Terremoto: un "marchio" per la sicurezza sismica degli edifici

Terremoto: un "marchio" per la sicurezza sismica degli edifici

Promuovere la cultura della prevenzione del rischio sismico attraverso la diffusione del marchio di qualità “Sisma Safe”, il primo in Italia sulla sicurezza statica e sismica degli edifici. È questo l’obiettivo dell’accordo tra ENEA e l’associazione Sisma Safe per la diffusione della cultura della sicurezza sismica e della qualità della progettazione e della realizzazione degli edifici pubblici e privati, come scuole, ospedali, alberghi, uffici, aziende e abitazioni.

Il marchio “Sisma Safe”, ideato dall’omonima associazione culturale marchigiana nata a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016, verrà rilasciato sulla base di criteri altamente selettivi su richiesta dei proprietari degli edifici e permetterà di identificare a colpo d’occhio le strutture a prova di terremoto, diffondendo la consapevolezza che è possibile intervenire sugli edifici per sentirsi al sicuro dal rischio sismico.
In base all’accordo, ENEA[1] contribuisce alla redazione del disciplinare tecnico per la definizione dei criteri per il rilascio dei marchi di qualità[2]. L’Agenzia inoltre fornisce supporto nella nomina delle commissioni tecniche incaricate di valutare la documentazione presentata dai proprietari degli immobili, nonché nelle consulenze per l’attribuzione del marchio, mettendo a disposizione competenze e professionalità e partecipando a eventi informativi e formativi per tecnici di settore e cittadini.

“In Italia abbiamo conoscenze tecnico-scientifiche e norme efficaci per progettare e costruire nuove strutture con un elevato grado di sicurezza ma servono, ovviamente, controlli severi”, afferma l’ingegnere dell’ENEA Paolo Clemente, componente del comitato tecnico-scientifico dell’Associazione Sisma Safe insieme al collega Giacomo Buffarini.
“Riteniamo fondamentale, inoltre, che le strutture di nuova realizzazione e gli interventi su quelle esistenti siano progettati non solo con l’obiettivo di evitare il collasso, ma anche in modo da ridurre il più possibile i danni in occasione di eventi sismici, limitando i costi e i tempi di ricostruzione e, quindi, puntando ad una maggiore resilienza. Tale obiettivo è facilmente perseguibile adottando moderne tecnologie antisismiche, come l’isolamento alla base. In questo senso, il marchio Sisma Safe è un passo importante per riconoscere le strutture nuove che, oltre a rispettare le norme tecniche vigenti, sono ispirate a criteri di costruzione ‘a regola d’arte’, e le strutture esistenti che sono state migliorate fino a livelli di sicurezza accettabili”, conclude Clemente.

L’ENEA è in prima linea nella ricerca sul rischio sismico, in particolare sulla vulnerabilità sismica delle strutture civili, industriali e d’interesse storico e artistico, e il loro adeguamento sismico mediante tecnologie innovative; sulla pericolosità sismica, attraverso studi di microzonazione, strumento indispensabile per la pianificazione territoriale, e analisi della risposta sismica locale, che consente di valutare le modifiche che il moto sismico subisce a causa delle condizioni geologiche e geotecniche negli strati superficiali del suolo. Inoltre, l’ENEA ha un ruolo primario nello sviluppo e nell’applicazione di tecnologie antisismiche innovative per edifici ordinari, strutture di interesse storico e artistico, ma anche impianti a rischio di incidente rilevante, ponti e infrastrutture in genere.
“Il Marchio rappresenta un simbolo positivo la cui finalità è quella di valorizzare l’impegno profuso dai proprietari di strutture nel realizzare edifici o interventi di adeguamento strutturale volti a garantire la tranquillità dei fruitori del proprio immobile”, sottolinea Francesca Ottavio, vice presidente dell’Associazione Sisma Safe. “Il nostro auspicio è quello di modificare la percezione del rischio sismico da parte delle persone spingendo l’opinione pubblica ad interrogarsi ed agire puntando sulla prevenzione, in quanto nessuna imposizione di legge, se non estremamente punitiva, è riuscita ad oggi a risvegliare e a tenere vivo l’interesse per la sicurezza delle strutture che ci circondano, per questo ci rivolgiamo in particolare al settore turistico, per il quale il marchio di qualità può contribuire a promuovere e comunicare la sicurezza delle strutture ricettive in tutta Italia, e svolgere un ruolo di traino, per offrire al viaggiatore la garanzia di un soggiorno all’insegna della tranquillità”, conclude Ottavio.

Ristrutturazione edilizia e pratica Enea, la guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate

Ristrutturazione edilizia e pratica Enea, la guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate

E’ stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate la nuova versione della guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”, aggiornata al 23 novembre 2018. E tra gli aggiornamenti più recenti c’è la comunicazione all’Enea dei lavori effettuati.

Nel dettaglio, le novità si riferiscono all’attivazione del sito Enea per l’invio dei dati utili all’accesso alle detrazioni, i termini entro cui inviarli e l’elenco degli specifici interventi soggetti all’obbligo di comunicazione.

Per poter beneficiare del bonus ristrutturazioni del 50% relativo ai lavori edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, realizzati nel 2018, è necessario informare l’Enea. In che modo? Inviando all’ente la documentazione relativa ai lavori, entro 90 giorni dalla data di ultimazione o del collaudo. E proprio qualche giorno fa, l’Enea ha inaugurato e reso disponibile, all’indirizzo ristrutturazioni2018.enea.it, il portale per la trasmissione delle informazioni necessarie a ottenere le agevolazioni.

Solo per gli interventi la cui data di fine lavori (o di collaudo) è compresa tra il 1° gennaio 2018 e il 21 novembre 2018 il termine dei 90 giorni decorre da quest’ultima data, con scadenza 19 febbraio 2019.

La guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate contiene, tra le altre cose, uno schema con le specifiche tipologie di interventi da comunicare obbligatoriamente all’Enea.

Strutture edilizie:

    riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
    riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi;
    riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno.

Infissi:

    riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi.

Impianti tecnologici:

    installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
    sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto;
    sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto;
    pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto;
    sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto;
    microcogeneratori (Pe<50kWe);
    scaldacqua a pompa di calore;
    generatori di calore a biomassa;
    installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
    installazione di sistemi di termoregolazione e building automation;
    installazione di impianti fotovoltaici.

 

A 3TI Progetti la realizzazione delle linee guida della Rail Baltica

A 3TI Progetti la realizzazione delle linee guida della Rail Baltica

3TI PROGETTI, dopo essersi aggiudicata la gara indetta da RB Rails AS, ha firmato il contratto per la redazione del manuale delle linee guida alla progettazione architettonica, del landscape e della visual identity del progetto Rail Baltica.
“Si tratta di un progetto di grande rilevanza – commenta Alfredo Ingletti, Presidente di 3TI PROGETTI – perché ha un grande respiro europeo essendo uno dei progetti di trasporto prioritari dell’Unione visto che integrerà gli Stati Baltici nella rete ferroviaria europea: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e indirettamente anche la Finlandia”.
La Rail Baltica sarà, infatti, il collegamento ferroviario transfrontaliero al momento mancante che unirà Varsavia, Vilnius, Kaunas, Panevežys, Riga, Pärnu, Tallin, Helsinki per un totale di 870 km. Mentre la maggior parte dei paesi europei utilizza binari con scartamento di 1435 mm, infatti, gli Stati Baltici ricorrono ancora agli standard russi che prevedono binari di 1520 mm di scartamento. Per tale ragione i collegamenti delle carrozze ferroviarie baltiche risultano finora inaccessibili alle reti ferroviarie di Polonia e Germania. Indirettamente questo percorso include anche la Finlandia visto che il progetto prevede anche la possibilità di costruire un tunnel ferroviario sottomarino che potrebbe collegare Tallin a Helsinki.
“In questo progetto – afferma Michele Amerio, direttore tecnico di 3TI e responsabile del progetto – 3TI PROGETTI avrà un ruolo prioritario dovendosi occupare dell’elaborazione di un insieme di criteri, regole, disegni concettuali che determineranno le linee guida paesaggistiche, tecniche, normative ed economiche per la progettazione architettonica della Rail Baltica”.
La linea ferroviaria Rail Baltica sarà completamente elettrificata e, quindi, a impatto ambientale zero e si svilupperà su 870 km, di cui 265 km in Lettonia, 213 km in Estonia e 392 km in Lituania. I treni passeggeri dovrebbero funzionare a una velocità massima di 249 km/h, con una velocità media di 170 km/h mentre la velocità massima per i treni merci è prevista in 120 km/h. Rail Baltica sarà realizzata utilizzando le tecnologie e i materiali più avanzati. Alcuni di essi sono ancora in fase di elaborazione, standardizzazione o appena commercializzati. Nuovi terminal saranno costruiti in ciascuno dei paesi baltici per consentire un trasferimento rapido ed efficiente di passeggeri e, in particolare, delle merci. Le stazioni ferroviarie rappresenteranno veri e propri centri multimodali per il collegamento con diversi servizi urbani, regionali e di lunga distanza con parcheggi per auto e biciclette, negozi e aree ricreative.
Rail Baltica verrà costruita secondo i più severi requisiti di sicurezza. L'ultima generazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) sarà utilizzata per controllare il movimento del treno. Tutti gli incroci con strade e percorsi pedonali saranno a due livelli. Le stazioni passeggeri avranno tutte le strutture necessarie per rendere l'accesso ai servizi ferroviari un'esperienza facile e piacevole per chiunque.
La linea è pianificata in modo da evitare per quanto possibile le aree protette di Natura 2000 e senza un impatto significativo su altre aree protette sensibili dal punto di vista ambientale. Ove necessario, verranno installate barriere antirumore e saranno anche realizzati passaggi speciali per gli animali.
“Con questo progetto – spiega Ingletti – raggiungiamo un’area geografica di grandi potenzialità infrastrutturali per noi ancora inesplorata ma da tempo monitorata. Oltre allo sviluppo di molti progetti nei paesi arabi e a una consolidata presenza in Romania, 3TI PROGETTI oggi si affaccia nei Paesi Baltici avvicinandosi sempre di più all’Europa, punto di riferimento strategico dove affrontare importanti sfide contro competitor di tutto rilievo”.

Tra natura e artificio, Il teatro cinese che sembra una foresta di bamboo

Tra natura e artificio, Il teatro cinese che sembra una foresta di bamboo

Lo studio Steven Chilton Architects ha immaginato un'architettura rarefatta che rielabora le forme organiche



In Cina, nella provincia di Jiangsu, nella città storica di Wuxi, lo studio londinese Steven Chilton Architects ha progettato, attraverso i due gesti fondamentali di appropriazione dello spazio - il recingere e il coprire - il Wuxi Show Theater: un teatro che sembra una foresta di bamboo. Progettato per ospitare 2000 persone, verrà inaugurato ufficialmente nel dicembre 2019 con un nuovo spettacolo del regista teatrale Franco Dragone, famoso per la sua produzione House of Dancing Water.



Scomponibile in tre parti: il colonnato, la copertura e il volume interno, l’edificio dalla forma circolare prende ispirazione dal Sea of ​​Bamboo Park a Yixing, la più grande foresta di bambù della Cina. Entrare è come addentrarsi in una giungla. Le colonne, irregolari lungo tutto il perimetro, e inclinate secondo diverse angolature, creano varchi in prossimità delle entrate dando l'idea di tronchi sottili. Immaginate come fossero fusti di bamboo, sorreggono una tettoia traforata che richiama un motivo vegetale: una copertura con foglie stilizzate dalle trame dorate, realizzate in lamelle di alluminio anodizzato dalle forme triangolari, disposte a creare un gioco di luci e ombre.



La luce del sole, attraversando gli spazi vuoti tra un triangolo e l’altro, rende mutevole il paesaggio sottostante, abitato dal teatro vero e proprio, rivestito con strisce bianche e oro che richiamano la verticalità delle strutture circostanti.



Durante le ore serali l'illuminazione dona un’atmosfera spirituale all’architettura: le luci provenienti dal basso enfatizzano la fitta presenza delle colonne bianche, riflettendo la superficie del soffitto irregolare e brillante.

fonte: elledecor.it

Portoni Sezionali in legno Breda, calore ed eleganza per il tuo garage

Portoni Sezionali in legno Breda, calore ed eleganza per il tuo garage

I dettagli fanno la differenza. Soprattutto quando si parla dello stile di casa
Arredare o rinnovare casa è sempre eccitante. Si può partire da una tela vuota o da un progetto più o meno avanzato, ma qualsiasi sia il punto di partenza non si può non fantasticare su quello che sarà il risultato finale. Ci si ferma a pensare a ogni dettaglio della casa: dai colori delle pareti ai mobili che desideriamo comprare, fino al più piccolo suppellettile riposto sulla libreria del nostro salotto.
Quando si è in coppia però, non sempre le nostre idee rispecchiano completamente quelle del nostro partner. C’è chi vorrebbe un design molto moderno e contemporaneo, chi adora lo stile urbano e metropolitano, altri invece preferiscono un arredamento dal sapore etnico e colorato.
 
Qualsiasi siano le preferenze in termini di arredamento, c’è sempre una componente a cui è molto difficile rinunciare: il legno.
Questo materiale infatti, riesce a conferire quella componente di eleganza e calore che si inserisce in modo perfetto in ogni ambito, dall’arredo vintage a quello contemporaneo.
Una costante, questa, che vale anche per ciò che riguarda i portoni di casa. Un garage con un portone sezionale in legno, infatti, dona grande fascino all’edificio, senza però lasciare da parte la modernità. Un risultato unico ed esclusivo, di cui noi Breda siamo grandi intenditori.
 
Qualità dei materiali e tecnologia per i portoni sezionali in legno Breda
Tutta la tecnologia di un portone sezionale, reso ancora più prezioso dai toni caldi del legno. Queste le caratteristiche della gamma Wood Line e Pegaso Line di Breda, che per i loro modelli impiegano materiali di grande qualità come i pannelli in compensato marino Okumè, un legno originario dell’Africa equatoriale ad altissime prestazioni, impiegato anche nel settore navale per la sua grande resistenza all’umidità e alle più rigide condizioni atmosferiche.
Una brevettata sagoma anti pizzicamento garantisce inoltre la sicurezza nel movimento del manto, che viene minuziosamente rifinito con una mano di fondo di vernice impregnante e con due mani di finitura, per rendere il legno ancora più resistente e sempre impeccabile sul piano estetico.
Nell’ottica aziendale del rispetto dell’ambiente, inoltre, tutti i prodotti impiegati sono garantiti naturali, come le vernici ad acqua utilizzate per il rivestimento del legno.
 
Wood Line, tutto il fascino del legno con il tuo tocco personale
Wood Line è la collezione di portoni sezionali in legno Breda dalla forte personalità. Il modello Top, con la sua lavorazione estetica a specchio, arreda in modo raffinato ogni garage, mentre Civic, con il suo fascino retrò, reinterpreta in chiave contemporanea l’estetica degli antichi portoni sezionali, inserendosi perfettamente in contesti moderni e prevedendo anche l’aggiunta di porte e sezioni vetrate. Pannelli con fresatura verticale per Polis e orizzontale per Gara arredano con semplicità e sobrietà qualsiasi edificio.
Grazie alla vasta gamma di nuance per il rivestimento, che spaziano dai toni chiari alle tinte più scure e calde, è poi possibile personalizzare il modello del proprio portone sezionale in legno. Personalizzazione che si estende anche ai disegni e alle configurazioni, adattabili secondo la propria fantasia, per un portone davvero unico.

Corso BIM Coordinator, 35 CFP - Milano

Corso BIM Coordinator, 35 CFP - Milano

Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi essenziali per il bagaglio di conoscenze di un BIM Coordinator, utili anche per affrontare un eventuale esame di certificazione ICMQ per il suddetto Esperto BIM. Oltre ad una solida base introduttiva, verranno affrontate diverse tematiche legate al BIM come processo: dagli aspetti normativi, alle soluzioni software, all’interoperabilità aperta e ai documenti chiave; elementi imprescindibili per chi conduce attività di coordinamento all’interno di un progetto sviluppato in maniera digitalizzata.
Nelle due giornate relative alla parte pratica si effettuerà un analisi dettagliata dell’attività di controllo e validazione dei modelli BIM, e della loro verifica rispetto ad alcune normative individuate come esempio del processo. E’ prevista una formazione teorico-pratica sul software Solibri Model Checker nel quale si affronteranno i temi relativi alle Revisioni dei Modelli, alla Verifica della rispondenza a specifiche esigenze e norme progettuali ed alla Comunicazione delle incongruenze rilevate.

CERTIFICAZIONE ICMQ
Il corso è preparatorio all’esame per il conseguimento della Certificazione ICMQ per il ruolo di BIM Coordinator.

Clicca qui per conoscere il programma di ciascuna giornata, ulteriori dettagli e compilare il modulo di iscrizione.

“ECO-Med” e “Progetto Comfort”: al lavoro per le edizioni del 2019

“ECO-Med” e “Progetto Comfort”: al lavoro per le edizioni del 2019

Si è chiusa venerdì 9 novembre la 23esima edizione di “Ecomondo”. Al via i lavori per le prossime edizioni in Sicilia di Eco-Med e Progetto Comfort 2019. A Rimini, in rappresentanza di Amazing, è stata presente il direttore marketing Giusy Giacone.


1° SALONE GREEN EXPÒ DEL MEDITERRANEO “ECO-MED” 2019

“Eco Med” 2019 nasce da una evoluzione di Progetto Comfort. “Eco-Med” si affianca al progetto originario, con l’ambizione di concorrere a cambiare il paradigma nell’attuale gestione dell’ambiente, in particolar modo a quei territori che presentano ancora gravi deficit infrastrutturali e gestionali. Esso si rivolge alle istituzioni e alle imprese che si occupano del ciclo dei rifiuti, del ciclo delle acque, delle bonifiche, dell’energia rinnovabile, della mobilità e della sostenibilità in generale.


PROGETTO COMFORT 2019

Salone Internazionale Progetto Comfort 2019 si conferma l’evento più qualificato del Sud Italia, in materia di “smart cities” con proposte e soluzioni innovative sui temi Bioedilizia, Comfort, Impianti HVAC+R, Sanità e Termoidraulica. Progetto Comfort si sta preparando alla sua undicesima edizione. Il progetto è prevalentemente indirizzato all’ambiente urbano, con focus su: servizi tecnologici, innovazioni di prodotto per il miglioramento del comfort abitativo, componentistica per impianti, dispositivi di controllo, nuove tecnologie e materiali per la costruzione, infrastrutture e territorio, recupero e protezione sismica, sistemi impiantistici d’avanguardia e controllo domotico del sistema edificio in piena ottica “smart cities”. La manifestazione intende dare ai visitatori, agli espositori, ai ricercatori, alle istituzioni pubbliche e private, ai professionisti e alle imprese, l’opportunità di ampliare scambi e conoscenza sui più importanti temi a carattere ambientale. L’evento, unico per l’intera Sicilia, offrirà, nei suoi tre giorni di svolgimento (dall’11 al 13 aprile 2019), un’occasione di confronto tra addetti ai lavori, ricercatori, tecnici specialistici e utenti finali.

Sanatoria edilizia: cosa significa e come funziona la procedura

Sanatoria edilizia: cosa significa e come funziona la procedura

Una costruzione abusiva costituisce sia reato come abuso edilizio sia illecito amministrativo. Il reato è soggetto a prescrizione, mentre invece l’illecito amministrativo non si prescrive mai.
Il Comune interessato potrebbe ordinare la demolizione della costruzione abusiva. Mentre da un punto di vista penalistico, dopo il decorso di quattro o cinque anni, il reato edilizio è prescritto.
Per chi commette l’abuso edilizio è previsto l’arresto e l’ammenda, mentre la sanzione amministrativa concerne il ripristino dello stato dei luoghi entro un termine di 90 giorni.
Per il colpevole del reato è previsto l’arresto e una multa, con importo massimo di 51.645€.
A livello penale, realizzare un intervento edilizio illecito è punito secondo l’art. 44 del D.P.R. n. 380/2001.

Ci sono tre diverse ipotesi:

    l’ammenda fino a 1.0329 euro per l’inosservanza delle norme, delle prescrizioni e delle modalità esecutive dei lavori previste dal Decreto nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire;
    l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l’ordine di sospensione;
    l’arresto fino a due anni e l’ammenda da 15.493 a 51.645 euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso.

La sanatoria edilizia è anche un illecito amministrativo (che può portare anche alla demolizione dell’opera, ma non alla sanzione penale). In questo caso la prescrizione non scatta mai. Quindi, una volta che venga accertata l’esistenza dell’opera abusiva, è legittimata sempre l’adozione del provvedimento di demolizione.
Procedure per domande di inizio lavori: CILA E SCIA
La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) e la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) sono procedure con le quali è possibile dare inizio ai lavori il giorno stesso in cui la pratica viene depositata presso gli uffici comunali.
La SCIA va presentata nel caso in cui gli interventi in questione interessino parti strutturali dell’immobile o comportino modifiche esterne dell’edificio.
Al termine degli interventi previsti dalla CILA, il direttore dei lavori deve comunicare al Comune la regolare esecuzione e le eventuali varianti. Il decreto legislativo 126/2016 e il decreto legislativo 222/2016 sostituiscono parzialmente la Denuncia Inizio Attività (DIA) con la SCIA.

Gli interventi che è possibile realizzare mediante segnalazione certificata di inizio di attività, SCIA, sono:

    interventi di manutenzione straordinaria sulle parti strutturali degli edifici;
    azioni di restauro e risanamento conservativo sulle parti strutturali degli edifici;
    interventi di ristrutturazione edilizia che non comportino modifiche di volumetria, cambio di destinazione d’uso nei centri storici, cambio di sagoma degli edifici vincolati.

Viene introdotta anche la SCIA alternativa al permesso di costruire (ossia la super SCIA che sostituisce la Super DIA) e riguarda:

    interventi di ristrutturazione che implicano modifiche sostanziali;
    nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica disciplinati da piani attuativi e accordi negoziali;
    interventi di nuova costruzione che attuano strumenti urbanistici generali.

La SCIA sostituisce totalmente la Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) rendendo più snello l’ottenimento di un titolo per eseguire dei lavori.

Fonte: articolo di Mariangela De Pasquale




Gli architetti torinesi protagonisti a Restructura

Gli architetti torinesi protagonisti a Restructura

Si conferma per il quinto anno di seguito la presenza dell’Ordine degli Architetti di Torino a Restructura con uno stand e un fitto calendario di appuntamenti.
Tra questi si segnalano:

Giovedì 15 novembre ore 11.00 – 13.00

Sicurezza ed emergenza negli eventi all’aperto. A che punto siamo? a cura dei focus group Sicurezza e Prevenzione incendi
Un confronto tra i principali attori coinvolti nell’organizzazione, nella pianificazione e nel controllo di un evento all’aperto, a distanza di un anno dagli accadimenti del 3 giugno 2017 in Piazza San Carlo a Torino.

L’incontro si pone la finalità di promuovere la cooperazione tra le figure chiamate in causa, con l’obiettivo di chiarire e semplificare i diversi punti di vista attraverso un dialogo aperto con esponenti degli Enti preposti al controllo, alla pianificazione e alla progettazione dell’evento e della gestione delle emergenze dell’evento.

Intervengono:
Stefano Meriano, Architetto libero professionista

Mara Rossero, Dirigente con delega all’organizzazione di eventi della Città di Venaria Reale (TO)

Cosimo Pulito, Direttore Direzione Regionale Vigili del Fuoco Piemonte

Giancarlo Revelchione, Presidente Commissione Comunale di Vigilanza

Venerdì 16 novembre ore 11.00 – 13.00

Il recupero e la rigenerazione della città esistente a cura dei focus group Pianificazione del paesaggio e VAS e Governo del territorio
L’incontro propone una discussione del tema alla luce della recente approvazione della legge regionale n. 16/2018 “Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana”.

Intervengono:
Massimo Giuntoli, presidente OAT

Elvio Rostagno, consigliere regionale Piemonte

Giovanni Paludi, Direzione regionale Ambiente, tutela e governo del territorio Regione Piemonte

Carlo Alberto Barbieri, coordinatore Focus group OAT Pianificazione del paesaggio e VAS

Giovanni Alifredi, coordinatore Focus group OAT Governo del territorio

Venerdì 16 novembre ore 16.30 – 19.30 – Arena Aulenti

Il Codice degli Appalti – D.Lgs 50/2016: un nuovo volto?

L’incontro si propone di affrontare i seguenti aspetti:
La ridefinizione del Codice dopo la consultazione popolare dell’estate. Quale sarà il nuovo volto dello strumento? In che modo stanno operando le Commissioni?
Le rappresentanze professionali ed imprenditoriali illustrano le principali criticità segnalate e le possibili soluzioni adottabili
Verifica dell’efficacia del modello di soft law e linee guida applicative
Dati statistici: un segnale di ripresa? Di che portata e per chi?

Modera Laura Porporato, consigliere Ordine Architetti Torino
Intervengono:
Rino La Mendola, Consiglio Nazionale Architetti PPC
Michele Lapenna, Consiglio Nazionale Ingegneri
Mauro Piras, Vice Presidente ANCE Piemonte, Presidente della Commissione referente per le Opere Pubbliche dell’ANCE Piemonte
Andrea Talaia, Presidente CNA Costruzioni del Piemonte
Carlo Alberto Barbieri, Consiglio superiore dei Lavori Pubblici – ANCI

Il convegno è promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Torino e la Rete Professioni Tecniche del Piemonte, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Architetti PPC, del Consiglio Nazionale Ingegneri, del CNA Costruzioni e della Rete Professioni Tecniche.

La futuristica smart city di Zaha Hadid Architects in Russia

La futuristica smart city di Zaha Hadid Architects in Russia

Mobilità elettrica, tecnologia, spazi verdi e, ovviamente, case: il progetto del nuovo quartiere di Rublyovo-Arkhangelskoye, a ovest di Mosca

Lo studio Zaha Hadid Architects è stato scelto per costruire il nuovo quartiere di Rublyovo-Arkhangelskoye a ovest di Mosca, una smart city a misura d’uomo che ospiterà nuove case per 66.500 residenti oltre a scuole, cliniche mediche, infrastrutture di trasporto, distretti commerciali e istituzioni civiche e culturali.

Il progetto, voluto dalla società JSC Rublyovo-Arkhangelskoye del Gruppo Sberbank, arriva in risposta all’aumento della popolazione moscovita che negli ultimi anni è cresciuta oltre il 30%, passando da 3 milioni di persone e 12,4 milioni. Grazie allo sviluppo di questo nuovo centro abitato sarà possibile accogliere al meglio gli abitanti di Mosca senza dover congestionare le strade della capitale russa.

461 ettari e 4,1 milioni di mq di cui il 33% è costituito da parchi e giardini, oltre a 30 ettari di spazio per il lago: questi i numeri per la realizzazione del nuovo quartiere di Mosca progettato da Zaha Hadid Architects, in collaborazione con lo studio russo di TPO Pride Architects, insieme a Nikken Sekkei, UNK Project e allo studio italiano Archea Associati, gli studi di architettura internazionali che hanno vinto la competizione per la realizzazione del quartiere Rublyovo-Arkhangelskoye.

Il nuovo quartiere di Mosca sarà costituito da un'ecologia diversificata di spazi per vivere, lavorare e studiare con aree attrezzate per il tempo libero, promuovendo l'impegno della comunità e la comunicazione culturale. Il progetto vuole essere un esempio globale per le città intelligenti e sostenibili, che integrino la mobilità elettrica, i servizi e le tecnologie con la natura, creando un ambiente urbano fatto di tecnologia ecologica.

Christos Passas, direttore del progetto della smart city a Mosca sviluppato da Zaha Hadid Architects, ha spiegato che lavorando con team specializzati sia russi che europei, hanno creato uno spazio incentrato sulle persone, per una città interconnessa e intelligente che possa unire i suoi abitanti.

La tecnologia sarà solo una delle innovazioni apportate all’esclusiva cittadina russa: secondo i diversi progettisti a fare la differenza saranno gli spazi pubblici attrezzati, rispecchiando una filosofia che considera gli aspetti naturali del sito come principi di aggregazione e inclusività, racchiusi in un'architettura di alta qualità adatta alle esigenze del XXI secolo.

rublyovo-arkhangelskoye.com
zaha-hadid.com

fonte: elledecor.com

BTicino prima tra "Le aziende in cui si lavora meglio in Italia 2018" nella categoria elettronica, elettrotecnica e attrezzature mediche

BTicino prima tra "Le aziende in cui si lavora meglio in Italia 2018" nella categoria elettronica, elettrotecnica e attrezzature mediche

BTicino - capofila del Gruppo Legrand in Italia e specialista delle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio - è l’azienda dove si lavora meglio in Italia nel settore dell’elettronica, elettrotecnica e delle attrezzature mediche.

E’ quanto emerge dal sondaggio online realizzato dall’istituto indipendente di ricerca tedesco Statista, in collaborazione con Panorama, su oltre 15mila dipendenti di imprese che in Italia danno lavoro ad almeno 250 persone.

Ai dipendenti, consultati in maniera anonima, è stato chiesto di valutare quanto fossero disposti a raccomandare la propria azienda e il proprio datore di lavoro e quale fosse la loro opinione rispetto ad altre aziende dello stesso settore. L’indagine ha permesso di stilare una classifica delle 400 aziende preferite dai lavoratori italiani, suddivise per settore di attività.

“Siamo molto fieri di questo riconoscimento, che è il risultato della testimonianza diretta dei nostri collaboratori e che si ripete per il secondo anno consecutivo, collocandoci per il 2018 al primo posto nella nostra categoria” dichiara Lucio Tubaro, Direttore Risorse Umane di BTicino. “Il senso di appartenenza e l’engagement del capitale umano sono il primo motore per dinamizzare un’azienda innovativa e votata alla crescita”.

Riscaldamenti: i dieci consigli ENEA per risparmiare

Riscaldamenti: i dieci consigli ENEA per risparmiare

Con l’accensione dei termosifoni nella maggior parte d’Italia, ENEA propone 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni e risparmiare evitando sprechi, sanzioni e brutte sorprese in bolletta.
Effettuare la manutenzione degli impianti. È la regola numero uno, sia per motivi di sicurezza che per evitare sanzioni. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013). Inoltre, un impianto ben regolato consuma e inquina meno.
Controllare la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Attenti alle ore di accensione. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Si va  dai comuni in fascia “E”, Nord Italia e Appennino, dove gli impianti possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile fino ad un massimo di 14 ore al giorno, ai comuni in fascia “B”, Sud Italia e Isole, con i riscaldamenti che possono essere accesi dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere.
Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. È un “trucco” semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Collocare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria ostacola la diffusione di calore ed è fonte di sprechi. Attenzione inoltre a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
Fare il check-up alla propria casa. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da compiere per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento fino al 40%, gli interventi diventano più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF ed IRES dal 50% all’85% delle spese sostenute, a seconda della complessità dell’intervento.
Impianti di riscaldamento innovativi. Dal 2015 la legge consente di installare solo caldaie a condensazione (tranne poche eccezioni). È quindi opportuno valutare la sostituzione del vecchio generatore di calore con uno a condensazione oppure a pompa di calore ad alta efficienza, a biomassa o con sistema ibrido (caldaia a condensazione e pompa di calore). Ove possibile è opportuno integrare questi impianti con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici. Anche per la realizzazione di questi interventi è possibile usufruire dell’ecobonus e, limitatamente agli impianti fotovoltaici, delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
Soluzioni tecnologiche innovative. Anche la domotica aiuta a risparmiare. Cronotermostati e regolatori di presenza elettronici consentono di regolare a distanza la temperatura degli ambienti e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da mantenerli in funzione quando necessario. Anche per questi interventi si può usufruire dell’ecobonus.
Applicare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre fino al 20% i consumi.

Nuovi seminari gratuiti con CFP per professionisti

Nuovi seminari gratuiti con CFP per professionisti

Salone Mediterraneo “ECO-Med” 2019

Salone Mediterraneo “ECO-Med” 2019

“Ecomondo”, l'appuntamento di riferimento per la green e circular economy, ha preso il via il 6 novembre a Rimini. La società Amazing, in collaborazione con “Ecomondo”, ha presentato ufficialmente il 1° Salone Mediterraneo “ECO-Med”, evoluzione dell'11esima edizione del Salone Internazionale Progetto Comfort, che si terranno a Catania dall’11 al 13 aprile 2019 presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere”. A Rimini, in rappresentanza di Amazing, è presente il direttore marketing Giusy Giacone.

1° SALONE GREEN EXPÒ DEL MEDITERRANEO “ECO-MED” 2019

“Eco Med” 2019 nasce da una evoluzione di Progetto Comfort. “Eco-Med” si affianca al progetto originario, con l’ambizione di concorrere a cambiare il paradigma nell’attuale gestione dell’ambiente, in particolar modo a quei territori che presentano ancora gravi deficit infrastrutturali e gestionali. Esso si rivolge alle istituzioni e alle imprese che si occupano del ciclo dei rifiuti, del ciclo delle acque, delle bonifiche, dell’energia rinnovabile, della mobilità e della sostenibilità in generale.

PROGETTO COMFORT 2019

Salone Internazionale Progetto Comfort 2019 si conferma l’evento più qualificato del Sud Italia, in materia di “smart cities” con proposte e soluzioni innovative sui temi Bioedilizia, Comfort, Impianti HVAC+R, Sanità e Termoidraulica. Progetto Comfort si sta preparando alla sua undicesima edizione. Il progetto è prevalentemente indirizzato all’ambiente urbano, con focus su: servizi tecnologici, innovazioni di prodotto per il miglioramento del comfort abitativo, componentistica per impianti, dispositivi di controllo, nuove tecnologie e materiali per la costruzione, infrastrutture e territorio, recupero e protezione sismica, sistemi impiantistici d’avanguardia e controllo domotico del sistema edificio in piena ottica “smart cities”. La manifestazione intende dare ai visitatori, agli espositori, ai ricercatori, alle istituzioni pubbliche e private, ai professionisti e alle imprese, l’opportunità di ampliare scambi e conoscenza sui più importanti temi a carattere ambientale. L’evento, unico per l’intera Sicilia, offrirà, nei suoi tre giorni di svolgimento (dall’11 al 13 aprile 2019), un’occasione di confronto tra addetti ai lavori, ricercatori, tecnici specialistici e utenti finali.

Nuovo Padiglione Italia all'Expo di Dubai, da Bari parte il tour per illustrare il concorso di progettazione

Nuovo Padiglione Italia all'Expo di Dubai, da Bari parte il tour per illustrare il concorso di progettazione

Il teatro Petruzzelli ospiterà giovedì mattina l'appuntamento che segna l'avvio del percorso per realizzare la struttura che rappresenterà il Belpaese durante la kermesse internazionale.

Comincerà dal teatro Petruzzelli di Bari, giovedì 8 novembre alle 11, il roadshow nazionale per presentare il Concorso di progettazione del Padiglione Italia, la struttura che dal 20 ottobre al 20 aprile 2021 rappresenterà il nostro Paese all'Esposizione Universale di Dubai. L'incontro si propone di illustrare ad architetti, scenografi, designer e ingegneri interessati le modalità di partecipazione e di presentazione dei progetti da far pervenire entro il 17 dicembre 2018.

La gara è indetta da Invitalia, l’Agenzia per lo Sviluppo per conto del Commissariato generale di sezione per la partecipazione italiana all’Expo 2020. Tutte le procedure sono sottoposte alle verifiche in via preventiva della legittimità degli atti da parte dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione e i progetti di fattibilità tecnica ed economica saranno valutati da una Commissione di elevato standing nazionale e internazionale. Il valore del bando è di oltre 2.7 milioni di euro, a cui vanno sommate 290mila euro di premio complessivamente riconosciuto ai primi tre classificati. Il valore del concorso è suscettibile di incremento fino a circa 3,8 milioni. Le prossime tappe del roadshow saranno Milano, Roma, Firenze e Napoli.

“Siamo orgogliosi che parta dalla nostra città questo evento itinerante che di fatto lancia il concorso di progettazione del Padiglione Italia a Dubai per Expo 2020 - dichiara il sindaco Antonio Decaro. Una sorta di call rivolta a tutti professionisti del settore - ingegneri, architetti, designer e creativi - affinché immaginino la struttura che rappresenterà il nostro Paese in uno degli eventi che richiamano il maggior numero di visitatori nel mondo. Un’opportunità straordinaria per quanti vogliano cimentarsi in una progettazione che esprima al meglio l’essenza del nostro Paese partendo dall’idea di bellezza come elemento di connessione e come espressione di genio creativo e ricchezza culturale, legando  idealmente passato, presente e futuro”.

Il Padiglione Italia sarà collocato tra le aree tematiche “Opportunità” e “Sostenibilità” nel sito di Expo 2020 Dubai in posizione strategica dal punto di vista dei flussi di visitatori: sorgerà su un lotto di 3.420 mq e intercetterà il traffico di pubblico in uscita dal Padiglione degli Emirati Arabi Uniti (distante 250 metri) e in transito verso il North Park, uno dei principali spazi verdi e meeting point di tutta l’area espositiva di Expo Dubai e destinata ad ospitare grandi eventi e manifestazioni pubbliche. Il progetto prevede un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno nel padiglione italiano, oltre 5 milioni nei sei mesi dell’evento.

Fonte Baritoday

Mobilspazio sbarca a Dubai

Mobilspazio sbarca a Dubai

Consegnate 105 mini cucine allo Shamal Residence Building di Dubai.


Mobilspazio Contract, sempre alla ricerca di nuove soluzioni, ha appena concluso un interessante progetto di arredo di 105 appartamenti presso lo Shamal Residence Building di Dubai. Mobilspazio si è occupata di studiare gli spazi e progettare soluzioni ad hoc per 105 monoblocchi cucina. La cura del dettaglio, la ricerca di soluzioni tecniche e l’assistenza in loco durante le fasi di lavoro hanno portato alla realizzazione di un progetto ambizioso e iniziato un anno fa, grazie alla collaborazione con un partner locale.
Mobilspazio è oggi apprezzata a Dubai e nel resto del mondo grazie allo spessore 38 mm dei suoi prodotti, le superfici anti graffio, la qualità 100% made in Italy e la professionalità di un team attento ed entusiasta.

Fondazione Inarcassa promuove il Fondo Rotativo per la Progettualità di CDP

Fondazione Inarcassa promuove il Fondo Rotativo per la Progettualità di CDP

Fondazione Inarcassa intende promuovere il Fondo rotativo per la progettualità gestito da Cassa depositi e prestiti.
Il Fondo, che consente l’anticipo delle spese necessarie per la redazione dei diversi livelli di progettazione previsti dalla normativa vigente, costituisce per gli Enti un’opportunità per il rilancio degli investimenti pubblici necessari allo sviluppo del Paese.
Fondazione Inarcassa, forte dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto “Fondazionescuola” - il fondo rotativo per il finanziamento della progettazione degli interventi destinati all’edilizia scolastica avviato a novembre 2017 - intende diffondere sul territorio la conoscenza delle potenzialità del Fondo e incentivarne l’utilizzo.
L’interesse da parte della Fondazione Inarcassa nasce dalla consapevolezza che, grazie allo strumento messo a disposizione da CDP, riferimento storico degli enti pubblici per il finanziamento degli investimenti, possano svilupparsi nuove opportunità per i professionisti.
Tutte le informazioni relative alle caratteristiche del Fondo, alle modalità di presentazione delle domande ed all’iter di concessione dell’anticipazione sono disponibili nel sito www.cdp.it con indicazione dei contatti degli uffici centrali e periferici di CDP a cui rivolgersi per ogni ulteriore supporto.
Per informazioni, potete inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , specificando nell’oggetto “FONDO PER LA PROGETTUALITA’_RICHIESTA INFORMAZIONI”.

Nuovi incarichi: Andrea Righi nuovo Product Manager di Grandform

Nuovi incarichi: Andrea Righi nuovo Product Manager di Grandform

Dal primo novembre 2018, Andrea Righi è il nuovo Product Manager di GRANDFORM, Azienda leader nel mercato per le soluzioni per il bagno. Con una esperienza maturata come Responsabile Vendite presso Box Docce 2B, Andrea Righi permetterà un potenziamento del coordinamento dell’organizzazione aziendale in GRANDFORM.
Un 2018 ricco di investimenti non solo produttivi, ma anche di nuove risorse per SFA Italia. Da novembre 2018, Andrea Righi sarà il nuovo Product Manager, una carica che gli permetterà da subito di affiancarsi con il team per iniziare a mettere le basi per i progetti del 2019.
Andrea Righi vanta un’esperienza nel settore bagno come Responsabile Vendite per Box Docce 2B e porterà in SFA nuovi punti di vista e strategie commerciali con i quali affrontare insieme i cambiamenti del mercato per riuscire a essere sempre un passo avanti rispetto ai Competitor.
La profonda conoscenza del mercato dei Box Doccia, delle dinamiche principali all’interno delle Showroom e dei consumatori sarà d’aiuto per il lancio delle tantissime novità GRANDFORM in programma per il 2019.
Andrea Righi lavorerà a stretto contatto con l’Amministratore Delegato Rino Ferreri per definire tutte le strategie inerenti al potenziamento del Brand GRANDFORM anche nell’area dei Box Doccia in cristallo, con nuovi prodotti Design destinati esclusivamente alle Showroom presenti nel territorio italiano.

iGuzzini illumina la Pietà di San Pietro

iGuzzini illumina la Pietà di San Pietro

Quattro diversi scenari luminosi per valorizzare il capolavoro scultoreo di Michelangelo

La Fabbrica di San Pietro ha scelto iGuzzini per rinnovare l’illuminazione di una delle opere d’arte più celebri al mondo, La Pietà di Michelangelo, collocata nella Cappella del Crocefisso all’interno della Basilica di San Pietro. Il nuovo impianto, progettato dallo studio milanese Rossi Bianchi lighting design, va a sostituirsi al precedente e a migliorare la fruizione del capolavoro rinascimentale grazie a innovative soluzioni intelligenti frutto delle recenti evoluzioni tecnologiche della sorgente LED.

“Abbiamo messo a disposizione della Fabbrica di San Pietro la nostra competenza - maturata fin dagli anni ‘90 con l’illuminazione delle sculture del Bernini e del Canova, nella Galleria Borghese - per valorizzare, attraverso la luce, una delle opere più suggestive che la storia dell’arte abbia prodotto: La Pietà di Michelangelo” ha commentato Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini illuminazione. “Da sempre iGuzzini pone la propria cultura della luce al servizio del valore universale della bellezza, in Italia e nel mondo, a beneficio delle persone. Anche a San Pietro, l’arte scultorea rivive oggi grazie alla nostra capacità di bilanciare la luce per evidenziare il modellato e realizzare sul marmo una ‘luce perfetta’ - come già rilevò Giulio Carlo Argan in occasione della mostra dedicata al Canova a Roma, da noi illuminata”.

Oltre alla sostituzione dei precedenti apparecchi con altri che utilizzano sorgenti LED di ultima generazione, il nuovo intervento illuminotecnico si caratterizza per la possibilità di richiamare in modo semplice e intuitivo quattro diversi scenari luminosi per assecondare attività ed esigenze visive differenti. I singoli scenari sono stati realizzati utilizzando soluzioni compatte dal minimo ingombro visivo con tonalità bianco calda (pari a 3000 K) ad altissima resa cromatica che esaltano i rilievi del modellato e la lucentezza del marmo dell’opera con l’obiettivo di creare una visione d’insieme unitaria e coerente in cui lo sguardo possa soffermarsi e percepire l’intensità espressiva di ogni dettaglio del capolavoro.

“La nuova illuminazione, curata anche da un punto di vista scientifico, permette di ammirare e meglio comprendere il valore universale dell'opera di Michelangelo.” ha dichiarato Sua Eminenza Reverendissima Sig. Card. Angelo Comastri. “La ‘Pietà’ infatti è la fede di Michelangelo scolpita sul marmo. L'Artista ha voluto evidenziare nel volto giovane di Maria un messaggio sempre attuale: evitare il peccato è l'unica vera cura di bellezza e di perenne giovinezza.”

Grazie al sistema di controllo DALI i corpi illuminanti, suddivisi in gruppi di accensione, possono essere regolati in intensità luminosa per consentire di declinare il progetto illuminotecnico nei diversi scenari luminosi, denominati, per chiarezza espositiva, ‘scenario nord - scultoreo’, ‘scenario est - luce di taglio‘, ‘scenario sud - piena luce’ e ‘scenario ovest - quotidiano’.

Scenario nord -  scultoreo
In questo scenario l’illuminazione è funzionale a una fruizione ravvicinata dell’opera per sottolinearne il valore artistico, oltre che enfatizzare l’esperienza di visita dei fedeli. La luce si concentra pertanto sulla scultura, grazie a proiettori Palco a binario collocati a lato delle paraste, mentre pavimento, soffitto e sfondo sono illuminati al minimo. In questo scenario non si percepisce una direzionalità prevalente; vi è invece un equilibrio di chiaroscuri che restituisce la plasticità dell’opera e consente a chi transita di soffermarsi sia sul singolo dettaglio sia di cogliere l’armonia dell’insieme.

Scenario est - taglio di luce
Dal capitello laterale disposto ad est, in questo scenario, un fascio di luce illumina di taglio La Pietà. La direzione di incidenza è evidente, le ombre marcate. La pacata illuminazione delle volte e dello sfondo incorniciano l’intero gruppo marmoreo. I riflessi, vibranti, valorizzano la lucentezza del marmo in una visione suggestiva, di forte impatto emozionale. Lo scenario è ottenuto incrociando i fasci luminosi dei proiettori Palco frontali, con diversi gradi di dimmerazione, mentre volte e pavimento sono quasi oscurati.

Scenario sud - piena luce
In questo scenario tutti gli apparecchi sono accesi. La scultura è assolutamente folgorante e diventa essa stessa fonte di luce. Le volte e il pavimento hanno un illuminamento leggermente minore poiché tutto è concentrato nella fascia in cui si trova la scultura.  Rispetto agli scenari precedenti, l’illuminazione della volta centrale, delle arcate e delle volte laterali è più sostenuta. All’illuminazione radente si aggiunge il contributo dei proiettori frontali Palco.

Scenario ovest - quotidiano
L’illuminazione di questo scenario è stata progettata per valorizzare l’esperienza del visitatore della Basilica di San Pietro che fruisce dell’opera attraverso la vetrata di protezione. Per questo motivo, l’illuminazione è frontale e data da proiettori Palco installati a gruppi di tre sui pilastri. I fasci di luce si incrociano così con angolazioni simmetriche per restituire allo spettatore la plasticità dell’opera.  La volta centrale è illuminata uniformemente, mentre le arcate e le volte a botte laterali ricevono una luce omogenea di intensità lievemente inferiore, grazie all’uso combinato dei fasci dei proiettori Palco e dell’illuminazione lineare di Underscore.


Olivetti Design Contest: l’uovo e la sua perfezione per innovare la sedia e la stampante

Olivetti Design Contest: l’uovo e la sua perfezione per innovare la sedia e la stampante

Il brand storico dell’industria italiana si rivolge agli studenti di alcuni dei più prestigiosi istituti italiani chiedendo di progettare una smartchair e di ripensare la stampante fiscale. A guidare il visual del contest di quest’anno, un unico soggetto centrale per due oggetti molto diversi: l’uovo con la sua perfezione.

Al via la nuova edizione di Olivetti Design Contest. Per il terzo anno consecutivo, l’azienda promuove l’iniziativa in ambito industrial design che coinvolge gli studenti di importanti istituti italiani e internazionali e premia i contributi più originali allo sviluppo dei prodotti. Il visual del contest di quest’anno mantiene come soggetto centrale l’uovo con la sua perfezione: è proprio questa la tematica che guiderà i progetti per la realizzazione di una smart chair e/o di una stampante fiscale.

Olivetti Design Contest 2018, il bando

Dedicato al tema della smart chair, il manifesto traccia un intrico di linee colorate che, vibrando, celebrano le silhouette utilizzate nel corso degli anni negli studi ergonomici per la progettazione delle sedie. Il lettering, invece, racconta la realtà della stampante fiscale, e può essere letto sia secondo l’alfabeto occidentale sia con un lettore di codice a barre. Ecco i due prodotti che Olivetti intende ripensare e con cui gli studenti dovranno misurarsi. Da un lato la smart chair è pensata per migliorare la salute e il benessere del lavoratore: attenzione all’ergonomia e alla tecnologia favoriscono la corretta postura grazie a sensori che raccolgono i movimenti sulla sedia e restituiscono informazioni e suggerimenti rispetto alla correttezza delle posizioni assunte. Dall’altro, si richiede di riprogettare il design estetico della stampane fiscale PRT 80 FX presentando contributi originali per un’ergonomia di prodotto innovativa che ne semplifichi l’utilizzo e lo renda maggiormente in linea con i devices attualmente sul mercato.Con il Contest, Olivetti intende in primo luogo portare avanti la grande tradizione di collaborazione fra industria e design inaugurata dal brand storico più di un secolo fa proponendosi di confermare la centralità della cooperazione con i giovani e incoraggiare le sperimentazioni formali dal carattere originale e innovativo, seguendo il concetto di bellezza come driver dell’industria che ha portato in Olivetti il grande contributo di artisti e designer noti e apprezzati tra i quali Mario Bellini, Michele De Lucchi, Jean Michel Folon, Marcello Nizzoli, Giovanni Pintori, Ettore Sottsass.

A chi si rivolge il contest

Destinatari del contest sono gli studenti maggiorenni (che possono partecipare singolarmente o in team, fino a un massimo di cinque studenti per team) regolarmente iscritti presso gli istituti: Domus Academy; IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design; IED Design Milano; IED Roma; IED Cagliari; NABA; Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD); Scuola Politecnica di Design, Milano; Scuola del Design, Politecnico Milano; RUFA (Rome University of Fine Arts); École Supérieure des Arts Modernes (Parigi); Hochschule Mainz – University of Applied Sciences; National College of Art and Design (Dublino); Birmingham City University – Faculty of Arts, Design and Media; EASD Escola d’Art i Superior de Disseny de València; Vilnius Academy of Fine Arts (Vilnius); Escuela de Arte y Superior de Diseño de Zamora; Marmara University – Istanbul; University of the Arts London, Central Saint Martins College; Holon Institute of Technology; School of Visual Arts – New York.

Calendario selezioni

Entro 21/1/2019: consegna alla segreteria del Contest degli elaborati richiesti per accedere alla prima fase di valutazione
Entro 04/2/2019: selezione da parte della Giuria dei progetti che, una volta presentati nella loro elaborazione definitiva, potranno accedere alla seconda fase di valutazione
25/03/2019: termine per la consegna alla segreteria del Contest delle elaborazioni dei progetti necessarie per accedere alla seconda fase di valutazione
1/4/2019: riunione, discussione e votazione dei Giurati per selezionare i progetti vincitori (primo, secondo e terzo classificato) per ciascuno dei due temi previsti dal bando
9/4/2019: cerimonia di premiazione dei progetti vincitori durante il Salone del Mobile, Milano.

La giuria

Gli elaborati presentati dagli studenti saranno sottoposti a una prima fase di valutazione da parte della Commissione predisposta da Olivetti e composta da personale interno ed eventuali professionisti esterni. La Commissione selezionerà quei progetti che potranno essere presentati, nella loro elaborazione definitiva, alla seconda fase di valutazione. Nella seconda fase di valutazione i progetti saranno analizzati dalla Giuria che selezionerà tre progetti vincitori per ciascuno dei due temi del Contest oltre ad assegnare eventuali menzioni di merito a progetti particolarmente significativi pur se non risultati vincitori. La giuria è presieduta da Mario Bellini e composta da Emanuele Cappelli, Designer; Gaetano di Tondo, Responsabile Institutional and External Relations Olivetti; Cristina Ghiringhello, Direttore Confindustria Canavese; Luca Josi, Responsabile Brand Strategy & Media TIM; Pierantonio Macola, Presidente SMAU; Alberto Mattiacci, Professore Ordinario di Marketing e Business Management presso Sapienza Università di Roma; Riccardo Meloni, Responsabile Human Resources & Organizational Development TIM; Marco Sabetta, Direttore Generale Salone del Mobile Milano; Stefano Sertoli, Sindaco Città di Ivrea. La giuria valuterà considerando gli elementi concettuali dell’opera presentata, la qualità della realizzazione, l’opportunità di sviluppo del progetto in termini commerciali e anche secondo la coerenza al sistema di valori che da sempre contraddistinguono Olivetti: orientamento al cliente, innovazione, esperienza, eccellenza e proattività.

Il Premio

Ai tre progetti vincitori per ognuno dei due temi previsti dal bando sarà assegnato un premio in denaro del valore di € 2.000,00 per il primo classificato, di € 1.500,00 per il secondo e di € 1.000,00 per il terzo.
Olivetti, storia di un brand

Olivetti, brand storico dell’industria italiana e polo digitale del gruppo TIM, suo azionista di controllo, opera sul mercato domestico ed internazionale come realtà industriale totalmente rinnovata e in evoluzione. Con un’ampia offerta di prodotti HW e SW all’avanguardia, svolge l’attività di Solution Provider proponendo soluzioni chiavi in mano, in grado di automatizzare processi e attività aziendali per le PMI, le grandi aziende e i mercati verticali. Grazie alla leadership nel Retail e nell’Office, e al know how nei settori Internet of Things, Cloud, Big Data, Machine to Machine e multicanalità evoluta, Olivetti ha oggi un posizionamento distintivo di competenze nell’ambito dell’innovazione digitale ed una significativa presenza commerciale in Europa, nel Far East e in America Latina.

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