all’ingresso nord della Fiera di Roma e si concluderà nel 2019.
 
Fa le cose in grande anche Angelini, la multinazionale romana attiva nel campo della farmaceutica. Per la sua nuova sede, che sorgerà al posto di un edificio di sua proprietà in via Amelia, zona Tuscolana, si è affidata allo studio romano Transit che sta costruendo da diversi mesi un complesso destrutturato con forme asimettriche ed edifici poliformi.

Sempre lo studio Transit ha disegnato il nuovo edificio dell’Eni nel complesso direzionale Eur-Castellaccio, un edificio basso in costruzione sotto il grattacielo dell’ex Provincia.
L’università Roma Tre si è invece affidata alla matita dello studio Mario Cucinella per la sede del nuovo rettorato e del nuovo Dams. Sono in corso i lavori di demolizione delle preesistenze e a breve sorgeranno tre torri dalla forma ovale e dal rivestimento di cristallo posati su una ‘piazza telematica’ di due livelli.

In attesa della nuova sede Istat a Pietralata, per cui si attende il concorso di progettazione internazionale entro l’estate 2018, completano il quadro della nuova architettura contemporanea a Roma il noto progetto di Dan Meis per lo stadio della Roma e la nuova sede Bnl, dello studio 5+1AA appena inaugurata, a due passi dalla stazione Tiburtina.

di Emiliano Pretto fonte: dire.it

1° Forum Internazionale interattivo

1° Forum Internazionale interattivo

Ultime disponibilità per l’evento, realizzato in collaborazione con Assocamerestero e le Camere di Commercio Italiane all'estero. Un viaggio in videoconferenza in otto paesi per comprenderne le potenziali attrattività in base alla tua specifica attività professionale: le CCIE di Russia, Singapore, Canada, Stati Uniti, Marocco, Germania, Hong Kong e Svizzera daranno vita, direttamente dalle loro sedi, ad un viaggio “interattivo” alla scoperta delle opportunità di internazionalizzazione per architetti e ingegneri.

Per prenotare uno degli ultimi 10 posti disponibili, invia subito una email con il tuo nome, cognome e matricola Inarcassa* all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Di seguito alcune informazioni utili:

- L’attività formativa prevede il riconoscimento di 4 CFP.

- La registrazione dei partecipanti avverrà a partire dalle ore 14,30. Il Forum che si svolgerà a Roma martedì 3 ottobre presso il Crowne Plaza Rome - St. Peter's (Via Aurelia Antica, 415) inizierà alle ore 15. Si raccomanda la massima puntualità per garantire il corretto svolgimento dell'evento.

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AVVISO COSTITUZIONE ELENCO PROFESSIONISTI

AVVISO COSTITUZIONE ELENCO PROFESSIONISTI

E' indetta la procedura per la costituzione di un elenco di Professionisti per l'affidamento di servizi tecnici attinenti l'architettura e l'ingegneria di importo inferiore a € 100.000,00.
Il termine per la presentazione delle istanze è fissato alle ore 12.00 del 29 settembre 2017. Requisiti e modalità di presentazione sono indicati cliccando qui e nel documento allegato.

Architect@Work Roma 11 - 12 ottobre 2017

Architect@Work Roma 11 - 12 ottobre 2017

Mercoledì 11 ottobre 2017

SEMINARI

13:30 Due spa: Beirut e Trieste - 4 CFP
Arch. Claudio Lazzarini e Arch. Carl Pickering – Studio Lazzarini Pickering

17:00 Vertical City - 3 CFP
Arch. Luca Curci – Studio Luca Curci Architects

Giovedì 12 ottobre 2017

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A Roma il gotha del solare termico a concentrazione

A Roma il gotha del solare termico a concentrazione

Fino al 3 marzo a Roma si svolgerà l’evento ENEA's perspective on the development of Concentrating Solar Thermal (CST) technologies sui progressi e le novità più rilevanti nel campo del solare termico a concentrazione. Organizzato dall’ENEA nell’ambito del progetto NESTER (Networking for Excellence in Solar Thermal Energy Research) per una rete di eccellenze nella ricerca in questo settore, la manifestazione vede riuniti i maggiori esperti della ricerca internazionale, tra cui oltre a ENEA, Università di Aachen (Germania), Roma "La Sapienza" e Firenze, Ciemat-PSA (Spagna) Cyprus Institute (Cipro) e Fondazione Bruno Kessler, e rappresentanti dell’industria nazionale, come Archimede Solar Energy, Eni e Astroflex .

Il workshop si svolge tra la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma “La Sapienza” e il Centro Ricerche ENEA Casaccia, dove venerdì 3 marzo partecipanti e ospiti potranno visitare gli impianti sperimentali.

ENEA, leader mondiale nella ricerca sul solare termico a concentrazione, è da anni impegnata nella sfida per sfruttare la luce del sole per produrre energia pulita, su scala industriale e a costi competitivi: nei suoi laboratori hanno visto la luce numerosi brevetti, molte le competenze esclusive, le collaborazioni con l’industria, le iniziative nazionali e internazionali per il miglioramento e la diffusione di questa tecnologia.  Ed è proprio nei laboratori ENEA che nasce la tecnologia su cui si basa Archimede, la prima centrale elettrica  al mondo in grado di integrare la tecnologia solare termica a concentrazione con un impianto a ciclo combinato a gas naturale, realizzato dall’Enel presso la centrale di Priolo Gargallo (Siracusa).

In questo contesto l’impegno dell’ENEA va dalla progettazione, realizzazione e dimostrazione di impianti solari per la produzione di energia elettrica o per dissalazione dell’acqua, anche integrati con altre fonti rinnovabili, e di componenti innovativi come tubi ricevitori e collettori solari. Ma l’ENEA punta a sviluppare anche nuove applicazioni della tecnologia solare termodinamica, tra cui la produzione di idrogeno attraverso processi termochimici e l’utilizzazione industriale dell’energia termica ad alta temperatura da fonte solare.

Grazie a laboratori e impianti di ultima generazione e infrastrutture sperimentali specifiche presso i propri centri della Casaccia e di Portici, si avvale di una rete di collaborazioni industriali italiane e internazionali e di accordi con diversi Paesi per lo sviluppo della tecnologia, tra cui Egitto, Libia e Cina.

“RINNOVAMENTO” si candida alle elezioni del Consiglio degli Ingegneri di Roma

“RINNOVAMENTO” si candida alle elezioni del Consiglio degli Ingegneri di Roma

Il conto alla rovescia per le elezioni dell’Ordine degli Ingegneri di Roma ha appena fatto scoccare le prime ore e già si preannuncia interessante la campagna elettorale per attirare il voto dei circa 23.000 ingegneri romani iscritti all’albo.

L’iter delle elezioni è lungo e farraginoso. Comincerà nella seconda settimana di gennaio, con la presentazione delle candidature, per concludersi presumibilmente per metà febbraio con l’ultima tornata di elezioni.

Sono tre, al momento, le fazioni che si daranno “battaglia” a colpi di proposte e promesse e la più attiva in questa fase sembra essere “Rinnovamento”, il neonato comitato elettorale che mira a portare i suoi 15 consiglieri e il proprio presidente sugli scranni più alti dell’Ordine romano.

“Il nostro obiettivo – spiega Luigi Rossi, Presidente dell’Associazione Ingegneri Romani, anima del comitato ‘Rinnovamento’ – è quello di convincere più elettori possibile a sposare la nostra causa. La percentuale di votanti, infatti, è molto bassa (circa il 20%) rispetto al potenziale. Ma certamente vogliamo far convergere su di noi anche il consenso del nucleo storico degli elettori nei confronti dei quali nutriamo importanti aspettative”.

Non è la prima volta che ‘Ingegneri Romani’ si presenta con un proprio programma alle elezioni e questa volta può contare anche sull’apporto di Mario Leonardi, Presidente dell’Associazione “Circolo degli Ingegneri”.

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