Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Le agevolazioni
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.

Cos'è
È una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all'adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

La disciplina attuativa della misura è stata adottata con il decreto interministeriale 23 settembre 2014.

 
Cosa finanzia
Il voucher è utilizzabile per l'acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:

    -migliorare l'efficienza aziendale;
    -modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
    -sviluppare soluzioni di e-commerce;
    -fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
    -realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla pubblicazione sul sito web del Ministero del provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher adottato su base regionale.


Come funziona
Con decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile in questa sezione, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l'accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.

Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l'indicazione delle imprese e dell'importo dell'agevolazione prenotata.

Nel caso in cui l'importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all'ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.

Ai fini dell'assegnazione definitiva e dell'erogazione del Voucher, l'impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l'apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l'altro, i titoli di spesa.

Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l'importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.

  0 Commenti
0 Commenti

Concorso per la riqualificazione complesso edilizio in centro Milano

Concorso per la riqualificazione complesso edilizio in centro Milano

Il complesso edilizio di via delle Orsole 4 a Milano verrà riqualificato. Anche la Camera di Commercio Metropolitana di Milano, Monza, Brianza, Lodi, proprietaria dell’immobile, ha scelto il sistema concorsuale digitale #Concorrimi ideato e messo a disposizione dall’Ordine Architetti Milano. Premialità per 120.000 euro.

Il concorso di progettazione #concorrimi, organizzato in 2 gradi, prevede la chiusura della prima selezione il giorno 1 marzo 2018, finalizzata a individuare le 10 migliori proposte progettuali da ammettere al secondo grado. Il secondo grado, da cui sarà selezionato il progetto migliore, si chiuderà il 24 maggio 2018.

Il complesso edilizio di Via delle Orsole, attualmente inutilizzato, rappresenta una componente fondamentale e strategica del patrimonio immobiliare della Camera, sia per le sue dimensioni, sia per la sua ubicazione, in prossimità della sede principale della Camera, nel cuore del centro storico di Milano, fra le vie Orsole e Santa Maria alla Porta.

Attraverso il concorso, la Camera ricerca idee brillanti e innovative per un intervento di ristrutturazione incentrato su una riqualificazione funzionale del complesso di Via delle Orsole, costituito da due corpi di fabbrica comunicanti: oltre alla messa a norma dell’edificio, il progetto dovrà prevedere la creazione di alcuni posti auto, anche con l’eventuale adozione di sistemi meccanizzati, la riqualificazione degli spazi interni secondo principi di funzionalità e di flessibilità, nonché il completo rifacimento di tutti gli impianti a servizio dell’immobile con l’utilizzo di tecnologie che tengano conto delle esigenze di risparmio energetico, anche valutando l’utilizzo di forme alternative di energia. L’obiettivo è di rilanciare la struttura e sfruttarne appieno le potenzialità.

Il costo massimo dell’intervento da realizzare è fissato in 10.862.029,88 euro i.i.. L’importo massimo delle opere è di 8.020.000 euro i.e..

Al vincitore sarà riconosciuto un premio di 60.000 euro.

Al concorrente risultato secondo classificato sarà riconosciuto un premio di € 20.000,00 (al netto di IVA e ogni altro onere di legge). Al concorrente risultato terzo classificato verrà riconosciuto un premio di € 12.000,00 (al netto di IVA e ogni altro onere di legge). Ciascuno dei successivi 7 (sette) concorrenti riceverà un rimborso spese di € 4.000,00 (al netto di IVA e ogni altro onere di legge).

Il conferimento dell’incarico per la redazione della progettazione definitiva ed esecutiva incluso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, previa pattuizione dei compensi, per un corrispettivo massimo pari a 655.644,12 euro.

La commissione giudicatrice, per il secondo grado del concorso, sottoporrà le proposte progettuali a valutazioni relative a:

    qualità architettonica, caratteristiche compositive e immagine complessiva derivante dalla rivisitazione del complesso edilizio;
    perseguimento della massima efficienza e risparmio energetico del sistema edificio mediante opportune scelte tecniche, tecnologiche, impiantistiche, materiche;
    involucro edilizio globale, così da assicurare uniformità e omogeneità funzionale, efficacia e valenza estetica;
    “pacchetto” di coibentazione termica e impermeabilizzazione delle coperture dell’edificio, in modo da favorire un idoneo smaltimento delle acque meteoriche;
    valorizzazione, armonizzazione e integrazione delle proposte progettuali con il contesto urbano e ambientale di appartenenza;
    definizione e distribuzione degli spazi interni con il raggiungimento della massima flessibilità e multifunzionalità degli ambienti;
    manutenzione e pulizia degli impianti dell’immobile e degli ambienti, così da agevolare l’esecuzione delle operazioni da parte dei preposti e limitare i costi manutentivi nel lungo termine;
    ordine alla sostenibilità e fattibilità realizzativa ed economica dell’opera in coerenza con le previsioni e gli indirizzi esplicitati nel presente bando;
    ottenimento della certificazione LEED, con livello di performance pari o superiore a Silver;
    materiali da costruzione e fonti energetiche, privilegiando alternative rinnovabili e che riducano il dispendio di materie prime vergini. In ordine alla gestione delle luci con sistemi di illuminazione a basso consumo energetico e alta efficienza;
    comfort dei futuri utilizzatori dell’immobile, sia dal punto di vista acustico che in relazione alla salubrità degli ambienti;
    redazione di un sistema/modello BIM (Building Information Modeling) sin dalla progettazione dell’opera, tramite l’utilizzo di un approccio metodologico che razionalizzi l’attività progettuale e accresca l’efficacia delle scelte progettuali.

Info su: concorsoviadelleorsole.concorrimi.it

#CONCORRIMI

Concorrimi è il primo sistema concorsuale telematico in Italia. Piattaforma web e sistema procedurale realizzato dall’Ordine Architetti Milano, concorrimi semplifica le procedure concorsuali nel segno della trasparenza, dell’anonimato, della partecipazione aperta, della certezza dei tempi e dei risultati, del risparmio economico e dell’immediatezza gestionale e logistica.

www.concorrimi.it

  0 Commenti
0 Commenti

Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta 2017

Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta 2017

La nuova edizione del Premio rinnova l’impegno di divulgare i migliori progetti di edilizia sociale realizzati in ambito europeo negli ultimi cinque anni, e rafforza l’impegno a candidarsi come riferimento internazionale per la ricerca ed il dibattito, focalizzando l’attenzione verso la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità del progetto architettonico.

I progetti ammessi sono quelli costruiti e consegnati tra il gennaio 2012 e il dicembre 2016 sul territorio dei 28 paesi della Comunità Europea e della Svizzera. Per opere di edilizia sociale si intendono le residenze realizzate per iniziativa di operatori sia pubblici che privati, vincolate da regole di assegnazione, rivolte ad una domanda di abitazione che non trova risposte nel libero mercato.
La giuria è composta da cinque membri effettivi e due membri supplenti.

Membri effettivi:

1 David Lorente Ibáñez, Harquitectes (Spagna)
2 Dick Van Gameren (Olanda)
3 Massimo Bricocoli (Italia)
4 Mauro Galantino (Italia)
5 Camillo Magni (Italia)

Membri supplenti:

6 Laura Montedoro (Italia)
7 Fabio Lepratto (Italia)

Calendario

Lunedì 31 luglio 2017 – pubblicazione del bando.
Mercoledì 6 settembre 2017 – termine presentazione quesiti.
Mercoledì 13 settembre 2017 – pubblicazione risposte.
Venerdì 29 settembre 2017 – termine caricamento materiali prima fase.
Giovedì 19 ottobre 2017 – pubblicazione esiti prima fase.
Giovedì 23 novembre 2017 – termine per la consegna elaborati seconda fase.
Lunedì 11 dicembre 2017 – pubblicazione degli esiti seconda fase.

  0 Commenti
0 Commenti

Edilizia scolastica, in arrivo 4,2 milioni dallo Stato

Edilizia scolastica, in arrivo 4,2 milioni dallo Stato

Fondi a Camerana, Clavesana, Cherasco, San Damiano Macra, Villafalletto, Diano, Rossana, Vicoforte, Villanova Solaro e Cuneo

In arrivo 4,2 milioni per la provincia di Cuneo: si tratta di fondi statali destinati all’edilizia scolastica e in una nota l’assessore regionale Alberto Valmaggia spiega che si tratta di una «fase di perfezionamento» di una seconda tranche di contributi che risalgono al 2015. Erano stati 115 i Comuni piemontesi che avevano ottenuto i fondi nella prima tranche, e adesso se ne aggiungeranno altri 38, di cui 10 nella Granda.

Si tratta di Camerana (riqualificazione scuola per 200 mila euro), Clavesana (lavori sulla scuola dell’infanzia, 395 mila), Cherasco (costruzione nuova scuola per 800 mila euro), San Damiano Macra (interventi sulle scuole comunali, 80 mila euro), Villafalletto (ristrutturazione della scuola media, 415 mila euro), Diano d’Alba (ristrutturazione scuola dell’infanzia per 714 mila euro), Rossana (riqualificazione scuola primaria, 255.000 euro), Vicoforte (riqualificazione scuola elementare per 360 mila euro) e Villanova Solaro (riqualificazione energetica della scuola per 347 mila euro). Fondi anche alla Provincia per lavori all’Itis «Delpozzo» di Cuneo per un importo di 700 mila euro.

I beneficiari dovranno consegnare la documentazione del progetto esecutivo appaltato entro il 15 marzo. Ancora Valmaggia: «La Granda vedrà finanziati 10 interventi, di cui 8 in Comuni con meno di 5 mila residenti. Un’attenzione particolare per il territorio e il futuro di chi vive la scuola ogni giorno in prima linea: gli alunni e gli insegnanti».

fonte: lastampa.it

  0 Commenti
0 Commenti

Nell'area Expo di Milano sorgerà la città del futuro

Nell'area Expo di Milano sorgerà la città del futuro

LendLease, public compay australiana, rinnoverà l'area Expo di Milano nel giro di 10 anni dando vita a un nuovo progetto  che vede lo studio Ratti di Torino per la parte architettonica.

Nel progetto sono previsti opere pubbliche e private come il campus universitario dell'università statale di Milano, ampi sportivi, Palazzo Italia, l'ospedale Galeazzi di Milano, il resto sarà tutto una combinazione di aziende, in particolare del settore farmaceutico. In mezzo, molto verde. Ci sarà un parco lineare, ovvero una strada alberata e percorsi verdi, ci saranno anche 4mila metri quadrati di vasche di depurazione e di pscchi d'acqua e soprattutto nuovi percorsi ciclabili.
Tra le novità, l'uso esclusivo di auto elettriche per spostarsi nell'area lasciate li per essere utilizzate da chi ci vive e ci lavora. Perchè infatti oltre alle aziende sono previste 30mila metri quadrati di abitazioni.

I lavori sono già partiti: tra fine anno e gennaio verrà individuato con gara il direttore generale, e prenderanno avvio i primi gruppi di lavoro dedicati al genoma. Si attendono ricercatori da tutto il mondo.

«Da dicembre è previsto il rilascio progressivo degli spazi a Human Technopole fino ad arrivare nel 2021 al completamento delle strutture - ha detto Bonomi - A gennaio poi la Conferenza dei servizi darà titolo al Galeazzi di insediare il proprio cantiere e completare le strutture entro tre anni». Per le zone destinate ad attività private il via dei lavori sarà nel 2019. “Se considero anche la parte pubblica sono due miliardi di investimento come partenza perché in 99 anni di gestione bisognerà poi continuare a investire” ha spiegato Andrea Ruckstuhl, responsabile per l'Italia e l'Europa continentale di Lendlease.

  0 Commenti
0 Commenti

Ecobonus 2018 nuove detrazioni fiscali per le spese risparmio energetico e efficienza energetica, come funziona a chi spetta e quando, cosa cambia?

Ecobonus 2018 nuove detrazioni fiscali per le spese risparmio energetico e efficienza energetica, come funziona a chi spetta e quando, cosa cambia?

Ecobonus 2018: con la nuova Legge di Stabilità 2018, il governo, non solo riconfermerà il bonus per la riqualificazione energetica per un altro anno, ma introdurrà delle modifiche alla normativa, al fine di ampliare la platea dei soggetti beneficiari e degli interventi agevolabili.

Secondo quanto anticipato dal ministro Galletti, nel nuovo Ecobonus 2018, rientreranno anche i lavori di messa in sicurezza dei giardini condominiali nonché la rimozione dell'amianto dai tetti, inoltre, ci saranno nuove detrazioni fiscali con il bonus ristrutturazioni 2018 ed il bonus riqualificazione energetica 2018, modulate, e quindi diverse, in base al grado di efficientamento raggiunto dall'immobile con gli interventi eseguiti.

Ma vediamo in dettaglio cos'è l'Ecobonus 2018, come funziona e a chi e per cosa spetta, e cosa cambia con la nuova legge di Bilancio 2018.

 
Ecobonus, ristrutturazioni e mobili: novità legge di Bilancio 2018

I bonus casa 2018, saranno riconfermati nella Legge di bilancio 2018?

Sulla base delle ultime notizie e anticipazioni, i bonus casa 2018 verranno non solo riconfermati con la nuova Legge di Stabilità 2018 ma saranno anche ampliati.

Le modifiche per l'apliamento dei bonus casa, dovrebbero le seguenti detrazioni fiscali:

    -Bonus ristrutturazioni 2018 50% per gli interventi di ristrutturazione per una spesa massima fino 96mila euro sia per le singole abitazioni che per i condomini, ivi compresa la manutenzione ordinaria, confermata la proroga per tutto il 2018;
    -Bonus mobili 2018 ed elettrodomestici con detrazione del 50% per una spesa massima di 10.000 euro ma solo se l'acquisto è a seguito ristrutturazione, confermato per tutto il 2018;
    -Ecobonus per il risparmio energetico al 65%: la detrazione Ecobonus cambia e scende in alcuni casi specifici, ad esempio la detrazione bonus caldaia 2018diventa:
        detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
        detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
        detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.
    Sismabonus: confermato, ampliato per i condomini: se infatti ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, possono beneficiare di una detrazione unica con il nuovo bonus unico condomini 2018 se effettuano lavori di Ecobonus + sismabonus.
    Detrazione 50% Iva pagata per chi acquista dal costruttore una casa di case in classe A o B, ancora da confermare;
    Cedolare secca al 10% sugli affitti a canone concordato riconfermata.
    Nuovo bonus verde 2018 giardini terrazzi e balconi, anche condominiali, con detrazione 36% per un massimo di spesa pari a 5.000 euro.

Quali saranno i bonus casa 2018 che saranno ampliati?

I bonus che dovrebbero venire ampliati con la Legge di stabilità 2018, sono:

    Il bonus casa 2018: il nuovo bonus casa cambia forma e nome e si chiamerà bonus città 2018, in quanto servirà ad agevolare gli interventi di riqualificazione urbana, il piano del governo è quindi quello di estendere la detrazione del 50% riconosciuta con il bonus ristrutturazioni anche ai lavori di verde urbano finanziati da privati, ai lavori condominiali al fine di favorire il rifacimento delle facciate dei palazzi, estensione dell’ecobonus 2018 e del sismabonus 2018 all’edilizia popolare.
    Ecobonus 2018 nuove detrazioni fiscali: un'altra novità che dovrebbe essere introdotta sempre con la nuova legge di bilancio 2018, è la rimodulazione delle percentuali di detrazione legate al bonus risparmio energetico 2018  in base agli obiettivi raggiunti anche in termini di impatto sulle emissioni, per quanto riguarda le caldaie a condensazione.
    Sismabonus 2018: la detrazione fiscale che spetta dal 1° gennaio dello scorso anno fino al 31 dicembre 2021, potrebbe subire un'importante modifica, secondo quanto anticipato dal ministro Delrio, è stata proposta una detrazione 100% per la diagnosi sismica degli edifici. Inoltre, è stato unito l'Ecobonus al sisma bonus in modo che i condomini possano avere un unico cantiere lavori.
    In arrivo dal 2018, secondo quanto affermato dal Presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, la detrazione Sismabonus 2018 anche per le spese di certificazione statica ad opera di professionisti, il sismabonus esteso ai capannoni delle imprese e probabilmete un bonus smaltimento amianto e il nuovo bonus verde 2018.

 
Ecobonus 2018: che cos'è e come funziona la detrazione?

L'Ecobonus 2018 è un'agevolazione fiscale prevista per i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica nella propria casa, sugli edifici condominiali o sugli uffici, negozi, capannoni. Tale agevolazione, consiste in una detrazioni dall’Irpef se la spesa è effettuata dal contribuente privato o dall’Ires se impresa o società, che lo Stato riconosce quando vengono eseguiti lavori per aumentare l'efficienza energetica degli edifici già esistenti.

Sono spese detraibili Ecobonus e quindi agevolabili quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, per migliorare e mantenere il calore all'interno dell'edificio come ad esempio la pavimentazione, finestre e infissi o coibentazioni, oltre che l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, quindi meno spreco di energia, più risparmio e maggiore efficienza energetica.

La detrazione Irpef spettante per questo tipo di interventi è al 65% ma siamo in attesa delle novità che il governo inserirà nella nuova legge di bilancio 2018.

Attualmente però il tetto di spesa massima con l'Ecobonus, a prescindere dalla categoria catastale degli immobili esistenti, è:

    -Interventi riqualificazione energetica di edifici esistenti 100.000 euro;
    -Involucro edifici esistenti ad esempio interventi su pareti, finestre e infissi il tetto di spesa massima è di 60.000 euro;
    -Installazione di pannelli solari 60.000 euro;
    -Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale 30.000 euro.

Importante: per effetto della nuova legge di Bilancio 2018 la detrazione:

    -per le spese di sostituzione di infissi e schermature: detrazione scende al 50%;
    -caldaie a condensazione: per chi sostituisce la caldaia, dal 2018, spetta la seguente detrazione:
        detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
        detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
        detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.

 
Ecobonus: a chi spetta detrazione fiscale al 65%?

La detrazione Ecobonus 65% spetta a tutti i contribuenti privati residenti e non residenti e contribuenti titolari di impresa quindi con Partita IVA, che possiedono a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di interventi di risparmio energetico. Sono ammessi all'Ecobonus spese per l'aumento efficienza energetica edifici quindi:

    -Persone fisiche: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini in merito agli interventi sulle parti comuni condominiali,  gli inquilini che hanno in comodato d'uso l’immobile.
    -Titolari di partita iVA esercenti arti e professioni.
    -Contribuenti con redditi d’impresa: quindi persone fisiche, società di persone, società di capitali spetta detrazione Ecobonus sull'IRES.
    -Associazioni tra professionisti.
    -Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Si ricorda inoltre che la detrazione Irpef Ecobonus per le spese di risparmio energetico può essere fruita anche dai familiari conviventi del soggetto che ditiene o possiede l'immobile oggetto dell'agevolazione.

Quindi sia il coniuge, figli che parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, possono sostenere le spese per la realizzazione dei lavori e fruire dell'agevolazione fiscale.

Riguardo invece gli interventi che rientrano nell'Ecobonus effettuati su edifici che risultano essere immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione, la spesa non è riconosciuta se sostenuta da familiari anche se conviventi.
 
Spese e gli interventi di risparmio energetico agevolabili:

Le spese e gli interventi di risparmio energetico per cui spetta l'agevolazione fiscale della detrazione dell’imposta lorda sul reddito Irpef o IRES pari al 65% è su quelle spese sostenute dal contribuente dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 ma è già nota la proroga Ecobonus 2018 con la nuova legge di stabilità 2018

Quali sono gli interventi di risparmio energetico ammessi all'agevolazione Ecobonus?

In attesa di conoscere le novità Ecobonus 2018, diciamo che attualmente gli interventi che rientrano nell'agevolazione, sono i seguenti:

    -Interventi di riqualificazione energetica a patto che si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo rispetto ai valori indicati nell’allegato A del D.M. 11/03/2008 per gli interventi iniziati nel 2008 e anni successivi. Per questo tipi di intervento, la detrazione 65% spetta fino ad una spesa di 100 mila euro.
    -Interventi su edifici esistenti concernenti coperture e pavimenti, finestre e infissi, a patto che si realizzi una diminuzione o pari valori indicati dall’Allegato B, punto
    2, del DM 11/3/2008 e DM 26/1/2010. La detrazione Ecobonus spetta fino ad un tetto massimo di spesa di 60.000 euro. La sostituzione di infissi e schermature, per effetto della Legge di Bilancio, scende dal 65 al 50% dal 1° gennaio 2018.
    -Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sia per uso domestico che industriale e sia per l’acquisto di impianti termodinamici per la produzione di acqua calda ed energia elettrica, in questo caso però la detrazione spetta solo per la componente per l'acqua. Tetto spesa massima è pari a 60 mila euro.
    -Sostituzione impianti di climatizzazione invernalecon impianti dotati di caldaia quindi anche per l'acquisto di pompe di calore ad alta efficienza e impianti a basso assorbimento di energia, e sostituzione dei vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore. La detrazione 65% spetta entro un massimo di spesa di 30 mila euro. La detrazione per le spese di sostituzione o installazione caldaie a condensazione dal 1° gennaio 2018, varia così:
        detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
        detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
        detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.

Nell'Ecobonus sono ammesse inoltre le spese per eseguire gli interventi di risparmio energetico come ad esempio i costi per l'installazione dei pannelli solari, opere murarie, eventuali lavori di deviazione e allacciamenti, smontaggio e prestazioni professionali per la redazione della certificazione energetica indispensabile per far fruire al contribuente la detrazione spettante.

 
Ecobonus calcolo, limiti e come dividere quota in detrazione 730 o Unico?

L'Ecobonus come abbiamo detto consiste in un'agevolazione fiscale che prevede la detrazione 65% sulle spese sostenute dal contribuente per gli interventi riqualificazione energetica.

La detrazione spettante è una detrazione di imposta lorda sull'IRPEF in caso di contribuenti privati e sull'IRES in caso di società.

Ma come funziona la detrazione? La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quota di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi quindi tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare sono al massimo 10 quindi da dividere in 10 dichiarazione dei redditi.

La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa rispettando sempre i limiti di spesa per ogni tipologia di intervento. Attenzione però a verificare se la quota da scaricare per le spese di riqualificazione sia superiore a quella dovuta dal contribuente su IRPEF o IRES, perché in tal caso  se la detrazione Ecobonus è più alto di quanto dovuto, l’eccedenza non può essere riportata all’anno successivo né tantomeno essere richiesta a rimborso.

 
Ecobonus quali documenti servono?

Una volta completati i lavori per la riqualificazione energetica il contribuente per fruire dell'agevolazione fiscale e quindi ufficializzare la detrazione Irpef o IRES deve presentare una specifica documentazione Ecobonus, ovvero:

    -Certificazione energetica dell’edificio che non va richiesta se l'intervento di riqualificazione è consistito in infissi sul singolo alloggio, installazione pannelli solari o caldaie, pompe di calore o in impianti geotermici.
    -Scheda informativa degli interventi realizzati, il contribuente in questo caso può utilizzare la scheda semplificata, compilabile.
    -Attestazione di corrispondenza dell'intervento ai requisiti indicati dalla legge. Tale certificazione, va redatta solo in caso di installazione finestre e infissi, sostituzione impianto climatizzazione invernale che se inferiore a 100 kw può essere sostituita dalla dichiarazione del produttore, mentre per la sostituzione dello scaldacqua serve quella del tecnico abilitato.
    -Riguardo la Certificazione energetica e la scheda informativa devono essere spedite entrambe all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori esclusivamente per via telematica.

Documenti Ecobonus pagamenti ammessi per fruire della detrazione: Ai fini di riconoscimento dell'agevolazione fiscale, occorre che i pagamenti delle spese di intervento di riqualificazione energetica da portare in detrazione, siano effettuati obbligatoriamente nelle seguenti modalità:

Pagamenti per i privati: bonifico bancario o postale. Per le imprese non sussiste obbligo di pagamento con specifici sistemi.

Quali sono i documenti detrazione 65% da conservare per i controlli Agenzia Entrate?

    -Asseverazione del tecnico abilitato.
    -Dimostrazione dell'avvenuta trasmissione della documentazione trasmessa all'ENEA + copia inviata.
    -Fatture, ricevute fiscali delle spese effettuate relative all'Ecobonus.
    -Ricevuta dei bonifici effettuati, fatta eccezione per le imprese.
    -Per interventi sulle parti comuni condominiali: copia delibera assembleare e tabella millesimale di ripartizione delle spese
    -Per gli interventi effettuati dall'affittuario-usufruttuario: dichiarazione di consenso all'intervento da parte del proprietario.
    -Documentazione che attesti l’esistenza dell’edificio oggetto della detrazione Ecobonus quindi vanno bene iscrizione al catasto dell'immobile o richiesta di accatastamento, oppure, copia F24 IMU eventualmente dovuta.

 

fonte: guidafisco.it

  0 Commenti
0 Commenti

La tua casa sostenibile a costi contenuti - Leroy Merlin e Bio-House Group

La tua casa sostenibile a costi contenuti - Leroy Merlin e Bio-House Group

Leroy Merlin e Bio-House Group, leader nel settore della bioedilizia, uniscono le forze per costruire la tua casa sostenibile a costi contenuti, con la massima personalizzazione e velocità di realizzazione.


MASSIMA ATTENZIONE ALLA QUALITÀ

La qualità Bio-House si conferma nella linea Easytech, abitazioni realizzate grazie all’impiego di materiali di prima qualità e di validi installatori specializzati. Le strutture degli immobili sono garantite per 30 anni. Le case Easytech nella versione base rispondono già ai requisiti di isolamento e di efficienza energetica richiesti per la certificazione Klima-Haus e con alcuni accorgimenti sarà possibile trasformarla in un Zero Energy Building.


RISPARMIA TEMPO E DENARO

Le abitazioni Easytech realizzate da Bio-House sono soluzioni economiche, veloci da trasportare e installare. Gli immobili vengono realizzati interamente presso gli stabilimenti Bio-House per offrire ai clienti un servizio edile "chiavi in mano" e completamente made in Italy. Nell'arco di 30 giorni dall'arrivo in cantiere dell'abitazione Easytech potrai iniziare a vivere la tua Bio-house completa di tutte le finiture e senza costi imprevisti. Avrai in dotazione un'impiantistica d'avanguardia che ti consentirà il massimo risparmio energetico e un elevato comfort dai rumori esterni oltre ad avere la sicurezza di un edificio sicuro contro eventi sismici e incendi.

  0 Commenti
0 Commenti

Edilizia scolastica e investimenti pubblici: il 'Progetto OpenCUP- seconda fase'

Edilizia scolastica e investimenti pubblici: il 'Progetto OpenCUP- seconda fase'

Il 15 dicembre evento a Roma sull'aggiornamento del Sistema CUP per una migliore gestione e trasparenza dei fondi pubblici.

Lo scorso ottobre è stato firmato il Protocollo d'Intesa tra il Dipartimento per Programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione dell'edilizia scolastica, #Italiasicura Scuole. L’intesa ha l’obiettivo di integrare le informazioni disponibili tra le banche dati delle due strutture al fine di migliorare la qualità delle informazioni e favorire la trasparenza degli investimenti pubblici. La collaborazione con la Struttura di Missione edilizia scolastica si coniuga perfettamente con il 'Progetto OpenCUP- seconda fase' che, tra i suoi obiettivi, intende favorire lo scambio con tutti altri attori impegnati nel rilascio di dati pubblici in formato aperto tramite il CUP.

L’operazione risponde inoltre al principio di trasparenza e partecipazione sull’edilizia scolastica, tema sensibile e di grande interesse sia per le Amministrazioni locali che per i cittadini. Coinvolgere la società civile è anche l'impegno principale che OpenCUP ha assunto nell' ambito del Terzo Piano d' Azione dell'OpenGovernment Partnership.
L’iniziativa sarà protagonista il 15 dicembre dell'iniziativa “Come gli Open Data possono orientare le scelte degli investimenti pubblici: il progetto OpenCUP”, organizzata dal Dipe, a Roma, presso la sede del CNR in piazzale Aldo Moro 7 e sarà l’occasione per conoscere dal vivo l’Anagrafe nazionale dei progetti di investimento pubblico aperta a tutti tramite il Portale www.opencup.gov.it.

Il tema Open-data sarà illustrato nel corso della giornata dai principali esperti nazionali in materia, alla presenza del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno l’On. Claudio De Vincenti.

Nello specifico, la collaborazione tra il Dipe e la Struttura di Missione per l’edilizia scolastica, prevede un aggiornamento del Sistema CUP per la descrizione di quattro nuove tipologie di intervento per i Progetti di investimento pubblico classificati come natura “Realizzazione di Lavori pubblici (Opere ed Impiantistica)”.

Le nuove categorie si riferiscono ad azioni per la manutenzione straordinaria prevalenti nel settore dell’edilizia scolastica, ma non solo.

Di seguito le quattro nuove voci che è possibile inserire in fase di richiesta CUP:

- Manutenzione straordinaria di adeguamento sismico (dare garanzia al pari di un edificio di nuova costruzione)

- Manutenzione straordinaria di miglioramento sismico (migliorare la sicurezza)

- Manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche

- Manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistica e/o antincendio.

Prevista poi la creazione di quattro nuovi templete per la richiesta dei CUP da utilizzare in caso di manutenzione edifici scolastici, interventi riguardanti palestre e mense scolastiche e costruzione di nuovi edifici scolastici.

fonte: casaeclima.com

  0 Commenti
0 Commenti

Equo compenso, i professionisti serrano le fila: "Senza tariffe, hanno perso i giovani"

Equo compenso, i professionisti serrano le fila: "Senza tariffe, hanno perso i giovani"

Una manifestazione e un nuovo soggetto per rappresentare le categorie. Ribaltato il presupposto Antitrust secondo il quale si restringerebbe il mercato a discapito dei più giovani

Una manifestazione per difendere il diritto all'equo compenso, inserito del decreto fiscale ma bocciato da un parere (non vincolante) dell'Antitrust. L'occasone per battezzare, al teatro Brancaccio di Roma, un nuovo soggetto per aggregare Ordini, Casse previdenziali ed associazioni di lavoratori autonomi: si chiama "Alleanza professionisti per l'Italia", iniziativa voluta dai vertici del Comitato unitario delle professioni (Cup) e della Rete delle professioni tecniche (Rtp), Marina Calderone ed Armando Zambrano.

I professionisti italiani fanno quadrato per assicurarsi che il principio dell'equo compenso passi indenne all'esame parlamentare, dove il decreto che lo contiene è blindato dalla fiducia. Le professioni italiane, si legge nel manifesto, "rappresentano una risorsa strategica per il Paese, in termini di tutela dei diritti dei cittadini, cultura, competenze, garanzie di legalità" e la platea di coloro che sono riuniti in Ordini e Collegi è di "2,3 milioni" di persone. I servizi forniti dai non dipendenti, inoltre, "producono l'11% del Prodotto interno lordo".

All'evento romano, oltre ai numeri uno di decine di Ordini e di diverse associazioni di categoria, hanno preso parte (con interventi video, o salendo sul palco del teatro di via Merulana) i presidenti di alcuni Enti previdenziali ed una serie di parlamentari di diverse formazioni politiche (dal senatore Maurizio Sacconi di Epi alla deputata di Si Serena Pellegrino, dalla deputata del Pd Chiara Gribaudo al deputato del M5s Davide Crippa, solo per citarne alcuni), esprimendosi sulla battaglia condotta dai professionisti per arrivare alla determinazione di un equo compenso, ad oltre dieci anni dall'abolizione delle tariffe professionali, decisa attraverso le Liberalizzazioni dell'allora ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani.

Tra i numeri portati a sostegno dell'esigenza di un equo compenso, mentre la cronaca segnala sempre più casi di bandi pubblici per consulenze professionali al costo simbolico di 1 euro, quelli degli Ingegneri su chi abbia pagato di più il costo delle "lenzuolate" bersaniane. "A dispetto di quanto affermato dall'Antitrust a subire la maggiore penalizzazione sono stati i giovani e le donne. I giovani dai 25 ai 30 anni hanno perso l'8,4% del loro reddito professionale medio, quelli dai 30 ai 35 il 14,9%, quelli dai 35 ai 40 il 19,4%. Quanto alle professioniste hanno lasciato sul terreno il 9,5%. Fatto 100 il reddito dei professionisti dai 55 ai 60 anni, nel 2015 hanno accresciuto la loro quota di reddito solo quelli della fascia immediatamente precedente (dai 50 ai 55) che hanno raggiunto il 93,9% del reddito dei più anziani (+2,6%). I professionisti dai 35 ai 40 si attestano sul 47,7% (-4,8%) e quelli dai 30 ai 35 sul 34,4% del reddito dei colleghi più anziani (-1,5%). In sostanza, i professionisti dai 50 anni in su hanno guadagnato reddito. Tutti quelli più giovani guadagnano meno rispetto al 2007".

Il tutto in un contesto difficile per il reddito dei professionisti. Il Centro studi Cni scandisce: "Si dice che la politica delle 'lenzuolate' abbia contribuito ad incrementare il reddito dei professionisti. Indicativo il caso degli avvocati passati da 7,1 miliardi di euro nel 2007 a 8,41 miliardi nel 2015. Peccato, però, che nel frattempo il numero complessivo dei professionisti sia notevolmente cresciuto, di gran lunga più del monte dei redditi: da 1,28 a 1,48 milioni. Di conseguenza, il reddito medio dei professionisti italiani nel 2015 è sceso a 33.954 euro procapite: con una perdita secca dell'8,6% rispetto al 2007".

fonte: repubblica.it

  0 Commenti
0 Commenti

UBI finanzia le imprese delle filiera del legno

UBI finanzia le imprese delle filiera del legno

Nuova intesa da UBI Banca per il credito alla bioedilizia. L’istituto stringe un accordo con FederlegnoArredo per offrire nuovi finanziamenti, mutui e consulenza alle imprese della filiera del legno associate.

Il protocollo S.A.L.E.

Le imprese coinvolte nel progetto di UBI aderiscono al protocollo S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), un sistema certificativo privato, promosso da FederlegnoArredo, condiviso con istituti di credito e assicurazioni a garanzia degli immobili in legno.
Un’intesa per la bioedilizia italiana

L’obiettivo del nuovo accordo è sostenere il comparto industriale di Assolegno, l’associazione di FederlegnoArredo, che rappresenta le industrie di prima lavorazione e costruzioni in legno. Ma la sfida è anche quella più ampia di sostenere il segmento della bioedilizia, un settore in crescita che rappresenta circa il 7% del mercato edile nazionale.

«I numeri della filiera del legno descrivono un settore in ripresa e presente in maniera significativa nelle regioni in cui UBI Banca è maggiormente radicata – spiega Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI Banca. La Lombardia, per esempio, dove la Banca è presente con una quota di mercato di oltre il 12%, è al primo posto in Italia con circa il 20% delle costruzioni realizzate in legno. Con questa iniziativa il nostro Gruppo punta a contribuire alla ripresa di tutta la filiera con soluzioni creditizie adeguate per l’acquirente finale di immobili in legno, i costruttori e i loro fornitori».

  0 Commenti
0 Commenti

Bonus pubblicità: credito d’imposta per chi acquista spazi pubblicitari per promuovere la propria attività

Bonus pubblicità: credito d’imposta per chi acquista spazi pubblicitari per promuovere la propria attività

Il Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50 (cosiddetta manovra correttiva 2017) ha introdotto un’importante agevolazione fiscale sotto forma di credito d’imposta a favore di imprese e professionisti per campagne pubblicitarie effettuate su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche.

Per aver diritto al credito d’imposta è necessario che l’investimento sia superiore almeno dell’1% di quello sui medesimi mezzi di informazione dell’anno precedente. Il beneficio sarà attribuito nel 2018 per le spese effettuate dal 24/6/2017 (ossia dall’entrata in vigore della legge di conversione del DL 50/2017). Per le Micro imprese, PMI e startup innovative il credito è del 90%, per gli altri soggetti del 75%. Tale credito sarà utilizzabile tramite compensazione nel modello F24 previa istanza al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Premessa

Il beneficio sarà attribuito nel 2018 con riferimento agli investimenti pubblicitari effettuati a partire dal 24/06/2017 (entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 50/2017, ossia dal 24.06.2017), sotto forma di Credito d’imposta.

L’agevolazione è concedibile ai soggetti beneficiari solo se il valore degli investimenti effettuati supera dell’1% il valore degli analoghi investimenti sostenuti nell’anno precedente, sugli stessi mezzi di informazione.

Il credito d’imposta è concesso ad istanza di parte diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, ed è pari al:

– 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati;

– 90%, nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione, e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2018, da presentare nel 2019.

Che cosa è il Bonus Pubblicità

Una delle novità introdotte dalla manovra correttiva dei conti pubblici, D.L: 50/2017 art. 57-bis riguarda il Bonus pubblicità: a partire dal 2018 imprese e lavoratori potranno beneficiare di un credito di imposta in relazione alle campagne pubblicitarie effettuate su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche, analogiche e digitali il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative, nel limite massimo complessivo di spesa stabilito annualmente con Dpcm (adottato ai sensi dell’articolo 1, comma 4, legge 198/2016). Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

L’incentivo vale anche per gli investimenti pubblicitari effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017.

Il credito d’imposta si attribuisce, nel 2018, relativamente agli investimenti pubblicitari effettuati a far data dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, cioè dal 24 giugno 2017.

Requisiti soggettivi ed oggettivi

I contribuenti che possono beneficiare del bonus investimenti pubblicitari, sono:

    Lavoratori autonomi, ivi compresi i professionisti;

    Imprese: di qualsiasi natura giuridica.

Il bonus pubblicità 2018 spetta anche ai professionisti ma sembra che per loro possano esserci dei vincoli in più.

Attenzione: la riforma degli ordinamenti professionali (attuata con il Dpr 137/2012) ha previsto che “è ammessa con ogni mezzo la pubblicità informativa avente a oggetto ‘’l’attività delle professioni regolamentate, le specializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla professione, la struttura dello studio professionale e i compensi richiesti per le prestazioni” (articolo 4, comma 1).

I vincoli, potrebbero essere:

    Bonus pubblicità solo se la campagna pubblicitaria rispetta le disposizioni del D.P.R. n. 137 del 7 agosto 2012, ovvero, di una pubblicità informativa non ingannevole, equivoca o denigratoria;

    Pubblicità focalizzata su:

        attività della professione;

        specializzazione e titoli posseduti;

        struttura del proprio studio;

        compensi richiesti per le prestazioni professionali.

I requisiti bonus pubblicità, non sono stati ancora ufficializzati perché manca ancora il decreto attuativo.

Già si sa comunque che per beneficiare del bonus pubblicità 2018 occorre che:

   - nell’anno precedente alla domanda del bonus, si siano effettuati investimenti pubblicitari;

    -che tali investimenti, nel 2018, siano maggiori di almeno l’1% rispetto al 2017.

    -che l’investimento in campagne pubblicitarie avvenga su:

        quotidiani e periodici;

        emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

    -per gli inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovative è riconosciuto un aumento del credito d’imposta al 90%.

Attenzione:per stabilire il momento dell’effettuazione degli investimenti appare ragionevole l’applicazione dell’art. 109, comma 2) lettera b) del TUIR , che stabilisce che le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute alla data in cui le prestazioni sono ultimate.

Poiché la concessione del credito di imposta è sottoposta ad eventuali adempimenti europei, si ritiene che tale agevolazione sia compatibile con la norma europea degli aiuti di stato in quanto misura agevolativa a carattere generale.

Come calcolare il Bonus Pubblicità 2018

Alle imprese, professionisti e lavoratori autonomi che dal 2018 investono in campagne pubblicitarie è riconosciuto un credito d’imposta se tali investimenti avvengono sulla carta stampa di giornali e periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Per beneficiare del credito d’imposta, l’investimento deve essere di tipo incrementale, e ciò significa che il suo valore deve superare almeno dell’1% quello relativo agli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.

Bonus pubblicità 2018 quanto spetta?

Spetta un credito d’imposta pari a:

    -75% del valore incrementale degli investimenti effettuati;

    -90% del valore incrementale nel caso in cui gli investimenti siano effettuati da parte di microimprese, PMI e cioè dalle piccole e medie imprese e start up innovative.

Attenzione

Si ricorda che, la definizione di “microimprese”, piccole e medie imprese è contenuta nelle fonti legislative comunitarie.

In particolare, ci si deve rifare alla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 (pubblicata nella G.U.U.E. n. L 124 del 20 maggio 2003) che effettua distinzioni basate sul numero di dipendenti di una società e sul suo fatturato o bilancio annuo e, precisamente:

– microimpresa: meno di 10 dipendenti e un fatturato (la quantità di denaro ricavato in un periodo specifico) o bilancio (un prospetto delle attività e delle passività di una società) annuo inferiore ai 2 milioni di euro;

– piccola impresa: meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro;

– media impresa: meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro.

Calcolo bonus pubblicità: in entrambi i casi, le aliquote si applicano al valore incrementale.

l credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, previa istanza diretta al dipartimento per l’Informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

Come calcolare l’incremento

    -Individuare l’ammontare degli investimenti pubblicitari sostenuti dall’entrata in vigore della legge di conversione (24 giugno 2017);
    -Comprovare l’effettivo sostenimento: sarà utile analizzare il piano dei conti della società e le fatture di acquisto dei servizi pubblicitari;
    -Riclassificare i costi in funzione del canale mediatico attraverso il quale la pubblicità è stata diffusa;
    -Effettuare la stessa analisi per gli analoghi investimenti sostenuti nell’anno precedente;
    -Comparare i valori dei due esercizi, determinando l’incremento dell’1%;
    -Presentare l’istanza di fruizione del credito;
    -Contabilizzare il credito nell’esercizio di competenza dei costi;

    Utilizzare il credito in compensazione tenendo conto dell’eventuale decorrenza della sua fruizione.

Esempio 1

La Alfa srl ha effettuato nell’anno n spese pubblicitarie per un importo pari a € 20.000. Per poter usufruire del bonus pubblicità nell’anno n + 1 deve sostenere almeno un importo pari a € 20.200 (20.000 + 1%). Ipotizzando che nell’anno n + 1 ha effettuato spese pubblicitarie per € 27.000 il credito d’imposta alla stessa spettante risulta pari a € 5.250 [(27.000 – 20.000) x 75%].

Esempio 2

Se nel 2017 l’azienda Gamma ha sostenuto spese pubblicitarie in TV pari a 50.000 €, per poter godere dell’agevolazione sarà necessario che nel 2018 l’azienda investa 51.000 €. Il credito di imposta sarà calcolato sui 1000 € aggiuntivi di spesa applicando l’aliquota agevolata del 75% oppure quella ancora più vantaggiosa del 90% nell’ipotesi in cui l’azienda Gamma fosse una Start-up innovativa, o una microimpresa o una piccola o media impresa.

Obiettivi:

    Incentivare le imprese e i lavoratori autonomi ad impiegare strumenti pubblicitari al fine di accrescere e sviluppare la propria attività;

    Sostenere “il comparto dell’editoria e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale.

La manovra prevede anche un band  annuale per l’assegnazione di finanziamenti alle imprese editrici di nuova costituzione, che sarà istituito con decreto ministeriale, per favorire la realizzazione di progetti innovativi.

  0 Commenti
0 Commenti

Insegnare con la laurea in Architettura, ecco come

Insegnare con la laurea in Architettura, ecco come

I laureati in Architettura sono tanti. Il mercato del lavoro offre sempre meno ed è sempre più competitivo, richiede professionisti aggiornati e al passo con le nuove tecnologie.
Tra le varie professioni che può intraprendere un architetto, però, ce n’è una che spesso non viene presa in considerazione: la carriera scolastica, che non esclude la libera professione.

La Laurea Magistrale/Specialistica in Architettura, permette di accedere a diverse classi di concorso per l’insegnamento:

    A-01 (ex A028 ) – Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado
    A-08 (ex D616, A018, D618 ) – Discipline geometriche, architettura, design d’arredamento e scenotecnica
    A-09 (ex A021, A008, D611, D615, D619, D620) – Discipline grafiche, pittoriche e scenografiche
    A-10 (ex A007, D612, D613) – Discipline grafico-pubblicitarie
    A-16 (A023, A027) – Disegno artistico e modellazione odontotecnica
    A-17 (A024, A025) – Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado
    A-54 (A061) – Storia dell’arte
    A-60 (A033) – Tecnologia nella scuola secondaria di I grado

Ogni classe di concorso richiede precisi crediti formativi universitari, quindi è bene che ogni laureato effettui una verifica del percorso accademico svolto e della tipologia di esami sostenuti (tabella A del MIUR).

Le modalità per accedere all’insegnamento con una laurea in Architettura sono:

Prima modalità

Iscriversi nelle graduatorie d’istituto e accedere così alla III fascia. L’aggiornamento delle graduatorie avviene ogni tre anni (il prossimo è previsto per il 2020) e permette ai non abilitati di ricoprire incarichi di supplenza per periodi più o meno lunghi. Per iscriversi in III fascia bisogna essere in possesso di tutti i crediti formativi universitari richiesti dalla classe di concorso alla quale ci si iscrive.

Seconda modalità

Presentare alle scuole la domanda di Messa a Disposizione (MAD), un modulo redatto in carta semplice che permette a tutti gli aspiranti docenti di candidarsi per eventuali incarichi di supplenza di medio o lungo periodo. Tutti possono presentare la MAD, anche coloro che non hanno l’abilitazione all’insegnamento o che non hanno tutti gli esami integrati necessari all’insegnamento della materia.
La domanda di messa a disposizione è un’ottima opportunità per tutti i professionisti; consente infatti all’architetto di intraprendere nuove esperienze lavorative e professionali, affiancando al lavoro indipendente quello dell’insegnamento.

Doocenti.it si occupa dell’invio delle domande di Messa a Disposizione: ti basterà investire pochi minuti per inviare la tua candidatura a centinaia di scuole presenti sul territorio nazionale. Doocenti.it, offre anche la garanzia “soddisfatto o rimborsato”: se reputerai il servizio non adeguato, infatti, ti rimborseremo per intero dell’importo speso.


Terza modalità

Partecipare al concorso nazionale pubblico indetto per il 2018 e ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Potranno partecipare al concorso tutti i laureati Vecchio Ordinamento e tutti coloro che hanno conseguito la Laurea Magistrale/Specialistica. Tutti devono necessariamente essere in possesso dei crediti formativi necessari per accedere alle classi di concorso per l’insegnamento nelle scuole secondarie di I o di II grado. Inoltre, per accedere al concorso, è necessario possedere e/o conseguire i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche-metodologiche e di tecnologia didattica previsti dal MIUR.

Il concorso consisterà in due prove scritte e una orale: la prima prova scritta e l’esame orale verteranno sulle tematiche delle proprie classi di concorso, la seconda prova scritta, invece, sarà incentrata sulle discipline antro-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche (i 24 CFU richiesti dal MIUR).

Consulta l’offerta formativa per il conseguimento dei 24 CFU proposta da Doocenti.it. Il corso è pensato per soddisfare tutte le esigenze burocratiche, ma è anche e soprattutto un’occasione per ampliare il proprio bagaglio culturale.

Per ulteriori informazioni
Il servizio clienti telefonico è sempre attivo e pronto a rispondere ai quesiti degli utenti: 0240031013
Metti subito a disposizione le tue competenze! Registrati e invia subito la tua Messa a Disposizione su www.doocenti.it

  0 Commenti
0 Commenti

SFA Italia organizza per il Gruppo Idrotrade una visita presso lo stabilimento Aqua Production di Nantes

SFA Italia organizza per il Gruppo Idrotrade una visita presso lo stabilimento Aqua Production di Nantes

SFA ITALIA SpA ha organizzato, il 15 e il 16 novembre 2017 per il Gruppo IDROTRADE, la visita presso il proprio Stabilimento AQUA Production di Nantes. Al viaggio hanno partecipato Rino Ferreri (AD di SFA Italia), Paolo Clerici (Presidente del Gruppo), Stefano Bonera (Direttore Generale), Massimiliano Mason (Direttore Commerciale) oltre ad alcuni componenti del CDA di IDROTRADE.

Il Sito industriale di Chemerè (Nantes) è uno dei tre poli produttivi del Gruppo SFA ed è specializzato nella produzione di box doccia in cristallo, piatti doccia e cabine multifunzione. Lo stabilimento è operativo da oltre 20 anni, sorge su un’area di oltre 35.000 mq. coperti e con i 300 dipendenti attualmente impiegati vanta un processo produttivo altamente automatizzato che lo ha portato, in breve tempo, ad essere Leader nel Mercato Francese con il Marchio KINEDO.

Per IDROTRADE è stata l’occasione di consolidare ulteriormente il rapporto commerciale con il Gruppo SFA e prendere visione di persona dei processi qualità e dell’organizzazione produttiva del contesto industriale transalpino. Oltre a ciò sono stati mostrati ai partecipanti all’Evento le nuove tecnologie produttive che AQUA Production sta mettendo in atto ed alcuni prodotti che SFA Italia lancerà in Italia già nel 2018 con il Marchio GRANDFORM.

Il Gruppo IDROTRADE, nato nel 1998, è una delle più importanti realtà commerciali in Italia con 6 Associati, 80 Punti Vendita ed un fatturato consolidato di oltre 450.000.000 di euro. Situato a Lallio, in Provincia di Bergamo, ha un magazzino coperto di oltre 15.000 mq e gestisce con professionalità e successo oltre al proprio Marchio STORM, diversi altri Marchi Leader del settore tra cui i Brand SFA Sanitrit e Grandform.

  0 Commenti
0 Commenti

Dal carbone all'energia pulita in Cina con Clivet: l'accordo

Dal carbone all'energia pulita in Cina con Clivet: l'accordo

Il 20 novembre ha avuto luogo presso Clivet la cerimonia per la firma dell'Accordo di cooperazione tra Clivet e la commissione Affari Rurali di Pechino rappresentata dai ministri Su Weidong, Wang Hailong, Li Bo, Li Yuanhe, Tian Zhibin, Wang Yizhong, Song Zhongkui all'interno del progetto del governo cinese per il passaggio "dal carbone all'energia pulita".

L'accordo prevede l'impiego dei sistemi in pompa di calore condensati ad aria di Clivet nei villaggi pilota dei distretti di Changpin, Huairou e Chaoyang.

L'azienda italiana assisterà il governo cinese in tutte le operazioni: dalla progettazione dell'impianto di riscaldamento, all'installazione, al monitoraggio dei consumi, alla manutenzione.

Le due parti collaboreranno per migliorare l'efficienza energetica delle pompe di calore al fine di ridurre il consumo di energia e i costi di gestione nell'intero ciclo di vita dell'impianto. 

http://www.clivetlive.com/it/web/guest/news

  0 Commenti
0 Commenti

Legge di stabilità 2018: prorogati bonus ristrutturazione e risparmio energetico

Legge di stabilità 2018: prorogati bonus ristrutturazione e risparmio energetico

La legge di Bilancio 2018, la manovra proroga le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia e il risparmio energetico. Confermato anche il bonus mobili.

L’articolo 3 del DDL della legge di bilancio contiene le seguenti proroghe e novità:

   - agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica negli edifici,
   - agevolazioni per interventi di ristrutturazione edilizia per l’acquisto di mobili,
   - detrazioni per sistemazione a verde (cd. bonus verde,
   - proroga cedolare secca ridotta per alloggi a canone concordato.

In particolare, vengono apportate modifiche al DL 63/2013  prevedendo che nell’articolo 14 concernente detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica:

  -  le parole 31.12.2017 siano sostituite da  31.12.2018;
  -  le detrazioni siano ridotte al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 per interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione;
  -  la detrazione al 50% si applichi anche alle spese sostenute nell’anno 2018 per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

La sussistenza delle condizioni per accedere alle detrazioni devono essere asseverate da professionisti abilitati mediante l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) effettua controlli, anche a campione, su tali attestazioni nonché su tutte le agevolazioni spettanti ai sensi del presente articolo con procedure e modalità disciplinate con decreto MISE di concerto con il MEF da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore delle presenti disposizioni.

Le detrazioni sono usufruibili anche dagli istituti autonomi per le case popolari e dagli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti

    -istituiti nella forma di società
    -che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di in house providing
    -che siano costituiti e operanti alla data del 31.12.2013

per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili di loro proprietà, ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse possedute e assegnati in godimento ai propri soci.
Con più decreti del MISE, di concerto con il MEF, il MIPAAF e il MIT, da adottare entro 60 giorni dalla data in vigore delle presenti disposizioni, sono definiti

   - i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui al presente articolo,
   - i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento,
   - le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione, sia documentali che in situ, eseguiti da ENEA e volti ad accertare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso al beneficio.

All’articolo 16 DL 63/2013 concernente le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia le parole 31.12.2017 sono sostituite da 31 dicembre 2018 prorogando così tutte le agevolazioni previste dalla normativa vigente.  Come previsto per gli interventi di efficienza energetica, le detrazioni per le ristrutturazioni sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari alle medesime condizioni.

Un’altra proroga contenuta nell’articolo 3 del DDL della Legge di bilancio riguarda il bonus mobili. In particolare, per l'anno 2018 è confermata l’agevolazione fiscale per le spese effettuate per l’acquisto di:

    -mobili
    -grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) e apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica

finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, con lavori avviati nel 2017 o nel 2018. Come previsto dalla normativa precedente, è confermato l’importo massimo di 10.000 euro per immobile.

fonte: fiscoetasse.com

  0 Commenti
0 Commenti

Apre il Museo della Bibbia più grande del mondo altamente tecnologico

Apre il Museo della Bibbia più grande del mondo altamente tecnologico

L'opera progettata da Steve Green è costata 500 milioni di dollari ed è stata pensata anche per un pubblico di non fedeli

A Washington ha aperto  "il più grande museo dedicato alla Bibbia".  Si trova vicino al National Mall, non molto lontano dal Campidoglio e dai musei Smithsonian. Il progetto, nato nel 2011 con l'acquisto di un immenso ex magazzino, è costato oltre 500 milioni di dollari ed è opera di Steve Green, presidente di Hobby Lobby una delle realtà più importanti negli Stati Uniti nel settore oggettistica con quasi 1000 punti vendita e oltre 30mila dipendenti.

Un museo per tutti
Non è un museo costruito e pensato solo per chi ha fede. Le sue sale, pur avendo come filo narrativo quello del libro più famoso, e più letto, al mondo, vuole rivolgersi a un pubblico ampio e senza alcuna appartenenza religiosa: chi si dichiara credente, chi professa fedi diverse dal cattolicesimo, chi si dichiara ateo ma vuole conoscere, senza particolare coinvolgimento emotivo, quello che è contenuto all'interno della Bibbia, chi è agnostico. Tutti qui possono informarsi senza essere condizionati dalla dottrina. Un museo, come scrive il Washington Post, che si propone di essere "inclusivo, completo, apolitico".

Il primo problema? Trump
Stavolta non riguarda qualcosa che il Presidente degli Stati Uniti ha scritto su twitter o a pronunciato in un comizio o davanti alla stampa. Ma riguarda un luogo fisico. Una delle sue proprietà, uno dei tanti Hotel che possiede nella Capitale e che è stato affittato per l'inaugurazione del museo e per la raccolta fondi ad essa associata. Una scelta che ha portato a due grandi problemi: il fatto che all'esterno potesse davvero passare un messaggio tutt'altro che apolitico, vista anche l'importanza che Trump ha dato alla fede in questo primo periodo alla Casa Bianca, e parallelamente, il rifiuto di alcuni dipendenti del museo di far parte di questa serata perché in opposizione al governo del Presidente. Secondo gli organizzatori è stata una scelta obbligata: non c'era un altro luogo, ai tempi della prenotazione, che avesse una sala da ballo pronta ad ospitare le 750 persone invitate. Né Donald Trump né vice-presidente Micheal Pence, del resto, sono presenti nella lista dei partecipanti.   

Leggere per capire
Il percorso che la direzione artistica ha intrapreso è molto chiaro: il museo non intende spingere i suoi visitatori a diventare credenti. Tantomeno vuole considerare i contenuti della Bibbia come veri o esemplificativi per migliorare la condotta della nostra vita. È un museo dedicato alla Sacra Scrittura e ai suoi molteplici motivi d’interesse: dalla sua importanza nei secoli ai contenuti che sono stati raccontati; dalla struttura narrativa particolare ai personaggi che vi compaiono. Con un approccio neutrale, e basato sui fatti, verso quella che viene ritenuta come una delle massime opere d'arte esistenti. Con l’obiettivo di sviluppare curiosità e stupore. Con un unico invito finale: “leggete la Bibbia".  

Continua a leggere
  0 Commenti
0 Commenti

Edilizia scolastica: 1 milione e 200mila euro in arrivo in provincia di Siena

Edilizia scolastica: 1 milione e 200mila euro in arrivo in provincia di Siena

«Passo dopo passo - sottolinea Luigi Dallai, deputato del Partito Democratico - l'impegno per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle nostre scuole va avanti. Il lavoro dell'esecutivo e del Governo precedente su questo tema è stato costante e stanno arrivando i primi risultati, con lo sblocco di risorse importanti. Dobbiamo continuare su questa strada perché la qualità della scuole italiana, passa anche dalla capacità di rendere gli edifici scolastici luoghi sempre più sicuri e moderni»

Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole. Per il triennio 2017 - 2019 sono in arrivo oltre 320 milioni di euro, quasi 17 dei quali saranno destinati alle scuole toscane. In provincia di Siena arriveranno 800mila euro per interventi strutturali ai quali vanno aggiunti quasi 416mila euro per il Liceo Alessandro Volta di Colle di Val d'Elsa. Altre risorse stanziate, ma in attesa di finanziamento, saranno destinate a cinque scuole di Siena per opera di manutenzione straordinaria: 690mila euro all'ITI Sarrocchi; 130mila euro all'ITA Ricasoli; 80mila euro al Liceo Piccolomini; 50mila euro al Liceo Galileo Galilei, 102mila euro al Istituto tecnico Bandini.

«Passo dopo passo - sottolinea Luigi Dallai, deputato del Partito Democratico - l'impegno per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle nostre scuole va avanti. Il lavoro dell'esecutivo e del Governo precedente su questo tema è stato costante e stanno arrivando i primi risultati, con lo sblocco di risorse importanti. Dobbiamo continuare su questa strada perché la qualità della scuole italiana, passa anche dalla capacità di rendere gli edifici scolastici luoghi sempre più sicuri e moderni».

fonte: valdelsa.net

  0 Commenti
0 Commenti

Comune di Siena, indetto avviso pubblico per tirocinio al servizio progetti culturali

Comune di Siena, indetto avviso pubblico per tirocinio al servizio progetti culturali

Un tirocinio al Servizio Progetti culturali della Direzione Affari Generali per una durata di sei mesi, con un impegno settimanale di 30 ore e un rimborso spese di 500 euro mensili .

Con l’obiettivo di fornire un supporto tecnico allo sviluppo dei progetti avviati nell’ambito di Siena capitale italiana della Cultura 2015, è in pubblicazione l’avviso pubblico per la selezione di un neolaureato in Architettura del Paesaggio (LM-3) o in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura (LM-4) o in Conservazione dei Beni architettonici e ambientali (LM-10). Ai candidati è richiesta un’età inferiore ai trent’anni, di aver conseguito il titolo di laurea successivamente all’8 gennaio 2017 e di essere iscritti nell’elenco anagrafico dei disoccupati.

L’avviso e il modulo da compilare sono pubblicati all’Albo pretorio online e seguendo il percorso Il Comune>Gare, concorsi e avvisi>Tirocini formativi del sito www.comune.siena.it, oltre che all’URP di Palazzo Berlinghieri (Piazza il Campo, 7/8), alla Direzione Affari Generali (via di Città, 81), al Centro per l’impiego di Siena (via Fiorentina, 81) e nel sito www.impiego.provincia.siena.it.

La domanda dovrà pervenire entro il prossimo 9 dicembre con invio postale all’indirizzo Comune di Siena – Piazza il Campo, 1 – 53100 Siena, o tramite posta elettronica certificata scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure essere consegnata manualmente all’ufficio Protocollo (Piazza il Campo, 1) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, e anche nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 16.30.

Nella mattina del 18 dicembre sono previsti il colloquio e la prova attitudinale. Per informazioni contattare i numeri 0577 292406-38 della Direzione Affari Generali, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; oppure l’ufficio Informagiovani allo 0577 292409 o all’e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; infine, il numero verde gratuito 800.904.504 del Settore Formazione e Lavoro della Provincia di Siena, reperibile dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 9.30/12.30 e 14.30/17.30

fonte: sienafree.it

  0 Commenti
0 Commenti

Tari 2018, stangata in arrivo dalla Legge di Bilancio per la tassa sui rifiuti

Tari 2018, stangata in arrivo dalla Legge di Bilancio per la tassa sui rifiuti

Una sorpresa nella Legge di Bilancio 2018. I Comuni saranno liberi di aumentare la Tari. Stangata in arrivo.

I cittadini di molti Comuni dovranno probabilmente rassegnarsi ad un aumento della #Tari per l’anno 2018. A leggere tra le righe della Legge di Bilancio 2018 si trovano sempre sorprese non proprio piacevoli, pronte ad essere approvate per trasformarsi, silenziosamente, in nuovi balzelli. E’ questo il caso della Tari, l’imposta comunale sui rifiuti che ha sostituito la vecchia Tares, oggetto di una specifica norma contenuta nel documento finanziario in fase di approvazione e che sembra essere studiata apposta per aprire la strada ad una nuova #stangata da parte dei Comuni.
Via libera agli aumenti della Tari nel 2018

Il via libera ad una probabile stangata da parte dei Comuni sulla Tari 2018, viene da una disposizione contenuta nella Legge di Bilancio 2018 che blocca, per il prossimo anno, i tributi comunali.

Unica eccezione è prevista proprio per la Tari che viene espressamente definita ‘liberamente manovrabile’, insieme alla Tassa di soggiorno pagata dai turisti e alla Tassa per l’occupazione di aree e spazi pubblici pagata dagli esercizi commerciali.

Appare quindi scontato che il principale strumento per fare cassa [VIDEO]in mano ai Comuni nel 2018 sarà proprio la Tari, in virtù del fatto che potrà essere imposta ad una platea maggiormente ampia che raccoglie sia privati cittadini che aziende.
Chi deve pagare la Tari, la tassa sui rifiuti imposta dai Comuni

Come è noto, infatti, la Tari è l’imposta, introdotta nel 2014 in sostituzione della vecchia Tares, dovuta da tutti coloro che, a qualsiasi titolo, detengono aree o locali suscettibili di produrre rifiuti. Una imposizione, quindi che riguarda sia affittuari che proprietari di immobili destinati ad uso abitativo o commerciale.

Quella inclusa nell’ultima Legge di Bilancio è una novità destinata, nel caso dei Comuni che dovessero decidere di ricorrere ad aumenti della tassa sui rifiuti, a rendere ancora più ingarbugliata l’interpretazione di un’imposta che è già stata fatta oggetto di diverse precisazioni suscettibili fi produrre un’ondata di richieste di rimborsi.

Ci riferiamo, per la precisione, al recente pronunciamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha dichiarato illegittimo il calcolo della parte variabile della Tari, quella legata al numero dei componenti della famiglia, per le pertinenze quali garage, cantine e solai. Tutti i contribuenti che si sono visti gonfiare in questo modo l’imposta potranno ora chiedere il rimborso, così come potranno fare anche i cittadini di quei Comuni che, nonostante una sentenza di illegittimità da parte della Cassazione, continuano ad applicare l’iva sulla tassa dei rifiuti.

fonte: blastingnews.com scritto da: Sergio Manzo

  0 Commenti
0 Commenti

1° Workshop Internazionale di Dubai dal 14 al 17 novembre

1° Workshop Internazionale di Dubai dal 14 al 17 novembre

1° Workshop Internazionale di Dubai (dal 14 al 17 novembre). Ancora pochi posti disponibili!

Ultime disponibilità per il Workshop formativo che si terrà a Dubai dal 14 al 17 novembre p.v.

Tanti sono i professionisti che hanno già effettuato l’iscrizione e sono pronti a partire con noi. Abbiamo ancora alcune disponibilità sui voli da Bologna e Venezia e per le partenze da Roma e Milano.

Ti invitiamo a riservare subito il tuo posto* per assicurarti l’occasione di entrare in contatto con istituzioni e operatori esteri, avere conoscenza diretta del mercato e raccogliere informazioni circa reali opportunità di lavoro oltre confine. Ricordiamo inoltre che è in corso di richiesta la l’attribuzione di CFP per l’attività formativa.

Per conoscere il programma del Workshop ed avere tutte le informazioni sul viaggio, clicca qui.

Per scaricare il modulo di adesione, clicca qui.

 
N.B. Si ricorda che ai sensi dell’art. 9, l. n. 81 del 22/05/17: “Sono integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro, le spese per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno”.
 

Per informazioni sul workshop:

Elena Valente

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel: 06.85274209

Per informazioni sul viaggio:

Lucilla Meoni

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel: 06.45554085

 

*Per partecipare devi essere iscritto a Inarcassa al momento dell’adesione

  0 Commenti
0 Commenti