Equo compenso negli appalti pubblici: Anac delinea tre scenari per superare l'impasse normativa

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Dubbi e contraddizioni tra la legge sull'equo compenso e il Codice degli Appalti: l'Autorità Nazionale Anticorruzione propone tre soluzioni in attesa di un chiarimento ufficialeIl tema dell'equo compenso negli appalti pubblici rimane una questione complessa e dibattuta, e l'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha recentemente individuato tre po...
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Limiti alle annotazioni Anac nel casellario informatico per le irregolarità negli appalti

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Le annotazioni devono essere motivate e non possono penalizzare l'intero raggruppamento di imprese per l'errore di una solaIl Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha recentemente emesso una sentenza che chiarisce i limiti entro i quali l'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) può procedere all'annotazione delle irregolarità nel casellario...
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Equo compenso e BIM: Anci e Anac chiedono di allentare gli obblighi nel Codice Appalti

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Proposte alla cabina di regia del Mit per migliorare la gestione delle gare d'appalto e facilitare l'uso del BIM nelle amministrazioni pubbliche.Il dibattito sulla compatibilità tra l'equo compenso e il Codice Appalti è acceso: le amministrazioni sono pronte a gestire un maggior numero di gare d'appalto con l'obbligo di utilizzo del BIM? Questi son...
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Correttivo Appalti: al tavolo il problema dell’Equo Compenso

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Operatori segnalano criticità su qualificazione delle stazioni appaltanti, digitalizzazione, contratto collettivo nazionale e revisione dei prezziA un anno dall'entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha convocato la prima riunione del tavolo di consultazione per esaminare e migl...
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Perequazione Infrastrutturale per il Sud: Le Proposte del Decreto Coesione

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Ance sollecita il rifinanziamento del Fondo e accelerazione dei cantieri PNRRIl Governo italiano ha riportato la perequazione infrastrutturale del Mezzogiorno al centro dell'attenzione, integrandola nel Decreto Coesione. Questa misura mira a ridurre il divario infrastrutturale tra il Sud e le altre aree del Paese, garantendo livelli essenziali di i...
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Equo compenso: il dibattito sull'applicazione ai servizi di progettazione

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Secondo l'Anticorruzione, l'imposizione di tariffe minime non suscettibili di ribasso è in contrasto con il principio di concorrenza. Mentre i rappresentanti dei professionisti sono convinti dell'applicazione dell'equo compenso ai servizi di ingegneria e architettura, l'Autorità nazionale anticorruzione solleva interrogativi e invoca un immediato i...
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Anac: rispettare sempre il principio di rotazione per gli appalti

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Nel vasto panorama degli appalti pubblici, l'etica e la trasparenza giocano un ruolo cruciale nel garantire una sana concorrenza e nell'evitare favoritismi o pratiche corrotte. Uno strumento fondamentale per promuovere queste virtù è il principio di rotazione, un cardine normativo che favorisce la rotazione dei fornitori e impedisce il consolidarsi...
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Equo compenso: Anac solleva dubbi su norme poco chiare, ma si può scegliere di non applicarlo

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Il concetto di equo compenso, fondamentale nell'ambito delle prestazioni professionali, si sta confrontando con una serie di incertezze normative e interpretative, mettendo a rischio la trasparenza e l'integrità nei processi di appalto pubblico. L'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha sollevato dubbi sulla chiarezza delle norme riguardanti l'...
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Fascicolo virtuale operatore economico: come utilizzarlo

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L'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha introdotto il concetto di fascicolo virtuale dell'operatore economico come uno strumento essenziale per digitalizzare e semplificare il processo di partecipazione alle gare d'appalto e di controllo dei requisiti necessari per l'assegnazione degli appalti pubblici. Questo sistema, previsto dal nuovo Codi...
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Bando tipo Anac per le gare di ingegneria e architettura, approvazione del CNI

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Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) accoglie con favore lo schema di bando tipo n. 2/2023, riguardante la procedura aperta di aggiudicazione di contratti di appalto pubblico di servizi di ingegneria e architettura di importo superiore alla soglia UE, pubblicato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Nel corso delle interazioni dura...
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Rivoluzione Digitale negli Appalti Pubblici: cosa cambia da gennaio 2024

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Dal 1° gennaio 2024, il panorama degli appalti pubblici in Italia subirà una trasformazione significativa con l'entrata in vigore delle nuove regole e obblighi relativi agli appalti telematici. Questa evoluzione è parte integrante del nuovo Codice dei contratti pubblici e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), entrambi orientati verso ...
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Concorsi di Progettazione: la questione dell'anonimato

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Secondo il Codice dei Contratti Pubblici, nei concorsi di progettazione, i progetti proposti devono essere presentati in totale anonimato. Ma, la commissione giudicatrice può venire a conoscere l'identità di chi partecipa al concorso, nel momento in cui c'è l'accettazione dell'incarico, al fine di rimuovere conflitti di interesse. La Delibera 358 d...
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Nuovo Codice Appalti: il Bando tipo ANAC per i progetti oltre i 215.000 euro

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L'art.14 del Nuovo Codice Appalti stabilisce la soglia dei 215.000 euro come limite per gli appalti pubblici e per la fornitura di beni e servizi di architettura e ingegneria. ANAC è pronta a intervenire con un Bando tipo, che regoli le procedure per le gare e i contratti che superino la soglia europea prefissata, che vengono aggiudicate all'offert...
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Digitalizzazione appalti: nuove procedure dal 1° gennaio 2024

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Sono state definite nuove tecniche per la digitalizzazione degli appalti. L'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) ha collaborato con L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per stilare il documento previsto dal nuovo Codice Appalti. In linea con la normativa europea, in materia di regole tecniche per la digitalizzazione degli appalti e la standar...
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ANAC: monitoraggio di ponti e viadotti esclusiva di ingegneri e architetti

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L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) si è espressa riguardo l'accordo tra la Provincia di Verona e le Università di Padova e Brescia per le attività di ricerca sulla gestione, classificazione, valutazione, controllo e monitoraggio di ponti, viadotti e opere d'arte esistenti sulla rete delle strade provinciali. La Provincia di Verona, nel 2021...
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Le stazioni appaltanti qualificate secondo il nuovo Codice Appalti

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ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) spiega il nuovo Codice Appalti: particolare attenzione è mostrata ai temi della centralizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti. La qualificazione di una stazione appaltante si rende necessaria per tutte le acquisizioni di importo superiore a 500.000 euro. Una volta superato tale limite, le stazi...
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Modifica ai contributi ANAC dal 1° aprile 2023

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Dal prossimo 1° aprile 2023, aumenteranno le spese previste a carico delle imprese e degli enti appaltanti per il funzionamento dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Con il DPCM del 20 febbraio 2023, la Delibera 621/2022 è stata approvata: attraverso questa, ANAC ha introdotto cambiamenti per quanto riguarda la contribuzione, prevedendo au...
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Nuovo codice dei Contratti Pubblici: digitalizzazione e BIM

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In questo momento è in corso il procedimento di approvazione del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Si tratta di un vero e proprio decreto legislativo che permetterà al Governo di regolamentare i Contratti Pubblici: inseriti digitalizzazione e BIM. La nuova norma ha come obiettivo l'adeguamento dei Contratti Pubblici alle normative europee e ai p...
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Fondazione Inarcassa commenta la delibera di Anac su ASMEL

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«Una battaglia che è iniziata ad Aprile dello scorso anno e che ha visto una precisa e inequivocabile presa di posizione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione». – ha esordito Franco Fietta, Presidente di Fondazione Inarcassa commentando la delibera. «Fondazione Inarcassa, aveva notificato una diffida ad Asmel per una serie di servizi che la stessa...
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Appalti pubblici: indicazioni ANAC per digitalizzazione e accelerazione delle procedure

Appalti pubblici: indicazioni ANAC per digitalizzazione e accelerazione delle procedure

L'ANAC ha pubblicato indicazioni per l'effettiva semplificazione e trasparenza nei contratti pubblici attraverso la completa digitalizzazione ed una proposta di intervento normativo per consentire il ricorso alle procedure semplificate e d'urgenza fino al 31/12/2020.

I. Proposte ANAC per l'effettiva semplificazione e trasparenza nei contratti pubblici attraverso la completa digitalizzazione
Con il documento pubblicato dall'ANAC il 27/05/2020, quest'ultima fornisce un quadro ricognitivo della normativa e delle problematiche in essere, individuando possibili strategie, azioni e strumenti in grado di semplificare la gestione degli appalti, rimuovendo gli ostacoli che oggi impediscono la piena digitalizzazione e una trasparenza semplificata ed efficace.

Linee strategiche di intervento: nella prima parte del documento si richiama l’attenzione sulla necessità di avviare azioni volte a consentire al sistema degli appalti pubblici italiano di arrivare preparato alle scadenze previste dal legislatore europeo relative alla digitalizzazione delle procedure per gli affidamenti pubblici, attraverso strategie, azioni e interventi normativi da attuare con diversi step.
Si segnala inoltre che il Codice dei contratti pubblici (D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50) contiene già diverse norme che spingono verso la digitalizzazione, la cui attuazione comporterebbe un salto di qualità in termini di efficienza e semplificazione dell’intero sistema degli appalti. Poiché circa 1/3 delle gare oggi viene ancora svolto in modalità cartacea, si rileva un elevato potenziale per digitalizzare e semplificare il sistema degli appalti anche rispetto alle fasi a monte e a valle della gara (ovvero programmazione ed esecuzione), che ancora sono lontane da una vera digitalizzazione delle procedure.

La digitalizzazione dei contratti pubblici: la seconda parte del documento affronta il tema della digitalizzazione, guardando alle azioni e alle modifiche normative necessarie per la sua realizzazione. L'ANAC segnala che il Codice dei contratti pubblici prevede varie norme in materia di digitalizzazione, anche se non perfettamente coordinate tra loro, e per raggiungere lo scopo della digitalizzazione dei contratti occorre un complesso di interventi - sia attuativi delle norme già esistenti sia modificativi delle norme in vigore - finalizzati a prevedere, incentivare e utilizzare piattaforme telematiche con determinati standard di qualità e interoperabilità.

La trasparenza dei contratti pubblici: la terza parte illustra i profili della trasparenza e gli interventi, anche normativi, per limitarne gli oneri amministrativi e favorire una effettiva trasparenza attraverso la digitalizzazione. Parallelamente all’obiettivo della digitalizzazione, è opinione dell’ANAC che anche la trasparenza nel settore debba in generale riguardare tutti gli atti inerenti gli appalti lungo il loro ciclo di vita, dalla programmazione/progettazione fino al collaudo e al pagamento delle prestazioni. L’innalzamento dei livelli di trasparenza nel settore è funzionale alla limitazione e alla prevenzione di fenomeni corruttivi, ma più in generale ai principi di disponibilità e accessibilità degli atti e dei documenti a cittadini e istituzioni, anche in funzione di controllo sociale e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. La completa digitalizzazione delle procedure di acquisto, ivi compresa la fase esecutiva, assicurerebbe la produzione di dati nativi digitali e l’immediata trasparenza di tutte le fasi del rapporto contrattuale. Il modello a cui tendere è pertanto quello in cui tutte le informazioni inerenti i contratti pubblici confluiscano nella piattaforma dell’ANAC. Anche nella prospettiva dell’auspicato processo di digitalizzazione, risulta necessaria la rivisitazione delle norme sulla trasparenza amministrativa nei contratti pubblici per razionalizzare e eliminare duplicazioni e asimmetrie di fonti normative, concependo un unico corpus normativo sulla trasparenza, contenente le varie norme oggi vigenti sui contratti sparse in più testi.

Proposta per le verifiche rapide post-aggiudicazione: la quarta parte del documento illustra una proposta di verifica rapida dei requisiti di aggiudicazione. In particolare, secondo l'ANAC, in attesa di avviare la banca dati degli operatori economici di cui all’art. 81, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50, si potrebbe rapidamente attuare una proposta che ha l’obiettivo di semplificare e ridurre notevolmente i tempi di verifica dei requisiti generali nelle procedure di gara ove risulti aggiudicatario un operatore economico già verificato positivamente in una procedura di gara antecedente entro un intervallo di tempo prestabilito (ad esempio, 6 mesi), mediante il ricorso alle informazioni e ai documenti disponibili tramite il sistema AVCPass.

Digitalizzazione e trasparenza nella qualificazione delle stazioni appaltanti: la parte quinta conclude il documento affrontando più in dettaglio il tema delle competenze necessarie per l’attuazione della piena digitalizzazione nella prospettiva della qualificazione delle stazioni appaltanti.
Secondo l'ANAC prevedere che gli acquisti più complessi, solitamente di numero notevolmente inferiore rispetto a quelli ripetitivi e standardizzati, vengano svolti soltanto da soggetti dotati delle competenze necessarie, rappresenta un’importante semplificazione del sistema, consentendo di interrompere la rincorsa a continue modifiche normative. Si suggerisce un sistema che preveda tra i requisiti per la qualificazione alcuni elementi imprescindibili, anche per i soggetti che oggi sono qualificati di diritto. Tra i requisiti obbligatori dovrebbero essere ricompresi la disponibilità e l’utilizzo corrente di piattaforme telematiche, interoperabili con i sistemi dall’ANAC per assicurare l’automatica trasmissione di atti, dati e informazioni alla BDNCP a fini conoscitivi e di trasparenza. Inoltre, la stazione appaltante che aspira alla qualificazione dovrebbe dimostrare di avere a disposizione, oltre al personale tecnico e amministrativo per la gestione dei contratti per i quali intende qualificarsi, specifiche competenze informatiche per la corretta gestione delle piattaforme in uso.  

II. Proposta di intervento normativo per consentire il ricorso alle procedure semplificate e d'urgenza fino al 31/12/2020
Con il Documento illustrativo e il Vademecum (si veda Appalti pubblici nell’emergenza Covid-19: Vademecum Anac per affidamenti rapidi) l’ANAC ha chiarito come siano a disposizione delle stazioni appaltanti disposizioni (contenute nel Codice dei contratti pubblici) che consentono l’accelerazione e la semplificazione nello svolgimento delle procedure di gara. L'ANAC, con il documento del 01/06/2020, intende fornire supporto per l’adeguato ricorso agli strumenti emergenziali.
Tenuto conto che la maggiore criticità nel ricorso agli stessi risiede nell’individuazione, da parte delle stazioni appaltanti, della motivazione sulla base della quale legittimare l’affidamento diretto o la procedura negoziata senza bando, si forniscono alcune indicazioni desumibili dal quadro normativo e dai dati in possesso dell’ANAC stessa.
In particolare, la motivazione da parte delle stazioni appaltanti potrebbe poggiare su due elementi: uno temporale (che non dovrebbe superare la data del 31/12/2020) ed uno sostanziale afferente all’oggetto dell’affidamento (quali manutenzioni, lavori di ristrutturazione/costruzione di ospedali e scuole, iInterventi sulla rete viaria, approvvigionamenti nel settore informatico e sanitario e relativi al sistema dei trasporti).
L'ANAC suggerisce poi l’adozione di una specifica norma di legge, che espressamente autorizzi le stazioni appaltanti a motivare il ricorso alle procedure di urgenza e emergenza previste dal Codice dei contratti pubblici fino al 31/12/2020.
L'ANAC ricorda inoltre che il ricorso alle procedure di emergenza non può comunque comportare l’inosservanza delle seguenti condizioni: la necessaria verifica del possesso dei requisiti da parte dell’operatore economico affidatario del contratto; la verifica antimafia; la tracciabilità degli atti compiuti (a fini di controlli successivi, a campione); la tracciabilità dei flussi finanziari; la necessaria autorizzazione per l’utilizzazione di imprese subappaltatrici; la possibilità di controlli successivi, a campione, sui prezzi praticati; la piena trasparenza, attraverso la pubblicazione sul sito dell’amministrazione, di tutti gli atti adottati, anche relativi alla fase di esecuzione del contratto.

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it