COP28 a Dubai: battaglia globale per il clima nella città del futuro ambientale

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Il 30 novembre a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, avrà inizio la 28esima conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, nota come COP28. Questo evento internazionale annuale riunirà rappresentanti di quasi duecento paesi con l'obiettivo di affrontare la sfida sempre più pressante del riscaldamento globale. La complessità delle COP e la ...
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ENEA: Rapporto Evidenzia un Successo Record nei Progetti Europei per il 2022

ENEA
ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale "Contratti ENEA con la Commissione Europea", rivelando risultati significativi relativi ai finanziamenti e al successo dei progetti nell'ambito della programmazione europea 2021-2027. Nel corso del 202...
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Banca d’Italia: l’impatto del cambiamento climatico sul mercato immobiliare

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Banca d'Italia ha condotto delle ricerche riguardo l'impatto che gli effetti del cambiamento climatico hanno sul mercato immobiliare. L'estate 2023 ha visto l'Italia colpita da temperature estreme e da fenomeni idrologici preoccupanti, come alluvioni e nubifragi. Questi eventi portano inevitabilmente ad un crollo nel valore degli immobili collocati...
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Royal Melbourne Institute of Technology: il caffé come materiale sostenibile da costruzione

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Lo studio condotto dal Royal Melbourne Institute of Technology, pubblicato sul Journal of Cleaner Production, ha evidenziato i benefici offerti dall'utilizzo dei fondi di caffè nelle pratiche edilizie. Lo studio condotto dal team mette in risalto il valore sostenibile dell'impiego di un materiale bio, come il caffè, nei processi di costruzione. Att...
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ENEA: il servizio per mappare le aree costiere a rischio inondazione

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Dai laboratori ENEA viene reso noto lo sviluppo di un nuovo servizio che consentirà di mappare le aree costiere a rischio inondazione a causa del cambiamento climatico. Il sistema è costituito da modelli ad alta risoluzione, con maglia 7x7km, tecnologie satellitari, ovvero satelliti con maglia 100x100m che registrano variazioni della superficie ter...
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ISOLA URSA 2023: l'importanza della formazione

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Si è recentemente conclusa con grande consenso la nona edizione di ISOLA URSA, il percorso divulgativo promosso da URSA Italia, incentrato sulla consapevolezza ambientale in ambito progettuale e costruttivo, svoltasi in occasione di Klimahouse - Bolzano dall'8 all'11 marzo. Vanta un grande successo anche la Fiera Klimahouse, passata dagli oltre 24....
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L’impianto solare più grande al mondo negli Emirati Arabi

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Nell'ottica di un passaggio dall'economia basata sul petrolio ad un'economia sostenibile, gli Emirati Arabi Uniti confermano il trend con la creazione di quello che si attesterà come essere l'impianto solare più grande al mondo. Assisteremo all'attivazione dell'impianto durante il 2023, probabilmente già entro l'inizio della stagione estiva. Obiett...
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Ambiente: ENEA mette “in mare” le prime alghe artificiali per studiare il cambiamento climatico

Ambiente: ENEA mette “in mare” le prime alghe artificiali per studiare il cambiamento climatico

L’ENEA ha progettato, stampato in 3D e ‘trapiantato’ nella Baia di Santa Teresa (La Spezia) 60 alghe in resina siliconica atossica simili alle alghe naturali, per testarne l’idoneità alla colonizzazione da parte di organismi marini. Gli studi serviranno anche a comprendere l’effetto di mitigazione al cambiamento climatico e di protezione esercitato dall’alga naturale sulla fauna associata. Questi gli obiettivi del progetto “Will coralline algae reef mitigate climate change effects on associated fauna?”, condotto da ENEA in collaborazione con CNR e Università di Portsmouth  (che ha proposto l’iniziativa) e finanziato dalla Royal Society International Exchange Grant RS-CNR. La notizia è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista New Scientist.

I 60 reef artificiali detti anche mimics sono stati realizzati imitando il colore e le proprietà strutturali dell’Ellisolandia elongata, un’alga corallina tipica dei fondali bassi del Mediterraneo e nota per essere in grado di sopportare periodi fuori dall’acqua, forti variazioni di temperatura, salinità e pH. Tra le fronde flessibili di questa alga, importante “ingegnere ecosistemico” e vera e propria oasi di biodiversità del nostro mare, trovano riparo, cibo e aree favorevoli alla riproduzione, numerosi organismi marini.

Queste 60 alghe “sosia” delle alghe naturali, sono state ‘trapiantate” all’interno del reef naturale a circa 50 cm di profondità per avviare la fase di acclimatazione e permettere al biofilm batterico di ricoprire i mimics, favorendone la colonizzazione da parte di organismi come piccole stelle di mare, crostacei, molluschi e molte altre specie.

“L’innovatività di questo studio è duplice” - sottolinea Chiara Lombardi del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA - da una parte c’è l’importanza di comprendere come un organismo ‘tollerante’ come l’Elissolandia elongata, vera e propria ‘oasi’ di biodiversità del nostro mare, può essere in grado di ‘mitigare’ gli effetti del cambiamento climatico proteggendo la fauna ad esso associata. D’altro canto con la verifica dell’idoneità dei mimics alla colonizzazione, si aprono nuovi orizzonti applicativi come ad esempio la creazione di micro reef artificiali per il recupero e il ripristino di habitat naturali particolarmente sfruttati ed impoveriti dall’azione dell’uomo.”

Il progetto della durata di due anni (2016-2018) si divide in due fasi: durante la prima fase di progettazione sono state realizzate scansioni microtomografiche delle alghe naturali; successivamente, presso il Centro Ricerche Ambiente Marino di Santa Teresa, sono stati “stampati” in 3D i primi prototipi di mimics, costituiti da fronde artificiali e basi, poi testati per verificarne resistenza e atossicità. Nella fase di sperimentazione tuttora in corso è stato avviato un osservatorio multiparametrico per l’acquisizione di dati marini quali temperatura, salinità, alcalinità, pH, ossigeno: nell’arco di un anno i mimics verranno monitorati e campionati, con l’obiettivo di valutarne l’idoneità alla colonizzazione da parte della fauna che popola il reef naturale.

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