Il nuovo Codice di Prevenzione Incendi è in G.U.

Il nuovo Codice di Prevenzione Incendi è in G.U.

Entra in vigore dal 01/11/2019 il D.M. 18/10/2019, che apporta profonde modifiche al D.M. 03/08/2015, il Codice di prevenzione incendi (c.d. “Regola Tecnica Orizzontale”, RTO).

Con il D.M. 18/10/2019 prosegue il percorso di aggiornamento delle vigenti disposizioni tecniche in materia di prevenzione incendi sulla base dei più aggiornati standard internazionali, tramite la sostituzione integrale di alcune sezioni dell’Allegato I al Codice, contenuto nel D.M. 03/08/2015 (del testo precedente rimangono in pratica solamente le RTV aggiunte successivamente alla prima stesura (V.4 - Uffici; V.5 - Attività ricettive turistico - alberghiere; V.6 - Attività di autorimessa; V.7 - Attività scolastiche; V.8 - Attività commerciali).

Si ricorda che dal 20/10/2019 è entrato in vigore anche il D.M. 12/04/2019, ha previsto l'eliminazione del c.d. “doppio binario” per la progettazione delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi, rendendo pertanto la normativa “prestazionale” di cui al Codice di prevenzione incendi da facoltativa diventa obbligatoria per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ma non normate.
Si veda in proposito Progettazione antincendio, abolizione doppio binario: Circolare dei VV.F. con tabella riepilogativa, con i chiarimenti recati dalla Circolare 15/10/2019, n. 15406.



Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

CISA e SimonsVoss rappresentano Allegion a Sicurezza Milano 2019 con soluzioni di sicurezza personalizzate e integrabili

CISA e SimonsVoss rappresentano Allegion a Sicurezza Milano 2019 con soluzioni di sicurezza personalizzate e integrabili

Dal 13 al 15 novembre CISA e SimonsVoss prenderanno parte alla fiera SICUREZZA Milano 2019.
Le due aziende del gruppo Allegion, leader globale nella fornitura di prodotti e soluzioni nel settore sicurezza, presenteranno le ultime novità in fatto di soluzioni elettromeccaniche e digitali per la gestione degli accessi negli edifici nuovi ed esistenti.
I visitatori del Padiglione 10, Stand H32-K31, potranno sperimentare percorsi di sicurezza interattivi che rispondono alle diverse esigenze di operatori e consumatori in ambito residenziale e non. Le soluzioni dal contenuto fortemente tecnologico e innovativo consentono il controllo totale e la gestione facilitata di ogni tipo di varco o accesso, in un’ottica di smart building experience.

One path to home
Nell’area dedicata agli edifici residenziali, CISA presenta Nuki Smart Lock, un sistema retrofit di controllo accessi installabile su cilindri già esistenti e gestibile da smartphone, Nuki smart devices e assistenti vocali Smart Home. Grazie all’integrazione con Nuki, è possibile gestire tutti gli accessi senza chiave, dal cancello esterno alla porta di casa, consentire l’accesso a terze parti e attivare l’apertura tramite assistente vocale. L’altra grande novità presente nella sezione residenziale è la nuova serratura CISA Multitop MATIC per porte in alluminio e ferro che permette di raggiungere nuovi livelli di protezione e resistenza all’effrazione. Basta infatti accostare l’anta per la chiusura automatica e in sicurezza della porta senza l’utilizzo della chiave.

One solution for your business
Nell’area dedicata agli edifici corporate e commerciali, SimonsVoss presenta soluzioni digitali per il controllo integrato e centralizzato degli accessi, con livelli di sicurezza scalabili e personalizzabili per soddisfare qualunque esigenza. I sistemi 3060 e SmartIntego integrano tutti i dispositivi di chiusura in un’unica soluzione digitale tramite cui gli utenti possono configurare e modificare orari e privilegi di accesso ai vari ambienti ma anche consentire l’accesso libero o riservato ad aree sensibili tramite dispositivi digitali wireless (SmartHandle e cilindri di chiusura elettronici) in grado di riconoscere le persone autorizzate ed esercitare funzioni di controllo. Il sistema permette inoltre l’apertura remota online delle chiusure in situazioni di pericolo.

One consultant for healthcare
Nell’area dedicata alle strutture medico-sanitarie, CISA presenta soluzioni personalizzate e scalabili per il controllo degli accessi in ogni situazione, dalla gestione day-by-day delle credenziali d’accesso di operatori e utenti, al transito veloce hands-free di letti e barelle, alle emergenze vere e proprie. In questi casi, la combinazione di dispositivi meccanici, soluzioni elettroniche e software dedicati, permette di gestire ogni fase dell’emergenza: sblocco automatico delle porte, controllo delle presenze (grazie al terminale di rilevazione nei punti di raccolta) e utilizzo di chiavi meccaniche di emergenza.

CISA, brand di Allegion, è uno dei principali operatori mondiali nel settore dei sistemi di chiusura e protezione degli accessi. Dalla sua fondazione nel 1926 è in prima linea per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di ambiente con soluzioni elettro-meccaniche dedicate che consentono di controllare e gestire gli accessi in tempo reale.
Dalle case private ai centri direzionali, dalle scuole agli ospedali fino agli alberghi, la sicurezza è il nostro primo obiettivo.

 

 

Ulteriori informazioni su cisa.com

Sicurezza sul lavoro in ambienti confinati: Linee di indirizzo CNI

Sicurezza sul lavoro in ambienti confinati: Linee di indirizzo CNI

Le Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento sono state approvate il 02/10/2019 dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e sono destinate ai professionisti del settore, ai datori di lavoro committenti, alle imprese ed a tutte le figure coinvolte nelle attività svolte in ambiente confinato o sospetto di inquinamento.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha approvato il 02/10/2019 le Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento.

Nel documento si premette che:
- il tema degli ambienti confinati non trova ad oggi una sua collocazione esplicita all'interno del corpus del Testo unico sicurezza (D. Leg.vo 81/2008);
- tale tema è molto delicato anche a causa delle numerosissime morti su lavoro;
- l’emanazione del D. P.R. 14/09/2011, n. 177, “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti”, ha generato problemi applicativi ed interpretativi, ad oggi non ancora risolti;
- la recente giurisprudenza legata ai casi di infortunio in ambiente confinato soffre della mancanza di una trattazione più estesa del tema nella norma generale, nonché della mancata definizione chiara e univoca di ambiente confinato.

Fra gli ambienti confinati facilmente identificabili vengono citati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
- cisterne interrate, seminterrate o fuori terra contenenti prodotti o sottoprodotti di tipo organico, alimentare, zootecnico che possono dare luogo a fermentazioni derivanti sia dal ciclo produttivo (ad es. silos per foraggi, vini) che di origine accidentale o comunque indesiderata (ad es. infiltrazioni d’acqua in silos per sfarinati);
- serbatoi pensili (ad esempio quelli degli acquedotti) o vasche interrate (ad esempio quelli delle reti di bonifica o degli acquedotti);
- cunicoli di fogne e di impianti di smaltimento di liquami sia di origine civile che zootecnica (fosse settiche, biologiche ed altro);
- silos, cisterne o altri contenitori per sostanze o prodotti chimici organici e inorganici;
- recipienti di reazione e serbatoi di stoccaggio;
- pozzi e tubazioni;
- cisterne su autocarri.

Il documento fornisce orientamenti e strumenti operativi efficaci per la progettazione e la esecuzione in sicurezza delle attività all’interno degli ambienti confinati e costituisce uno strumento che consente agli addetti ai lavori di individuare quando ricorrono le condizioni per le quali ci si trova ad operare in ambiente confinato o sospetto di inquinamento, nonché quali siano le figure coinvolte e i relativi compiti.

Un particolare approfondimento è stato dedicato alle seguenti tematiche:
- applicazione del D.P.R. 177/2011 alle attività gestite con risorse aziendali interne;
- riconoscimento di un ambiente confinato;
- ruolo del DDL Committente, del Rappresentante del Datore di Lavoro Committente (RDLC) e verifica dell’idoneità tecnico professionale (VITP) in relazione al D.P.R. 177/11;
- medico Competente e D.P.R. 177/11;
- gestione delle emergenze e salvataggio in ambiente confinato;
- regolamentazione della Formazione ed addestramento in ambito ambienti confinati.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

20 Ottobre: 2^ Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica

20 Ottobre: 2^ Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica

Forte del successo della prima edizione, torna il 20 ottobre la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio nazionale degli Ingegneri e Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, con il supporto scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, Dipartimento Protezione Civile, Conferenza dei Rettori Università Italiane e Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

Un’iniziativa nata per favorire la cultura della prevenzione sismica e un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare del nostro Paese, territorio straordinario ma anche molto “fragile” in quanto ad alto rischio sismico.

Anche quest’anno, la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica parte dalle piazze per arrivare direttamente nelle case dei Cittadini.

Il 20 ottobre in centinaia di punti informativi (oltre 500 lo scorso anno), organizzati dagli Ordini territoriali nelle piazze delle principali città italiane, Architetti e Ingegneri esperti in materia incontreranno i cittadini per spiegare loro in modo chiaro il rischio sismico, le variabili che possono incidere sulla sicurezza di un edificio (modalità costruttive, area di costruzione, normativa esistente al momento della costruzione, etc.) e le agevolazioni previste dal legislatore (Sisma Bonus/Eco Bonus) per migliorare la sicurezza delle abitazioni.
Ma anche per far conoscere il programma di “prevenzione attiva” Diamoci una Scossa! che il successivo mese di novembre, Mese della prevenzione sismica, vedrà impegnati migliaia di professionisti.

Come nella precedente edizione, per tutto il mese, Architetti e Ingegneri, consapevoli del valore sociale dell'iniziativa e del proprio ruolo, svolgeranno visite tecniche informative presso le abitazioni dei cittadini che, senza alcun onere, ne avranno fatto richiesta fornendo loro una prima indicazione sullo stato di rischio degli edifici e sulle possibili soluzioni finanziarie e tecniche per migliorarlo a costi quasi zero.


La Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica si svolge quest’anno l’ultimo giorno della settimana della Protezione civile della quale costituisce naturale chiusura.

Ma sarà anche preceduta da centinaia di eventi che a livello territoriale promuoveranno, con il contributo e la partecipazione degli Ordini professionali, delle istituzioni locali e dei partner del progetto, una cultura della prevenzione sismica nel nostro Paese.

Nei prossimi giorni l’iniziativa sarà comunicata ai Professionisti dagli Ordini di appartenenza attraverso un’informativa che ne specificherà le modalità di adesione.

 

 

Fonte Inarcassa

Sicurezza nei lavori sotto tensione: aggiornato l'elenco delle aziende autorizzate

Sicurezza nei lavori sotto tensione: aggiornato l'elenco delle aziende autorizzate

Con il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 18/09/2019, n. 58 è stato adottato l’elenco aggiornato delle aziende autorizzate all'effettuazione dei lavori sotto tensione e dei soggetti formatori.

Il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 18/09/2019, n. 58, ha adottato l’elenco aggiornato delle aziende autorizzate all’effettuazione dei lavori sotto tensione su impianti alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000V e dei soggetti formatori dei lavoratori impiegati per i lavori sotto tensione, di cui al punto 3.4 dell'Allegato I, del D. Min. Lavoro e Pol. Soc. 04/02/2011 e dell’art. 82, comma 2 del D. Leg.vo 09/04/2008, n. 81.

Il Decreto prevede:
- che le aziende autorizzate devono comunicare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali gli incidenti rilevanti o i gravi infortuni rientranti nel campo di applicazione del D. Min. Lavoro e Pol. Soc. 04/02/2011;
- qualsiasi variazione nello stato di fatto o di diritto che le aziende autorizzate o i soggetti formatori intendono operare, deve essere comunicata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
- a seguito di gravi inadempienze delle aziende autorizzate o dei soggetti formatori, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali può disporre la sospensione dell’iscrizione nell’elenco, o la cancellazione nei casi di particolare gravità;
- il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, entro il periodo di validità triennale dell’iscrizione nell’elenco delle aziende autorizzate e dei soggetti formatori ha facoltà di procedere al controllo della permanenza dei requisiti previsti dal D. Min. Lavoro e Pol. Soc. 04/02/2011.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

Stare al passo o anticipare i tempi? Safety Expo 2019 – Invito al seminario di aggiornamento

Stare al passo o anticipare i tempi? Safety Expo 2019 – Invito al seminario di aggiornamento

In che modo un’azienda italiana può affermarsi in ambito europeo? È una delle domande che spesso si pone Eros Chemolli e che rivolge allo staff della Chemolli Fire. Quesito che sorge spontaneo quando il lavoro richiede viaggi frequenti, dagli Stati Uniti all’estremo Oriente, e continui confronti con realtà internazionali. La percezione, dunque, è che stare al passo con i cambiamenti non è più sufficiente, il mercato europeo e quello internazionale pretendono che la vostra azienda sia in anticipo sul tempo, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e certificazioni.

Questo tipo di cognizione ha portato l’azienda di Eros Chemolli a mantenere alto il livello di osservazione della normativa e a lavorare in stretta collaborazione con stakeholders che condividono gli obiettivi aziendali. Quella tra Chemolli Fire, Roverplastik S.p.A. e FSE progetti, per esempio, è da ritenersi consolidata e proiettata verso il futuro. Eros Chemolli ha scelto la prima azienda in quanto leader in Italia nella tecnologia del foro finestra, in continua evoluzione, sia in termini di capacità produttiva che di gamma di articoli offerti; la seconda, FSE progetti, perché è una società di ingegneria che opera nel settore della sicurezza per la prevenzione degli incendi e vanta un’ampia esperienza su tutto il territorio italiano.

Grazie alla sinergia tra questi professionisti e le aziende che rappresentano, il 18 settembre 2019 alle ore 9.30, in occasione del Safety Expo 2019 – Fiera di Bergamo si terrà il seminario “Modellazione di incendio con riflessioni sull’esodo, sulle porte e sulle guarnizioni di tenuta di fumi caldi e freddi” che si propone agli addetti ai lavori come un’occasione imperdibile per ascoltare e confrontarsi su temi di grande rilevanza, aggiornamenti che permettono alle aziende di settore di stare effettivamente al passo coi tempi.

In anteprima vi proponiamo i temi e i nomi dei relatori: Le guarnizioni di battuta e termo-espandenti per la tenuta al fuoco e ai fumi, a cura dell’Ing. Aldo Guardini, Operations Manager presso Roverplastik Spa e membro del consiglio direttivo PVC FORUM ITALIA; Le porte a tenuta di fumo: tipologie, caratteristiche, prestazioni, documentazione, manutenzione, a cura del Geom. Eros Chemolli, CEO Chemolli Fire e membro di gruppi di normazione nazionali ed esteri, Responsabile tecnico di UCCT; La prova europea di tenuta ai fumi caldi e freddi: EN 1634-3, a cura dell’Ing. Michele Gianeselli, professionista antincendio ed esperto in prove di laboratorio, membro di gruppi di normazione nazionali; Gli effetti quantitativi ottenuti dalle modellazioni di incendio (CFD-FDS) in funzione della tipologia di porta utilizzata, a cura dell’Ing. Filippo Battistini – FSE Progetti, iscritto all’ordine degli Ingegneri e al Ministero come professionista antincendio FC 02676 I 00473.

Per partecipare al seminario è richiesta l’iscrizione al seguente link:
http://www.safetyexpo.it/registrazione

Successivamente gli atti saranno messi a disposizione, previa registrazione, al link:
http://www.infotagliafuoco.it/tenutaaifumi

Grazie al riscontro positivo avuto dalla precedente esperienza di co-partecipazione con Roverplastik e FSE progetti per la “Guida alla Marcatura CE di porte interne resistenti al fuoco ed a tenuta di fumo” (https://infotagliafuoco.it/guidace), Chemolli Fire è certa della buona riuscita dell’evento e rinnova l’invito a partecipare.

Save the date: 18 settembre 2019 – ore 9.30 – Safety Expo 2019 – Bergamo

Adeguamento alla normativa antincendio di scuole e asili nido: prorogati i termini

Adeguamento alla normativa antincendio di scuole e asili nido: prorogati i termini

Il D.L. 28/06/2019, n. 59 - convertito con modifiche dalla L. 08/08/2019, n. 81, pubblicata nella G.U. del 12/08/2019, n. 188 - ha prorogato, rispettivamente al 31/12/2021 e 31/12/2019, il termine di adeguamento alla normativa antincendio delle strutture adibite a scuole e ad asili nido, nei casi in cui a ciò non si sia già proceduto.

L'art. 4-bis del D.L. 28/06/2019, n. 59, convertito in legge dalla L. 08/08/2019, n. 81, prevede che, al fine di garantire la sicurezza nelle scuole, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, è definito un piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico.
All’attuazione del piano straordinario si provvede, nei limiti di 25 milioni di euro per l’anno 2019, di 25 milioni di euro per l’anno 2020 e di 48 milioni di euro per l’anno 2021.

Nelle more dell’attuazione del piano straordinario di interventi, è stato modificato l'art. 4 del D.L. 30/12/2016, n. 244, commi 2 e 2-bis, e prorogati:
- dal 31/12/2018 al 31/12/2021 il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola, per i quali non si sia ancora provveduto;
- dal 31/12/2018 al 31/12/2019, il termine per l'adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici ed i locali adibiti ad asilo nido, per i quali non si sia ancora provveduto all'adeguamento antincendio indicato dall'articolo 6, comma 1, lettera a), del D. Min. Interno 16/07/2014.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

Magnete Fermaporte Radio Ibit

Magnete Fermaporte Radio Ibit

Il fermaporta Ibit SGDH100 è costituito da un magnete permanente comandato da una centrale via radio. Non richiede alcun cablaggio e nessuna alimentazione. Installazione rapida, si tratta di un magnete fermaporta che non necessita di corrente per la ritenuta della porta ed è comandato via radio.

Dispositivo intelligente wireless, installato in pochi minuti senza danneggiare la struttura dell’edificio, offre tutti i vantaggi dei dispositivi tradizionali cablati ma senza gli svantaggi  dell’installazione tradizionale (alimentazione, cablaggi per il comando, etc.).

Ѐ collegabile su qualunque tipo di centrale convenzionale.

Gestito via radio dal traslatore e/o dall’expander, può essere facilmente integrato in un sistema wireless nuovo o esistente. Gestibile anche da qualsiasi sistema cablato o utilizzato come sistema autonomo.

BS EN 1155: Electrically Powered Hold Open Devices. BS EN 7273-4:2015: Actuation of release mechanisms for doors.

Il magnete Ibit è un prodotto innovativo certificato seconde la normativa E54-25.

 

Hotel solo Radio, il sistema di rivelazione Radio con Expander!

Hotel solo Radio, il sistema di rivelazione Radio con Expander!

Versione 2° Sistema di rivelazione incendio RADIO per HOTEL.

Il sistema Radio IBIT Fireline è formato da una centrale con Loop passante esclusivamente nella Reception. L’attività rimane aperta e l’installazione viene ultimata nella metà del tempo rispetto ad un corrispondente sistema filato.

    Vengono installati due Traslatori sul Loop (uno per rivelazione automatica ed uno per rivelazione manuale), posti all’interno della Reception. I Traslatori comunicano con i loro corrispettivi Expander, disposti in cascata lungo tutta l’estensione dell’edificio.

    Ogni Expander comunica il proprio stato al suo master (Traslatore o Expander che lo precede lungo la cascata) e riceve informazioni (che trasmette insieme al proprio stato) sulla condizione dei dispositivi ad esso linkati (Expander figli inclusi).



    Quando un qualunque sensore va in allarme o un qualsiasi dispositivo presenta un guasto, il segnale percorre la cascata di Expander a ritroso, fino a raggiungere il Traslatore, che invia le informazioni alla centrale per le segnalazioni.

Possono essere installati ulteriori Expander (con alimentatore) per garantire la comunicazione in aree dove la trasmissione del segnale risulti ostacolata.

    Che siano Hotel, case di riposo od ostelli, qualsiasi tipologia di impianto analogico o convenzionale installato in precedenza, il sistema WIRELESS da noi proposto è la soluzione perfetta perchè:

    Estremamente facile e rapido da installare.
    Cablaggio ridotto al minimo.
    Non necessita interruzione dell’attività.
    Affidabilità garantita.
    Prezzo più che competitivo.
    Dispositivi alimentati a batteria.

La gamma di prodotti radio IBIT Fireline certificati EN54-25 è utilizzata dai maggiori gruppi internazionali.

Avendo oggi sempre più richieste per la fornitura di sistemi radio certificati, è nostro interesse potervi fornire le conoscenze per l’utilizzo e la corretta progettazione di impianti di rivelazione automatica incendio con dispositivi via radio.

Per semplificare il lavoro ai nostri clienti, organizziamo corsi di formazione per conoscere il nostro prodotto e assimilare le basi tecniche per poterlo installare in tutta sicurezza. Per noi è importante che il nostro Radio diventi il vostro Radio e che acquisiate fiducia in un prodotto che è il futuro, ma soprattutto il presente, dell’antincendio.

Magnete Fermaporte Radio

Magnete Fermaporte Radio

Ritenuta del peso fino a 100kg

Il fermaporta SGDH100 è costituito da un magnete permanente comandato da una centrale via radio. Non richiede alcun cablaggio e nessuna alimentazione. Installazione rapida, si tratta di un magnete fermaporta che non necessita di corrente per la ritenuta della porta ed è comandato via radio.

Dispositivo intelligente wireless,  installato in pochi minuti senza danneggiare la struttura dell’edificio, offre tutti i vantaggi dei dispositivi tradizionali cablati ma senza gli svantaggi  dell’installazione tradizionale (alimentazione, cablaggi per il comando, etc.).

Ѐ collegabile su qualunque tipo di centrale convenzionale.

Gestito via radio dal traslatore e/o dall’expander, può essere facilmente integrato in un sistema wireless nuovo o esistente. Gestibile anche da qualsiasi sistema cablato o utilizzato come sistema autonomo.

BS EN 1155: Electrically Powered Hold Open Devices.  BS EN 7273-4:2015: Actuation of release mechanisms for doors.

Il nostro magnete è un prodotto innovativo certificato seconde la normativa E54-25.

Per semplificare il lavoro ai nostri clienti, organizziamo dei corsi di formazione per conoscere il nostro prodotto e assimilare le basi tecniche per installarlo in tutta sicurezza. Per noi è importante che il nostro Radio diventi il vostro Radio e che acquisiate fiducia in un prodotto che è il futuro, ma soprattuto il presente dell’antincendio.

Le finestre di casa tua sono veramente sicure?

Le finestre di casa tua sono veramente sicure?

Una delle paure più fastidiose, ma purtroppo più diffusa, riguarda la sicurezza della propria abitazione. Come fare, allora, per sentirsi davvero protetti a casa propria?

L'allarme da solo non basta ed è comunque un sistema passivo, perché è spento quando si è in casa, suona quando il ladro è già entrato in casa ed è soggetto a falsi allarmi.

I serramenti CASA SICURA AGB proteggono in modo attivo e trasformano la casa in un luogo più sicuro per te e la tua famiglia.

Ma la sicurezza di un serramento dipende da un insieme di fattori che permettono di realizzare il sistema.
Oltre alla ferramenta, che è sicuramente fondamentale per realizzare un infisso di sicurezza, anche il telaio, i vetri e soprattutto i sistemi di assemblaggio ed installazione devono rispettare gli standard.

Trascurare uno solo di questi fattori vuol dire vanificare l'efficacia di tutto il sistema.

I Security Point AGB sono aziende evolute e qualificate che realizzano ed installano serramenti di sicurezza, seguendo precise direttive durante tutto il processo.
Ognuno di essi ha seguito un percorso di specializzazione che ne garantisce la competenza specifica in ambito sicurezza.

Scegliendo un Security Point AGB avrete la certezza che la vostra sia veramente una Casa Sicura.

Più di 160 Security Point in tutta Italia hanno creduto nel progetto Casa Sicura AGB.

Trova il Security Point più vicino a te

Qualità e protezione del prodotto con i portoni industriali a libro

Qualità e protezione del prodotto con i portoni industriali a libro

Il portone industriale a libro per una massima protezione del prodotto
Spesso le soluzioni più semplici sono le migliori. Così è anche nel mondo industriale dove praticità, spazi ampi e adattabilità sono le principali caratteristiche che si richiedono. Se ad esse si unisce alta tecnologia e una vasta gamma di accessori, i prodotti made in Italy di Breda sono la risposta. Portoni Industriali a Libro. Il tuo miglore alleato per il tuo business
Nascono proprio a questo scopo i portoni industriali a libro Book Line, ideali per aperture di grandi dimensioni, in grado di inserirsi bene in ogni ambiente e con una sorprendente facilità d’installazione. Di nuova generazione, combinano versatilità d’applicazione, innovazione tecnologica e gusto estetico.
Oggi vi raccontiamo come il nostro cliente tedesco Milag Lackieranlagen, azienda specializzata nella produzione e installazione di cabine di verniciatura in Germania, Svizzera e Austria, ha soddisfatto le esigenze dei suoi acquirenti di massima protezione del prodotto finale, scegliendo i portoni industriali a libro Adone della linea Book Line di Breda.


 
Portoni industriali a libro, adattabili alle diverse esigenze
La particolarità del modello Adone è l’apertura laterale, che gli consente di ripiegarsi su se stesso, creando un ingombro di spazi minimo. Ma la sua adattabilità alle esigenze della clientela non finisce qui.
Nel caso di Milag Lackieranlagen, che produce diversi tipi di prodotto che spaziano dalle più semplici cabine di verniciatura per carrozzerie fino ai tunnel di verniciatura per componenti di motori e trattori agricoli, la principale richiesta era quella di poter sigillare maggiormente la parte superiore del portone industriale a libro per evitare l’ingresso di possibili flussi d’aria in grado di influire sulla qualità e le caratteristiche della verniciatura finale.
Sulla base delle richieste dell’azienda tedesca, Breda si è messa subito all’opera e ha studiato una soluzione apposita. Nel caso delle cabine destinate alla verniciatura dei motori, ha sviluppato un telaio con traverso interrotto nella parte in alto e uno spacco superiore per permettere l’uscita del carrello con il motore appeso.
 
Portoni industriali a libro, ideali per grandi aperture
La particolare struttura a libro di Adone lo rende perfetto in contesti di cantiere: è un portone industriale che è possibile ribaltare a 180° con un impacchettamento dalle due alle quattro ante.  Inoltre, essendo dotato di telaio senza guida a terra, ha il grande vantaggio di richiedere tempi di installazione estremamente ridotti.
Funzionalità e la possibilità di sfruttare al massimo lo spazio si uniscono in un prodotto dal design semplice e lineare dalla massima pulizia estetica.
 
Colori e finiture personalizzabili per portoni industriali
I portoni industriali Adone di Breda, inoltre, sono disponibili in un’ampia varietà di colori e finiture che si adattano al contesto di riferimento in cui si inseriscono. Per un ambiente contemporaneo, la scelta può cadere sul liscio che comprende le tinte bianco grigio, bianco alluminio, marrone o grigio antracite ma anche osare con colori più accesi come il rosso fuoco, il verde muschio o il blu genziana oppure sugli stucchi con bianco ottico, bianco tenue, marrone, verde muschio o alluminio brillante.
Se si preferisce un contesto più ricercato e dalla forte personalità è possibile optare per il corten e le finiture micacee nei colori grigio argento, grigio metallico, grigio graphite, nero fumo, verde pino, rosso antico, rosso terra bruciata.
Una scelta più tradizionale ma dalla massima eleganza, infine, arriva dal Simil Legno in quercia dorata o noce.
 
Adone, il portone industriale che lascia spazio all’immaginazione
Nei due casi delle cabine di verniciatura di automobili di Milag Lackieranlagen la scelta di colore è caduta sulla finitura liscia bianca, contraltare perfetto di un muro dai graffiti supercolorati ma non solo: il bianco è anche lo sfondo perfetto per vivere a pieno l’emozione di un nuovo bolide fiammante tutto tirato a lucido, che esce dai portoni Adone di Breda.

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I portoni basculanti - Parte seconda

I portoni basculanti - Parte seconda


La scorsa settimana vi abbiamo raccontato i vantaggi e la genialità dei portoni sezionali. Eccoci ora pronti per i basculanti, la loro storia e peculiarità.

Un po’ di storia
I portoni basculanti sono stati introdotti sul mercato tra gli anni settanta e ottanta, come alternativa alle porte avvolgibili, considerate poco – o affatto – isolanti. Stava iniziando una vera rivoluzione.

I vantaggi
Così come i sezionali, anche i portoni basculanti di qualità offrono un buon livello di isolamento termico. Inoltre, grazie alla stabilità della struttura, rappresentano la soluzione ideale per le chiusure di grandi dimensioni. Essi non necessitano di guide a soffitto, poiché la loro movimentazione avviene su binari.

I portoni basculanti Breda
“Perché non impiegare l’esperienza nello sviluppo di portoni sezionali per creare dei basculanti di concezione avanzata?” È la domanda che si è posto il team del reparto Ricerca&Sviluppo Breda e alla quale ha risposto con Swing e Basculino, i due basculanti di casa Breda.
Esteticamente eleganti, tecnologicamente all’avanguardia, sicuri e altamente isolanti perché realizzati con pannelli coibentati, i portoni basculanti Breda racchiudono tutta la versatilità e la qualità all made in Italy del marchio Breda. Non solo: possono raggiungere i 2800 centimetri in larghezza per un’altezza che arriva anche a 3 metri e mezzo.

Che dire, quindi, se non che basculante o sezionale, un portone Breda è sempre la scelta migliore per il proprio box auto.

 

Conferenza Stato Regioni approva costruzione di nuove scuole con investimenti Inail

Conferenza Stato Regioni approva costruzione di nuove scuole con investimenti Inail

Approvato oggi in conferenza Stato Regioni lo schema del Dpcm di attuazione dell’articolo 1, comma 85, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017), relativo alla realizzazione di nuove scuole finanziate con investimenti immobiliari Inail.

I 100 milioni stanziati per l’operazione sono stati suddivisi tra 10 Regioni, che hanno dichiarato la propria disponibilità ad aderire all’operazione, sostenendo il canone che Inail richiede: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna e Umbria. Come l’operazione #scuoleinnovative, sostenuta dal canone Miur e avviata nel 2015, anche questa è finalizzata alla realizzazione di nuovi edifici scolastici innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzati dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.

Le Regioni individueranno le aree sentiti gli Enti locali e sceglieranno le procedure di affidamento delle progettazioni, anche tramite concorso per garantire una migliore qualità.

fonte: http://italiasicura.governo.it

Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Energia: ENEA, crescono i consumi (+1,7%) ma peggiora l'indice ISPRED per sicurezza, prezzi e decarbonizzazione

Aumentano anche emissioni CO2 (+2,8%) e produzione elettrica (+6,4%)

Segnali di ripresa per il sistema energetico nazionale con l’aumento di consumi finali di energia (+1,7%) e produzione elettrica (+6,4%) ma, allo stesso tempo, criticità emergenti sul fronte della sicurezza, dei prezzi e delle emissioni di anidride carbonica. È uno scenario complesso quello delineato dall’Analisi Trimestrale ENEA relativa ai primi tre mesi del 2017, con un sensibile peggioramento (-10% su base annua) dell’indice ISPRED che misura la transizione del sistema energetico nazionale sulla base di sicurezza, prezzi e andamento della CO2.

“L’inverno 2016/2017 - spiega Francesco Gracceva, l’esperto ENEA che ha coordinato l’Analisi - ha fatto emergere alcune fragilità del nostro sistema energetico che negli ultimi anni erano state sottovalutate e mostrato come la transizione energetica continui a presentare aspetti problematici. Le nostre simulazioni così come quelle di ENTSO-E, l’Associazione europea dei gestori delle reti elettriche, evidenziano che nel corso dell’estate potrebbero verificarsi problemi di adeguatezza, in particolare nel Centro-Nord, qualora si verificasse un mix di condizioni estreme con alte temperature, bassa produzione da fonti rinnovabili non programmabili e bassa idraulicità”.

Ma non solo. Il forte aumento della produzione interna di elettricità e la ripresa della domanda di gas per usi finali hanno determinato il secondo incremento trimestrale consecutivo delle emissioni di CO2 (+2,8%), che quest’anno potrebbero raggiungere livelli simili a quelli del 2013.

Nello specifico, dall’Analisi emerge che nel primo trimestre 2017, i consumi di energia primaria sono tornati a crescere (+0,9%), trainati dal forte aumento dell’utilizzo di gas (+9%), mentre i consumi finali sono aumentati dell’1,7%, con un +3% nel civile, per effetto delle condizioni climatiche e un +2% nell’industria per la ripresa della produzione. In crescita anche la produzione elettrica nazionale (+6,4%) con una quota di termoelettrico pari al 73% della produzione totale (con punte del 77% a gennaio), un livello che non si registrava da un decennio. In sensibile calo l’import di elettricità (-29%) anche se in misura minore rispetto al -60% del IV trimestre 2016. Questo insieme di elementi ha determinato un periodo transitorio di forti rialzi dei prezzi sulla borsa elettrica, fino a 94 euro/MWh di media giornaliera nella zona Nord a gennaio.

Una dinamica simile ha coinvolto il sistema gas dove i picchi di domanda vicini ai massimi storici (425 Mm3) hanno indotto i decisori a raccomandare un aumento delle importazioni con un impatto sui prezzi che, sempre a gennaio, sul mercato all’ingrosso italiano sono stati di quasi 4€/MWh più alti rispetto al resto d’Europa. Di fatto, nel caso in cui non fossero completamente disponibili tutti i punti di entrata nella rete nazionale, la copertura di picchi eccezionali di domanda potrebbe risultare problematica.

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Terremoto: arriva il "kit" antisismico per muri più sicuri e isolanti

Terremoto: arriva il "kit" antisismico per muri più sicuri e isolanti

 ENEA ha brevettato un sistema antisismico per pareti che coniuga sicurezza, risparmio energetico e sostenibilità. Consiste in un kit prefabbricabile e modulare composto da piani cordati e pannelli in fibra di canapa che, opportunamente combinati tra loro, sono in grado di contenere gli effetti espulsivi provocati dalle scosse sismiche e garantire al tempo stesso un elevato comfort termoacustico e isolante.

Applicabile sia su edifici nuovi che esistenti, si tratta di un sistema ideale per rinforzare le tamponature, vale a dire gli elementi che delimitano gli ambienti di un fabbricato e che spesso vengono “espulse” in caso di scosse, provocando danni ingenti anche in assenza di lesioni importanti alle parti strutturali.

I test numerici e sperimentali effettuati sulle corde hanno dimostrato notevole resistenza e buona deformabilità. Studi recenti sulla canapa condotti da ENEA hanno evidenziato buone capacità isolanti e durabilità, oltre a una buonatraspirabilità e una limitata velocità di propagazione delle fiamme in caso di incendio.

 Grazie all’elevata resistenza della fibra di canapa, i piani cordati del kit si oppongono agli effetti espulsivi delle tamponature, mentre l’azione termoisolante nei pannelli garantisce una buona riduzione della trasmittanza termica, cioè della facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore.

“Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale come le tamponature, possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone”, spiega la ricercatrice ENEA Anna Marzo.

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Terremoti: tecnologie innovative per rafforzare prevenzione e sicurezza

Terremoti: tecnologie innovative per rafforzare prevenzione e sicurezza

Fibre ottiche, interferometri radar, accelerometri. Sono alcune delle tecnologie innovative  per il  monitoraggio e controllo anti-sismico, in grado di rafforzare la prevenzione dal rischio  terremoti nel nostro Paese. Il punto in un convegno all’ENEA.

Rendere disponibili procedure di analisi e valutazione sempre più affidabili, ridurre i costi delle tecnologie antisismiche, accrescerne la disponibilità e garantire il corretto utilizzo delle tecniche di monitoraggio. Sono alcune delle propostepresentate dall’ENEA nel corso di un convegno su “Monitoraggio di siti e strutture. Stato dell'arte e prospettive future”, organizzato a Roma presso la sede dell’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. "Una più ampia diffusione del monitoraggio sismico di edifici e infrastrutture è essenziale per prevenire danni irreparabili che comporterebbero costi di ristrutturazione molto rilevanti o, addirittura, la demolizione”, sottolinea Paolo Clemente dirigente di ricerca dell’Agenzia.

In Paesi come Giappone e Stati Uniti il monitoraggio sismico è una realtà ormai consolidata. La California ha addirittura introdotto già da molti anni una tassa sulle nuove costruzioni per finanziare questo tipo di analisi. Nel nostro Paese le tecnologie ENEA sono utilizzate per tenere ‘sotto osservazione’ a San Giuliano di Puglia la nuova scuola Francesco Jovine e il Palazzo Marchesale, un edificio storico sede del Municipio. Un’attività che coinvolge anche tre strutture del Centro di Protezione Civile Regionale di Foligno: il centro operativo e l’edificio forestale – entrambi costruiti con tecnologie antisismiche - e un capannone industriale. Sulle strutture sono stati disposti accelerometri che consentono di verificare il comportamento dell’edificio in caso di terremoto e valutarne l’affidabilità strutturale nel tempo. I risultati del monitoraggio vengono inviati ai due enti proprietari - Comune di San Giuliano e Regione Umbria – e saranno presto disponibili al pubblico attraverso una piattaforma interattiva che il Comune molisano sta per mettere a disposizione dei cittadini.

"Il monitoraggio dinamico è un efficace strumento di diagnosi - rimarca Clemente - caso di opere di nuova realizzazione consente di verificare l’effettivo comportamento della struttura - da confrontare con quello previsto in fase di progetto -mentre su costruzioni più vecchie permette di stimare lo stato di salute e individuare eventuali danneggiamenti”. Il monitoraggio sismico consente quindi di tenere sotto controllo una struttura e intervenire prima che i danni diventino irreparabili, un’attività essenziale soprattutto per infrastrutture strategiche ed edifici ‘sensibili’ come scuole e ospedali.

Fra le tecnologie più efficaci si guarda, ad esempio, all’interferometro radar già utilizzato per il monitoraggio della Colonna Aurelianaa Roma, uno strumento che permette di misurare le vibrazioni di strutture come torri e ponti a sviluppo lineare e di monitorare da remoto siti in frana, senza accedere direttamente alla struttura o al sito. Tutto questo a costi contenuti. “Perfetto per il monitoraggio di un ponte di difficile accesso o di un edificio alto – spiega Clemente - l’interferometro radarpuò essere posizionato anche a centinaia di metri perché invia onde elettromagnetiche: dalla variazione del segnale riflesso è possibile dedurre come sta vibrando la struttura. All’ENEA abbiamo già testato la sua efficacia e sono in corso altre applicazioni con 'NHAZCA', uno spin-off dell’Università di RomaLa Sapienza”. Una collaborazione che ha già avuto come ‘caso studio’ il Ponte della Musica di Roma, conl’utilizzo in contemporanea dell’interferometro radar di NHAZCA - Natural HAZards Control and Assessment - e di sismometri ENEA. Altra tecnologia molto efficace, le fibre ottiche – anche queste a basso costo – attualmente utilizzate per il monitoraggio di diverse strutture, tra cui una paratia di pali a San Giuliano di Puglia. Si tratta di sensori ‘incollati’ - in fase di costruzione - alle armature metalliche dei pali in cemento armato che permettono di misurare le deformazioni della paratia e ottenere informazioni sul suo stato di salute. Su un singolo cavo è possibile inserire fino a 20 sensori che riflettono il fascio di luce inviato lungo il tratto; dalla caratteristiche della luce riflessa è possibile misurare la deformazione. Nel corso del convegno, fra i casi citati, quello del West Valley College in California, colpito nel 1984 dal terremoto di Morgan Hill: il sistema di monitoraggio rivelò un’eccessiva deformabilità della copertura che lo rendeva particolarmente vulnerabile. L’edificio fu adeguato e la normativa antisismica successiva tenne conto dell’esperienza, prescrivendo coperture più rigide. Il caso americano - ma non solo - insegna che il monitoraggio delle strutture consente di acquisire esperienza sulle loro caratteristiche dinamiche e ciò è fondamentale per l’aggiornamento delle norme tecniche, la progettazione di nuove costruzioni e il miglioramento di quelle esistenti. Il convegno è stato anche l’occasione per omaggiare l’ingegnere Dario Rinaldis e la sua professionalità spesa al servizio dell’ENEA. Precursore nel campo del monitoraggio sismico in Italia a metà degli anni ’80, tra le principali attività figura l’aver contribuito ad avviare nel nostro Paese la rete accelerometrica nazionale per la registrazione dei terremoti, gestita attualmente dal Dipartimento della Protezione Civile.

Europa e sicurezza energetica: all’ENEA si discutono scenari e strategie

Europa e sicurezza energetica: all’ENEA si discutono scenari e strategie

La sicurezza energetica rappresenta un tema di fondamentale importanza per l’Europa e l’Italia, ancor di più in questo momento storico che vede importanti fornitori coinvolti in scenari di guerra. Una politica europea comune sulla sicurezza degli approvvigionamenti è quindi sempre più necessaria e urgente, ma resta un obiettivo tra i più complessi da raggiungere, anche perché le posizioni del Paesi membri sono ancora distanti.
E’ quanto emerso in occasione della presentazione a Roma dei primi risultati del progetto europeo MILESECURE – 2050 presso la sede dell’ENEA. All’evento hanno partecipato esperti e ricercatori italiani ed europei. Obiettivo di MILESECURE – 2050,  al quale partecipa l’ENEA, è di comprendere le tendenze e superare gli ostacoli alla riduzione del consumo di combustibili fossili e alla diversificazione del mix energetico verso una società “low  carbon”, per migliorare  la sicurezza energetica europea. 
“L’ENEA si propone di fornire previsioni sui cambiamenti necessari nei sistemi energetici europei  nei prossimi 30 anni, per conciliare gli obiettivi climatici con la sicurezza energetica, un aspetto cruciale per un paese importatore di energia come il nostro, il cui approvvigionamento è garantito principalmente da gasdotti”, spiega l’esperto dell’ENEA Oscar Amerighi.
"Per poter affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sicurezza energetica - ha detto la coordinatrice del progetto prof. Patrizia Lombardi, Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico e Università di Torino - l’Europa ha bisogno di ridiscutere e rinnovare il modo in cui produce e consuma energia. Ridurre le emissioni di gas serra, incrementare l’utilizzo dell’energia rinnovabile, incrementare l’energia che deriva dalle rinnovabili e ridurre il consumo di energia rappresentano gli obiettivi chiave della strategia Europea. Tuttavia –ha aggiunto-, per affrontare efficacemente la transizione energetica, è necessario tener conto non solo degli aspetti tecnici, ma anche di quelli umani e sociali, oltre che politici e culturali, che tale cambiamento richiede”.  

Finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro della Commissione europea, il progetto MILESECURE-2050 (Multidimensional Impact of the Low-carbon European Strategy on Energy Security, and Socio-Economic Dimension up to 2050 perspective) è coordinato dal Politecnico di Torino e comprende Università e Istituti di ricerca di 7 paesi europei. A partire da un’analisi degli attuali trend e delle esperienze anticipatrici in corso a livello locale, il progetto intende migliorare le capacità di elaborare modelli in una ottica interdisciplinare e proporre una nuova governance del processo di transizione energetica che garantisca una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti.

Nel corso del dibattito sono state illustrate alcune esperienze locali di transizione verso sistemi energetici a basso tenore di carbonio, come quella del Comune di Peccioli, in provincia di Pisa, che produce energia grazie al biogas della discarica e a due centrali fotovoltaiche, di cui una costruita con una pubblica sottoscrizione di obbligazioni con rendimento al 5,5%.
“La produzione di energia da fonti rinnovabili – aggiunge Amerighi - rappresenta una risposta forte a livello locale ai problemi connessi alla sicurezza energetica, come dimostra l’esperienza virtuosa di Peccioli, che si avvia a produrre 3 volte il fabbisogno energetico dell’intera sua popolazione, anche grazie al coinvolgimento della cittadinanza che ha investito nella centrale solare”.
L’Unione europea consuma circa un quinto dell’energia prodotta nel mondo, pur possedendo una percentuale molto ridotta di riserve energetiche. Infatti, l’Ue acquista petrolio dai paesi dell’OPEC e dalla Russia e importa gas principalmente da Russia, Norvegia e Algeria, per una bolletta energetica annuale di oltre 350 miliardi di euro.
Mentre sui cambiamenti climatici i 28 Paesi Ue hanno deciso un taglio del 40% delle emissioni di gas serra, l’incremento delle rinnovabili al 27% dei consumi finali di energia e target di efficienza energetica al 27% entro il 2030, la definizione di una politica comune per la sicurezza energetica incontra molti ostacoli