Tekla Structures User Meeting 2020: un’edizione all’insegna di innovazione tecnologica, esperienze BIM, interoperabilità

Tekla Structures User Meeting 2020: un’edizione all’insegna di innovazione tecnologica, esperienze BIM, interoperabilità

La 18^ edizione del Tekla Structures User Meeting, organizzata da Harpaceas, si è svolta il 23 giugno 2020.
All’incontro, per la prima volta online, hanno partecipato oltre 200 professionisti che operano nel mondo dell’ingegneria strutturale e che utilizzano quotidianamente Tekla Structures.
Seppur di durata inferiore rispetto alle edizioni passate, il programma dell’evento è stato ricco di temi interessanti: le novità di Tekla Structures 2020, alcune storie di successo raccontate direttamente dai clienti (dove Tekla Structures ha permesso di fare la differenza), le novità in casa Trimble, il Tekla BIM Award Italia.

“Abbiamo deciso di organizzare comunque il nostro evento annuale per dare un segnale di speranza per una ripresa completa delle attività, dopo i momenti drammatici che tutti noi abbiamo vissuto, anche se in misura diversa, e che qualcuno purtroppo sta ancora vivendo. Inoltre, volevamo avere una nuova e ulteriore occasione di contatto con tutti voi” afferma l’Ing. Ferrari, Direttore Generale di Harpaceas, durante i saluti iniziali.

Il primo intervento è stato dedicato al tema della novità di Tekla Structures 2020; lo staff tecnico della Divisione BIM Strutturale ha presentato alcuni nuovi comandi del software e miglioramenti di funzionalità già esistenti. Nel corso dell’evento, sono state poi approfondite anche le funzionalità “Bridge Creator” per la modellazione di ponti e altre novità della nuova versione, come il nuovo collegamento con la nuvola di punti e le novità in termini di esportazione, gli aggiornamenti nell'editor template, nella gestione dei template e nei report.

Di grande interesse sono stati anche gli interventi di alcuni clienti. L’ing. Stefano China di Tecnostrutture Srl ha presentato l’esperienza di smart working che lui e il suo team hanno vissuto di recente a causa della pandemia Covid19; sono state mostrate le potenzialità degli strumenti Tekla Model Sharing e Trimble Connect con riferimento al progetto del Nuovo Ospedale di Odense in Danimarca.
I partecipanti hanno poi avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza reale sui vantaggi del BIM in un progetto di grande attualità: “Il nuovo ponte sul Polcevera: dal modello BIM alla simulazione delle operazioni di varo”. Studio MEG, rappresentato durante l’evento dagli Ingg. Martina Gareggio e Luciano Morello, ha realizzato il video che mostrava come sarebbe avvenuto il varo dell’impalcato metallico del nuovo Ponte Polcevera. Il racconto di tutte le fasi del processo di realizzazione del video è stato molto coinvolgente e ha messo in evidenza i vantaggi dell’adozione del BIM nella progettazione di queste grandi opere.
La nuova sede Google di New York è stato l’oggetto di un’ulteriore storia di successo, illustrata dagli Ingg. Tobia Zordan e Manuel Zecchinel di Bolina Ingegneria. In particolare, la società si è occupata della modellazione BIM dei ‘pre-cast cores’, finalizzata all’emissione degli «Shop Drawings» dei conci prefabbricati costituenti i nuclei strutturali dell’edificio e ha condotto le attività di Construction Engineering con la verifica delle fasi movimentazione/stoccaggio dei conci e delle fasi costruttive dei ‘nuclei’.

Come da tradizione, durante l’evento sono stati premiati i modelli BIM realizzati da clienti italiani con l’utilizzo di Tekla Structures che hanno vinto il Tekla BIM Award Italia 2020 e la candidatura al Tekla Global BIM Award 2020: Politecnica Soc. Coop. – Modena (categoria Opere Civili), Vergaengineering Spa - Milano (categoria Opere Industriali), Fabrica SCRL – Beverino, la Spezia (categoria Infrastrutture), Studio Calvi – Cremona (categoria Strutture piccole), Bolina Ingegneria (menzione speciale).

Questa edizione, anche se un po’ diversa dal solito, è stata ricca di contributi stimolanti per tutti gli operatori del settore delle costruzioni che stanno vivendo o si stanno preparando per la trasformazione digitale.

 

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L’agenzia del Demanio apre il bando per la progettazione BIM dell’archivio del Mef nell’ex caserma Cerimant a Roma

L’agenzia del Demanio apre il bando per la progettazione BIM dell’archivio del Mef nell’ex caserma Cerimant a Roma

L’Agenzia del Demanio, in data 06 luglio 2020, ha pubblicato la gara, ai sensi dell’art. 60 del d.lgs 50/2016, con procedura aperta, per la realizzazione dell’edificio destinato a ospitare un archivio del ministero dell’Economia e delle Finanze nell’area della ex caserma Cerimant, nel quartiere Tor Sapienza a Roma. L’importo del servizio ammonta a poco più di 700mila euro, mentre il costo dei lavori stimato per la realizzazione è di circa 11,4 milioni di euro, inclusi i costi della sicurezza.
Sul lotto di 28mila mq verrà realizzato il nuovo edificio per una superficie di 13mila mq. La principale prestazione richiesta è una progettazione definitiva ed esecutiva in BIM, categorie Edilizia E16, Strutture S03, Impianti IA01 e Impianti IA03. Tale prestazione comprende anche la verifica della documentazione esistente agli atti della stazione appaltante, le indagini, i rilievi preliminari e le attività geologiche. Altre attività previste sono il coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione e le attività archeologiche.

I soggetti ammessi al bando in forma singola o associata, purché in possesso dei requisiti prescritti sono:
• liberi professionisti, singoli od associati nelle forme riconosciute dal vigente quadro normativo;
• società di professionisti;
• società di ingegneria;
• prestatori di servizi di ingegneria e architettura;
• raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari costituiti da società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista;
• aggregazioni tra gli operatori economici.
Si precisa inoltre, che ai soggetti costituiti in forma associata è fatto divieto di partecipare alla gara in più di un raggruppamento o in forma individuale.

Infine, per l’espletamento dell’incarico è richiesto un team operativo, in possesso delle abilitazioni all’esercizio professionale ed iscrizione al relativo albo, così composto:
• n.1 professionista responsabile del coordinamento delle attività di progettazione e del processo BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione architettonica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione strutturale definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista responsabile della progettazione impiantistica definitiva ed esecutiva da eseguire in modalità BIM;
• n.1 professionista con qualifica di geologo responsabile delle attività, delle indagini e prove geologiche nonché della relazione geologica;
• n.1 professionista coordinatore della sicurezza in fase di progettazione;
• n.1 professionista archeologo responsabile della verifica preventiva dell’interesse archeologico e della relazione archeologica nonché della supervisione delle fasi lavorative di scarico;
• n.1 giovane professionista nel caso di raggruppamento temporaneo di professionisti.


Le iscrizioni per partecipare al bando verranno chiuse il 21 agosto prossimo.

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Cassazione, sentenza 6321/2020. Il direttore dei lavori non è responsabile per i difetti dell'opera derivanti da vizi progettuali e infortuni

Cassazione, sentenza 6321/2020. Il direttore dei lavori non è responsabile per i difetti dell'opera derivanti da vizi progettuali e infortuni

Tale sentenza nasce da un avvenuto infortunio mortale durante i lavori di manutenzione di un condominio di Perugia nel 2018. I congiunti del defunto chiesero la condanna al direttore dei lavori e il risarcimento dei danni subito dagli attori in conseguenza al decesso. In tale occasione il giudice di primo grado e la Corte d'Appello di Perugia rigettarono la domanda in quanto non si poteva ritenere il direttore dei lavori responsabile del decesso in quanto questi non aveva mai assunto alcun impegno di controllo delle attività di cantiere e di responsabile della sicurezza dei lavori.

La Cassazione ha dunque confermato le conclusioni raggiunte dal Tribunale territoriale e dalla Corte d'Appello, dichiarando il direttore dei lavori assolto da ogni responsabilità risarcitoria nei confronti dei congiunti del lavoratore deceduto. Il direttore dei lavori ha difatti l'obbligo di vigilare affinché i lavori siano eseguiti in maniera conforme al progetto, al capitola e alla normativa vigente. Questi può essere ritenuto responsabile degli infortuni e dei difetti d'opera derivanti da vizi professionali solo se regolarmente incaricato dal committente, oppure nel caso in cui con il suo operato eserciti ingerenza nello svolgimento dei lavori eseguiti dalla ditta appaltatrice.

 

a cura di Ing. Alessia Salomone

ALLPLAN Italia lancia “Voice of the Customers”, le storie in diretta streaming dei protagonisti del BIM

ALLPLAN Italia lancia “Voice of the Customers”, le storie in diretta streaming dei protagonisti del BIM

A partire dal 22 giugno ALLPLAN Italia inviterà i suoi clienti a raccontare in diretta streaming il proprio approccio al BIM e in che modo la principale tendenza digitale del mondo AEC abbia supportato e reso possibile la realizzazione di progetti architettonici e ingegneristici di successo.

L’accento delle puntate di Voice of The Customers non sarà quindi tanto su soluzioni e prodotti, quanto su esperienze, percezioni e abitudini d’uso legate al building information modelling.

“Si tratta di un approccio differente dal consueto – spiega Barbara Magaraggia, sales manager di ALLPLAN Italia. Abbiamo infatti voluto mettere l’accento più sulle persone e sui progetti, che non sui prodotti, lasciando che fossero le esperienze e i progetti stessi a parlare. Inoltre abbiamo deciso che fosse un moderatore esterno a intervistare i nostri ospiti, un esperto di BIM. L’obiettivo è ovviamente condividere con la nostra community digitale storie di valore, esperienze e non semplicemente enfatizzare la bontà delle soluzioni progettuali che offriamo”.

“Voice of The Customers” è anche un modo per dare conto dei cambiamenti che ha subito la professione negli ultimi anni, di fronte a una rivoluzione digitale sempre più spinta, attraverso la viva voce di alcuni dei suoi protagonisti.

L’accesso alle videoconferenze sarà gratuito. In coda alle conferenze sarà aperta una sessione di Q/A a cui si darà risposta immediata e, a tutte le domande che per limiti di tempo non verranno affrontate, verrà fornita risposta via mail al singolo partecipante.

Programma di Voice of The Customers

22 giugno – Studio Violetto. La riqualificazione della Certosa reale di Collegno. (iscrizione)

29 giugno – Studio AB2ER. Un rifugio da sogno: la progettazione del rifugio la Marmotta a Sauze d’Oulx (iscrizione)

6 luglio – Studio Inoving. Hotel Olympia, Savona. Coordinamento BIM Based della progettazione. (iscrizione)

13 luglio – Studio Di Giuseppe. Progettazione del dissabbiatore di Ollolai (NU). (iscrizione)

20 luglio – Studio Campanini. Riqualificazione e trasformazione di una corte agricola. (iscrizione)

qui la pagina web con le presentazioni dei progetti e i link per l'iscrizione gratuita agli incontri.

Massimo Iosa Ghini crea un nuovo gruppo creativo interdisciplinare per la progettazione di una maschera contro il virus

Massimo Iosa Ghini crea un nuovo gruppo creativo interdisciplinare per la progettazione di una maschera contro il virus

Massimo Iosa Ghini lancia il progetto per la creazione di una nuova maschera protettiva in grado di far fronte alla situazione emergenziale dell’epidemia da COVID-19.
La prima fase è stata la creazione di un nuovo team che riunisce professionisti provenienti da vari settori e che mira ad applicare alla maschera una tecnologia che protegga le persone dai virus.
Le infezioni nell’attuale contesto CODIV-19 hanno evidenziato la necessità di avere nuovi scudi di protezione, e l’intento del team Iosa Ghini è di sviluppare un prototipo di maschera immediatamente pronta per essere industrializzata.
“In questo periodo di emergenza sanitaria, dove tutti devono limitare le interazioni tra persone e dove gli spazi sembrano disabitati, ci sono molti fattori da considerare” – spiega Massimo Iosa Ghini – “Qualsiasi ambiente deve essere ripensato e riprogrammato e con loro anche il nostro modo di interagire e i nostri comportamenti. Viviamo la maggior parte del nostro tempo in spazi interni e l'unica necessità vera al momento è quella di andare nei supermercati. In tempo di coronavirus dobbiamo fare i conti con gli spazi che non sono stati pensati per la quarantena. Ad esempio oggi è raro avere lo studio, e invece dovendo dedicarci allo smart working siamo alla ricerca di una superficie per il nostro computer. Adesso abbiamo il tempo di curare, rifinire la casa che prima guardavamo con distrazione, riscopriamo funzionalità che si erano perdute.”
Continua Iosa Ghini “Il design deve dare il suo contributo e la responsabilità del designer è quella di condividere soluzioni tangibili. Ho pensato di progettare una nuova maschera, esteticamente piacevole, facile da usare e soprattutto che possa essere utilizzata ripetutamente".
La nuova maschera pensata da Massimo Iosa Ghini è trasparente, in grado di creare un ponte sociale immateriale tra le persone, permettendo ancora le relazioni umane in questo periodo in cui è difficile instaurare dialoghi e contatti.

SAIE da 54 edizioni è la fiera di riferimento per l’intero sistema delle costruzioni

SAIE da 54 edizioni è la fiera di riferimento per l’intero sistema delle costruzioni

SAIE 2020: BolognaFiere 14 -17 OTTOBRE 2020
La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti
 
Abbiamo 54 edizioni d’esperienza, possiamo essere utili alle aziende.
 
SAIE da 54 edizioni è la fiera di riferimento per l’intero sistema delle costruzioni che, con tutta la filiera, rappresenta oltre il 20% del Prodotto Interno Lordo italiano.
 
In tutti questi anni abbiamo vissuto vari momenti di difficoltà e li abbiamo attraversati insieme alle aziende riuscendo sempre a ripartire, contribuendo a rianimare un comparto, quello dell’edilizia, fondamentale per l’intera economia nazionale.
Oggi la situazione sanitaria è ancora particolarmente difficile, il sistema economico vive di innegabili interrogativi ed il mondo delle fiere è chiamato ad una sfida certamente complessa.
Noi di SAIE non ci tiriamo indietro. Con decisione ci sentiamo sicuri nell’affermare che la nostra fiera intende rimanere un caposaldo per il mercato.
Lo diciamo senza retorica, perché organizzatori, espositori, professionisti in visita, partner strategici credono uniti nella condivisione dei motivi per cui è e sarà speciale ritrovarsi a SAIE:
• far conoscere le proprie novità;
• percepire l’orientamento del comparto e i trend di mercato;
• fidelizzare i rapporti e le relazioni professionali;
• valorizzare le proprie innovazioni e far capire come queste migliorino l’efficacia dei processi produttivi;
• trovare soluzioni esecutive e stimoli realizzativi non espressamente cercati;
• consolidare la propria posizione sul mercato e la personale competenza professionale.
 
SAIE, attraverso le proprie iniziative, è tutto questo: energia per ripartire; voglia di sostenere l’eccellenza del fare delle nostre aziende; esperienza e referenza storica nell’agevolare i professionisti dell’edilizia nel diretto e proficuo contatto reciproco.

Per sostenere le aziende in questo momento abbiamo attivato varie iniziative gratuite e abbiamo idee utili che possiamo mettere a disposizione delle  realtà che decidono di entrare a far parte della nostra community di espositori: cliccando qui invieremo i dettagli.

Maggiori informazioni su SAIE: www.saiebologna.it

BAM Construction ha scelto CAM2 per la verifica digitale della costruzione del Dover District Leisure Centre

BAM Construction ha scelto CAM2 per la verifica digitale della costruzione del Dover District Leisure Centre

Con le soluzioni hardware e software di CAM2, l’azienda del Royal BAM Group ha incorporato il processo BIM di convalida del costruito a fronte del modello di progetto

BAM Construction, società appartenente a Royal BAM Group, azienda olandese di servizi di costruzione leader nel BIM e nella sostenibilità, è stata incaricata nel 2016 di costruire una struttura sportiva di prim’ordine per il nuovo Dover District Leisure Centre. L’opera da 26 milioni di sterline aperta lo scorso anno nel Regno Unito riguarda una piscina standard da competizione a otto corsie.

Oltre alle caratteristiche tipiche di un progetto di questo tipo, ad esempio l’impermeabilità della struttura e la sua resistenza alla pressione creata dal volume dell’acqua, era necessario soddisfare anche diversi altri criteri dimensionali. In questo genere di costruzioni è fondamentale che le pareti della piscina siano perfettamente parallele e che formino angoli retti sia con le corsie sia con la superficie dell’acqua. Inoltre, la lunghezza della piscina deve essere certificata, poiché negli eventi sportivi importanti il mancato rispetto delle tolleranze può fare la differenza tra una medaglia d’oro e una d’argento.

Consapevole, dunque, che per creare una costruzione di buona qualità sarebbe stato necessario includere un processo BIM supportato dalla tecnologia per verificare rapidamente le dimensioni as-built della piscina ed escludere i rischi, BAM Construction ha scelto di utilizzare sia l’hardware CAM2 di scansione laser che il software BuildIT Construction sempre di CAM2. L’obiettivo era quello di dimostrare che la costruzione fosse conforme alle rigorose norme dimensionali richieste, dopo aver realizzato la vasca della piscina in calcestruzzo e prima di posare le piastrelle, così da assicurare il successo dei fattori critici del progetto.

“I dati del settore indicano che ben il 30% dei costi di costruzione è rappresentato dalle rilavorazioni in loco e che il 10% dei materiali viene completamente sprecato”, dichiara Daniel Brenchley, Project Manager di BAM Construction. “Secondo i nostri obiettivi basati sul principio "right first time" (perfezione al primo tentativo), per confermare che tutti i lati della vasca fossero corretti e che non si fosse verificato alcun cedimento dopo la rimozione della cassaforma, prima di posare le piastrelle abbiamo eseguito una scansione laser dettagliata dei lati della vasca e abbiamo utilizzato il software BuildIT Construction di CAM2 per effettuare dei confronti con il nostro modello 3D”.

Il software BuildIT Construction non ha riscontrato alcuna intrusione nella vasca della piscina, ma ha rilevato diversi avvallamenti, evidenziandone le coordinate in un rapporto grafico e consentendo al team di localizzarle risolvendo i problemi in modo rapido ed efficiente. La velocità e la precisione del software di CAM2 hanno consentito, inoltre, a BAM di ripetere la procedura nuovamente per verificare che la piscina soddisfacesse i criteri di certificazione olimpici anche in seguito alla piastrellatura.

BuildIT ha permesso quindi al team di accelerare i tempi di convalida e produrre studi di valutazione delle tolleranze accurati, assicurando la qualità e offrendo aderenza all’intento di progettazione attraverso tutti i processi di costruzione e utilizzando strumenti di acquisizione dei dati intelligenti, di analisi quasi in tempo reale e di creazione di rapporti standard del settore.

“La rapida procedura di feedback di BuildIT offre fiducia nel lavoro svolto e promuove un processo decisionale intelligente quando vengono rilevati errori od omissioni in loco. In CAM2 ci impegniamo costantemente per offrire ai nostri clienti un’esperienza integrata sviluppata direttamente sulla base dei loro riscontri e delle loro esigenze, così che possano svolgere il proprio lavoro in modo semplice, veloce ed efficiente, riuscendo a ottenere la perfezione al primo tentativo”, commenta Giuseppe Mazzara, Sales Manager divisione C-BIM di CAM2.

Le informazioni presenti in questo comunicato stampa contengono affermazioni previsionali ai sensi del Private Securities Litigation Reform Act del 1995 soggette a rischi e incertezze, come per esempio le affermazioni riguardanti la domanda e l'accettazione del cliente dei prodotti CAM2 nonché lo sviluppo e il lancio dei prodotti CAM. Affermazioni che non sono fatti storici o che descrivono i programmi, gli obbiettivi, le proiezioni, le aspettative, le supposizioni, le strategie e gli scopi dell'Azienda sono da intendersi come affermazioni previsionali. Inoltre, espressioni quali "è", "sarà" e simili o discussioni inerenti ai piani di CAM2 o altre intenzioni sono da intendersi come affermazioni previsionali. Tali affermazioni previsionali non costituiscono garanzie per rendimenti futuri e sono soggette a rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati, nei rendimenti o nelle realizzazioni effettive rispetto a quanto espresso, anche implicitamente, nelle affermazioni previsionali. Pertanto si avverte il pubblico di non porre fiducia indebita in dette affermazioni previsionali.

I fattori che potrebbero comportare una differenza materiale nei risultati effettivi rispetto a quanto espresso o previsto nelle affermazioni previsionali comprendono, ma non sono limitati a:
• lo sviluppo da parte di altri di prodotti, processi e tecnologie nuovi e migliorati che rendono i prodotti dell'Azienda meno competitivi od obsoleti;
• l'incapacità dell'Azienda di mantenere il proprio vantaggio tecnologico sviluppando nuovi prodotti e migliorando quelli esistenti;
• i declini economici o altri cambiamenti sfavorevoli, o mancate migliorie nelle industrie servite dall'Azienda o nelle economie nazionali o internazionali nelle zone in cui l'Azienda opera e altre condizioni economiche, commerciali e finanziarie generali; e
• gli altri rischi descritti nella Parte I, Articolo 1A. Fattori di rischio nella relazione annuale dell'Azienda nel modulo 10-K per l'anno conclusosi il 31 dicembre 2016 e nel modulo 10-Q per i trimestri conclusi il 31 marzo 2017 e il 30 giugno 2017.
Le affermazioni previsionali contenute in questo comunicato stampa rappresentano il giudizio dell'Azienda a partire dalla data del comunicato. L'Azienda non si assume alcun obbligo di aggiornare nessuna delle affermazioni previsionali in seguito a nuove informazioni, eventi futuri o altro, a meno che non previsto dalla legge.

Alla progettazione del benessere di Studio Apostoli due nuovi premi

Alla progettazione del benessere di Studio Apostoli due nuovi premi

Ha ottenuto oltre venti riconoscimenti internazionali e oggi consolida ulteriormente la propria immagine con due nuovi importanti premi: Studio Apostoli, leader nella progettazione dell’architettura del benessere, è stato recentemente insignito dell’Italian SPA Awards 2020 e dell’Italian Pool Award 2020.
Il primo, promosso da AreaWellness, riguarda Nerò SPA New Experience presso le Terme Preistoriche di Montegrotto Terme, struttura di 1200 mq che il team ha completato nel 2019; il secondo, invece, assegnato dalla fiera ForumPiscine, premia il recente lavoro del Lefay Resort & SPA Dolomiti (Indoor pool).
Entrambi, inoltre, fanno diretto riferimento alla cifra identitaria dello Studio, che, attraverso la logica della progettazione integrata e un approccio multidisciplinare che comprende arche servizi di ingegneria, project management e marketing, si è conquistato una forte specializzazione nel settore del wellness e una riconoscibilità mondiale.     
“Siamo onorati di ricevere questi premi, che confermano ancora una volta il nostro impegno e la costante ricerca verso soluzioni estetiche, tecniche, emozionali e funzionali di eccellenza” racconta il fondatore, Alberto Apostoli. “Dal 1997 lavoriamo forti di una precisa filosofia: immaginiamo e realizziamo luoghi al cui centro ci sia l’uomo. Illuminazione naturale e artificiale, fruibilità e organizzazione degli spazi, capacità di orientamento, rapporto con il contesto, utilizzo di materiali dalle elevate prestazioni, definizione di ambiti privati o collettivi, sono alcuni degli elementi che, se opportunamente coordinati, producono un’architettura del benessere. Ed è questa l’architettura abbiamo sempre fatto e che ci interessa fare”.

Crepe nei muri preoccupanti: il caso risolto con iniezioni nel terreno in una villa a Dortmund

Crepe nei muri preoccupanti: il caso risolto con iniezioni nel terreno in una villa a Dortmund

Quando sulle pareti di un edificio compaiono crepe nei muri è importante definire l’origine e la pericolosità delle lesioni e del dissesto. La presenza di crepe, nella migliore delle ipotesi può essere conseguenza dell'usura nel tempo di intonaci e tinteggi, disagi tutt’al più estetici che non richiedono interventi di consolidamento. In altri casi le crepe nei muri possono essere il sintomo ultimo di un cedimento strutturale e/o del terreno di fondazione, con conseguente rischio per la stabilità dell’edificio.



E’ proprio il caso di una prestigiosa villa residenziale a Dortmund, in Germania. Circa venti anni fa il proprietario dell’immobile, aveva osservato le prime preoccupanti lesioni diffuse in una porzione dell'abitazione. Negli ultimi mesi il quadro fessurativo aveva subito un ulteriore importante peggioramento, fino a raggiungere delle ampiezze di 3 - 4 cm. Solo a questo punto il proprietario evidentemente preoccupato ha verificato l’esistenza di un cedimento differenziale del terreno e ha affidato l’intervento di consolidamento in fondazione a GEOSEC, azienda specializzata nell'iniezione di resine espandenti e micropali presso infissi.


Rilievo e progetto preliminare
L'intervento di consolidamento è iniziato con una serie di attente indagini geotecniche e geofisiche, che hanno messo in evidenza le scarse caratteristiche dei terreni di fondazione posti sotto alla costruzione, con un’evidente riduzione della portanza. Per ricercare le possibili cause del cedimento sono state eseguite indagini al contorno ed in particolare anche sugli impianti di raccolta delle acque potabili e meteoriche. Tramite video ispezione è stato dunque possibile confermare la presenza di una perdita importante alle condotte interrate limitrofe alla struttura di fondazione, perdita oltretutto già rilevata dalle immagini di tomografia della resistività elettrica del terreno.
Il team di intervento GEOSEC, composto da geologi e ingegneri specializzati nei consolidamenti del terreno, ha studiato la miglior strategia d'azione seguendo l'innovativo approccio scientifico - geotecnico del metodo GEOSEC® ed stato quindi effettuato un monitoraggio e un’analisi computerizzata del terreno ricostruendo un modello numerico 3D delle principali caratteristiche del volume significativo interessato dal dissesto.
Inoltre è stato condotto un rilievo complessivo del quadro fessurativo all’immobile oltre che della presenza di cedimenti differenziali verticali diffusi. Conseguentemente il progettista locale ha optato per il consolidamento dei terreni di fondazione mediante iniezioni mirate di resina espandente e controllata GEOSEC®.



L'intervento esecutivo con iniezione di resine espandenti
Il procedi¬mento brevettato GEOSEC® consente di intervenire in modo preciso, rapido, mirato, mini-invasivo e risolutivo sulla sicurezza e la stabilità dell’edificio grazie all’iniezione di speciali resine eco compatibili sempre sotto il controllo della tomografia di resistività 4D live.


La resina da iniezione
Per questi speciali interventi di consolidamento del terreno, GEOSEC inietta una resina poliuretanica espandente a celle chiuse denominata MAXIMA PU-Harz. Questa resina soddisfa i requisiti indicati dalle norme tedesche per la valutazione degli effetti sul suolo e sulle acque sotterranee. I test sono stati effettuati dal DIBt Deutsches Institut für Bautechnik oltre che dall’Istituto Giordano di Rimini conformemente alle norme Italiane ed europee condivise e vigenti. Ne consegue che le resine utilizzate rispettano ambiente e acque sotterranee senza produrre effetti inquinanti.



La tomografia Elettrica 4D live
Si tratta di una moderna tecnica di indagine del terreno per immagini 3D ripetitive nel tempo. In modo del tutto non invasivo le misure geofisiche vengono effettuate con dispositivi multi elettrodici allineando sul terreno dei particolari sensori (trasmettitori e ricevitori) e collegandoli tra loro con cavi multipolari connessi ad una centralina elettronica di misura, detta georesistivimetro multicanale. Le misure raccolte dallo strumento restituiscono così valori di resistività elettrica a differenti profondità e partecipano alla costruzione di vantaggiosi modelli numerici 3D e 4D del volume significativo di terreno indagato sotto al fabbricato, grazie ad un apposito calcolatore. Il risultato finale è quindi una sequenza di immagini ad alta risoluzione di tomografia 4D, opportunamente elaborata da un sofisticato software di calcolo la cui interpretazione deve necessariamente essere demandata ad un tecnico specializzato.



La precisione ed accuratezza di misura di questa metodologia di indagine dà la possibilità ai tecnici GEOSEC di analizzare il terreno di fondazione e capire dapprima le cause che hanno portato alla comparsa di crepe nei muri o di crepe nelle pavimentazioni. Ma la tomografia di resistività 4D trova il suo pieno compimento e assoluto vantaggio rispetto alle soluzioni concorrenti proprio durante l’iniezione delle resine espandenti. La diagnostica per immagini funziona come un occhio elettronico che guarda sotto alla costruzione in modalità ripetitiva e sequenziale. Questo permette ai tecnici GEOSEC di verificare proprio l’azione delle resine espandenti e dunque il corretto consolidamento del terreno, grazie al rilievo ripetitivo delle variazioni delle proprietà geofisiche del sottosuolo in corso d’opera. La procedura (iterativa) di risoluzione consente di arrivare ad una stima della distribuzione delle resistività reali nel mezzo investigato che si traduce in una immagine grafica di efficace comprensione, sempre aggiornata in tempo quasi reale. Così i tecnici di cantiere possono vantaggiosamente decidere come modificare direttamente sul posto le iniezioni per il miglioramento del progetto preliminare, secondo un approccio tecnico indicato dal Metodo brevettato GEOSEC nel pieno rispetto delle prescrizioni del metodo osservazionale previsto dalle nuove Norme tecniche sulle Costruzioni (NTC2018).



L’intervento di consolidamento del terreno
L'area ha interessato cir¬ca 11,10 metri lineari di fondazione continua con quota d'appoggio a circa -0,6 metri dal piano di calpestio ma con un quadro fessurativo davvero importante.
Il progetto prelimina¬re è stato ottenuto dall’indagine geofisica ERT (unica stazione di rilievo a 48 elettrodi cross hole) integrata da 3 prove penetrometriche dinamiche. Le indagini hanno confermato la forte eteroge¬neità dello spessore dei primi 2,00 metri di terreno, con l'individuazione di argille limose umide dalle scarse qualità meccaniche. Successivamente sono stati definiti in modo mirato i punti e le relative profondità di iniezione delle resine.
Grazie alle acquisi¬zioni delle immagini tomografiche intermedie e sequenziali, è stato possibile osservare rapidamente l’omogeneizzazione della distribuzione della resistività elettrica, tra zone ce¬devoli e zone più stabili prese a riferimento fino a validazione finale del lavoro.
Sono stati effettuati ben 12 fori per un totale di 36 iniezioni su tre livelli sovrapposti, dal piano campagna (- 0,7 metri, -1.1 metri, -1,6 metri) con un consumo di circa 470 Kg di resina espandente.


Il servizio tecnico GEOSEC
Siamo a disposizione dei progettisti dei committenti mediante assistenza tecnica gratuita specializzata sia in fase di istruzione dei progetti che in fase di esecuzione dei lavori. Lo staff GEOSEC è in grado di eseguire le indagini geofisiche e geotecniche necessarie con strumentazioni proprie, oltre che di elaborare modellazioni numeriche interpretative delle risultanze diagnostiche ed anche previsionali dei risultati attesti post iniezione.

Per qualsiasi informazione, per ricevere materiale tecnico informativo, per richiedere la visita di un tecnico GEOSEC è possibile contattare l’azienda a questo indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il numero verde 800.045.645  - www.geosec.it

Studio Apostoli: vent’anni di progettazione nel benessere

Studio Apostoli: vent’anni di progettazione nel benessere

Il benessere, prima di tutto. È questa la filosofia, quasi una sorta di sine qua non, che ha fatto conoscere dal 1997 lo Studio Apostoli: il “well-being” governa infatti lo sviluppo dei progetti che lo studio, con sede a Verona, esporta in tutto il mondo e di cui ha definito nel tempo principi chiari e tangibili.
Architettura, interior e product design sono i principali settori in cui si applica questa logica, secondo una pluralità di declinazioni: benessere come armonia compositiva, come qualità esperienziale, come perfezione tecnologica, come orientamento sostenibile, come scelta e utilizzo di materiali appropriati, come capacità di leggere il contesto e di interpretarlo, come programma di fattibilità economica sul lungo periodo.
Obiettivi che lo studio raggiunge grazie ad un team di circa 60 professionisti specializzati in diversi ambiti e all’approccio olistico e interdisciplinare del suo fondatore, Alberto Apostoli, che lo ha immaginato - e fortemente voluto - come una struttura capace di spingersi ben oltre le tradizionali regole della progettazione architettonica, per garantire ai propri clienti anche servizi di ingegneria, di project management e marketing.
In oltre vent’anni di attività, Studio Apostoli ha realizzato oltre 1000 progetti tra hotel, uffici, centri wellness, negozi, complessi residenziali e ville, occupandosi sia dell’involucro architettonico e della parte ingegneristica, sia del disegno degli spazi interni, fino allo sviluppo del dettaglio e di prodotti e complementi ideati appositamente per un determinato intervento.  

Dalla grande alla piccola scala, il benessere si concretizza dunque attraverso la metodologia della progettazione integrata e si evolve continuamente, grazie ai nuovi traguardi della tecnologia e alle esperienze maturate dallo studio a livello internazionale.
Stati Uniti, Europa, Russia, Medio Oriente e Cina sono infatti alcuni dei mercati mondiali in cui Alberto Apostoli ha lavorato e comunicato, attraverso conferenze e attività didattiche, la propria conoscenza, che include nozioni filosofiche, storiche, artistiche, economiche, sociologiche e artistiche in genere, confluite anche in pubblicazioni e in numerosi premi e riconoscimenti.

 

albertoapostoli.com

Messa in sicurezza di edifici e territorio: richieste di contributi entro il 15 gennaio 2020

Messa in sicurezza di edifici e territorio: richieste di contributi entro il 15 gennaio 2020

Entro il 15/01/2020 gli enti locali possono presentare la richiesta di attribuzione di un contributo a copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade.

L’art. 1, comma 51, della Legge di bilancio 2020 (L. 27/12/2019, n. 160), prevede l'assegnazione di contributi agli enti locali al fine di favorire gli investimenti per spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade.

I contributi ammontano a 85 milioni di euro per l’anno 2020, 128 milioni di euro per l’anno 2021, 170 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034.

Ai sensi del comma 52, dell'art. 1, della Legge di bilancio 2020, gli enti locali devono comunicare le richieste di contributo (fino ad un massimo di 3 richieste per la stessa annualità) al Ministero dell’interno, entro il termine perentorio del 15 gennaio dell’esercizio di riferimento del contributo.
La richiesta deve contenere:
- le informazioni riferite al livello progettuale per il quale si chiede il contributo e il codice unico di progetto (CUP) valido dell’opera che si intende realizzare;
- le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi.

L’ammontare del contributo attribuito a ciascun ente locale è determinato entro il 28 febbraio dell’esercizio di riferimento tenendo conto del seguente ordine prioritario:
- messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
- messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Il Decreto del Ministero dell’interno del 31/12/2019, pubblicato nella G.U. del 07/01/2020, n. 4, approva la modalità di certificazione per l’assegnazione, nell’anno 2020, del contributo agli enti locali per la copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ai suddetti interventi di messa in sicurezza.
In particolare, il Decreto specifica che i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni, possono presentare la domanda relativa all’attribuzione dei contributi per l’anno 2020, tramite la modalità di certificazione approvata, presente nell’area riservata del Sistema certificazioni enti locali e accessibile dal sito web https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/area-certificati.

Gli enti locali devono presentare telematicamente la richiesta di contributo, munita di firma digitale, entro il termine perentorio delle ore 24,00 del 15 gennaio 2020.

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

La certificazione del sistema di gestione BIM

La certificazione del sistema di gestione BIM

ICMQ ha sviluppato una tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera

Il Bim rappresenta un modo completamente diverso di approcciare la vita dell’edificio, o meglio dell’opera: è prima di tutto un modo nuovo di comunicare, si applica a tutta la vita dell’opera, progetto, realizzazione, manutenzione e demolizione, e il software è solo uno strumento per raggiungere il risultato atteso.I soggetti coinvolti nel processo di sviluppo e realizzazione di un’opera con il metodo Bim sono molteplici, ognuno con un proprio ruolo: dal committente e/o utilizzatore finale dell’opera ai progettisti e all’impresa di costruzioni.

Per quanto possa sembrare complicata e costosa, una volta superato l’impatto iniziale, l’applicazione del metodo Bim porta vantaggi a tutti gli attori coinvolti: il gestore dell’opera ha una raccolta organica di tutti i dati e le informazioni necessari per la gestione e la manutenzione, mentre progettisti e impresa dispongono di un formidabile strumento di coordinamento che, se ben utilizzato, consente di prevenire problemi e pianificare al meglio tutte le attività.

Per l’efficace applicazione del Bim è necessario che le persone coinvolte siano in possesso di un adeguato livello di conoscenza del metodo e degli strumenti.

Ma la competenza delle singole persone non è sufficiente a raggiungere i risultati attesi se queste non lavorano tutte insieme nell’ambito di un’organizzazione.

Nel gennaio del 2017 ICMQ ha sviluppato una specifica tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera.

Il gruppo oltre a ICMQ ha visto la presenza di Ate, Buildingsmart, Cte, Enel, Italferr, Ministero delle Infrastrutture, Rfi, e ha sviluppato la specifica secondo la High Level Structure che Iso (ente di normazione a livello mondiale) ha definito per tutte le norme che trattano sistemi di gestione.

Ciò comporta, da un lato, che la sua implementazione è perfettamente integrabile con le certificazioni anzidette, di cui l’azienda potrebbe essere in possesso, e dall’altro che la specifica si basa su una struttura internazionalmente conosciuta e di comprovata efficacia.

Se l’azienda è già in possesso di un certificato Iso 9001 in cui potrebbe indicare l’uso del Bim perché dovrebbe implementare un sistema di gestione Bim secondo la specifica ICMQ?

Innanzitutto, la norma Iso 9001 ha l’obiettivo di assicurare che i processi aziendali siano strutturati e monitorati per garantire la soddisfazione del cliente finale, qualunque servizio o prodotto l’azienda realizzi, non entrando nel merito del “modo” in cui questo sia svolto.

La certificazione SG BIM ICMQ, pur lasciando libertà sul modus operandi, richiede all’azienda evidenze specifiche in merito a come abbia approcciato il metodo Bim, dando evidenza delle risorse, infrastrutture, know-how e processi applicati su commessa.

La verifica di questi elementi ulteriori a quelli previsti in modo generico dalla Iso 9001, fornisce al mercato una garanzia in più sulla concreta capacità dell’azienda di operare con il suddetto metodo.

La certificazione è dunque l’attestazione che l’organizzazione è in grado di gestire in modo corretto e competente le proprie attività con la metodologia Bim. L’evidenza di questa competenza può costituire un elemento di distinzione e di eccellenza sul mercato.

Inoltre, gli audit di certificazione secondo la Iso 9001 vengono generalmente svolti da uno o più ispettori competenti nel generico settore di riferimento, come ad esempio il settore EA 34 “Servizi di ingegneria”, se si considera il caso degli studi di progettazione.

Tutti gli audit di certificazione svolti da ICMQ per il sistema di gestione Bim sono invece effettuati da un team in cui, all’auditor esperto di sistemi di gestione, viene sempre affiancato un esperto tecnico Bim.

Ciò garantisce un approccio qualificato, in grado di valutare con attenzione la metodologia Bim applicata in tutte le sue sfaccettature e interloquire con gli esperti Bim aziendali parlando lo stesso linguaggio.

Viene da sé che, in assenza di una competenza pluriennale nel Bim, un ispettore qualificato nel generico settore non avrà gli strumenti per verificare correttamente la gestione dei processi seguita dall’azienda in ambito Bim.

Infine, al fine di conferire allo schema di certificazione una valenza istituzionale, la stessa è attualmente oggetto di revisione in sede Uni, all’interno di un apposito gruppo di lavoro creato per sviluppare una PdR (Prassi di Riferimento) che porti allo sviluppo di una certificazione nazionale per le aziende che operano in Bim accreditabile da Accredia e certificabile da tutti gli organismi di certificazione interessati.

Ciò conferma non solo l’importanza della scelta di creare uno strumento di garanzia ad hoc per disciplinare una materia altamente specialistica e riferita a una normativa ancora in evoluzione, ma anche la volontà dell’Ente normatore di dare maggiore enfasi ai contenuti dello schema di certificazione, rispetto a quanto evidentemente la norma Iso 9001 non possa garantire per la genericità delle sue prescrizioni.

I seminari di Euroconference: Progettazione BIM integrata

I seminari di Euroconference: Progettazione BIM integrata

ALLPLAN Italia è partner tecnico dell'iniziativa di Euroconference per promuovere la cultura della progettazione BIM


PROGETTAZIONE BIM INTEGRATA
Il processo BIM nella pratica: dalla progettazione e analisi energetica al calcolo strutturale fino al computo

Durante il seminario verrà sviluppato un progetto con metodologia BIM sulla base di un modello condiviso fra diverse discipline e figure professionali. La simulazione affronterà la progettazione architettonica, l’analisi energetica con calcolo dinamico orario, l’analisi strutturale e la preventivazione e pianificazione dei lavori. Il tutto a partire da un unico modello BIM condiviso fra diversi attori e software, sulla base di formati aperti con un approccio OpenBIM, come previsto anche dal Decreto 560/2017.

È stata inoltrata richiesta per maturare 4 crediti formativi per Ingegneri e Architetti.

Presentazione
Durante il seminario verrà sviluppato un progetto con metodologia BIM sulla base di un modello condiviso fra diverse discipline e figure professionali.
La simulazione affronterà la progettazione architettonica, l’analisi energetica con calcolo dinamico orario, l’analisi strutturale e la preventivazione e pianificazione dei lavori, il tutto a partire da un unico modello BIM condiviso fra diversi attori e software, sulla base di formati aperti con un approccio OpenBIM come previsto anche dal Decreto 560/2017.


Programma
Simulazione di un intero processo di progettazione BIM
Bim e digitalizzazione del processo edilizio: opportunità, quadro normativo e stato dell’arte
Progetto architettonico e flussi operativi di condivisione e coordinamento dei modelli nelle diverse discipline specialistiche
Bim e analisi energetica: il calcolo dinamico orario a partire da un file IFC
Bim e calcolo strutturale: criticità e prospettive
Tempi e costi di un flusso interoperabile. Preventivazione, Programmazione lavori e consuntivazione: processi integrati nei progetti BIM
Esempio pratico di progettazione BIM: dalla progettazione e analisi energetica al calcolo strutturale fino al computo

 

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

Edilizia del futuro: elevata sostenibilità, progettazione avanzata e macchinari di qualità

Edilizia del futuro: elevata sostenibilità, progettazione avanzata e macchinari di qualità


Entro il 2030 si assisterà ad una crescita del volume di produzione di edifici. Il settore delle costruzioni sarà messo di fronte ad una nuova sfida: andare sempre di più verso un'ottica di green building.

Secondo alcune stime, entro il 2030 si assisterà ad una crescita di circa l’85% del volume di produzione di edifici. L’edilizia del futuro punterà ad una maggiore sostenibilità, che potrà essere raggiunta anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale ed a macchinari sempre più avanzati ed efficienti.

L’obiettivo, sarà quello di arrivare a ridurre notevolmente i costi di costruzione e di gestione, i consumi energetici ed idrici, nonché le emissioni inquinati, che stanno mettendo profondamente a rischio la salute del pianeta e dell’uomo.

Per riuscire in tale intento si punterà tutto sulla modularità e sull’impiego della progettazione digitale, al fine di minimizzare gli errori e di operare in tempi brevi. Tra i materiali più gettonati per quanto riguarda le costruzioni, saranno, probabilmente, il legno e l’acciaio, ma non è da escludere che verranno proposte soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente.

La necessità di cantieri sempre più organizzati

Ovviamente, per riuscire in tale ambizioso intento, sarà necessario riuscire a realizzare cantieri sempre più organizzati, in cui i compiti saranno divisi in maniera efficace, così da ridurre i tradizionali tempi previsti per l’edificazione e la costruzione di strutture. L’intento, come già ricordato, in precedenza sarà quello di sprecare meno energie e risorse.

Di fatto, ciò comporterà ancora di più la necessità di utilizzare macchinari di qualità, in grado di compiere i diversi lavori efficacemente e senza causare sospensioni o ritardi. Di certo, non potranno mancare gru, escavatori e pale meccaniche, e nemmeno macchine per il trasporto ed il sollevamento dei carichi e piattaforme aeree.

Che dire poi degli accessori per le macchine da cantiere? Sicuramente, verranno utilizzate benne per miniescavatori, in grado di sollevare detriti, rifiuti, terra, sabbia e quant’altro, ma anche pinze per la movimentazione di rottami. Con tutta probabilità, vista la richiesta di una sempre maggiore efficienza, emergeranno soprattutto le ditte in grado di assicurare prodotti destinati a durare nel tempo, ma soprattutto in grado di garantire performance elevate.

Il Building Information Modeling (BIM)

Uno strumento che si dice risulterà molto utile nel campo dell’edilizia, è il Building Information Modeling, che consentirà l’ottimizzazione della pianificazione, della realizzazione e della gestione di costruzioni, tramite l’impiego di un software appositamente studiato. Tale sistema, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti, permetterà di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, così da riuscire a migliorare la logistica e le tempistiche ed abbassare i costi previsti.

Tuttavia, tra i vantaggi del BIM, che è la vera espressione dell’edilizia del futuro, vi sarà anche la minimizzazione degli errori di progettazione, che spesso portano ad attuare sprechi e ad allungare i tempi di realizzazione degli edifici e delle costruzioni. Dunque, nulla verrà lasciato al caso, ma sarà tutto progettato nei minimi dettagli. Se le previsioni dovessero effettivamente rivelarsi corrette, probabilmente il futuro dell’uomo e dell’ambiente sarà migliore.

Legge di Bilancio 2019: testo pubblicato in Gazzetta e speciale con le misure per edilizia e professionisti

Legge di Bilancio 2019: testo pubblicato in Gazzetta e speciale con le misure per edilizia e professionisti

La Manovra 2019 è stata 'gazzettata' il 31 dicembre 2018: confermate le proroghe dei bonus edilizi, la flat tax per i professionisti tecnici e la cedolare secca al 21% per gli affitti commerciali. Tutti gli ultimi documenti ufficiali aggiornati e i dossier della Camera

Legge di Bilancio 2019 definitiva: tutti i bonus edilizi confermati

La Legge di Bilancio o Manovra 2019 è servita: legge numero 145 del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019, è stata votata definitivamente il 30 dicembre e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 31 dicembre. Ricordiamo che il disegno di legge è stato approvato dalla Camera in prima lettura l'8 dicembre 2019 (A.S. 981), quindi dal Senato, con modifiche, il 23 dicembre 2018 (A.C. 1334-B) e, in via definitiva, senza ulteriori modifiche, dalla Camera dei deputati, il 30 dicembre 2018.

Sono disponibili, inoltre, i due dossier definitivi della Camera su tutte le modifiche apportate in Senato (Dossier 1 e Dossier 2).

Vediamo ora il riepilogo delle principali misure di interesse per il settore Edilizia e per i professionisti, rimandando per le prime valutazioni ufficiali alla scheda del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Interessi passivi per imprese immobiliari (art.1 commi 7-8)

Il comma 7 - introdotto al Senato - conferma che, per le società che svolgono in via effettiva e prevalente attività immobiliare, i limiti e le regole di deducibilità previsti dal TUIR in tema di interessi passivi non si applicano agli interessi passivi relativi a finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione. Il comma 8 – anch’esso introdotto al Senato - autorizza, per le finalità di cui al comma precedente, la spesa di 17,7 milioni per l’anno 2020 e di 10,1 milioni a decorrere dall’anni 2011.
Estensione del "regime forfetario" (Minimi) (art.1 commi 9-11)

I commi da 9 a 11 estendono il regime forfettario, con imposta sostitutiva unica al 15 per cento, introdotto dalla legge di stabilità 2015, ai contribuenti che hanno conseguito nell’anno precedente ricavi, ovvero percepito compensi, fino a un massimo di 65.000 euro e ne semplificano le condizioni di accesso.

Nello specifico il comma 9, lettera a), modifica, sostituendoli, i commi 54 e 55 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2015 che aveva istituito per gli esercenti attività d'impresa e arti e professioni un nuovo regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un'unica imposta sostitutiva di quelle dovute con l'aliquota del 15 per cento. Tale regime costituisce il regime naturale per chi possiede i requisiti, in quanto i soggetti che hanno i requisiti prescritti dalla norma non sono tenuti ad esercitare un’opzione, comunicazione preventiva o successiva, per l’ingresso nel regime. In dettaglio:

    Le modifiche introdotte al comma 54 della legge di stabilità 2015 elevano, in primo luogo, a 65.000 euro il limite dei ricavi conseguiti o compensi percepiti nell'anno precedente per accedere al regime forfettario, disciplinato dai commi da 55 a 89 della legge di stabilità 2015. Tale soglia di accesso è valida per tutti i contribuenti interessati e sostituisce i precedenti valori soglia dei ricavi/compensi percepiti - fissati tra 25.000 e 50.000 euro - differenziati sulla base del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata (riportati nell’Allegato 4 della legge di stabilità 2015);
    Sono eliminati gli ulteriori requisiti, oltre a quello del conseguimento annuale di ricavi non superiori a 65.000 euro, necessari per l’accesso al regime forfettario come stabilito nella normativa vigente;
    E' conseguentemente modificato il comma 56 della legge di stabilità 2015 in tema di dichiarazione di inizio attività (comma 9, lettera b). Il nuovo comma 55, lettera a), della legge di stabilità 2015, stabilisce che, ai fini della verifica della sussistenza del requisito per l’accesso al regime forfettario non rilevano gli ulteriori componenti positivi indicati nelle dichiarazioni fiscali, adeguando il riferimento agli indici sintetici di affidabilità fiscale, che hanno sostituito gli studi di settore.
    Non viene modificata la disposizione, contenuta al comma 55, lettera b), della legge di stabilità 2015, che, nel caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenti codici ATECO, stabilisce di assumere, sempre ai fini della verifica della sussistenza del requisito per l’accesso al regime, la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività esercitate.
    Il nuovo comma 57 della legge di stabilità 2015, come modificato dal comma 9, lettera c), prevede che non possono avvalersi del regime forfetario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari, ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (nuova lettera d) del comma 57 della legge di stabilità 2015).
    Ai sensi della nuova lettera d-bis) del comma 57 della legge di stabilità 2015 non possono altresì avvalersi del regime le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d'imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro. Si segnala, inoltre, che dalla norma in esame viene espunto il vigente tetto dei 30.000 euro, percepiti da reddito da lavoro dipendente o assimilabile, oltre il quale opera l’esclusione dal regime forfetario.
    Le modifiche al comma 71 della legge di stabilità 2015 sono volte a chiarire che il regime forfettario cessa di avere applicazione a partire dall'anno successivo a quello in cui viene meno il requisito dei 65.000 euro (comma 9, lettera e)). Il comma 9, lettera f), coerentemente con quanto disposto dall'articolo 7- bis del decreto-legge n. 193 del 2016, che reca l'abolizione degli studi di settore, in sostituzione dei quali sono introdotti gli indici sintetici di affidabilità fiscale, sopprime il primo periodo del comma 73 della legge di stabilità 2015 che disponeva la non applicabilità degli studi di settore e dei parametri ai contribuenti che si avvalgono del regime forfetario.
    Anche la lettera g) del comma 9 è volta a inserire una modifica di coordinamento formale: il regime forfetario cessa di avere applicazione dall'anno successivo a quello in cui, a seguito di accertamento divenuto definitivo, viene meno il requisito dei 65.000 euro. Le modifiche introdotte dalle lettere h) e i) del comma 9 sono volte a introdurre analoghe modifiche di coordinamento formale con riguardo al regime contributivo agevolato di cui ai commi 77 e seguenti della legge di stabilità 2015, cui si applicano il requisito e condizioni già illustrate per il regime forfettario

Proroga delle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili (art.1 comma 67)

Il comma 67 conferma la proroga di un anno degli attuali bonus edilizi per ristrutturazioni e risparmio energetico, su singole unità immobiliari. Vengono prorogati i bonus su:

    Detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia: la lettera b) n. 1) proroga al 31 dicembre 2019 la misura della detrazione al 50 per cento, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, per gli interventi di ristrutturazione edilizia indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, del TUIR (con una modifica all’articolo 16 del D.L.63/2013);
    Detrazioni per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione (cd. Bonus Mobili): la lettera b), n. 2) proroga al 2019 la detrazione al 50 per cento per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione (con una modifica all’articolo 16, comma 2, D.L.63/2013);
    Detrazioni per interventi di riqualificazione energetica (comprensivo degli interventi per impianti di microgenerazione e degli interventi sui singoli immobili IACP): proroga al 31 dicembre 2019 del termine previsto per avvalersi della detrazione d'imposta nella misura del 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus) disposta ai commi 1 e 2, lettera b), dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63.

Proroga delle detrazioni fiscali per interventi di sistemazione a verde (art.1 comma 68)

Si dispone la proroga delle detrazioni fiscali per interventi di sistemazione a verde. Nel dettaglio si proroga di un anno (dal 2018 a tutto il 2019) l’agevolazione fiscale inerente alla sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo. L’agevolazione riguarda l’IRPEF e consiste nella detrazione dall’imposta lorda del 36 per cento della spesa sostenuta, nei limiti di un massimo di spesa di euro 5000 annui e – pertanto – entro la somma massima detraibile di 1800 euro.
Fondo Investimenti amministrazioni centrali (commi 95-96, 98, 105-106)

I commi da 95 a 98 e 105 dispongono l’istituzione di un Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con una dotazione complessiva di circa 49,7 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033, da ripartirsi sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza. Al riparto del fondo si provvede con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, adottati entro il 31 gennaio 2019.
Spazi finanziari Sisma 2016 (art.1 comma 99)

La norma, introdotto al Senato, modifica l'articolo 44, comma 6-ter del D.L. n. 189/2016, al fine di stabilire che gli spazi finanziari previsti a favore delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, sono destinati - oltre che ad interventi connessi ai suddetti eventi sismici, all'adeguamento antisismico e alla messa in sicurezza degli edifici - anche ad interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture.
Proroga dei termini di ultimazione dei programmi di riqualificazione urbana (art.1 comma 100)

Il comma 100, introdotto nel corso dell’esame al Senato, al fine di favorire il completamento dei programmi di riqualificazione urbana a valere sui finanziamenti di cui all'art 2, co. 2, della legge n. 179/1992, proroga il termine di ultimazione delle opere pubbliche e private già avviate e per le quali vi sia stata una interruzione delle attività di cantiere determinata da eventi di forza maggiore, prevedendo che la proroga abbia durata pari a quella del “fermo cantiere”. La disposizione precisa altresì che per “opere pubbliche avviate” devono intendersi quelle per le quali sia stata già avviata la progettazione definitiva e per “opere private avviate” quelle per le quali sia stata già inoltrata istanza di permesso di costruire all’ufficio competente.
Progettazione autostrade ciclabili (comma 104)

Il comma 104 prevede l’istituzione di un fondo, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti finalizzato alla progettazione delle “autostrade ciclabili” con una dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2019.
Contributo per i piccoli investimenti dei comuni (commi 107-114)

I commi da 107 a 114, introdotti nel corso dell’esame al Senato, disciplinano l’assegnazione, entro il 10 gennaio 2019, di contributi da parte del Ministero dell’interno ai comuni, per un limite complessivo di 400 milioni di euro, per favorire gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale.

Sono stabiliti, inoltre, i criteri di assegnazione dei contributi, le modalità di erogazione, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori, inclusi i termini per l’eventuale revoca e riassegnazione dei contributi previsti. Si disciplinano altresì il monitoraggio e il controllo dei finanziamenti erogati e dell’esecuzione delle opere pubbliche.

Non c’è nessuna selezione di progetti. Il Ministero dell’Interno assegna:

    1) 40mila euro a ciascun Comune con meno di 2.000 abitanti;
    2) 50mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti;
    3) 70mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti;
    4) 100mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.

L’unica condizione è che i lavori non siano già integralmente finanziati da altri soggetti, e che tali finanziamenti siano aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei programmi triennali di cui all'articolo 21 del D.Lgs. n. 50/2016.

I lavori sono affidati ai sensi dell’articolo 36 comma 2 lettera b) del Codice appalti, che nella versione a regime prevede la procedura negoziata con invito di almeno 10 imprese per importi tra 40 a 150mila euro, ma che in base al comma 912 della stessa legge di Bilancio consente per il solo 2019 l’affidamento diretto fino a 150mila euro (si veda dopo).

Il comma 109 obbliga i comuni beneficiari del contributo ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019.

Nei commi successivi sono specificati le modalità di erogazione dei fondi e il monitoraggio/revoca.
Fondo investimenti Enti Territoriali (art.1 commi 122-123 e 136)

il comma 122 prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (cap. 7558), di un Fondo da ripartire destinato al rilancio degli investimenti degli enti territoriali a decorrere dal 2019,  con una dotazione complessiva di 36,595 miliardi di euro in 15 anni, meno dei 47,35 del DDL di Bilancio di ottobre, ma con dotazione quasi invariata nei primi tre anni

Questo il profilo finanziario: 2.780 milioni di euro per l’anno 2019, di 3.180,2 milioni per l’anno 2020, di 1.255 milioni per l’anno 2021, di 1.855 milioni per l’anno 2022, di 2.255 milioni per l’anno 2023, di 2.655 milioni per l’anno 2024, di 2.755 milioni per l’anno 2025, di 2.590 milioni per l’anno 2026, di 2.445 milioni per l’anno 2027, di 2.245 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, di 2.195 milioni per l’anno 2032, di 2.150 milioni per l’anno 2033 e di 1.500 milioni di euro annui a decorrere dal 2034.
Risorse per la messa in sicurezza del territorio (art.1 commi 134-138)

I commi 134-148 prevedono due distinti programmi - gestiti rispettivamente dalle singole regioni e dal Ministero dell’interno - aventi però la medesima finalità di consentire la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Per la realizzazione di tali programmi sono assegnati ai comuni, per il periodo 2021-2033, mediante riparto effettuato dal soggetto gestore, contributi per un importo complessivo di circa 8,1 miliardi di euro. Nel corso dell’esame al Senato è stato modificato il comma 135, al fine di precisare che le regioni devono assegnare i contributi per almeno il 70%. Oltre alle procedure per la concessione dei contributi ai comuni, sono disciplinati l’utilizzo dei risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta nonché il monitoraggio degli investimenti effettuati.

Il comma 135 chiarisce che i contributi sono destinati ad investimenti per la messa in sicurezza:

    Del territorio a rischio idrogeologico;
    Di strade, ponti, e viadotti;
    Nonché degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprietà dei comuni.

Nel primo Dossier della Camera è illustrato nel dettaglio tutta la disposizione, commentando separatamente i due blocchi di norme corrispondenti, rispettivamente, al programma affidato alle regioni (commi 134-138) e al programma gestito dal Ministero dell’interno (commi 139-148).
Erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici (art.1 commi 156-161)

I commi da 156 a 161 istituiscono un credito d'imposta pari al 65 per cento delle erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici di bonifica ambientale, compresa la rimozione dell'amianto dagli edifici, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici (art.1 commi 162-170)

I commi da 162 a 170, modificati durante l’esame al Senato, istituiscono, in luogo della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche prevista dal testo approvato dalla Camera, una Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici di cui possono avvalersi le amministrazioni centrali e gli enti territoriali.

La denominazione, l’allocazione, le modalità di organizzazione e le funzioni della Struttura saranno individuati con un apposito D.P.C.M. da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio (cioè entro il 31 gennaio 2019). Al fine di consentire lo svolgimento dei compiti affidati alla Struttura, si autorizza l’assunzione a tempo indeterminato, a partire dal 2019, di un massimo di 300 unità di personale (120 delle quali sono temporaneamente destinate alle stazioni uniche appaltanti provinciali) nonché il reclutamento di 50 unità di personale di ruolo della pubblica amministrazione. Alla copertura degli oneri per l’istituzione, il funzionamento e l’assunzione del personale della Struttura si provvede con le risorse stanziate dal comma 63 (100 milioni di euro annui a decorrere dal 2019).

Il comma 163 dispone che, ferme le competenze delle altre amministrazioni, la Struttura svolge le proprie funzioni:

    Su richiesta delle amministrazioni centrali e degli enti territoriali interessati, alla quale questi possono rivolgersi ai sensi dell'art. 24, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici);
    Previa convenzione e senza oneri diretti di prestazioni professionali rese per gli enti territoriali richiedenti;
    Nei termini indicati dal regolamento che disciplina la struttura, emanato con il D.P.C.M. previsto dal comma 162.

Queste le finalità:

    Favorire lo sviluppo e l'efficienza della progettazione e degli investimenti pubblici;
    Contribuire alla valorizzazione, innovazione tecnologica, efficientamento energetico e ambientale nella progettazione e nella realizzazione di edifici e beni pubblici;
    Contribuire alla progettazione degli interventi di realizzazione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, di edifici e beni pubblici, anche in relazione all'edilizia statale, scolastica, universitaria, sanitaria e carceraria;
    Contribuire alla predisposizione di modelli innovativi progettuali ed esecutivi per edifici pubblici e opere similari e connesse o con elevato grado di uniformità e ripetitività.

Fondo per la progettazione (art.1 commi 171-175)

I commi 171-175, introdotti al Senato, intervengono sull’utilizzo delle risorse del Fondo rotativo per la progettualità, sulle anticipazioni e i rimborsi della Cassa depositi e prestiti e sulle risorse per la progettazione delle opere. Il comma 171 prevede, in particolare, l’estensione delle risorse del Fondo rotativo per la progettualità ai contratti di partenariato pubblico privato, al dissesto idrogeologico, e alla prevenzione del rischio sismico.
Investitalia (art.1 commi 179-183)

La struttura opererà alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei ministri, a supporto delle attività del Presidente del Consiglio dei ministri di coordinamento delle politiche del Governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei Ministri in materia di investimenti pubblici e privati.

Questi i compiti:

    Analisi e valutazione di programmi di investimento riguardanti le infrastrutture materiali e immateriali;
    Valutazione delle esigenze di riammodernamento delle infrastrutture delle pubbliche amministrazioni;
    Verifica degli stati di avanzamento dei progetti infrastrutturali; studi di fattibilità economico-giuridici dei progetti di
    Investimento, individuazione di soluzioni operative, il tutto in collaborazione con i diversi ministeri;
    Individuazione di ostacoli e criticità e proposta di soluzioni.

Riqualificazione energetica degli edifici della P.A. (art.1 comma 232)

Il comma 232 autorizza la spesa di 25 milioni di euro per il 2019 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 per potenziare ed accelerare il programma di riqualificazione energetica degli immobili della P.A. centrale.

Il comma 233 dispone che il Ministero dello sviluppo economico può avvalersi della collaborazione della Guardia di Finanza per le attività di vigilanza ed ispettive di cui al comma 3 dell’articolo 177 del Codice dei contratti pubblici, per la verifica da parte dei concedenti, dei limiti per l’affidamento dei contratti di lavori, servizi pubblici o forniture con procedure ad evidenza pubblica (80%) e per l’affidamento in house della restante parte (20%).

A tal fine, il comma autorizza la spesa di 250 mila euro annui dal 2019. Il comma 232 autorizza la spesa di 25 milioni di euro per il 2019 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 al fine di potenziare ed accelerare il programma di riqualificazione energetica degli immobili della P.A. centrale, di cui all’art. 5 del D.Lgs. n. 102/2014.
Sport Bonus (art.1 commi 350-357)

I commi 350-357, modificati alla Camera, ampliano il credito d'imposta istituito dalla legge di bilancio 2018 per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

La norma vigente prevedeva l'agevolazione solo per le imprese (laddove qui è consentita anche alle persone fisiche e agli enti non commerciali).

Sul versante oggettivo, il credito d'imposta viene esteso al 2019 e sono elevati i limiti d'importo. Il credito d'imposta riconosciuto l'anno scorso, infatti, valeva solo per il 2018 ed era limitato al 3 per mille dei ricavi annui e al 50 per cento della donazione, con il limite complessivo di 10 milioni di spesa (rispetto ai 13,2 della nuova disposizione). Il credito d’imposta vale il 65 per cento dell'importo erogato nell'anno 2019, è fruibile in tre quote annuali di pari importo e non è cumulabile.
Dismissioni immobiliari (art.1 commi 422-433)

I commi da 422 a 433 disciplinano un programma di dismissioni immobiliari volto a conseguire un introito pari a 950 milioni di euro nel 2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021. La dismissione dovrà avvenire secondo un piano da adottarsi entro il 30 aprile 2019 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze. In particolare, il comma 422 reca innanzitutto l'impegno del Governo ad attuare un programma di dismissioni immobiliari e a fissare un obiettivo di introito per un importo non inferiore a 950 milioni di euro per il 2019 e a 150 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Edilizia sanitaria (art.1 commi 555-556)

I commi 555-556 - modificati dalla Camera - prevedono un incremento delle risorse per gli interventi in materia di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, con corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per gli investimenti degli enti territoriali (comma 122 e segg).

L’incremento di risorse è pari nel complesso a 4 miliardi di euro (2 miliardi nel testo originario, così modificato dalla Camera), con riferimento al periodo 2021-2033, di cui 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 300 milioni per ciascuno degli anni 2023-2025, 400 milioni per ciascuno degli anni 2026-2031, 300 milioni per il 2032 e 200 milioni per il 2033.

Fondo Kyoto, estensione tipologie di interventi (commi 743-745)

Le disposizioni, introdotte dalla Camera, intervengono in materia di interventi per la riduzione delle emissioni di gas serra finanziati con l'utilizzo delle risorse del cd. Fondo Kyoto.

Nell'ambito delle misure rivolte alla efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici, si estendono i finanziamenti a tasso agevolato concessi ai soggetti pubblici competenti per tali edifici, anche alla realizzazione di interventi di efficientamento e risparmio idrico, oltre che all'incremento della loro efficienza energetica negli usi finali dell'energia; si allarga inoltre la platea dei beneficiari dei finanziamenti a tasso agevolato, anche ai soggetti pubblici per l'efficientamento energetico e idrico di impianti sportivi di proprietà pubblica (non inclusi nel previsto Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane), e per l'efficientamento energetico e idrico di edifici di proprietà pubblica adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.

Per quanto riguarda le misure rivolte allo sviluppo di progetti per la green economy, si estende la concessione dei finanziamenti a tasso agevolato anche ai soggetti pubblici, oltre che ai soggetti privati, che effettuano interventi e attività nei settori specificati; si sopprime la condizione sulle assunzioni giovanili nel settore della green economy, finalizzata ad ottenere i finanziamenti agevolati per i progetti di investimento; si allarga anche ai soggetti pubblici l'applicazione delle agevolazioni finanziarie previste per gli altri soggetti indicati.
Contributi alle province per la manutenzione di strade e scuole (art.1 commi 889-890)

I commi 889 e 890 disciplinano l'attribuzione alle Province delle Regioni a Statuto ordinario di un contributo di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 (complessivi 3,750 miliardi) per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. Il contributo è ripartito, con decreto del Ministero dell'Interno, entro il 20 gennaio 2019, sulla base dei criteri indicati dalla norma.
Spese per i lavori pubblici urgenti degli enti locali (art.1 comma 901)

Il comma 901, aggiunto dalla Camera, semplifica le modalità di riconoscimento, da parte delle Giunte degli enti locali, delle spese per lavori pubblici urgenti cagionati da eventi eccezionali e imprevedibili.

Il comma modifica l'art. 191, comma 3, del Testo unico degli enti locali (di cui al decreto legislativo 267/2000). In particolare, l'articolo 191, comma 3, nel testo risultante dalla modifica apportata dal comma in esame prevede che la Giunta di un ente locale possa sottoporre alla deliberazione consiliare il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da tali spese anche nell'ipotesi in cui non ricorra la circostanza della dimostrata insufficienza dei fondi specificamente previsti in bilancio per tali finalità.
Deroghe al Codice dei contratti pubblici per lavori di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea (art.1 comma 912)

Il comma 912, introdotto dal Senato, introduce fino al 31 dicembre 2019 una deroga all’art. 36 del Codice dei contratti pubblici, che disciplina le procedure di affidamento dei contratti sotto soglia europea, al fine di elevare la soglia prevista per l’affidamento di lavori con procedura diretta fino a 150.000 euro, e applicare la procedura negoziata, previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici, per lavori da 150.000 euro fino a 350.000 euro.

In sintesi, il Codice dei contratti pubblici disciplina attualmente gli affidamenti di lavori:

    Per importi inferiori a 40.000 euro, mediante procedura diretta, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici (art. 36, comma 2, lett. a);
    Per importi da 40.000 euro e fino a 150.000 euro, mediante procedura negoziata, previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici (art. 36, comma 2, lett. b);
    Per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 1.000.000 di euro, mediante procedura negoziata con consultazione di almeno quindici operatori economici, ove esistenti (art. 36, comma 2, lett. c).

Per effetto della deroga introdotta dalla disposizione in esame, le stazioni appaltanti possono procedere all’affidamento di lavori:

    Di importo pari o superiore a 40.000 e inferiore a 150.000 mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di 3 operatori economici;
    Di importo pari o superiore a 150.000 e inferiore a 350.000, mediante procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici.

Investimenti per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico e per la resilienza di strutture e infrastrutture nei territori in emergenza (art.1 commi 1028-1029)

I commi 1028-1029 autorizzano la spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro (800 milioni di euro per il 2019 e 900 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021), al fine di permettere la realizzazione di investimenti finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonché all’aumento del livello di resilienza di strutture e infrastrutture, nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza e lo stesso (alla data di entrata in vigore della presente legge) risulta ancora in corso oppure è terminato da non oltre 6 mesi. Sono inoltre disciplinate le modalità di realizzazione e di monitoraggio degli interventi, nonché di utilizzo delle risorse.
Proroghe di termini in materia di edilizia scolastica (art.1 comma 1138 lett.a)

L’articolo 1, comma 1138, lettera a), introdotto durante l’esame al Senato, proroga (dal 31 dicembre 2018) al 31 dicembre 2019 il termine per alcuni pagamenti in materia di edilizia scolastica. In particolare, la proroga riguarda il termine per i pagamenti da parte degli enti locali, secondo gli stati di avanzamento dei lavori debitamente certificati, relativi alla riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici statali, di cui all’art. 18, commi da 8-ter a 8-sexies, del D.L. 69/2013 (L. 98/2013).
Adeguamento antincendio strutture ricettive (art.1 comma 1141)

La norma proroga al 31 dicembre 2019 il termine per l’adeguamento alle disposizioni in materia di prevenzione incendi previsto per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto.

La norma prevede altresì, ai fini dell’operatività della proroga, la previa presentazione al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, entro il 30 giugno 2019, della SCIA parziale. Si tratta dello strumento già individuato dal citato art. 1, comma 1122, lett. i), che aveva previsto la previa presentazione al comando provinciale dei vigili del fuoco, entro il 1° dicembre 2018, di una SCIA parziale, in quanto attestante il rispetto di almeno quattro delle seguenti prescrizioni come disciplinate dalle specifiche regole tecniche: resistenza al fuoco delle strutture, reazione al fuoco dei materiali, compartimentazioni, corridoi, scale, ascensori e montacarichi, impianti idrici antincendio, vie d’uscita ad uso esclusivo, con esclusione dei punti ove prevista la reazione al fuoco dei materiali, vie d’uscita ad uso promiscuo con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali, locali adibiti a deposito.

Appalti/F.ne Inarcassa: bene stop incentivo progettazione interna

Appalti/F.ne Inarcassa: bene stop incentivo progettazione interna

“La Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera e in particolare la relatrice On. Mariani hanno dato ascolto agli stakeholder e al mercato, accogliendo nel nuovo Codice le priorità evidenziate dagli operatori del settore.”

Con queste parole, Andrea Tomasi, Presidente di Fondazione Inarcassa, accoglie con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento che esclude l’applicazione degli incentivi alla progettazione per i dipendenti pubblici.

“E’ il primo passo verso una netta distinzione tra i compiti degli impiegati pubblici e quelli dei liberi professionisti e delle società di ingegneria. In questo modo si rimuove una gravosa discrasia, che ha sempre generato confusione tra i ruoli di controllore e controllato. E’ un tema cruciale che impatta inevitabilmente sulla trasparenza dell’azione amministrativa, sulla qualità delle opere, sui costi nonché sui tempi di realizzazione. Grazie al lavoro congiunto di entrambi i rami del Parlamento, il nuovo codice conterrà disposizioni di grandissima rilevanza che comporteranno un sostanziale incremento qualitativo all’interno del mercato degli appalti pubblici del nostro Paese. In particolare le nuove norme prevedono il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato dei servizi di architettura e ingegneria per i giovani professionisti, la promozione della qualità architettonica e tecnica, la centralità della fase progettuale e lo stop al massimo ribasso.”

“Attendiamo - conclude Tomasi - l’approvazione definitiva da parte dell’Aula di Montecitorio, ma possiamo già esprimere il nostro più completo apprezzamento per il lavoro fatto finora.”