Continuano le compensazioni per contrastare rialzo prezzi dei materiali edili

Aumento prezzi edilizia
Continuano le compensazioni con 476 milioni di euro per contrastare il rialzo dei prezzi dei materiali edili nel settore delle opere pubbliche Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente assegnato un finanziamento di 476 milioni di euro per compensare l'aumento dei costi dei materiali edili utilizzati nella realizzazione delle...
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Caro Materiali: stanziati 217 milioni di euro

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Per ovviare al rincaro nei prezzi dei materiali, nel secondo semestre del 2023 si potranno bandire gare PNRR e PNC, sulla base dei prezzi aggiornati a seguito dei rincari, grazie al Fondo Opere Indifferibili. Le risorse verranno elargite presso gli Enti Locali, che attuando direttamente le opere del PNRR o del PNC grazie alla procedura semplificata...
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Ape, l’allarme di architetti e ingegneri del Lazio sul sistema dei controlli di Arpa

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Convegno lo scorso 20 giugno alla Casa dell'Architettura per fare il punto sulle criticità: multe elevate, procedure da rivedere, troppe responsabilità a carico dei professionisti. Rischio boom per i prezzi degli attestati. Avviato tavolo tecnico. Il Convegno Procedure di controllo da rivedere e mettere a punto. Multe salate ed eccessivo aggravio d...
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Efficienza energetica negli edifici pubblici: il MiTE stanzia 320 milioni

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Il MiTE, Ministero della Transizione Ecologica, ha messo a disposizione 320 milioni di euro per finanziare la transizione energetica negli edifici pubblici.   Firmato lo scorso 3 Ottobre dal Direttore Generale della Direzione Incentivi Energia l'avviso pubblico "Comuni per la Sostenibilità e l'Efficienza energetica – C.S.E. 2022" che ha previs...
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Buona Estate con le Promo Breda

Buona Estate con le Promo Breda
In queste vacanze, il tuo nuovo portone è tre volte più conveniente NUOVO PORTONE, NUOVE AVVENTURE Pronti a partire, e non solo per le vacanze! Come ogni anno, si avvicina per il team dei portoni più belli d'Italia il momento di prendersi qualche giorno di pausa, ma non prima di aver condiviso un'imperdibile novità insieme a tutti coloro che deside...
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Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Aumentano anche emissioni CO2 (+2,8%) e produzione elettrica (+6,4%)

Segnali di ripresa per il sistema energetico nazionale con l’aumento di consumi finali di energia (+1,7%) e produzione elettrica (+6,4%) ma, allo stesso tempo, criticità emergenti sul fronte della sicurezza, dei prezzi e delle emissioni di anidride carbonica. È uno scenario complesso quello delineato dall’Analisi Trimestrale ENEA relativa ai primi tre mesi del 2017, con un sensibile peggioramento (-10% su base annua) dell’indice ISPRED che misura la transizione del sistema energetico nazionale sulla base di sicurezza, prezzi e andamento della CO2.

“L’inverno 2016/2017 - spiega Francesco Gracceva, l’esperto ENEA che ha coordinato l’Analisi - ha fatto emergere alcune fragilità del nostro sistema energetico che negli ultimi anni erano state sottovalutate e mostrato come la transizione energetica continui a presentare aspetti problematici. Le nostre simulazioni così come quelle di ENTSO-E, l’Associazione europea dei gestori delle reti elettriche, evidenziano che nel corso dell’estate potrebbero verificarsi problemi di adeguatezza, in particolare nel Centro-Nord, qualora si verificasse un mix di condizioni estreme con alte temperature, bassa produzione da fonti rinnovabili non programmabili e bassa idraulicità”.

Ma non solo. Il forte aumento della produzione interna di elettricità e la ripresa della domanda di gas per usi finali hanno determinato il secondo incremento trimestrale consecutivo delle emissioni di CO2 (+2,8%), che quest’anno potrebbero raggiungere livelli simili a quelli del 2013.

Nello specifico, dall’Analisi emerge che nel primo trimestre 2017, i consumi di energia primaria sono tornati a crescere (+0,9%), trainati dal forte aumento dell’utilizzo di gas (+9%), mentre i consumi finali sono aumentati dell’1,7%, con un +3% nel civile, per effetto delle condizioni climatiche e un +2% nell’industria per la ripresa della produzione. In crescita anche la produzione elettrica nazionale (+6,4%) con una quota di termoelettrico pari al 73% della produzione totale (con punte del 77% a gennaio), un livello che non si registrava da un decennio. In sensibile calo l’import di elettricità (-29%) anche se in misura minore rispetto al -60% del IV trimestre 2016. Questo insieme di elementi ha determinato un periodo transitorio di forti rialzi dei prezzi sulla borsa elettrica, fino a 94 euro/MWh di media giornaliera nella zona Nord a gennaio.

Una dinamica simile ha coinvolto il sistema gas dove i picchi di domanda vicini ai massimi storici (425 Mm3) hanno indotto i decisori a raccomandare un aumento delle importazioni con un impatto sui prezzi che, sempre a gennaio, sul mercato all’ingrosso italiano sono stati di quasi 4€/MWh più alti rispetto al resto d’Europa. Di fatto, nel caso in cui non fossero completamente disponibili tutti i punti di entrata nella rete nazionale, la copertura di picchi eccezionali di domanda potrebbe risultare problematica.

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