Novità Sanitrit: Sanicondens Deco +

Novità Sanitrit: Sanicondens Deco +

 Sanitrit, marchio SFA ITALIA SpA leader nel settore trituratori e pompe, Sanicondens Deco +, la nuova pompa per condense progettata appositamente per lo smaltimento delle acque reflue delle caldaie a condensazione con potenza massima 25 Kw.
Particolarmente compatta e silenziosa, Sanicondens Deco + è ideale per caldaie installate in piccoli spazi, come ad esempio la cucina. Grazie al suo design estremamente pulito, si integra perfettamente con qualsiasi interno. È fornita con kit completo di installazione.
Da settembre 2015 è diventato obbligatorio installare solo caldaie a condensazione che permetteranno un notevole risparmio energetico e lo sfruttamento dell’energia rinnovabile. Tuttavia queste nuove caldaie provocano la formazione di acque acide di condensa che dovranno essere smaltite in maniera sicura. Per venire in aiuto di questo problema, Sanicondens Deco + è perfetta per convogliare le acque di condensa verso gli scarichi in modo efficiente.

Edilizia “off-site”, Rebuild rinnova il settore delle costruzioni

Edilizia “off-site”, Rebuild rinnova il settore delle costruzioni

18 ottobre - Da Riva del Garda a Milano. La piattaforma Rebuild traccia la strada per un’edilizia sostenibile. Costruzioni in fabbrica, montaggio in cantiere.

Riqualificare gli edifici con nuove tecnologie che siano sostenibili. Rebuild, piattaforma che da 5 anni lavora sul confronto e la conoscenza tra gli attori del mondo dell’edilizia, sta affrontando, in questo 2017, nuove sfide per riportare il mondo delle costruzioni a livelli più alti “per ridare fiato – spiega Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild - a un settore che ha perso decine di migliaia di imprese e di addetti”.  
 
Un processo che nasce dall’incontro e dal confronto con gli attori dell’edilizia con, all’attivo, una due giorni a Riva del Garda, lo scorso giugno, e un appuntamento il 18 ottobre a Milano, con Assolombarda, su “La città del futuro. Tecnologie e strategie innovative per la rigenerazione urbana”.  

Innovazione, sostenibilità e nuove tecnologie sono elementi alla base di quello che viene inteso come un passaggio necessario per ridare vita e valore al mondo delle costruzioni con la “provocazione - dice Micelli - dell’edilizia off-site”, presentata agli addetti del settore nell’incontro di Riva del Garda. Off-site significa portare la riqualificazione degli edifici dal cantiere alla fabbrica, potenziando il processo manifatturiero, in un Paese, l’Italia, dove il 76% del patrimonio immobiliare ha più di 40 anni e dove serve lavorare, in modo specifico, sull’efficientamento degli immobili. Rebuild propone così un processo diverso rispetto al passato, con la realizzazione, in fabbrica, di manufatti e porzioni di edificio che una volta si faceva on-site, ossia in cantiere, con l’obiettivo di risparmiare e rendere più veloce la realizzazione del progetto, con un risparmio stimato tra il 25% e il 33% e tempi di consegna ridotti fino al 50%.  

Una “nuova via”, con una forte spinta all’innovazione, già intrapresa da diverse imprese internazionali e italiane che hanno presentato i loro progetti in campo nell’evento dello scorso giugno a Riva del Garda: “Le competenze manifatturiere sono importantissime”, aveva ribadito in quell’occasione Thomas Miorin, fondatore di Rebuild, e il nuovo artigianato italiano, con le sue innovazioni, può mettersi a servizio degli edifici che necessitano una riqualificazione di qualità su tutto il territorio nazionale perché il settore delle costruzioni possa tornare a essere competitivo. Elemento di interesse, in questo momento di passaggio, è anche il ruolo svolto, nel mondo dell’edilizia, dalla robotica.  

Un passaggio inevitabile, per gli ideatori di Rebuild, che potrebbe aprire anche altri scenari non del tutto positivi, come il rischio di perdita di posti di lavoro, ma che, ben diretto, può mettere l’innovazione a servizio di un mondo, quello delle costruzioni, che ha bisogno di una spinta importante per uscire da una situazione di stallo. Rebuild rinnova l’appuntamento il 18 ottobre a Milano con la presentazione, per l’occasione, di un documento strategico sulla rigenerazione urbana di Assolombarda. REbuild invita i protagonisti e le best practice di queste nuove filiere italiane: Giovanni Spatti racconterà come le aziende italiane che ibridano edilizia con manifattura possano produrre un hotel al mese esportandolo in tutto il mondo; Massimo Roj proporrà nuovi concept architettonici per l’edilizia industrializzata ad alte potenzialità di rigenerazione urbana e Massimiano Tellini di Intesa Sanpaolo evidenzierà come la finanza sia alla ricerca di nuove tecnologie e approcci in linea con i principi dell’economia circolare.  

fonte: elena roda, lastampa.it

Come eseguire l'isolamento delle pareti a cappotto con Dekorcap di Cabox

Come eseguire l'isolamento delle pareti a cappotto con Dekorcap di Cabox

Le nuove norme in materia di contenimento dei consumi energetici, impongono maggiore attenzione nella scelta dei materiali da costruzione in occasione di nuove edificazioni, al fine di consentire all'involucro edilizio di possedere i requisiti termici richiesti a norma di legge.

In questo caso possiamo dire che i tipi di interventi, sono di vario genere e proprio perché già previsti in sede progettuale, non comportano difficoltà di posa o di altro tipo, visto che tutte le operazioni di cantiere, si svolgono seguendo una logica già collaudata.

Per le costruzioni storiche o datate, intervenire ad esempio con un cappotto esterno, comporta diverse problematiche, il rispetto delle forme e tipologie architettoniche, l’adeguamento dei nuovi materiali a quelli preesistenti, condizioni di operatività in cantiere non agevoli, impongono l’adozione di soluzioni di facile applicabilità e con costi non eccessivi.

Per soddisfare queste necessità, esistono in commercio prodotti specifici, come quelli prodotti da aziende come Cabox con la linea Dekorbau

Dekorbau in particolare ha ideato oltre a tutta una serie di prodotti  che vanno dalle modanature di vario genere fino ai materiali per la realizzazione di cappotti esterni, un particolare sistema di cappotto faidate denominato Dekorcap

Il sistema Dekorcap si rivela estremamente utile in tutte quelle situazioni dove occorrono interventi rapidi economici di sicura efficacia. Il sistema cappotto è molto semplice, esso consiste fondamentalmente nel posare delle mattonelle di varie dimensioni (da 50 a 120 cm di lunghezza) in EPS ad alta densità preintonacate, in modo da formare un’isolamento a cappotto anche decorativo.

A differenza del cappotto tradizionale non richiede manodopera specializzata e ciò comporta una notevole riduzione dei costi. Il materiale da utilizzare è disponibile in varie misure anche su richiesta della committenza, per particolari esigenze di cantiere.

 

 

Fasi esecuzione del cappotto Faidate DEKORCAP
L’esecuzione del cappotto faidate sinteticamente si svolge attraverso le seguenti fasi:
- applicazione del collante  sul pannello, incollaggio del pannello  alla parete e infine sigillatura delle fughe con idoneo sigillante acrilico;
- a sigillatura ultimata, si consiglia di dipingere la parte trattata con una  una pittura elastomerica, avente colorazione a scelta tra quelle disponibili.

Queste operazioni sono eseguibili da personale non specializzato su pareti di piccole/medie dimensioni prive di fori da contornare (anche se Cabox ha eseguito lavori di migliaia di mq), garantendo in questo modo l’isolamento di parti dell’edificio più esposte alle intemperie o a forti soleggiamenti.

www.dekorbau.it

GAZEBO INNOVATIVO SAP SISTEMI

GAZEBO INNOVATIVO SAP SISTEMI

Sap è lieta di presentare il Gazebo climatico dal design innovativo di nostra produzione.

Progettato con un sistema di appoggio in solo tre punti, si differenzia oltre che per il design per le possibilità di utilizzo non solo ottimizzando gli spazi ma anche per la possibilità di usufruire dei vantaggi questi nuovi ambienti  in tutte le stagioni dell’anno. L'eleganza e l'originalitá dei nostri gazebo li rende particolarmente adatti ad ogni ambiente dal giardino privato, a spazi in aree commerciali, donando quel tocco di raffinatezza. Il gazebo SAP è ideale per impianti balneari, strutture alberghiere, giardini, privati e zone particolarmente calde. Inoltre offre di possibilitá di ottimizzare spazi troppo soleggiati o caldi  grazie al sistema della micro nebulizzazione.

 . Le dimensioni standard dei Gazebo sono mm2500x2600x2600h, realizzati con tubolare di alluminio spessore di 4mm, verniciato a polvere di poliestere tinta standard ral 9010, comprensiva di staffe in acciaio zincato.

L'eleganza e l'originalità dei gazebo di nostra produzione, particolarmente adatti ad ogni ambiente dal giardino privato, a spazi in aree commerciali, ci distingue dai prodotti standardizzati industriali. La durata dei ns prodotti nei lunghi periodi è garantita; grazie all'ottima resistenza della struttura in alluminio e alla verniciatura a polveri di poliestere a scelta del committente.

Il vaporizzatore installato nella parte superiore della struttura donerà ai clienti un piacevole rifugio dal caldo e dalle temperature elevate, massimizzando in questo modo il relax provato all'interno della struttura. Le tende in tessuto tecnico di cui sono vestiti i nostri gazebo sono sinonimo di qualità e bellezza.

Vi informiamo inoltre che da ottobre 2014 è disponibile per la versione autunnale, grazie alla partnership con azienda specializzata, una struttura modulare riscaldante a pavimento, per utilizzare il gazebo anche nelle stagioni più fredde e per rendere abitabili spazi prima inutilizzati.

Maggiori informazioni sono disponibili al sito web www.gazebi.be dove sono disponibili foto e schede tecniche.

SAP SISTEMI - GASTALDELLO SCORREVOLI

SAP SISTEMI - GASTALDELLO SCORREVOLI

Sap Sistemi è lieta di presentare la nuova gamma di prodotti per l’involucro edile. Grazie alla collaborazione con aziende strutturate possiamo oggi fornire sistemi innovativi nel campo della ristrutturazione e della costruzione ex-novo In particolare presentiamo i prodotti:

GASTALDELLO – SCORREVOLI

Dal 1959, Gastaldello Sistemi opera nel settore della progettazione e produzione di profili in alluminio per l'edilizia con un obiettivo preciso: la totale soddisfazione del cliente, per mezzo di gamme di profili in grado di soddisfare anche le più complesse esigenze architettoniche.

Per farlo, l'organizzazione interna risponde puntualmente alla domanda con il migliore rapporto qualità-prezzo, con l'ottimizzazione dei servizi in ogni fase del processo e con la valorizzazione delle risorse umane e tecnologiche.

  • Euroline 110S
  • Euroline 120S
  • Euroline 170S
  • Euroline 60SN
  • Euroline 75S
  • Euroline 90S
  • Euroline 90SN

Maggiori informazioni relative a questi prodotti e alla gamma completa di soluzioni per il comfort abitativo e per la sicurezza dei Vostri ambienti sono disponibili al sito www.sapsistemi.eu. Non esitate a contattare i nostri uffici commerciali per ricevere la documentazione specifica dei prodotti sovra indicati.

SAP SISTEMI CERTIFICAZIONE ENERGETICA-APE

SAP SISTEMI CERTIFICAZIONE ENERGETICA-APE

Sap azienda presente da oltre 30 nel mercato dell'edilizia ed in particolare specializzata nelle chiusure per l'involucro civile e industriale con particolare attenzione a tutto quello che riguarda il comfort abitativo e tutte le soluzioni tecnologiche che permettono un minor consumo di energia, presenta oggi tra i servizi la certificazione energetica-APE ovvero Attestazione di Prestazione Energetica offrendo  quindi un servizio completo e garantendo al cliente un servizio totale sui prodotti offerti.

Certificazioni su strutture private, pubbliche, cantieri, edifici e immobili esistenti siti in Nord e Centro Italia a prezzi concorrenziali.

Questa scelta è stata frutto di tante richieste di clienti ma anche dall'esigenza di presentarsi in modo sempre più professionale al mercato moderno , a fine di essere professionali e completi a 360° per tutto quello che concerne il settore.

Sap Sistemi per tutti i prodotti rilascia il certificato CE e per i prodotti a risparmio energetico la documentazione integrale relativa al singolo componente (vetro, infisso, profilato, tamponamento, coibente) e quella di sistema (es. alluminio vetro o pvc vetro etc..).

Proponiamo grazie ad una serie di collaboratori professionisti anche il servizio  relativo all’Ape.

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RICOSTRUZIONE: INVESTIMENTO DI 378 MILIONI DI EURO PER OSPEDALI, MUNICIPI, EDIFICI STORICI, CHIESE, TEATRI E MUSEI

RICOSTRUZIONE: INVESTIMENTO DI 378 MILIONI DI EURO PER OSPEDALI, MUNICIPI, EDIFICI STORICI, CHIESE, TEATRI E MUSEI

Investimenti superiori a 378 milioni di euro per la ricostruzione e riparazione di opere pubbliche e edifici di interesse storico e artistico del centro Italia danneggiati dagli eventi sismici dell’ultimo anno. E’ quanto previsto dalle ordinanze siglate dal Commissario straordinario di Governo per la Ricostruzione sisma 2016, Vasco Errani, operative dopo il via libera della Corte dei Conti.
In particolare, con l’ordinanza 38 è stato approvato il primo piano di lavori sui beni del patrimonio artistico e culturale finanziati dallo Stato con circa 170,6 milioni di euro di investimenti. Al via 16 cantieri nel Lazio per un totale di 16 milioni di euro, 70 nelle Marche per complessivi 84,1 milioni di euro, 15 in Abruzzo per 13,7 milioni di euro e 15 in Umbria per circa 19,5 milioni di euro. Infine sono previsti altri 33 milioni di euro di investimenti per il recupero del complesso don Minozzi di Amatrice, il castello Pallotta di Caldarola , la cattedrale di Santa Maria Assunta di Teramo e la chiesa di San Benedetto da Norcia.
L’elaborazione dei progetti spetta al ministero dei Beni culturali che può provvedere anche mediante conferimento di incarico nel rispetto delle norme previste dal codice degli appalti (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50). Entro 6 mesi i progetti esecutivi devono essere presentati al Commissario per la Ricostruzione che, previa verifica economica e parere della Conferenza permanente, li approva e adotta il decreto di concessione del contributo. In seguito la Centrale unica di committenza porta a termine le gare d’appalto per la scelta delle imprese destinate a realizzare i lavori con la supervisione dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Ugualmente rilevante, il piano degli interventi sulle opere pubbliche definito dall’ordinanza 37. L’elenco degli edifici da recuperare comprende ospedali, strutture sociosanitarie, sedi comunali, biblioteche, teatri, musei e cimiteri. In totale, superano 208 milioni di euro le risorse economiche dello Stato per finanziare l’apertura dei cantieri nelle 4 regioni: poco meno di 20 milioni di euro in Abruzzo, 28,5 milioni di euro nel Lazio, 128,9 milioni di euro nelle Marche e 30,9 milioni di euro in Umbria. L’elaborazione dei progetti spetta agli enti istituzionali proprietari dei beni, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane e Unioni di Comuni. Previa intesa con le Istituzioni proprietarie, la progettazione può essere realizzata anche dagli Uffici speciali regionali. Entro 6 mesi i progetti devono essere trasmessi al Commissario straordinario per la Ricostruzione che li approva, verificata la congruità economica e ottenuto il parere della Conferenza permanente. Concesso il contributo, il commissario trasferisce i progetti alla Centrale unica di committenza che provvede alla gara d’appalto per selezionare le imprese esecutrici dei lavori. Anche in questo caso, con la supervisione di Anac.
Attraverso report trimestrali, i presidenti di Regione–Vicecommissari informano il Commissario straordinario sui progetti ammessi a contributo, appalti già aggiudicati e quelli in corso di aggiudicazione, nonché sullo stato di avanzamento dei cantieri avviati.
Sotto i testi completi delle ordinanze 37 e 38, con l’elenco di tutte le opere oggetto di intervento.

Fonte gov.it

Look di Snaidero: concept taylor made

Look di Snaidero: concept taylor made

Progettata dall’architetto Michele Marcon, Look rappresenta una cucina contemporanea e senza tempo, un progetto taylor made concepito per elementi progettuali di grande personalità che offrono libertà per ognuno di creare lo spazio che piace di più con un progetto “tagliato su misura”.

Look si presenta con una veste moderna e sofisticata: il concept alla base del progetto è la “bellezza dell’essenzialità”. Un percorso di sottrazione che gioca su pochi elementi, formalmente chiari, funzionalmente efficienti. Assenza di maniglia e apertura con gola, nuovi dettagli living abbinati in infinite composizioni, volumi e materiali abbinati per costruire uno stile unico e su misura.

Nella foto, composizione con ante delle basi in alluminio metal town e dei pensili in laccato lucido bianco artico. Zona armadi progettata con anta telaio in laccato opaco bianco artico. Top e schienale in marmo di Carrara. Vetrinetta living con telaio in laccato bianco artico opaco.

MCZ Group: il profilo della Signora europea del fuoco secondo le parole del suo Presidente, Giacomo Zanette

MCZ Group: il profilo della Signora europea del fuoco secondo le parole del suo Presidente, Giacomo Zanette

Come ogni buon friulano, Giacomo Zanette è un uomo concreto, poche parole e molti fatti. Appassionato di sci, golf e pesca subacquea, questo sessantenne dall’aria pacata ed elegante è l’artefice della straordinaria crescita della MCZ Grouparrivata a sfiorare i 100 milioni di fatturato attuali partendo dagli appena 8,3 milioni di euro del 2002. Una realtà che oggi dà lavoro a quasi 500 persone, tra Italia, Croazia e, più recentemente, Francia.

In una interessante intervista, in allegato, è possibile scoprire a fondo l'anima di MCZ Group.

Architect@Work Roma 11 - 12 ottobre 2017

Architect@Work Roma 11 - 12 ottobre 2017

Mercoledì 11 ottobre 2017

SEMINARI

13:30 Due spa: Beirut e Trieste - 4 CFP
Arch. Claudio Lazzarini e Arch. Carl Pickering – Studio Lazzarini Pickering

17:00 Vertical City - 3 CFP
Arch. Luca Curci – Studio Luca Curci Architects

Giovedì 12 ottobre 2017

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Edilizia, grandi lavori pubblici e lavoro "stabile" ai giovani. La ricetta Prodi per consolidare la ripresa

Edilizia, grandi lavori pubblici e lavoro "stabile" ai giovani. La ricetta Prodi per consolidare la ripresa

Per l'ex premier incentivi del governo e Industria 4.0 stanno dando frutti, ora bisogna ripartire dagli investimenti e da una svolta nel mercato del lavoro.

La ripresa c'è, ora serve una spinta dal mercato del lavoro. Lo scrive Romano Prodi nel suo editoriale sul Messaggero invitando a puntare nella prossima manovra sugli investimenti e sulla creazione di lavoro stabile. L'ex premier vede "una profonda divergenza" fra andamento della politica - "non vi potrebbe essere un quadro peggiore", scrive, tra Corea del Nord, Ucraina, Venezuela, Libia e Donald Trump - e andamento dell'economia - con "la crescita mondiale che supererà quest'anno il 3,5% e tutte le economie dei 40 maggiori paesi che termineranno l'anno con il segno positivo", compresa l'Italia sebbene resti "stabilmente" in coda alla classifica.

È il momento, prosegue il Professore, per "obiettivi più ambiziosi".

"Se confrontiamo le regole del mercato del lavoro non troviamo una maggiore rigidità dell'Italia rispetto ai nostri diretti concorrenti. Quanto al costo del lavoro, compresi i costi previdenziali, stiamo meglio di Germania e Francia, pur collocandoci a un livello più elevato della Spagna. L'inizio della nostra pur timida ripresa è stato affidato all'export, anche se la troppo corposa rivalutazione dell'Euro renderà in futuro più difficili le nostre esportazioni. Sotto quest'aspetto il confronto fra i responsabili delle grandi banche centrali a Jackson Hole non è stato rassicurante.Per fortuna negli ultimi mesi il mercato interno ha dato segni di risveglio. Prima di tutto con gli investimenti. Gli incentivi del governo e la strategia Industria 4.0 stanno dando frutti.Nelle ultime settimane cominciano a riprendere anche i consumi, pur essento la loro ripresa limitata dallo scarso potere d'acquisto dovuto all'ancora elevato livello di disoccupazione e alla stagnazione dei salari. Rimangono invece al di sotto di ogni aspettativa l'edilizia e i lavori pubblici".

Prodi sottolinea la necessità di far ripartire gli investimenti, spesso bloccati da "incertezze relative al codice degli appalti, dai ricorsi senza freno e da una burocrazia impaurita nel prendere decisioni".

"Mi auguro che la legge finanziaria in preparazione tenga conto che senza l'edilizia e i grandi lavori non vi può essere un consolidamento della ripresa, né dei consumi, né dell'occupazione".

Altrettanto decisivo è uno sforzo nella creazione di lavoro. Prodi avverte sui rischi di misure spot o temporanee.

"Unicamente con modifiche permanenti del mercato del lavoro si possono affrontare in modo duraturo i problemi della nuova generazione. Anche perché solo una prospettiva di occupazione stabile può dare concretezza al necessario aumento dei consumi. Dato che "stabile" vuol dire "stabile" mi sembra doveroso ricordare che l'aumento del lavoro precario non ha lo stesso effetto di quello duraturo. Poiché il nostro sistema economico ha raggiunto un grado di flessibilità tale per cui nessuno può dire che il rapporto di lavoro sia eterno o indissolubile, se vogliamo dare una prospettiva vera ai giovani bisogna che il lavoro "stabile" costi sensibilmente meno di quello precario".

 

Edilizia scolastica. Sbloccati molti fondi per le scuole di tutta Italia

Edilizia scolastica. Sbloccati molti fondi per le scuole di tutta Italia

Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato tutti i decreti che mettono a disposizione un miliardo di euro in totale per l’edilizia scolastica.

A questi fondi si aggiungono anche quelli stanziati dalla nuova programmazione nazionale triennale 2018-2020, che ammontano a 1,7 miliardi.

I fondi sono dedicati alla manuntenzione, alla sicurezza e alle misure di prevenzione. Stanziamenti per 321 milioni sono stati assegnati a province e città metropolitane per interventi sull’adeguamento sismico e la messa in sicurezza degli istituti.

Le risorse sono state ripartite tra 18 regioni in varia misura, si va dai 4 milioni del Molise ai 48 milioni della Campania.

Altri finanziamenti sono stati riservati a cinque regioni del Sud con un apposito bando Pon: 350 milioni destinati alle sole regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per riqualificare edifici scolastici riguardo all’ adeguamento sismico, la messa in sicurezza, le misure antincendio, gli interventi per agibilità.

A queste somme si aggiungono anche altre risorse esclusivamente dedicate alla messa in sicurezza sismica delle scuole: 26,4 milioni di euro per interventi di adeguamento sismico in Italia e di 10 milioni di euro dedicati alle scuole del Centro Italia.

Altri fondi arrivano anche per finanziare la prevenzione: oltre 110 milioni di euro. La quasi totalità delle risorse – pari a 105 milioni – finanzierà una nuova campagna di indagini sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Altri 7,5 milioni serviranno a pagare le indagini diagnostiche mirate su solai e controsoffitti, per prevenire i crolli.

Stanziamenti sono previsti anche per gli edifici scolastici di nuova costruzione, ma qui contribuisce in gran misura l’INAIL, che metterà a disposizione 150 milioni per tre anni (2018-2020) in conto investimenti per realizzare poli per l’infanzia.Le risorse sono state distribuite in 19 regioni, la quota maggiore è per la Lombardia (24,3 milioni), la minore è prevista per la Valle d’Aosta con 910mila euro.

Sbloccata anche un’iniziativa di finanza immobiliare per la realizzazione di otto nuove scuole, tra i progettisti Renzo Piano e Mario Cucinella.

24 agosto 2017 - 9:49 - Giulia Boffa

In aumento i permessi per costruire nuovi fabbricati

In aumento i permessi per costruire nuovi fabbricati

(Teleborsa) – Segnali positivi giungono dall’edilizia residenziale: il numero di abitazioni dei nuovi fabbricati resta sopra la soglia delle 10 mila unità nel terzo trimestre 2016 e raggiunge quasi le 12 mila nel quarto. E’ la fotografia scattata dall’Istat secondo cui complessivamente, nel secondo semestre del 2016, si registra un notevole aumento (+10,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lievemente più marcato è il miglioramento semestrale registrato in termini di superficie utile abitabile (+11,0%); l’edilizia non residenziale mostra, invece, una riduzione dello 0,7%.

Continua la tendenza positiva del numero di abitazioni rilevata per i nuovi fabbricati, iniziata a partire dal secondo trimestre 2016. Si registra, infatti, una crescita del 3,3% nel terzo trimestre 2016, che accelera al 18,1% nel quarto, valore più elevato degli ultimi dieci anni. In termini di superficie utile, la crescita è del 3,2% nel terzo trimestre 2016 e del 18,9% nel quarto.

 

Nel 2016, dopo la fase di forte espansione rilevata in media nel 2015, l’edilizia non residenziale torna ad essere caratterizzata in generale da una contrazione, ad eccezione del terzo trimestre 2016 in cui si ha un aumento tendenziale dell’1,7%. Il quarto trimestre chiude l’anno 2016 con una diminuzione del 2,9%.

L’altra faccia della medaglia mostra tuttavia che in Italia c’è quasi mezzo milione di immobili in dissesto, parzialmente o totalmente inutilizzabili. Si tratta di oltre 450 mila costruzioni classificate, secondo i parametri catastali, come degradati. A lanciare l’allarme è Unimpresa che avverte sono 10 le province più a rischio, la maggior parte situate nel Sud del Paese. Spiccano alcune realtàanche del Nord-Ovest (Piemonte e Val d’Aosta). “Al di là delle preoccupazioni sul versante della sicurezza, l’area che abbiamo fotografato, ovvero degli immobili catastalmente rovinati, rappresenta una possibile fonte di sviluppo dell’economia, per il settore dell’edilizia e per tutto l’indotto, dall’arredamento agli accessori – commenta il Presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara – bisogna insistere anche per quanto riguarda la valorizzazione di alcuni beni sul fronte artistico e culturale, con tutto quello che se ne può trarre anche per il turismo”.

 

Mercato immobiliare, in crescita compravendite case più efficienti, ma resta dominante edilizia energivora

Mercato immobiliare, in crescita compravendite case più efficienti, ma resta dominante edilizia energivora

Nel 2016 gli immobili delle classi energetiche più efficienti (A+, A e B) sono stati oggetto del 60% delle compravendite nel mercato “nuove costruzioni”, con un incremento del 10% rispetto al 2015. È quanto emerge dal “Rapporto annualesull’andamento del mercato immobiliare urbano”, realizzato da ENEA, Istituto per la Competitività (I-Com) e Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (FIAIP), che ha scattato una fotografia sull’andamento delle compravendite di immobili nello scorso anno. Considerando il mercato nel suo insieme, l’edilizia in classe energetica G, quella meno efficiente, continua a dominare le compravendite (il 66% di monolocali e il 56% di ville unifamiliari), mentre la vendita di case ristrutturate in classe energetica A+, A e B si attesta su valori che variano dal 3% al 7% del mercato di riferimento.

“L’efficienza energetica ha fatto definitivamente il suo ingresso nel settore edilizio, ma rimane molto da fare sugli edifici esistenti: infatti solo l’11% risulta ristrutturato nelle prime tre classi energetiche, mentre rientra nelle ultime due classi energetiche quasi il 90% degli immobili da ristrutturare, situati principalmente nell’estrema periferia delle città”, commenta Roberto Moneta, responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica dell'ENEA.

Oltre ad analizzare le transazioni immobiliari 2016 rispetto alla classe energetica degli edifici presenti sul mercato, lo studio ha intervistato oltre 500 agenti immobiliari associati alla FIAIP in tutta Italia per sondare l’importanza del tema efficienza energetica.

Per il 58% degli intervistati l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) non serve ad orientare le scelte di chi compra o vende un immobile e il 40% professionisti del settore lo considera poco utile. Tra le possibili iniziative contenute nel rapporto, quella di rendere l’APE uno strumento dinamico che consenta all’acquirente di comprendere quali saranno i suoi consumi energetici reali nel momento in cui andrà ad abitare nell’immobile acquistato. Divide invece gli addetti ai lavori la proposta di inserire una specifica voce nei listini immobiliari legata agli immobili “ristrutturati green”: 52% sono i contrari, prevalentemente perché sarebbe difficile stimare un valore aggiuntivo rispetto alla categoria "ristrutturato". Inoltre, tra le principali motivazioni che, secondo gli agenti immobiliari intervistati, portano ad una scarsa attenzione dei clienti verso gli immobili in classe energetica più elevata ci sono la disponibilità di spesa, il livello culturale e di consapevolezza ambientale e la scarsa fiducia nel sistema di etichettatura energetica degli immobili. Ed è proprio la scarsa percezione del valore di mercato degli immobili efficienti la principale barriera all’accesso al credito per le ristrutturazioni energetiche.

“Tutti questi elementi - conclude Moneta - dovranno essere tenuti nella giusta considerazione sia nell’elaborazione delle future politiche europee e nazionali per la decarbonizzazione del settore residenziale che all’interno della nuova Strategia Energetica Nazionale”.

Edilizia: con la canapa come isolante addio afa e spesa più leggera per climatizzazione

Edilizia: con la canapa come isolante addio afa e spesa più leggera per climatizzazione

Costruire edifici sostenibili ed efficienti, riducendo i consumi degli impianti di climatizzazione, in particolare nelle aree del Mediterraneo a clima caldo temperato. Oggi questo è possibile, utilizzando come isolante la fibra di canapa in alternativa ai minerali comunemente impiegati in edilizia (ad esempio la lana di roccia), come dimostrano i risultati ottenuti nei laboratori del Centro Ricerche ENEA di Brindisi nell’ambito del progetto EFFEDIL. I test su pareti “imbottite” di canapa hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche rispetto a pareti di solo laterizio senza isolante.

“Con questo studio -spiega Patrizia Aversa dell’ENEA -abbiamo potuto verificare che la canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico, ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore. Inoltre la canapa ha una buona permeabilità al vapore acqueo, permettendo così di evitare la formazione di condensa”.

Il progetto EFFEDIL ha anche dimostrato che la canapa trattata con sostanze naturali antimuffa e idrorepellenti possiede una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri e una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio.

Costruire e riqualificare in modo sostenibile potrebbe far risparmiare il 50% di energia. In questo contesto gli edifici svolgono un ruolo chiave in quanto sono responsabili di buona parte del consumo energetico nazionale: secondo studi ENEA, infatti,  i consumi energetici nelle abitazioni in Italia sono responsabili del 45% delle emissioni di CO2.

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Terremoti: Italia leader in Europa per applicazione di sistemi antisismici, ma restano criticità per sicurezza del parco edilizio

Terremoti: Italia leader in Europa per applicazione di sistemi antisismici, ma restano criticità per sicurezza del parco edilizio

L’Italia è tra i paesi leader mondiali per numero di strutture protette da sistemi antisismici - quinta dopo nazioni molto più popolose come Giappone, Cina, Russia, Stati Uniti - e prima in Europa per l'applicazione dell'isolamento e dissipazione di energia su edifici, ponti e viadotti. Il nostro paese vanta poi il primato mondiale per dispositivi 'antiterremoto' a tutela del patrimonio culturale. Tuttavia, per quanto riguarda la sicurezza del parco edilizio nazionale rispetto al rischio-terremoti, restano molte criticità: infatti, “oltre il 70% dell’edificato attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo, comprese scuole, ospedali e molti altri edifici strategici”.

A evidenziare l’eccellenza tecnologica maturata dal nostro paese, ma - allo stesso tempo - la fragilità del contesto abitativo e la necessità di una corretta ed efficace politica di prevenzione, è lo Speciale 100 anni di Ingegneria Sismica”, pubblicato sulla Rivista “Energia, Ambiente e Innovazione” dell’ENEAnel centenario del terremoto di Avezzano che il 13 gennaio 1915 provocò 30mila vittime e la distruzione di una ventina di centri abitati.

C’è il rischio che catastrofi come queste possano verificarsi nuovamente? E che cosa si fa per prevenire il rischio sismico e mitigarne gli effetti? Lo Speciale ENEA distingue tra nuove costruzioni e strutture esistenti: per le prime esistono soluzioni tecniche per progettare e costruire edifici, ponti e infrastrutture in grado di resistere anche ai terremoti più violenti. “Le moderne tecnologie antisismiche, possono garantire un grado di sicurezza non perseguibile con tecniche tradizionali, senza incidere significativamente sui costi”, sottolineano gli esperti.

Anche per le strutture esistenti, ove possibile, sarebbe auspicabile “un’utilizzazione più estesa delle moderne tecnologie, specialmente dell’isolamento sismico”, con particolare riferimento a paesi come l’Italia, dove avvertono gli esperti, “gran parte degli edifici non è in grado di sopportare l’azione sismica che attualmente la normativa prescrive per gli edifici di nuova costruzione nei rispettivi siti”.

“La maggior parte delle nostre costruzioni ha più di 50 anni ed è stata realizzata in fretta, senza adeguati controlli, facilitando l’uso di sistemi e materiali scadenti – spiega Paolo Clemente, dirigente di ricerca ENEA che ha curato lo Speciale - Inoltre, interventi architettonici e/o strutturali impropri, hanno spesso accelerato gli effetti legati alla vetustà ed al degrado, acuiti da una manutenzione carente, se non del tutto assente”.

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Il concorso Doka "La Forma della Qualità" entra nel vivo

Il concorso Doka "La Forma della Qualità" entra nel vivo

Con lufficializzazione delle nominations per le due categorie in gara e la definizione della giuria il nostro concorso La Forma della Qualità - Doka Italia e i cantieri italiani entra nel vivo.

Finalmente sono state definite le nominations ufficiali per l’edizione 2015 del concorso “La Forma della Qualità - Doka Italia e i cantieri italiani”.

I criteri di selezione, che hanno condotto alla scelta dei cantieri, sono stati scelti tra quelli che Doka da sempre considera fondamentali, in Italia e nel mondo: sicurezza, qualità e innovazione. Due, poi, i requisiti preliminari: che il cantiere fosse stato attivo nel 2015 e che l’impresa esecutrice avesse utilizzato soluzioni provvisionali Doka.

Dall’intersezione di questi criteri di prequalifica sono emersi 19cantieri, per altrettante imprese, tutte PMI.

Una giuria di professionisti del cantiere

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I droni in edilizia: un nuovo manuale tecnico per sapere tutto sui robot volanti

I droni in edilizia: un nuovo manuale tecnico per sapere tutto sui robot volanti

Il libro di Francesco D’Alessandro, progettista e studioso nel settore dell’aeronautica delle tematiche UAV e istruttore di cartografia, permette di conoscere modalità e tecniche di utilizzo di un drone, consigli d’uso e di programmazione, linee guida e normativa in campo edile, ma anche le infinite possibilità che il robot consente per ispezioni su strutture particolari o aree più difficili da raggiungere. Un manuale che ha un’utilità pratica e include un software per approfondimenti, sia per gli addetti ai lavori, sia per i meno esperti che vogliono informarsi su questo affascinante ambito tecnologico.

9 Settembre 2015 – Il sofisticato mondo dei droni al servizio delle imprese edili, con le sue straordinarie potenzialità e vantaggi economici. A questo argomento è dedicato il nuovo libro “I droni in edilizia” di Francesco D’Alessandro, edito da Grafill e disponibile con un software che include dei materiali di approfondimento, un glossario, delle F.A.Q. e dei test per verificare l’apprendimento delle nozioni e del linguaggio tecnico.

 i droni sono utilizzati in edilizia per molteplici attività: trasporto dei materiali, dei rilievi e dell’aerofotogrammetria, telerilevamenti, rilievi con termocamera, analisi dei dissesti idrogeologici, impiego per la valutazione dei danni e perizie ed ispezioni in luoghi difficilmente accessibili come ponti, viadotti, linee elettriche. Inoltre, i robot volanti sono sempre più impiegati per la sorveglianza di incendi e ordine pubblico, agricoltura, rilevamenti  su terreni, agrari, archeologici,  geologici, edilizia e per monitorare l’avanzamento dei lavori, per l’abusivismo edilizio, perizie assicurative, e così via. Nel manuale “I droni in edilizia” vengono oggettivamente analizzati i vantaggi e i punti di debolezza di questo sistema tecnologico, polivalente e quindi efficiente ed economico. Entro i prossimi dieci anni, i droni saranno un elemento fondamentale e insostituibile nel panorama delle attrezzature per i cantieri edili. Consentiranno di rispettare standard maggiori di precisione e controlli, velocizzando e rendendo più profittevoli le operazioni.

Lo stile del manuale è didattico e molto pratico: un libro da tenere a portata di mano per confrontare nei casi specifici modalità e tecniche di utilizzo, consigli d’uso e di programmazione.  Il libro contiene anche una raccolta di dati e informazioni, di documenti, testimonianze, lavori e interviste di altri esperti e anche della normativa vigente in un mondo giovane e in continua evoluzione, dove c’è già tanto materiale e contributi da ordinare per metterne a frutto le possibilità.

“I droni in edilizia” offre inoltre una panoramica per comprendere l’architettura dei droni, le sue regole di funzionamento, l’apparecchiatura e le caratteristiche dei componenti per decidere come scegliere ocome farsi costruire un drone adatto ai propri usi. Non mancano indicazioni pratiche su come programmare un drone, come settare il GPS, come eseguire operazioni di telerilevamento, aerofotogrammetria, termo-rilevamenti, monitoraggi e perizie, controlli su stati di avanzamento, sorveglianza di cantieri edili. Infine, D’Alessandro nel suo libro dà consigli per condurre ispezioni specifiche su strutture a pannelli fotovoltaici, edifici, ponti, condotti e coperture.

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Civiltà di Cantiere n.3-intervista a Leopoldo Freyrie

Civiltà di Cantiere n.3-intervista a Leopoldo Freyrie

Nel nostro Paese la progettazione è stata via via svuotata della sua funzione essenziale di garanzia della qualità. La futura nuova legge sugli appalti è l’occasione per un’inversione di tendenza e perché lo Stato ritrovi il suo ruolo di guida del mercato.

Si sa che il nostro Paese vive di paradossi. Tra questi vi è sicuramente quello che riguarda il ruolo e il valore della progettazione. In ogni Paese al mondo per la progettazione passa inevitabilmente una minore o maggiore qualità del costruire e di conseguenza della vita dei cittadini. Una cattiva, o peggio ancora, una scarsa considerazione del valore della progettazione determina una progressiva dequalificazione del costruito: edifici pubblici, infrastrutture, ma anche l’insieme dell’edilizia privata. Di questo c’è generale consapevolezza eppure sono decenni che in Italia la progettazione non è solo “cenerentola”, ma serva strumentale di processi che con la qualità del costruire e con l’interesse pubblico hanno ben poco a che fare. Leopoldo Freyrie lo definisce un sistema finalizzato a creare le condizioni per “business impropri”. “Dopo anni di declino progettuale, con il Codice degli appalti attualmente in vigore si è dato il colpo di grazia alla progettazione, completando un processo di svuotamento della sua stessa funzione che è appunto quella di garantire la qualità delle opere che si vogliono realizzare. Con il Codice degli appalti si è costruito un complesso di regole e di norme che hanno relegato la progettazione a un fattore secondario, legittimando anche dal punto di vista normativo quanto avvenuto nella sostanza e nella quotidianità. Si è sancita la fine della progettazione svuotandola sul piano delle professionalità, definendo un modello procedurale basato sulla confusione dei ruoli anche attraverso un trasferimento nefasto delle competenze da un soggetto ad un altro, dal progettista all’impresa. Attraverso una scelta che ha messo al centro del processo la logica del prezzo più basso, l’azzeramento dei concorsi, la totale incertezza dei tempi. Un meccanismo che invece di premiare chi sapeva e sapeva fare, ha di fatto premiato l’incompetenza. Con un solo risultato: la morte della qualità”. Per Freyrie il Codice costituisce l’ultimo atto di un percorso che ha la sua origine negli anni Novanta e in quella cultura provinciale italiana che da un lato sui grandi progetti ha inseguito le archistar e dall’altro ha abbandonato ogni attenzione e cura rispetto alle centinaia di opere che determinano di fatto la qualità della vita quotidiana di ognuno di noi e incidono profondamente sulla capacità competitiva del nostro sistema economico e produttivo. “Il boom delle archistar, se ha fatto sì che oggi possiamo disporre di segni architettonici riconoscibili, di opere della modernità, ha tuttavia favorito procedure e meccanismi di selezione che hanno portato a una vera e propria schizofrenia della progettazione. Poche opere straordinarie e una marea di opere di bassissima qualità trasformate appunto in opportunità di business sulla pelle dei cittadini e dei contribuenti. Come dire, una bella copertina e dentro nulla o peggio. Nel segno delle varianti e degli sprechi di risorse, favorendo contenziosi e non ultima la corruzione”.
Il fatto positivo è che finalmente oggi questa realtà è stata riconosciuta e si è avviato un processo di cambiamento volto a rivedere profondamente il quadro delle regole. “La nuova legge sugli appalti pubblici, attualmente in via di definizione, dovrebbe avviare finalmente un processo contrario riportando al centro delle regole la qualità e la qualificazione degli operatori. Il nuovo Codice non può non prestare la massima attenzione alla questione delle competenze, sia avviando un processo all’interno delle amministrazioni pubbliche, sia riportando al centro la logica dei concorsi attingendo dalle professionalità offerte dai privati. È evidente che ciò deve coincidere con una rinnovata politica a sostegno delle opere pubbliche, il che significa risorse adeguate, ovvero strumenti in grado di sostenere una progettazione più qualificata. Oggi il mercato dei lavori pubblici rappresenta poco più dell’8% del mercato delle costruzioni. La scarsità di risorse ha determinato il ricorso sempre maggiore a modelli privatistici che oggi debbono comunque essere normati, in quanto di chiara rilevanza pubblica. È venuto il momento che lo Stato ritrovi il suo ruolo di guida del mercato delle opere pubbliche superando le criticità connesse al Patto di stabilità interno che ha ucciso i fondi per la progettazione, in quanto considerati debito nei bilanci degli enti locali. Con l’effetto drammatico di togliere risorse essenziali per consentire una qualità progettuale delle opere. Oggi questa strada va ripresa. Il ripristino del fondo di rotazione per la progettazione, avviato nell’ambito della messa in sicurezza del territorio per ridurre il rischio idrogeologico, costituisce la strada giusta per invertire questo trend negativo. Non va infatti dimenticato che una delle principali cause della incapacità del nostro Paese di utilizzare pienamente le risorse che provengono dai fondi europei riguarda proprio la scarsa qualità e capacità progettuale”.

Leopoldo Freyrie è dal 2011 presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnapp), è stato presidente del Consiglio degli architetti d'Europa ed è tra i fondatori del Forum europeo per le politiche architettoniche.

Volume Formedil-Andil sull'uso del laterizio

Volume Formedil-Andil sull'uso del laterizio

Con la pubblicazione del volume “ I laterizi: risparmio energetico, sostenibilità e salubrità. Guida per gli operatori e i tecnici di cantiere” si rinnova la proficua collaborazione tra ANDIL e FORMEDIL; da anni tali enti, infatti, promuovono in sintonia la qualità della posa e della messa in opera dei prodotti e dei sistemi in laterizio. 

ANDIL e FORMEDIL hanno in comune l’obiettivo di promuovere la tradizione costruttiva del nostro Paese tra i muratori, gli apprendisti, i progettisti, insomma tutti gli operatori di cantiere e i giovani che si indirizzano al settore edile, e diffondere la cultura professionale del laterizio come materiale fondante per una edilizia sostenibile, salubre e sicura e che faccia la sua parte nella riduzione delle emissioni climalteranti facendo risparmiare sia in inverno che d’estate. La ricerca promossa da ANDIL negli ultimi anni ha puntato a dare evidenza al ruolo che assume il laterizio, espressione del costruire italiano, nel contenimento dei consumi energetici, senza trascurare gli aspetti della sicurezza strutturale, della sostenibilità ambientale e del comfort abitativo. In particolare, il progetto della “casa NZEB in laterizio, antisismica, sostenibile e confortevole”, sviluppato con il supporto scientifico dell’ENEA e delle principali Università italiane, rappresenta la risposta dell’industria dei laterizi ad un mercato sempre più attento alla sostenibilità ed all’efficienza energetica; tale proposta analizza anche l’aspetto dei costi/benefici delle soluzioni costruttive, nel rispetto dei dettami della direttiva EPBD recast cosiddetta NZEB, e che non trascura gli effetti “collaterali” dell’iperisolamento, quali condizioni di discomfort termo igrometrico nel periodo estivo. Per ridurre significativamente e ‘realmente’ i consumi in edilizia è, infatti, fondamentale contenere quelli estivi, finora sottostimati. La spinta all’isolamento eccessivo sul modello dei Paesi del nord Europa comporta, infatti, nel contesto mediterraneo: condizioni di insalubrità e di disagio e un discomfort termico, che l’utente, troppo spesso, contrasta con l’ausilio di energivori impianti di climatizzazione, dimenticando il ruolo che da secoli l’elevata inerzia termica delle soluzioni massive in laterizio svolge assicurando, anche oggi, bassi consumi estivi ed elevate condizioni di comfort.

La rete nazionale delle Scuole Edili aderenti a Formedil, dal canto suo ha nel laterizio un materiale di base all’interno dei propri programmi curriculari e opera per promuovere la qualità professionale degli addetti del settore, con l’obiettivo di innalzare la qualità professionale e tecnologica delle imprese di costruzioni. Il Formedil è impegnato a promuovere la formazione delle risorse umane della filiera delle costruzioni sui temi dell’edilizia sicura e sostenibile a partire dal progetto europeo Build up Skills Italia denominato I-town. 

Visto il successo riscontrato dalle precedenti iniziative si è deciso, di comune accordo, di pubblicare, avvalendosi delle opportunità offerte da Fondimpresa, un insieme di contributi sui temi sopra esposti tratti dalle ricerche ANDIL raccolte in un volume unico, utilizzabile come Manuale per il corretto impiego del laterizio e guida alla sua posa in opera. Ancora una volta si propone uno strumento completo e al tempo stesso snello perché versatile e di facile uso tanto nelle attività di formazione delle Scuole Edili che come supporto al personale operativo e tecnico di cantiere.

Copia del volume può essere richiesta inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.