La villa sospesa nella pineta con piscina panoramica vista oceano

La villa sospesa nella pineta con piscina panoramica vista oceano

Al Barrio Maritimo II, a qualche ora di auto da Buenos Aires, Luciano Kruk ed Ekaterina Künzel firmano Casa L4, una villa in cemento a vista aperta sul paesaggio circostante

A poche ore di auto da Buenos Aires, adagiata sulla sabbia della Costa Esmeralda, nasce Casa L4, una villa privata con piscina panoramica realizzata con il preciso intento di accogliere ospiti e trascorrere con loro ore di serenità.

La scelta di costruire la casa in cemento a vista, oltre ad agevolare la manutenzione nell’arco del tempo, ha consentito di realizzare forme plastiche e scultoree, come il blocco scale al centro, che serve i tre livelli su cui si estende la casa.

L’impianto progettato da Luciano Kruk ed Ekaterina Künzel è semplice ma estremamente funzionale: la scatola presenta quattro lati, due ciechi con aperture finestrate orizzontali e due completamente vetrati. Al centro la scala di distribuzione fa da filtro tra la zona cucina-pranzo e il soggiorno, mentre ai quattro angoli sono alloggiate camere da letto matrimoniali tutte provviste di bagno privato, così da avere suites il più possibile indipendenti tra loro.

Una grande lastra di cemento sostenuta da un sistema di travi rovesce, supportato da partizioni all'interno della planimetria, e colonne metalliche disposte sui limiti laterali come parti delle strutture in alluminio compongono la struttura di supporto.

Per enfatizzare l'orizzontalità della casa e diminuire l'impatto visivo del sistema strutturale delle travi, è stata arretrata rispetto ai limiti esterni, generando così dei patii che fungono da brise-soleil.

Le attrezzature e gli impianti delle camere da letto e dei bagni sono staccate dal profilo esterno della casa, liberando così le pareti di sostegno.

Sul lato topograficamente più alto, dove la piattaforma del piano principale si adagia sul terreno naturale, la parete laterale è stata ridotta a una partizione sospesa che apre l'interno verso l'esterno attraverso una fessura longitudinale inferiore che protegge lo spazio interno dagli sguardi del lotto vicino.

Sul lato più basso, in cui la casa in calcestruzzo a vista si stacca di due metri sopra il terreno naturale, un muro basso con un'alta apertura longitudinale costituisce il contorno. Entrambe le soluzioni hanno permesso di ottenere affacci e ambiti esterni pieni di luce naturale, senza perdere la privacy interna.

Il corpo scale fora la copertura emergendo come un prisma e consente così alla luce di penetrare al piano inferiore e illuminare in modo naturale la porzione più interna della zona giorno.

La copertura invece è impreziosita da una pavimentazione in doghe di legno che abbracciano le due piscine panoramiche a sfioro e contribuiscono a caratterizzare il solarium, vero angolo di relax dal quale si può godere a 360 gradi del panorama circostante, arrivando a traguardare le cime dei pini marittimi per vedere il mare.

La scatola e lo spazio circostante quindi si fondono in una perfetta armonia di sensazioni e sintesi spaziale.

fonte: elledecor.com

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La stampante 3D edilizia che può costruire palazzi fino a sei piani

La stampante 3D edilizia che può costruire palazzi fino a sei piani


Arriva dalla Russia questa printer in grado di spingersi teoricamente fino a 80 metri di altezza per rivoluzionare il segmento delle grandi costruzioni

La più grande stampante 3D edilizia, ossia per grandi costruzioni, arriva dalla Russia ed è in grado di realizzare un edificio fino a sei piani tutto in una volta. Forse non tutti sanno che le 3D printer stanno trovando una importante e quasi rivoluzionaria applicazione proprio in questo ambito.

D’altra parte per ottimizzare i tempi e ridurre i costi è da tempo che si utilizzano elementi prefabbricati che poi vengono assemblati in loco. Ma con le stampanti 3D per uso edilizio si utilizza la stessa procedura di quelle industriali – se non quelle casalinghe – applicate, però, alle grandi dimensioni.

E per grandi dimensioni intendiamo un condominio, con il vantaggio di una considerevole quantità di tempo e risorse salvate. Inoltre, possono procedere a sostenuta velocità e con grande precisione e autonomia.

Come funziona la stampante 3d edilizia – Chiamata AMT-SPETSAVIA S-500, questa stampante 3D non rivela la propria funzione se si osserva di sfuggita, visto che è costituita da una struttura metallica con quattro pali di sostegno e un componente che si muove in verticale. Il vero e proprio erogatore di cemento è piazzato su una barra che può muoversi in tre dimensioni e che può andare a rilasciare qualcosa come 2,5 metri cubi di materiale ogni ora.

Il dispositivo può lavorare su un volume di 11,5 x 11 x 15 m, ma c’è un interessante orizzonte ancora da esplorare perché tecnicamente può estendere la propria operatività fino a un massimo di 80 metri di altezza. Considerando ogni piano circa 3 metri, questo vuol dire che il performante supporto edilizio potrebbe arrivare a realizzare un edificio di ben 26 piani. Basta fare due calcoli per capire che siamo già nel segmento dei grattacieli.

C’è anche una stampante più compatta chiamata S300 che opera in 11,5 x 11 x 5,4 m di volume e può realizzare edifici fino a un massimo di due piani su una superficie di 120 metri quadri.

Le potenzialità delle stampanti 3d edilizie – Il direttore generale del progetto Alexander Maslov, ha commentato: “Abbiamo sempre cercato una soluzione per la costruzione di edifici multipiano e adesso possiamo dichiarare con sicurezza che questa soluzione esiste. Durante lo sviluppo abbiamo considerato le richieste delle società edilizie al contempo mantenendo l’affidabilità intrinseca delle nostre apparecchiature, facilità di gestione e manutenzione“.

Il debutto delle due stampanti 3d per costruire palazzi è atteso per fine anno. Il futuro dell’edilizia sarà sempre più intrecciato con quello delle stampanti 3D di grandi dimensioni. Sono già numerosi i precedenti di modelli in grado di costruire piccole abitazioni e edifici a un piano. Ma non solo, c’è un progetto italiano che va addirittura a utilizzare i materiali più poveri come il fango per creare ripari ad esempio istruzioni di emergenza.

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Trovare lavoro come architetto negli Stati Uniti

Trovare lavoro come architetto negli Stati Uniti

La classifica dei 300 studi d'architettura migliori d'America (per fatturato) stilata ogni anno da Architectural Record è un ottimo punto di partenza per chi cerca opportunità di lavoro oltreoceano

Studi di architettura classificati in base ai fatturati espressi in milioni di dollari per i servizi e i progetti realizzati nel 2017: è questo il criterio con il quale Architectural Record ha stilato l’edizione 2018 dell’elenco annuale dei trecento migliori studi di architettura negli Stati Uniti.

Al primo posto nella classifica dei migliori studi di architettura degli USA, per il settimo anno consecutivo, svetta Gensler di San Francisco, gigante del settore con oltre 5000 addetti e 44 sedi, con uno stacco davvero notevole, in termini di giro d’affari, rispetto al secondo posto di Perkins+Will di Chicago. Probabilmente la “vision” dello studio percepita dalla clientela per centinaia di progetti conta molto, ossia considerare il design come una strategia focalizzata sui risultati, per concepire un futuro migliore basato su soluzioni innovative.

Ma ovviamente l’innovazione è la parola chiave un po’ per tutti gli studi presenti in classifica, le cui opere e realizzazioni si possono visionare analizzando la lista di Architectural Record.

Potrebbe essere anche interessante collegare la tematica “Dimensions of Citizenship” che i curatori del Padiglione degli Stati Uniti alla 16° Mostra di Architettura della Biennale di Venezia hanno deciso di “scandagliare” nell’edizione attualmente in corso, con sette installazioni di noti architetti.

Per salire in classifica e sbaragliare il “trono” di Gensler, forse tutti gli altri studi di architettura d'America dovrebbero tener conto di come il concetto di cittadinanza sia mutato in tempi recenti e come stia tuttora cambiando.

Il significato classico di cittadinanza è stato modificato profondamente dai flussi transnazionale di capitali, dalle tecnologie digitali, dalle trasformazioni geopolitiche, dai cambiamenti climatici, dal populismo, dalle disuguaglianze sociali….E dunque, come potrebbero rispondere architetti e progettisti a questa trasformazione, e in che modo il loro tradizionale ruolo sta trasformandosi per via di tutto questo? Occorrerà farci un pensiero…

Nel frattempo chi desidera consultare la lista dei primi 300 studi di architettura negli USA può cliccare qui

 

Fonte: elledecor.com

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Architettura in bambù

Architettura in bambù

6 nomi che stanno portando l'architettura in bambù a un nuovo livello

Lo chiamano "acciaio verde" ed è una vera e propria rivoluzione nel mondo dell'architettura sostenibile, che arriva da terre lontane ma sta riscuotendo un grande successo anche in Europa

Bambù per case ecosostenibili: gli edifici in bambù non sono più associati all’idea di architettura povera, ma rappresentano oggi la frontiera dell’architettura green elegante e innovativa.

Se prima infatti questa pianta era utilizzata come materiale da costruzione prevalentemente in Asia e America Latina, oggi la troviamo sempre più frequentemente anche nei mercati Europei e Nord Americani, e molti giovani architetti stanno sperimentando tecniche per renderla sempre più contemporanea, per sdoganare i pregiudizi che si avevano su di essa e sensibilizzare anche l’occidente al suo impiego creativo.

La sua implicazione non è solo nella sfera del design. Il bambù è infatti una pianta davvero strepitosa. Graminacea perenne, sempreverde, dalla crescita spontanea e rapida, la pianta di bambù non ha bisogno di essere curata e si propaga autonomamente, rigenerandosi all'infinito, caratteristica che la rende un materiale estremamente ecologico.

Oltre ad essere universalmente conosciuta come il “il cibo dei panda” le sue caratteristiche e le storie su di essa sono davvero incredibili. Non solo i panda lo apprezzano, nella cucina orientale è molto usato come alimento, per il suo gusto delicato e la ricchezza di vitamine. La resistenza a tensione delle sue fibre lo rende perfetto in edilizia come materiale strutturale, ma in Cina da più di mille anni è impiegato nella realizzazione di gomene e cime di navi, funi dei ponti sospesi; la sua facilità di lavorazione e versatilità (merito delle fibre di bambù molto lunghe) per la produzione di carta, tessuti, parquet; i suoi benefici sono anche nelle foglie, che assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno come poche altre specie.

Tra gli aneddoti sul bambù più interessanti si racconta che sia la prima specie vegetale rinata sui suoli di Hiroshima e Nagasaki dopo il bombardamento atomico del 1945; che sia stato utilizzato da Edison per gli esperimenti che lo condussero allo sviluppo della prima lampadina e che sia finito nel Guinnes dei Primati per aver stabilito il record di pianta che è cresciuta più velocemente in tutto il mondo (70 centimetri in un solo giorno).

Soprattutto negli ultimi anni abbiamo visto sorgere strutture in bambù dal risultato estetico molto diversificato, testimonianza della flessibilità della pianta e della sua rivalutazione, nel campo delle arti creative moderne, come materiale tradizionale e contemporaneo allo stesso tempo, tanto da essergli dedicato un evento, la International Bamboo Architecture Biennale che ha esordito sotto la cura di Ge Qiantao e dell’architetto George Kunihiro nel villaggio di village of Baoxi in Cina nel 2016.

La prima Biennale Internazionale dell'Architettura in Bambù ha presentato 18 costruizioni, realizzate da 12 architetti di fama internazionale tra i quali Kengo Kuma, Vo Trong Nghia, Anna Heringer, Li Xiaodong Atelier and Simon Velez, che sono state costruite in una scenario agricolo.

Partendo da alcuni di quelli che hanno partecipato all'evento e ampliando la ricerca, abbiamo selezionato 6 architetti che, per caratteristiche differenti, si possono definire veri e propri maestri del bambù.

Simon Velez è considerato un esponente autorevole dell’architettura vegetale e ne fa una vera e propria filosofia di vita, associando la costruzione in cemento alla caverna, mentre l’architettura il legno alla vita aerea, sinonimo di liberazione dell’uomo dal suo stato di primitivo rude e carnivoro ed elevazione a essere sano, equilibrato.

Considerato il leader del movimento architettonico volgare, una scuola di design fortemente ancorata al contesto geografico e che utilizza esclusivamente materiali provenienti dal territorio a cui è legata è l'autore di alcune tra le prime realizzazioni contemporanee in bambù d'Europa.

Tra queste il padiglione Zeri all'Expo 2000 di Hannover e la più recente presenza alla 15. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia con l’allestimento Bamboo. L’installazione per la Biennale Reporting from the front a cura del cileno Alejandro Aravena ha visto riflettere l'architetto colombiano sulle straordinarie qualità del bambù come materiale architettonico e strutturale che Vélez definisce “acciaio vegetale” nel tentativo di esaltarlo ed innovarlo ad esempio combinandolo con altri materiali più moderni.

Vo Trong Nghia

Il bambù è veramente il materiale preferito di Vo Trong Nghia, architetto vietnamita fondatore di uno studio che oggi conta più di 40 persone e si contraddistingue per una progettazione che conserva l’espressività della tradizione asiatica, impiegando materiali naturali ed economici per creare un’architettura green contemporanea. Autore del padiglione vietnamita dell’Expo 2015, e già presente con un’installazione alla 15.Biennale Architettura Venezia, anche quest’anno è stato invitato come esponente del Vietnam alla16. Biennale di Architettura di Venezia in occasione della quale ha interpretato il tema Freespace con un padiglione intitolato Bamboo Stalactite, una serie di volte, realizzate incurvando e intrecciando steli di bambù intorno ad una sequenza di stalattiti lignee che corrono da terra alla copertura.
L’ intreccio del materiale crea uno spazio denso, protettivo e ombreggiato ma allo stesso tempo trasparente, aperto, perfetto per contemplare le acque dell’Arsenale di Venezia e riposare sulle poltrone pouf chaise longue. Un’architettura iconica interamente realizzata in bambù, che dimostra le potenzialità estetiche e tecniche di questo materiale.

Mauricio Cardenas Laverde

Il lavoro di Mauricio Cardenas Laverde, architetto colombiano con studio a Milano, si concentra sullo studio e la ricerca di possibili impieghi del bambù nell’edilizia così come nell’architettura d’interni. Un elemento strutturale della sua terra che lui sa adattare anche al contesto europeo., in sostituzione al legno lamellare, ma anche per rivestimenti interni, arredi e design che parlino un linguaggio contemporaneo.

In Cina, ha progettato una casa ecocostenibile in bambù a Baoxi Longquan, in Cina, con una struttura che esplora nuovi modi di costruire usando il bambù: un’architettura a secco, con connessioni in alluminio leggere e facili da assemblare, che combina quello che viene definito “acciaio vegetale” con l’acciaio vero e proprio per creare un sistema di costruzione industrializzato e applica la proporzione aurea per ottenere la standardizzazione dei pezzi, e un impatto visivo armonico.

Marco Lavit

Tra gli autori di sperimentazioni contemporanee, abbiamo scelto un giovane talento dell’architettura italiana, Marco Lavit nominato talento emergente ai Rising Talent Awards 2018, e autore del recentissimo Senato Roof, il progetto di Senato Hotel Milano che ogni anno coinvolge un designer e un produttore di mobili outdoor nel makeover totale dei 100 metri quadri della terrazza. Nella “Milano da bere”, il tetto del Senato Hotel di Lavit cita Le Corbusier con il progetto Modulor, una griglia progettata su modulo regolare con struttura in bambù con cui imbriglia le coordinate spaziali per lasciare al sole, alle nuvole e alle ombre il compito di rompere le regole.
Un gioco di contrasti, prospettive, simmetrie e irregolarità già sperimentato a Port-Louis, Mauritius, nel progetto di una facciata di una facciata in bambù che trasforma un elemento naturale in elemento ordinatore e si risolve in un prospetto che è come un "moucharabieh" per sensibilizzare all’utilizzo del bambù come materiale architettonico.

Kengo Kuma

Se si parla di architettura e bambù non si può non citare il giapponese Kengo Kuma, uno dei massimi esponenti di un’architettura che ricerca la sintesi perfetta fra edificio e paesaggio, fra intervento dell'uomo e gioco della natura. Una delle sue opere più poetiche è la Great Bamboo Wall House, una casa costruita a Pechino, a ridosso della Grande Muraglia, dalla quale l’architetto prende ispirazione. A differenza della Muraglia il muro non è però un elemento che divide ma che unisce popoli e culture, mescolando insieme l’architettura tradizionale giapponese con elementi propri della modernità, come gli arredi minimal chic che caratterizzano l’interno.

Il materiale della tradizione costruttiva locale riveste la struttura, esternamente e internamente, con cortine di canne a distanza variabile l'una dall'altra, che creano una pelle non uniforme attraverso la quale lo spazio passa dall’essere più chiuso e protetto a far filtrare completamente al paesaggio, che si mescola con l’architettura.

Chiangmai Life Architects

Chiangmai Life Architects and Construction è una società con sede in Tailandia specializzata nella progettazione e costruzione di architetture in bambù e terra che combinano un moderno design organico, l'ingegneria del 21 ° secolo e i materiali naturali. Una delle loro opere più imponenti è il Bamboo Sports Hall per la Panyaden International School del 2017, un ecologico campo sportivo in bambù di 782 metri quadrati che riprende la forma del fiore di loto, simbolo della Tailandia e degli insegnamenti buddisti.

La struttura completata ospita un campo da basket e futsal e può ospitare anche campi da pallavolo e da badminton, con gli impianti di stoccaggio posizionati dietro un palco che può essere sollevato automaticamente, e gli spalti per il pubblico. Oltre alla caratteristica di essere un edificio a basso impatto ambientale, grazie alla ventilazione naturale e l’isolamento che assicurano un clima interno ideale per tutto l’anno, quello che rende l’architettura in bambù innovativa è il design strutturale per la portata dell’intervento.

Tralicci di bambù prefabbricati di nuova concezione con una campata di oltre 17 metri senza rinforzi o connessioni in acciaio formano capriate che sono state pre-montate sul posto e sollevate in posizione con l'aiuto di una gru. Un incontro perfetto tra progettazione, tecnologia e tradizione artigianale, per un’ architettura che rappresenta il futuro della costruzione sostenibile.



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Sulle strade della Norvegia le aree di sosta sono capolavori di architettura

Sulle strade della Norvegia le aree di sosta sono capolavori di architettura

Sulla costa norvegese di Andoya lo studio di Oslo Morfeus Arkitekter ha completato un blocco di servizi igienici dalle pareti a specchio, che riflette il paesaggio e offre una magnifica sosta agli automobilisti

Qualche ora passata sull’autostrada obbliga necessariamente a momenti di sosta in aree di servizio spesso molto diverse dalla nostra idea di architettura moderna.

A meno che non siate in viaggio per le strade della Norvegia: dopo l'area di sosta di Ureddplassen, che si è meritata il titolo di "bagno pubblico più bello del mondo", arriva anche il progetto dello studio norvegese Morfeus Arkitekter che ha completato un blocco di servizi igienici dalla struttura angolata e dalle pareti a specchio lungo la Scenic Routes 18, strada panoramica sulla costa norvegese di Andøya.

L’area di servizio, posizionata vicino al bordo dell'acqua, è divenuta una magnifica pausa per i viaggiatori lungo una strada che separa le cime frastagliate a est dall'ampio oceano a ovest.

Nelle vicinanze è situato un bagno pubblico davvero impressionante, progettato con un tetto a forma d'onda curva che, grazie alla sua superficie specchiante, riflette il paesaggio circostante. La struttura architettonica, che trae ispirazione dal clima e dalla natura circostante, è stato costruito in calcestruzzo con una forma angolare che sembra incastonarsi alla perfezione sul terreno accidentato.

Inoltre le pareti di vetro specchiato sul lato posteriore dell'area di servizio di Morfeus Arkitekter in Norvegia consentono agli utenti di guardare il paesaggio dall'interno mantenendo una privacy assoluta. Gli architetti spiegano che l’obiettivo del progetto era privilegiare gli elementi paesaggistici e scultorei, facendo sì che la sua forma non lo definisse immediatamente come edificio.

Non a caso l’effetto mirroring fa sì che l'edificio si fonda perfettamente con l'ambiente circostante, capace di offrire contemporaneamente relazioni ambientali sempre nuove e mutevoli.

L'area di sosta comprende anche una larga panchina creata indipendentemente per poter godere della vista sul mare aperto, aree pic-nic e diversi sentieri calpestabili che raggiungono la cima di Bukkekjerka, una formazione rocciosa considerata per secoli sacra.

Da lì si può godere una delle viste più superbe sulle catena montuosa settentrionale e, d’estate, osservare lo strabiliante fenomeno del sole di mezzanotte.

fonte: elledecor.com

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London Design Festival, una settimana dedicata all'architettura

London Design Festival, una settimana dedicata all'architettura

A settembre Londra diventerà la capitale europea del design con un evento dal respiro sempre più internazionale

Dal 15 al 23 settembre 2018 si terrà a Londra uno degli appuntamenti più importanti del mondo del Design, il London Design Festival. Giunto alla quindicesima edizione, il festival, nato nel 2003, quest'anno prevede più di 400 eventi ad animare la city londinese che sarà arricchita e allestita dalle istallazione degli oltre 300 partner coinvolti.

Il Festival si propone di promuovere Londra come la capitale del design europeo con un evento di respiro sempre più internazionale che si aggiunge alla London Fashion Week e al London Film Festival rendendo la capitale inglese protagonista di eventi sempre più cool a cui non si può mancare.

MultiPly, un progetto in Tulipier Americano

Tra i vari partner coinvolti, il London Design Festival sta collaborando con lo studio di architettura Waush Thistleton, l'American Harwood Export Council (AHEC) e ARUP allo scopo di creare MultiPly, uno dei progetti di riferimento dell'evento.

MultiPly è un padiglione modulare realizzato con tulipier americano lamellare a strati incrociati che sarà installata presso la Sackler Courtyard del Victoria and Albert Museum (V&A). L'obiettivo di questo progetto è quello di incoraggiare i visitatori a ripensare alle proprie case e alle proprie città, riflettendo su nuove modalità costruttive.
Una struttura per rispondere alle sfide moderne

La struttura vuole rispondere a due delle più grandi sfide dell'età attuale, il bisogno di alloggi e la necessità di combattere il cambiamento cambiamento, proponendo la creazione di un'abitazione realizzata attraverso la fusione di sistemi modulari.

Anche la scelta dei materiali vuole dare uno sguardo a queste urgenti necessità: la sostenibilità è un elemento chiave e vitale che sta alla base dell'intero progetto. Infatti, questa struttura tridimensionale verrà costruita utilizzando dei pannelli riutilizzabili e ad alta permeabilità realizzati da 60 metri cubi di Tulipier americano.

Il progetto ambisce a discutere pubblicamente l'urgenza delle sfide ambientali, offrendo uno spazio abitativo innovativo e conveniente che, allo stesso tempo, vuole essere divertente e giocoso. Infatti, l'installazione costruisce uno spazio labirintico fatto di scale, corridoi e spazi aperti, in cui i visitatori saranno coinvolgi alla scoperta del potenziale del legno e dell'architettura moderna.

Un altro punto forte dell'istallazione è la luce che viene riflessa in maniera naturale sul legno creando uno spazio contemplativo e riflessivo, risaltando lo spazio e la struttura stessa.

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Milano Arch Week, una settimana dedicata all’architettura

Milano Arch Week, una settimana dedicata all’architettura

Torna Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicati all’architettura e al futuro delle città, in programma da mercoledì 23 a domenica 27 maggio 2018.
Un fitto palinsesto di eventi aperti a tutti, workshop, installazioni, mostre, performance, lecture con alcuni tra i più prestigiosi vincitori del premio Pritzker: Jacques Herzog, Toyo Ito, Kazuyo Sejima, Wang Shu, ai quali si aggiungono nomi di grande importanza nel panorama internazionale come Bjarke Ingels, David Adjaye, Sou Fujimoto, Massimiliano Fuksas, Andrea Boschetti, Alberto Campo Baeza, Jeanne Gang, Patrick Blanc, Carrilho Da Graça, Ecosistema Urbano, Iñaqui Carnicero, The Decorators, Ensamble Studio.

L’edizione 2018 della manifestazione ha come titolo Urbania, uno sguardo sul futuro delle città, proponendosi come un articolato momento di riflessione sul futuro delle dinamiche dell’architettura e della complessità urbana contemporanea. Una riflessione che avrà luogo in tre delle istituzioni più rappresentative per la formazione del pensiero e del dibattito sulla città: il Politecnico di Milano, la Triennale di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico, ospitando le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens.
Un ricco programma di talk, dibattiti, spettacoli e proiezioni che prenderà il via giovedì 24 con una lecture pubblica di Jacques Herzog. Dal confronto tra Milano e altre città internazionali, il programma – con la curatela scientifica di Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis – si articolerà attorno a tre sfide principali: la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; l’imperativo della sostenibilità e di approcci resilienti e green-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura.
Amministratori, Policy maker, scienziati, filosofi, architetti, scrittori, urbanisti e studiosi di fama internazionale, come Cino Zucchi e Alberto Rollo, si confronteranno per indagare il nesso tra sviluppo sostenibile e inclusivo, trasformazione urbana e cittadinanza. Sabato 26 e domenica 27 maggio, dalla panoramica Sala di Lettura al quinto piano, sarà possibile partecipare a Veduta, performance artistica dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano di mk, una delle compagnie più interessanti della coreografia internazionale, in collaborazione con Triennale Teatro dell’Arte.

Il programma di Milano Arch Week sarà arricchito dalla collaborazione con alcune delle istituzioni più rilevanti del panorama architettonico e culturale italiano e internazionale: dall’Ordine degli Architetti di Milano alla Fondazione Prada, da Artlab – la piattaforma promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo –, fino allo Strelka KB di Mosca.
La seconda edizione di Arch Week è promossa dal Comune di Milano, il Politecnico di Milano e la Triennale di Milano, in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

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Lavori in casa senza permesso di costruire - via libera

Lavori in casa senza permesso di costruire - via libera

Lavori in casa: ecco tutti gli interventi, riparazioni e lavori realizzabili senza dover richiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni (Cil, Cila, Scia), né permesso di costruire

Lo abbiamo detto più volte: il 2018 è l’anno dei lavori in casa. Sono numerosissimi, infatti, i bonus e le agevolazioni previste per chi vuole ristrutturare il proprio appartamento, mettere a verde il proprio giardino o arredare casa con nuovi mobili ed elettrodomestici. Chi ha letto le nostre guide sarà sicuramente aggiornatissimo in proposito (se non le hai ancora lette, ecco una serie di approfondimenti che potranno tornarti molto utili: Lavori in casa: tutti i bonus del 2018; Bonus ristrutturazioni 2018: cos’è e come funziona?; Bonus acquisto mobili 2018: ecco tutte le risposte; Bonus verde 2018: cos’è e quante volte può essere richiesto?).

Ma non è tutto. In relazione al tema casa, le novità non sono finite qui. Sul punto, infatti, è bene sapere che è stato recentemente pubblicato  in Gazzetta Ufficiale(del 07.04.2018) un glossario contenente un elenco puntuale di tutti i lavori in casa, gli interventi e le riparazioni realizzabili senza dover richiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni (Cil, Cila, Scia), né permesso di costruire. Si parla in proposito di cosiddetta edilizia libera, termine che sta ad indicare l’insieme dei lavori in casa (o fuori) che si possono eseguire senza chiedere autorizzazioni al Comune o senza bisogno di depositare documenti e comunicazioni di inizio attività. In buona sostanza, l’edilizia libera riguarda quelle opere per le quali non è necessario né il permesso di costruire, né la Cil, la Cila o la Scia.

Il glossario degli interventi di edilizia libera

Il glossario contenente l’indicazione dei lavori realizzabili senza permesso di costruire si compone di 58 voci. L’elenco, in realtà, non è esaustivo; l’elencazione, tuttavia, esemplifica puntualmente il riconoscimento delle opere che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo, costituendo un vero e proprio vademecum degli interventi di edilizia libera.

La lista dei lavori di edilizia libera, dunque, è molto importante, poiché conferisce maggiore certezza a tutti i cittadini interessati ad effettuare lavori e ristrutturazioni in casa. Ed infatti, l’elenco  che a breve analizzeremo, da un lato, mette insieme tutte le opere per le quali era già pacifico che non fosse necessario un titolo abilitativo, facendo soltanto un’operazione compilativa, comunque molto utile ai cittadini; dall’altro, invece, illustra i casi al limite per i quali, da adesso, i Comuni non potranno più imporre vincoli. Vediamo, allora, quali sono gli interventi di edilizia libera, per i quali non è necessario alcun permesso o autorizzazione
Interventi di edilizia libera: quali sono?

Sono attività di edilizia libera la sostituzione di pavimentazioni esterne ed interne, il rifacimento di intonaci interni ed esterni, il rinnovamento di opere di lattoneria, come grondaie e pluviali, la sostituzione di rivestimenti interni ed esterni e di serramenti. Non è soggetta a comunicazioni o autorizzazioni la sostituzione di inferriate e di altri elementi antintrusione, di parapetti e ringhiere.

Se si rispettano le caratteristiche tipologiche e materiche, anche la riparazione e la sostituzione dei manti di copertura non richiedono comunicazioni o autorizzazioni di alcun tipo. Lo stesso vale per il rinnovamento o la messa a norma degli impianti elettrici, di distribuzione del gas, igienico-sanitari, di illuminazione esterna, di protezione antincendio e di climatizzazione. Anche l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, al di fuori dei centri storici, è considerata come un’attività di edilizia libera. Nessun titolo edilizio anche per i gazebo e altri arredi da giardino.

Attenzione: ovviamente, anche per gli interventi considerati “liberi” resta fermo il rispetto delle prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici e nelle normative di settore, come le norme antisismiche, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dei beni culturali e del paesaggio.

Sul punto, inoltre, si precisa che la lista è ancora aperta: con successivi decreti – si legge nel testo pubblicato in “Gazzetta” – «si provvede al completamento del glossario unico, in relazione alle opere edilizie realizzabili mediante Cila, Scia, permesso di costruire e Scia in alternativa al permesso di costruire». Dunque, dovrebbe essere realizzato un secondo glossario che comprenderà le opere realizzabili tramite titolo edilizio.
Tutti i lavori in casa che non hanno bisogno di permessi

Vediamo, dunque, tutti i lavori in casa che non hanno bisogno di permessi, di autorizzazioni, né di comunicazioni e tutte le relative precisazioni.

Ecco le prime 58 definizioni – ma, come anticipato, la lista resta aperta – degli interventi di edilizia privata che non richiedono comunicazioni (Cil, Cila, Scia) né permesso di costruire.
Lavori in casa: manutenzione ordinaria

    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di pavimentazione esterna e interna;
    Rifacimento, riparazione, tinteggiatura (comprese le opere correlate) intonaci interni e esterni;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di elementi decorativi delle facciate;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di opere di lattoneria e impianti di scarico;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di rivestimenti interni ed esterni;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di serramenti e infissi interni ed esterni;
    Installazione, comprese le opere correlate, riparazione, sostituzione, rinnovamento di inferriate e altri sistemi anti intrusione;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento di elementi di rifinitura delle scale;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento, inserimento di eventuali elementi accessori su scale retrattili e di arredo;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento, messa a norma di parapetti e ringhiere;
    Riparazione, rinnovamento, sostituzione di manti di copertura;
    Riparazione, sostituzione, installazione di controsoffitti non strutturali;
    Riparazione, rinnovamento di controsoffitti strutturali;
    Riparazione, sostituzione, rinnovamento, realizzazione finalizzata all’integrazione impiantistica e messa a norma di comignoli o terminali a tetto di impianti di estrazione fumi;
    Riparazione, rinnovamento o sostituzione di elementi tecnologici di ascensori e impianti di sollevamento verticale

Lavori in casa: gli impianti

    Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento e/o messa a norma di impianti elettrici;
    Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento di impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas;
    Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione di impianti igienico e idro-sanitari e di impianti di scarico;
    Installazione, riparazione, integrazione, rinnovamento, efficientamento di impianti di illuminazione esterni;
    Installazione, adeguamento, integrazione, rinnovamento, efficientamento, riparazione e/o messa a norma di impianti destinati alla protezione antincendio;
    Installazione, adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma di impianti di climatizzazione;
    Riparazione, adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma di impianti di estrazione fumi;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento e/o messa a norma di antenne e parabole e altri sistemi di ricezione e di trasmissione;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento e/o messa a norma di punti di ricarica per i veicoli elettrici

Lavori in casa: le aree pertinenziali, giardini, gazebo e pergolati

    Realizzazione, riparazione, sostituzione, rifacimento e intercapedini;
    Realizzazione, riparazione, sostituzione, rifacimento di locali tombati;
    Realizzazione, riparazione, sostituzione, rifacimento di pavimentazioni esterne, comprese le opere correlate, quali guaine e sottofondi;
    Realizzazione, riparazione, sostituzione, rifacimento di vasche di raccolta delle acque;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di opere per arredo da giardino (ad esempio barbecue in muratura, fontane, muretti, sculture, fioriere, panche e assimilate);
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di gazebodi limitate dimensioni e non stabilmente infissi al suolo;
    Installazione, riparazione, sostituzione e rinnovamento di giochi per bambini e spazio di gioco in genere, compresa la relativa recinzione;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di pergolati di limitate dimensioni e non stabilmente infissi al suolo;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di ricoveri per animali domestici e da cortile, voliere e assimilate, con relativa recinzione;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di ripostigli per attrezzi, manufatti accessori di limitate dimensioni e non stabilmente infissi al suolo;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di sbarre, separatori, dissuasori e stalli di biciclette;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di tende, pergole, coperture leggere di arredo;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di elementi divisori verticali non in muratura.

Lavori in casa: le barriere architettoniche

    Interventi edilizi che siano volti all’eliminazione di barriere architettoniche dagli edifici e che non comportino allo stesso tempo la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti che vadano ad alterare la sostanza dell’edificio, per i quali è necessario un titolo abilitativo;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento, messa a norma, purché non incida sulla struttura portante, di ascensori e montacarichi;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento ed eventuale messa a norma di servoscala o di impianti che abbiano natura assimilabile;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di rampe;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di apparecchi sanitarie di impianti igienico e idro-sanitari;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento dei cosiddetti «dispositivi sensoriali»;
    Movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e alle pratiche agro-silvo-pastorali, compresi interventi su impianti idrici;
    Manutenzione e gestione di impianti di irrigazione e di drenaggio, finalizzati alla regimazione ed uso dell’acqua di agricoltura;
    Manutenzione, gestione e livellamento di terreni agricoli e pastorali;
    Manutenzione e gestione di vegetazione di carattere spontaneo.

Lavori in casa: le opere temporanee

    Opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni;
    Installazione, previa Comunicazione di inizio dell’avvio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di gazebo;
    Installazione, previa Comunicazione di avvio dell’inizio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di stand fieristici;
    Installazione, previa Comunicazione di avvio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di servizi igienici mobili;
    Installazione, previa Comunicazione di avvio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di tensostrutture, pressostrutture e altre strutture che siano assimilabili a queste;
    Installazione, previa Comunicazione avvio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di elementi espositivi di varia natura;
    Installazione, previa Comunicazione di avvio dei lavori, nonché interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di aree di parcheggio provvisorio, purché gli interventi siano effettuati nel rispetto dell’orografia dei luoghi e della vegetazione ivi presente

Lavori in casa: altri interventi, pannelli solari e fotovoltaici

    Pannelli fotovoltaicia servizio degli edifici da realizzare al di fuori del perimetro dei centri storici;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di pannelli solari, fotovoltaicie generatori microeolici;
    Interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;
    Manufatti leggeri posti all’interno di strutture ricettive;
    Installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, camper, case mobili, imbarcazioni, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore;
    Installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di serre compresi elementi di appoggio e o di ancoraggio;
    Depositi di gas di petrolio liquefatti di capacità complessiva non superiore a 13 mc: installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento e messa a norma degli impianti;
    Attività di ricerca nel sottosuolo. Installazione, riparazione, sostituzione e rinnovamento di opere strumentali all’attività di ricerca nel sottosuolo attraverso carotaggi, perforazioni e altre metodologie.

 

fonte: business.laleggepertutti.it

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"L'uomo non può più sopraffare la natura”. L’architetto Cucinella racconta l’installazione all’Orto Botanico di Brera

"L'uomo non può più sopraffare la natura”. L’architetto Cucinella racconta l’installazione all’Orto Botanico di Brera

In occasione del Fuorisalone, il progetto creato con SOS School e fortemente voluto da Eni Gas e Luce

Se vi capita di passare per l'Orto Botanico di Brera, in questi giorni, vi capiterà di osservare 700 mini case di luce, tutte diverse tra loro, che punteggiano il giardino. È l'installazione creata dall'architetto Mario Cucinella per il fuorisalone di quest'anno, un progetto creato insieme alla SOS School (school of sustainability), una scuola post-laurea con base a Bologna, impegnata nella formazione di figure professionali nel campo della sostenibilità.

Un'idea fortemente voluta da Eni Gas e Luce, in partnership con Hive, per raccontare come "il rapporto tra energia e design, grazie alla contaminazione portata dalla tecnologia, serva a migliorare la vita degli italiani all'interno delle loro case". A sostenerlo, durante la conferenza stampa di presentazione all'Università statale di Milano, è Alberto Chiarini, amministratore delegato di Eni Gas e Luce che ha anche sottolineato come l'azienda "abbia il dovere di portare avanti un discorso sul risparmio energetico, soprattutto dal punto di vista comportamentale". Un risparmio garantito anche dalla piattaforma Genius che con le sue soluzioni ha permesso di risparmiare, nell’ultimo anno, fino a 3,5 milioni di kWh.

Il tema di quest’anno: HOUSE IN MOTION

In occasione del FuoriSalone 2018, la rivista INTERNI presenta la ventesima edizione della Mostra Evento più attesa per la Design Week, incontro fra progettisti affermati, grandi aziende e istituzioni.Il rapporto fra uomo e spazio è la base del concetto di "abitare": una connessione fra qualità di vita, e innovazione. In una città che per usare le parole del suo sindaco, Beppe Sala, è nel suo "momentum", la Design Week di quest'anno non poteva che parlare di dinamicità, un evento che è il motore della Milano di domani e che oggi ospita 300.000-400 000 visitatori. Del resto è proprio il connubio tra antico e moderno, tra azienda e progettisti, imprese e design, secondo Gianluca Vago, Rettore dell’Università Statale, "a rendere grande il capoluogo lombardo e l’Italia tutta”.

Un nuovo rapporto, paritario, tra uomo e natura

Per Mario Cucinella l'installazione, che fa parte della mostra "House in Motion", "rappresenta innovazione e tradizione che si incontrano". Le casette si stagliano sullo skyline di una città immaginaria per diventare le protagoniste di uno spazio interattivo dove la smart home dialoga con l'intero sistema urbano. Il rapporto tra la casa, elemento fondamentale della città, e il mondo digitale permette di esprimere al meglio il connubio tra l'energia e la sua gestione consapevole da parte dei cittadini. "L'uomo non può più sopraffare la natura". Quello che Cucinella auspica è una nuova collaborazione tra la componente artificiale e quella naturale. Una simbiosi paritaria espressa perfettamente dall'installazione all'Orto Botanico dove sì, sono presenti molte casette, ma dove è la natura a controllare e dominare l'ambiente.

L'accordo tra Eni Gas e Luce e Hive

Si tratta di una partnership quinquiennale che, al fuorisalone, punta a illustrare come la tecnologia 'smart' per la casa possa migliorare la vita di tutti i giorni e l'efficienza energetica per le famiglie italiane. I due partner proveranno a spiegare ai visitatori della smarTown un nuovo modo di sperimentare l'energia cercando di guidarli verso una scelta di prodotti smart per la casa che siano interconnessi, innovativi e facili da usare. Accanto a questo primo spazio di conoscenza e condivisione si inserisce il primo Experience Store di Eni gas e luce, aperto in Corso Buenos Aires, nel cuore di Milano. Sviluppato su due piani, è stato immaginato e creato per far sentire le persone come se fossero all'interno di una vera "smart home". Le persone potranno rilassarsi, lavorare o incontarsi, e sperimentare cosa significa vivere in una casa intelligente provando di persona le tecnologie Hive.

fonte: agi.it

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Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sismica e infrastrutture i quattro focus di SAIE 2018

Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sismica e infrastrutture i quattro focus di SAIE 2018

Risposte concrete all’evoluzione dell’industria edilizia per intercettare la ripresa

Il settore delle costruzioni attraversa una fase di grande trasformazione, che guarda a nuovi mercati e modalità produttive, puntando a diventare un comparto sempre più integrato, efficiente e sostenibile. La filiera si confronta sui prodotti e le tecnologie, ma si interroga soprattutto sui servizi dedicati all’ambiente costruito, prendendo a modello la via tracciata dall’Industria 4.0.

Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sia edilizia che impiantistica, recupero e protezione sismica, infrastrutture e territorio saranno le parole chiave della 53esima edizione di SAIE, il Salone della nuova industrializzazione edilizia e del territorio, che si terrà dal 17 al 20 ottobre 2018 a Bologna.

L’organizzazione dell’evento è stata affidata quest’anno da BolognaFiere a Senaf, società del gruppo editoriale Tecniche Nuove.

"Nel progetto di riposizionamento di SAIE, un nostro storico prodotto fieristico - commenta Antonio Bruzzone, Direttore Generale di BolognaFiere - abbiamo puntato su un nuovo assetto gestionale che prevede l’affidamento a Senaf e al Gruppo Tecniche Nuove delle prossime 10 edizioni di SAIE. Siamo convinti che le competenze nel mercato fieristico e nel settore delle costruzioni e la solidità del Gruppo possano essere asset capaci di accelerare il riposizionamento di SAIE, che si è posto l'obiettivo di tornare a generare un importante indotto per il territorio e per BolognaFiere”.

“I dati previsionali dell’ANCE indicano il 2018 come l’anno di svolta in cui il settore tornerà a crescere del 2,4% - commenta Gianfranco Ferilli, Vice Presidente di Senaf -. Avremo perciò l’importantissimo compito di valorizzare questa ripresa, con l’obiettivo di portare nell’arco del prossimo biennio il SAIE sul primo gradino degli appuntamenti europei professionali più importanti dell’industrializzazione edilizia”.

“Il tema della sicurezza sismica a cui giustamente SAIE 2018 dedica grande attenzione è strategico: basti pensare che la stima che abbiamo fatto per gli investimenti in opere strutturali di miglioramento sismico per l’edilizia residenziale si aggira attorno ai circa 105 miliardi di euro. Ai quali dobbiamo aggiungere i 33,5 miliardi previsti per gli interventi di riqualificazione energetica. Inoltre - commenta il Presidente di Ance Nazionale Gabriele Buia - è fondamentale che le imprese aprano le porte alla digitalizzazione. L’utilizzo delle più moderne tecnologie nelle fasi di progettazione e costruzione delle infrastrutture può produrre un risparmio complessivo annuale dei costi di realizzazione delle opere stimabile tra i 20,4 miliardi e i 32,3 miliardi di euro”.
TEMI E NOVITÀ DI SAIE 2018

L’appuntamento del prossimo autunno, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare oltre che della Regione Emilia-Romagna, sarà sviluppato in stretta collaborazione con le principali associazioni di categoria del settore, tra cui Agi Associazione geotecnica italiana, Aist Associazione italiana software tecnico, SIG Società Italiana Gallerie, Assobim Associazione BIM, Andil Associazione nazionale degli industriali dei laterizi, Building Smart Italia, Federbeton Federazione delle associazioni del cemento e del calcestruzzo, ISI Ingegneria sismica italiana.

Forte del successo dell’edizione 2016, che ha contato oltre 52mila visitatori, più di 400 espositori e 222 momenti di approfondimento tra convegni e seminari, SAIE 2018 presenterà le novità, le eccellenze e le capacità del “fare italiano” e internazionale, concretizzando in nuovi prodotti e servizi la visione del settore rispetto al futuro di costruzioni, ristrutturazioni e infrastrutture.

Rivolto alle aziende top del comparto, alle realtà che stanno testando nuovi sistemi, tecnologie e reti di distribuzione verso una nuova industrializzazione delle costruzioni 4.0, alle società di servizio, ai progettisti, ai centri di ricerca, alle università e alle start-up che progettano eccellenze, innovano e qualificano il territorio, sarà un evento pensato per aggiornarsi sulle ultime tendenze del comparto, grazie a momenti di alta formazione, ma anche per fare network e trovare opportunità di business.

Grande novità di quest’anno saranno le iniziative speciali, quattro aree dove verranno presentate opere e best practices di eccellenza nell’ambito dell’edilizia antisismica e sostenibile, casi speciali per l’impiego del BIM ed esempi di successo nel settore delle infrastrutture.

Altra novità dell’edizione 2018 sarà l’Innovation Lab situato all’interno del centro servizi - la vetrina del Salone con i percorsi di cambiamento intrapresi dalle aziende, dalle start-up ai centri di ricerca internazionale - con spazi dedicati alla Digital Experience per una riflessione sullo sviluppo digitale dell’ambiente costruito. Fari puntati sull’architettura modulare e sulla progettazione algoritmica e parametrica, ma anche sulla fabbricazione robotica, le tecnologie per la stampa 3D, i sistemi di domotica IOT e le ultimissime novità nel campo della realtà aumentata e della cantieristica digitale. Spunti di tecnologie all’avanguardia, ma con una visione centrale “dal cantiere” per ricollegare l’edilizia del fare con il SAIE -fiera di riferimento- e riportare a Bologna le imprese e tutti gli artigiani che operano nella filiera delle costruzioni.

Con l’obiettivo di facilitare l’orientamento dei visitatori, rendere più efficace la visita del Salone e migliorare la visibilità dei diversi settori, nell’edizione del 2018 sono previsti quattro focus e percorsi tematici, che guideranno il pubblico alla scoperta dei sistemi e delle tecnologie che stanno cambiando i processi costruttivi, dal rilievo alla progettazione, dalla realizzazione al controllo fino alla gestione e alla manutenzione delle opere. Digitalizzazione e BIM; Gestione dell’edificio e riqualificazione edilizia; impianti tecnici in edilizia; Trasformazione urbana, infrastrutture e territorio.

LE INIZIATIVE SPECIALI

Recupero e protezione sismica

Cavalcando i temi di attualità e l’opportunità offerta dallo Stato con il Sisma bonus, SAIE 2018 si occuperà di sicurezza del patrimonio italiano - edilizio ed infrastrutturale - spiegando come la filiera possa trovare spazio in questo mercato, con l’innovazione di progetto e processo, investendo proprio sul tema della riqualificazione sismica. In collaborazione con l’Associazione Italiana Software Tecnico (AIST), un’area del Salone sarà dedicata agli strumenti e all’evoluzione normativa. Inoltre, grazie al supporto dell’Associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI), sarà previsto uno spazio dedicato a progettazione, costruzione e gestione di interventi di mitigazione e di riqualificazione sismica, anche con laboratori dimostrativi.

Sostenibilità, greenbuilding e integrazione impiantistica

La fiera è anche occasione di vetrina e di racconto delle migliori esperienze italiane ed internazionali: per parlare di sostenibilità si mostreranno edifici ad elevata integrazione impiantistica, a basso impatto ambientale e a consumo zero di energia. Architetture che rispondono alle richieste introdotte dalla strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, che prevede la costruzione e la trasformazione degli edifici esistenti in nuovi interventi a energia quasi zero, “NZEB”.

Digitalizzazione e BIM

La digitalizzazione e il BIM rappresentano anche un percorso tematico che attraversa trasversalmente tutta la fiera, con focus speciale sul rilievo digitale, sistemi di restituzione dei dati, software di progettazione, piattaforme di gestione del processo, sui sistemi di realtà virtuale e la modellazione in BIM. A SAIE 2018 inoltre, ritorna DIGITAL&BIM Italia, la sola iniziativa nazionale sulla digitalizzazione nel settore delle costruzioni organizzata con successo nel 2017 da BolognaFiere. In collaborazione con Assobim e Building Smart Italia, eventi e iniziative by DIGITAL&BIM Italia Conference Lab proseguiranno la riflessione sullo sviluppo digitale dell’ambiente costruito. Sono previsti due giorni di conferenza internazionale con esperti, seminari e digital lab di alta formazione e a seguire workshop, arene, momenti di confronto e spazi di networking.

Infrastrutture e territorio

Il sistema di connessioni infrastrutturali sta cambiando in tutto il mondo. In Italia, l’obiettivo è quello di trasformarlo in una rete moderna ed efficiente oltre che sicura, in grado di rispondere efficacemente anche ai fenomeni di dissesto idrogeologico. A SAIE 2018 con la collaborazione di Federbeton, Federazione delle associazioni del cemento e del calcestruzzo, AGI, Associazione Geotecnica Italiana e SIG, Società Italiana Gallerie, sarà organizzata un’area speciale che metterà in evidenza l’eccellenza del know-how italiano in tema di interventi di progettazione, realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture. SIG, promotrice dell’evento internazionale World Tunnel Congress (WTC) che si terrà a Napoli nel 2019, sarà a SAIE con la Conferenza Nazionale dedicata al Tunnelling e alla Digitalizzazione.

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Lombardia,103 mln per edilizia sanitaria

Lombardia,103 mln per edilizia sanitaria

(ANSA) - MILANO, 16 APR - La giunta regionale della Lombardia ha deliberato lo stanziamento di 103 milioni di euro per interventi di edilizia sanitaria. Lo hanno riferito il governatore Attilio Fontana nel corso della conferenza stampa del dopo giunta. "Attraverso il provvedimento approvato oggi destiniamo 75 milioni di euro ad Ats, Asst, Irccs e Areu per interventi di ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche, incremento dei livelli di sicurezza e comfort delle strutture, e miglioramento dell'offerta sanitaria sul territorio" ha spiegato l'assessore regionale Giulio Gallera, aggiungendo che 20 milioni "saranno destinati per interventi minori che le Aziende individueranno nei propri piani di investimento" mentre i restanti 8 milioni andranno "per il completamento di lavori già in essere che necessitano di ulteriori finanziamenti". La giunta ha inoltre sbloccato 33,5 milioni di euro per i Comuni, che potranno investirli per interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, rischio sismico o edilizia scolastica.

fonte: bresciaoggi.it

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La Ceramica e il Progetto - concorso di architettura 2018

La Ceramica e il Progetto - concorso di architettura 2018

L’industria ceramica italiana e Cersaie (Salone Internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno - Bologna, 24-28 settembre 2018) sono
lieti di presentare la settima edizione di La Ceramica e il Progetto, il concorso di architettura che premia le migliori realizzazioni architettoniche con piastrelle di ceramica italiane.

Il concorso è aperto ad architetti e interior designers residenti in Italia che hanno realizzato progetti con uso di piastrelle di ceramica italiane in Italia e all’estero completati tra gennaio 2015 e gennaio 2018.

Per piastrelle di ceramica italiane si intendono i prodotti delle aziende e dei brands che aderiscono al marchio collettivo Ceramics of Italy.
Tre le categorie architettoniche che potranno concorrere al premio: edifici istituzionali, residenziali, commerciali.
Sono ammesse al concorso realizzazioni ex-novo, ristrutturazioni, recuperi architettonici.

Una giuria di esperti esaminerà i progetti pervenuti, tenendo in considerazione creatività, funzionalità ed il gusto estetico della realizzazione.
I criteri di selezione valuteranno la progettazione nel suo complesso, l’impiego e la progettazione con le piastrelle di ceramica, la qualità della posa, la valorizzazione dell’ambiente grazie alle piastrelle ed alle loro caratteristiche di sostenibilità.
Il vincitore di ogni categoria si aggiudicherà un premio di €5.000.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 10 maggio 2018.

Per partecipare leggi il bando di concorso e iscriviti online su: laceramicaeilprogetto.it

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Edilizia, per i piccoli interventi non ci sarà più bisogno del placet del Comune

Edilizia, per i piccoli interventi non ci sarà più bisogno del placet del Comune

E’ stato pubblicato lo scorso 7 aprile sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture che fa l’elenco delle opere realizzabili in regime di attività edilizia libera. "Detto in due parole, i piccoli interventi di manutenzione privati che da adesso in poi, per la loro attuazione, non hanno più bisogno come in precedenza dell’obbligatorio placet del Comune - illustra l’assessore alla Gestione e Programmazione del territorio, Roberta Frisoni -. Rientrano in questa attesa operazione di semplificazione edilizia la sostituzione della pavimentazione interna e esterna, il rifacimento degli intonaci e degli infissi, il rinnovamento e la messa a norma degli impianti, l’installazione e la sostituzione dei pannelli solari, il rinnovamento degli arredi nelle aree di pertinenza (muretti, fioriere e riposti attrezzi)".

"Si tratta indubbiamente di una bella sforbiciata a procedure e lunghe attese e carichi per Comuni e cittadini - viene evidenziato -. Interventi che possono essere realizzati senza necessità di titolo abilitativo i quali andranno anch’essi a dare impulso a un settore che solo adesso, e molto lentamente, sta riprendendosi dalla grande crisi iniziata una decina di anni fa. Il Comune di Rimini accoglie questo decreto con favore, in piena linea con la filosofia programmatica (no al consumo di nuovo suolo, sì alle riqualificazioni e alle rigenerazioni) e soprattutto organizzativa degli uffici comunali che proprio in questi mesi sta entrando nella fase più operativa. Da metà gennaio 2018, infatti, è possibile consultare online l’elenco delle pratiche edilizie associate al fabbricato di riferimento sul territorio. Una ricerca delle pratiche che, tramite un applicativo sviluppato dal Sistema informativo territoriale del Comune di Rimini, consente di effettuare ricerche per via e numero civico, oppure per estremi catastali dell’ immobile o, infine, per numero pratica".

Spiega ancora l'assessore Frisoni: "L’applicativo consente la consultazione del Fascicolo Edilizio, vale a dire l’elenco dei procedimenti edilizi relativi ai fabbricati presenti nel territorio. La base dati, che al momento rappresenta oltre il 70% della documentazione ed è in corso di completamento, è stata costruita mettendo a sistema il patrimonio informativo rappresentato dai vari archivi dei settori dello Sportello per l’Edilizia (Sue). Per accedervi basta cliccare sul link ‘Vai alla consultazione elenco pratiche edilizie’ presente nella pagina web raggiungibile all’URL http://www.comune.rimini.it/consultazione-elenco-pratiche-edilizie. Un pezzo di un processo in corso ancora più ambizioso, e cioè la digitalizzazione dei documenti in archivio e la trasmissione digitale delle pratiche, per migliorare il servizio offerto a cittadini, professionisti e operatori del settore. Una rincorsa per recuperare settant’anni di pratiche pregresse che sta riguardando circa 15mila faldoni".

Frisoni ammette che "c’è un gap enorme da recuperare in Italia sul fronte della burocrazia e di procedure farraginose. Ma credo che quella della semplificazione e della massima flessibilità sia la strada maestra da seguire, insieme all’utilizzo delle nuove tecnologie per rendere il contatto con i cittadini ‘in tempo reale’, per una pubblica amministrazione sempre più moderna. A questa deve necessariamente affiancarsi un processo di semplificazione normativa che consenta di essere più efficaci nella predisposizione di interventi sul patrimonio edilizio esistente, soprattutto in riferimento a progettualità relative alla messa in sicurezza sismica e all’efficientamento energetico".

"E’ evidente che Il percorso intrapreso dalla Regione Emilia Romagna in materia di riuso e rigenerazione del tessuto urbano non può essere ostacolato da una realtà edilizia complessa che crea non poche difficoltà nei processi autorizzativi, si pensi alla mancata legittimità dello stato di fatto derivante da meri errori materiali di rappresentazione grafica o errori progettuali poi corretti in cantiere, tutte difformità rimaste per anni oggetto - conclude -. Purtroppo di non agevoli interpretazioni. un passo in avanti in questa direzione è stato fatto recentemente dalla Regione Emilia Romagna con i provvedimenti in materia di edilizia e di tolleranze costruttive. Crediamo che questa sia la strada corretta da percorrere e da perseguire a tutti i livelli di governo".

 

fonte: riminitoday.it

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Fuorisalone 2018

Fuorisalone 2018

Fuorisalone 2018 con gli architetti: tour guidato al tramonto a Citylife, il quartiere del futuro a Milano

Il curvo, lo storto, il dritto, linee bizzarre incurvate, deformate e inclinate; materiali stravaganti e forme aperte e chiuse che si intersecano. In occasione del Fuorisalone 2018, Neiade organizza un tour guidato al nuovo quartiere di CityLife, firmato Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Il quartiere più futuristico e avveniristico di Milano incontra il design, fra architetture mozzafiato, parchi immensi e opere d’arte disseminate nel verde.

Milano - Il tour guidato a Citylife costeggia viale Cassiodoro, dove si incontra il passato che si rinnova con il Palazzo delle Scintille, il vecchio palazzetto dello sport in stile liberty, unico superstite dello smantellamento del vecchio quartiere della fiera, riconcepito come spazio aperto al pubblico e collegamento tra Citylife e il resto della città.

Milano - Si prosegue poi nella nuova piazza Elsa Morante, recentemente inaugurata, ed ai piedi del simboli di questo nuovo quartiere: la Torre Isozaki e la Torre Hadid. Progettate rispettivamente dall’architetto Arata Isozaki e da Zaha Hadid, con il naso all’insù, rapiti dalle loro forme avveniristiche, le nostre guide-architetti illustrano la fisionomia di Citylife, che attende la conclusione del progetto di Daniel Libeskind. Questi tre gioielli pionieristici per forma e concezione daranno vita a Piazza delle Tre Torri che unirà idealmente non solo la concezione green dei grattacieli con il nuovo parco adiacente, ma trasformeranno insieme alle torri di Porta Nuova l’intero skyline di Milano. L’ultimo arrivato è infine il centro commerciale, punta di diamante della nuova concezione dei grandi shopping center, completi di tutto, come cittadelle autonome.

Si prosegue verso via Spinola, dove gli stessi Libeskind e Hadid hanno progettato le nuove residenze che compongono il complesso abitativo del quartiere. Tappa fondamentale è anche la Fontana Delle Quattro Stagioni, progettata negli anni ’20 in concomitanza con l’inaugurazione della storica Fiera, sempre suggestiva con i suoi giochi d’acqua a simboleggiare quel passaggio di Milano da città storica a città futuristica.

Il tour guidato costa 14 euro, con prenotazione obbligatoria sul sito di neiade.com

fonte: mentelocale.it

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Ordine degli Architetti: “Recuperare piazze e spazi pubblici per rivitalizzare il centro storico dell’Aquila”

Ordine degli Architetti: “Recuperare piazze e spazi pubblici per rivitalizzare il centro storico dell’Aquila”

L’Aquila. “La rivitalizzazione del centro storico dell’Aquila passa attraverso il recupero delle piazze e degli spazi comuni del centro storico. Dopo il sisma del 2009 siamo tutti concentrati sul recupero del patrimonio edilizio, in particolare dei palazzi storici, ma è arrivato il momento di riprogettare gli spazi urbani: piazze, giardini e parchi”. E’ la proposta lanciata da Giuseppe Cimmino, segretario del Consiglio dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, nell’ambito della seconda giornata nazionale del paesaggio, organizzata dal Mibac, che ha avuto come tema centrale “Paesaggi condivisi, tutela e valorizzazione”. Un appuntamento che ha visto protagonista, con una serie di iniziative l’Ordine provinciale degli architetti, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni archeologici e paesaggistici.

“Rischiamo”, il monito lanciato da Cimmino, “di restituire alla città palazzi bellissimi, ma non i luoghi di socializzazione. Come architetti proponiamo una forte sinergia con il Comune, gli altri ordini professionali, la Sovrintendenza, i privati e la cittadinanza per elaborare dei progetti e dei “concorsi di idee” finalizzati alla riqualificazione degli spazi urbani comuni, con particolare riferimento alle piazze che, fino ad oggi, sono state oggetto di utilizzo ausiliario ai cantieri per il posizionamento delle gru e del carrabile e l’approvvigionamento dei materiali edili. Quando riscopriamo, restituendole agli aquilani, le bellissime facciate dei palazzi storici, che hanno una valenza architettonica indiscussa, le stesse affacciano su spazi dismessi, da riqualificare, spesso degradati. Ed è su questo”, conclude Commino, “che dobbiamo lavorare per restituire decoro anche agli spazi pubblici dell’Aquila. In particolare, in centro storico”. Proposte che si legano a doppio filo con la nuova campagna “Paesaggi condivisi 2018”, che ha visto la partecipazione dell’Ordine degli architetti e della Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila, con il seminario “Paesaggio, tutela e valorizzazione”: una riflessione comune sul complesso tema del paesaggio, intesa come salvaguardia e protezione, in un’ottica di partecipazione e sul territorio aquilano e del cratere sismico del 2009.

abruzzolive.it

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Archichef Night 2018

Archichef Night 2018

Gli architetti diventano chef per una sera.

Dopo la prima tappa milanese Archichef Night 2018 arriva a Roma il 21 marzo. Per questo secondo appuntamento la cena evento itinerante mette dietro ai fornelli sei studi di architettura romani: ABDR, Atenastudio, b4architects _ Evels Papitto Architetti Associati, Design 2000, Insula Architettura e Ingegneria, Studio ArchSIDE.

La serata si svolge da Ercoli 1928 – Parioli, posto storico a Roma, che oggi mette insieme gastronomia, cucina e cocktail bar. Nato in zona Prati come bottega dei sapori, ha inaugurato recentemente questo secondo punto come piccolo mercato dove fare la spesa o fermarsi a mangiare. Il progetto è stato curato dall’architetto Roberto Lioni, noto nella Capitale per la progettazione di spazi per la ristorazione.
In cucina c’è il giovane executive chef Andrea Di Raimo che propone piatti tradizionali nostrani realizzati con i prodotti in vendita al banco. In occasione di Archichef collabora con gli studi romani che sono stati chiamati a presentare la propria ricetta preferita o quella in grado di descrivere al meglio i tratti peculiari del loro lavoro. La tradizione culinaria incontra così l’estro e la progettazione architettonica.
Inoltre durante la serata gli architetti raccontano agli ospiti in sala il piatto scelto e la sua preparazione, in questo modo i partecipanti votano la portata migliore. Inoltre una giuria di giornalisti conferisce un riconoscimento al miglior Archichef.

I design partner di questa seconda tappa sono le aziende: Ceramica Sant’Agostino, Dornbracht, Élitis, Flos, Kaldewei, Moroso, Niva architectural elements, SilentGliss, Tubes. Dopo Milano e Roma Archichef prosegue con altre tappe italiane e estere: Genova il 4 aprile, Bari il 18 luglio, Copenaghen il 2 ottobre, Londra il 17 ottobre e Venezia il 20 novembre.

Il format è stato ideato da TOWANT, agenzia dedicata all’organizzazione di eventi di architettura in Italia e all’estero, che collabora con alcuni dei più importanti brand del design italiano e internazionale. Tra le manifestazioni organizzate in questi anni vi sono gli ArchitectsParty che quest’anno festeggiano il decimo anniversario; la DJ Arch, i parties negli showroom del design e l’ArchiBike un tour in bici alla scoperta di luoghi simbolo dell’architettura italiana.

fonte: webitalianetwork24.com

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Portoni di design: l’importanza di una bella porta

Portoni di design: l’importanza di una bella porta

Abbiamo chiesto a Violetta Breda, architetta ed imprenditrice edile, di parlare dell’importanza di un bel portone di design per il proprio garage. Ah, un dettaglio che è importante specificare: non siamo parenti!



Quando mi hanno chiesto di parlare di portoni la prima cosa che mi è venuta in mente è proprio la consapevolezza nella scelta del singolo portone.
Il portone del garage è una delle ultime cose a cui si pensa quando si ristruttura la propria casa o locale. Eppure, anche se in fondo alla to-do list, bisogna ricordare che il portone, spesso, si vede in facciata e costituisce uno degli accessi principali. Un portone è praticamente una parete mobile e come tale va trattata.

Ci sono svariate tipologie di portoni, suddivise in base all’apertura: apertura sezionale, basculante, scorrevole ed a serranda. Oltre a queste funzionalità sono possibili molte personalizzazioni per il rivestimento, che ci permettono di ottenere un risultato esteticamente appagante. Il portone parlerà di noi, delle nostre abitudini e dovrà dialogare con finestre, porta d’ingresso e percorsi di accesso. Da architetta mi focalizzo su quello che ritengo l’aspetto più importante: il materiale. Non parlo della struttura e dei tecnicismi che stanno alla base di un buon portone (siete sul sito giusto!), quanto piuttosto delle molteplici possibilità che ci offre la natura in quanto a texture e colori.

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Tokyo progetta un grattacielo in legno di 350 metri

Tokyo progetta un grattacielo in legno di 350 metri

Tokyo sta per infrangere il record del grattacielo in legno più alto del mondo, ospitando una torre di 350 metri e 70 piani. Il progetto, realizzato dalla società giapponese Sumitomo Forestry insieme allo studio NIkken Sekkei, verrà completato entro il 350° anniversario della città, che cade nel 2041. Il governo ha spinto molto l’utilizzo del legno nelle costruzioni, tanto che nel 2010 ha approvato una legge che obbliga gli edifici pubblici con più di tre piani ad integrare questo materiale.

Il maxi grattacielo proposto dalla Sumitomo si chiamerà W350 Project, e ricalcherà l’idea del Bosco Verticale di Stefano Boeri, inserendo vegetazione ad ogni piano. Soltanto il 10% del palazzo sarà costituito d’acciaio. La superficie totale sarà di 455 mila metri quadri, con appartamenti, uffici e negozi. I balconi, presenti su tutti e quattro i lati esterni dell’edificio, saranno arricchiti con piante di varia natura, un contributo alla biodiversità urbana. Si stima che occorreranno 185 mila metri cubi di legno per completare l’intera struttura.

L’impresa giapponese costerà circa 4,5 miliardi di euro, quasi il doppio delle risorse impiegate per la realizzazione di un grattacielo “tradizionale”. Ma secondo quando detto dalla Sumitomo Forestry, in un comunicato stampa, l’ammontare complessivo dovrebbe essere inferiore alle attese. A ridurre i costi, secondo i costruttori, saranno i progressi tecnologici che da qui al 2041 cambieranno lo scenario.

La costruzione del W350 polverizzerà gli attuali record detenuti da altri edifici in legno nel mondo. Il Brock Commons building, 18 piani per 53 metri, ad oggi rende Vancouver la sede del più alto palazzo realizzato con questo materiale. Sempre a Vancouver, il genio dell’architetto giapponese Shigeru Ban, padre dell’edilizia in cartone, ha portato alla costruzione della Terrace House, un ibrido di calcestruzzo, legno e acciaio da 19 piani. Bazzecole in confronto all’ambizione di Tokyo.

 

fonte: rinnovabili.it

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Architettura urbana, la città è sempre più verde

Architettura urbana, la città è sempre più verde

Si moltiplicano gli esempi di architettura sostenibile integrata ai contesti urbani

Non ci sono più scuse. Le tecniche per costruire nuovi edifici, ampliare le città, continuare ad evolvere dal punto di vista urbanistico smettendo di incidere negativamente sull’ambiente esistono, e offrono mille possibilità. Dagli edifici ‘verdi’ a quelli passivi, dalle strutture in legno a quelle che riutilizzano luoghi abbandonati, l’architettura urbana in chiave green propone tantissime soluzioni. E parliamo di tecniche che vanno ben oltre l’uso di fonti rinnovabili o di materiali riciclati.
L’architettura urbana pensa in verde

E’ divenuto così celebre che dalla sua versione originale italiana che è stato replicato a Losanna, Utrecht, Nanchino, Liuzhou e Parigi. Parliamo del Bosco Verticale, capolavoro di architettura urbana verde che Stefano Boeri ha concepito per Milano. Un edificio che si sviluppa in verticale con una fittissima coltre di vegetazione che lo avvolge. Alberi, arbusti, piante spuntano da terrazzi e scanalature, cambiando di stagione in stagione, diventando un nuovo polmone verde della città. Ma se vogliamo parlare di edifici letteralmente avvolti nel verde possiamo anche citare 88 Market Street di Singapore. Il nuovo progetto di Carlo Ratti (firma che sta dietro la progettazione del padiglione Hortus di F.I.C.O.) prevede di inserire un parco cittadino con un grattacielo, nella città-stato asiatica è tra le prime al mondo per edilizia che integra il verde con l’urbanistica. O ancora Mille Arbres, vera e propria ‘foresta’ parigina: un maxi edificio polifunzionale che ospita un enorme parco verde. Progettato da OXO Architectes e Sou Fujimoto Architects.
Poco consumo, molta efficienza

Ulteriore interpretazione eco dello sviluppo cittadino è quella degli edifici passivi. Ovvero che, grazie ai materiali altamente isolanti, l’esposizione studiata nei minimi dettagli, e una serie di soluzioni architettoniche, non hanno bisogno né di impianto di riscaldamento. Perché sono in grado di mantenere una temperatura interna costantemente piacevole. E’ specialmente nei Paesi nordici che l’architettura passiva sta facendo passi da gigante. A Vancouver è stato appena inaugurato The Heights, un condominio di 60.000 metri quadrati dalle performance energetiche elevatissime.

Inoltre, grande attenzione viene rivolta alle micro-case autosufficienti. Abitazioni piccolissime, il cui design permette di disporre di tutto il necessario. Autosufficienti, grazie a pannelli solari, turbine eoliche, impianti di riuso dell’acqua. E magari anche mobili. Come le Ecocapsule. Inoltre, il tema degli spazi ristretti si collega ad una nuovissima, innovativa soluzione architettonica che diversi studi stanno sperimentando. Si tratta delle case plug-in, prolungamenti di abitazioni già esistenti che si ‘attaccano’ alle facciate dei palazzi. In pratica l’edificio si espande senza alcuna necessità di nuovi cantieri, ma grazie a prefabbricati di design. Un esempio è quello di Plug-In City 75 di Studio Malka.

Altre soluzioni

Tra le soluzioni che più si stanno facendo largo nel mondo dell’architettura urbana c’è l’impiego (anzi, la riscoperta) del legno. Edifici realizzati con strutture lignee per garantire salubrità, resistenza, e minimo impatto ambientale. Ogni mese un edificio si propone come il ‘grattacielo in legno più alto del mondo’. Al momento sembra che quello di Tokyo, che vedrà la luce nel 2041, sia il progetto più ambizioso. Si chiama W350, misurerà 350 metri ed è un progetto di Sumitoro Forestry Co.

Non è da sottovalutare poi l’importanza della riconversione di edifici in disuso, specialmente quelli industriali. Che magari nella loro realizzazione originale non erano affatto ecologici. Ma il concetto di riutilizzarli, ‘riciclarli’ dona loro una nuova aura green. Particolarmente curioso Wunderland Kalkar, un parco di divertimenti tedesco realizzato nella sede di un’ex centrale nucleare.

Infine, una soluzione che vanta una incredibile rapidità di costruzione (e quindi un bassissimo impatto ambientale dovuto all’assenza di cantieri) e una grande possibilità di personalizzazione. Sono gli edifici modulari, prefabbricati che si assemblano in poche ore, dando vita ad abitazioni ad impatto zero. Modscape è una firma di architettura che esplora i confini dell’architettura modulare e produce eccellenti esempi di questa tecnica. Tra i più recenti, Project Franklinford, una villa completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

fonte: stile.it

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Festival dell'edilizia leggera

Festival dell'edilizia leggera

Prosegue fino a sabato (3 marzo) il Fel - Festival dell'edilizia leggera, al Polo Fiere di Lucca.

Un evento che si rivolge ai professionisti del settore ma che si apre con ingresso gratuito anche al pubblico e agli amanti del “fai da te”.
Protagonisti del settore (imbianchini, cartongessisti, decoratori, restauratori, artigiani, imprese edili, architetti, geometri e designer), che trovano una festa rivolta al mondo del colore e dell’edilizia, capace di accostare ai temi della formazione e dell’informazione commerciale, momenti di svago, spettacoli ed intrattenimenti. Isole dimostrative, dove poter sperimentare le ultime tendenze e novità, e tutto quello che ruota intorno al mondo della decorazione partendo dal colore, toccando argomenti come il risparmio energetico, la costruzione a secco e il risanamento edilizio; il tutto condito da spettacoli di grandi attrattiva.

L'appuntamento è domani (2 marzo) dalle 10 alle 21, con una giornata di orario prolungato, con tanto di appuntamento per un'aperitivo in musica alle 19 e sabato dalle 10 alle 16.
Per le ultime tendenze addirittura una sfilata della carta da parati, per capire dove va la moda casa (domani dalle 14 alle 18 e sabato 3 dalle 10 alle 15).
Intrattenimento e spettacoli come con il body-painting e artisti di varia natura coloreranno ogni angolo del padiglione. Attesa è la performance sponsorizzata da KobraPaint dei due writers di fama internazionale Fabio Colombini (in arte Acme 107) e Giuseppe Di Biccari, che realizzeranno dal vivo opere di urban & street art, durante le intera giornata di domani.
Protagonista anche la junk music (domani alle 12 e sabato alle 14,30), con la band Capone & BungtBangt. Una forma d'arte che rappresenta la musica ecologica creata con strumenti unici composti da barattoli, elastici, scope, lamiere e tanti oggetti raccolti tra i rifiuti solidi urbani. Domani dalle 18 alle 21 anche uno spettacolo suggestivo di luci e colori con Sikkens e i Lux Arcan gli artisti usciti dallo scrigno di Italians'got talent.

fonte: luccaindiretta.it

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