Sostenibilità: al via le candidature per Innovation Village Award

Sostenibilità: al via le candidature per Innovation Village Award

Call aperta fino al 25 febbraio. Previsti premi in denaro, servizi specialistici, corner espositivi e inserimento nel catalogo delle innovazioni.

Sono aperte fino al 25 febbraio le candidature all’Innovation Village Award, il premio istituito dalla fiera Innovation Village in programma dal 26 al 28 marzo al Museo Nazionale di Pietrarsa (Napoli). L’iniziativa è promossa da Knowledge for Business, ENEA e ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in partnership con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Materias e SellaLab.

Rivolto a professionisti, ricercatori, associazioni, fondazioni e aziende, l’Innovation Village Award intende premiare gli innovatori che abbiano sviluppato tecnologie, prodotti o soluzioni già sul mercato o a livello di prototipo, in grado contribuire al raggiungimento dei 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile” stabiliti dall’Agenda Onu 2030. Numerosi i settori d’interesse, tra cui manifattura digitale e materiali, design, IT e IOT, beni culturali, salute, ambiente, agricoltura, mobilità, energia, blue growth e innovazione per il sociale. I progetti saranno valutati da una giuria composta da esperti nominati da ‘Innovation Village’. I migliori avranno diritto a premi in denaro: 5.000 euro al primo classificato e 2.000 euro al secondo. Previsto un premio speciale offerto da ‘Materias’ di 3.000 euro per tecnologie innovative nei settori dei materiali avanzati, con programma di accelerazione di 3 mesi e servizi specialistici per la crescita e valorizzazione della tecnologia; un riconoscimento speciale dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli riservato a ingegneri under 30, che prevede due voucher per la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento organizzati dall’albo. Prevista inoltre una menzione speciale ‘SellaLab’ per i progetti di impresa a carattere innovativo con in palio una postazione di co-working per 3 mesi in una delle sedi italiane del ‘SellaLab’.

La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 26 marzo al Museo Nazionale di Pietrarsa, nel corso dell’evento di apertura di ‘Innovation Village 2020’. I primi 10 progetti classificati avranno la possibilità di esporre prototipi o materiali all’interno dell’area dedicata al premio e saranno inseriti nel ‘catalogo delle innovazioni’ pubblicato sul sito della manifestazione, con schede riassuntive, presentazioni e video illustrativi per ciascuna tecnologia. Il catalogo online raccoglie già i migliori progetti della prima edizione di ‘Innovation Village Award’ e vuole contribuire alla diffusione dell’innovazione in termini di sviluppo sostenibile.

Fondi per rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile e infrastrutturale e reti ciclabili

Fondi per rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile e infrastrutturale e reti ciclabili

La Legge di bilancio 2020 prevede lo stanziamento di risorse per i comuni finalizzati ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana, di sviluppo sostenibile e infrastrutturale e di sviluppo delle reti ciclabili urbane.

La Legge di bilancio 2020 - L. 27/12/2019, n. 160, pubblicata nella G.U. del 30/12/2019, n. 304 ed in vigore dal 01/01/2020 - prevede l’assegnazione ai comuni, per ciascuno degli anni dal 2021 al 2034, di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l'anno 2021, di 250 milioni di euro per l'anno 2022, di 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
Con successivo decreto saranno individuati i criteri e le modalità di riparto, nonché le modalità di recupero ed eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate.

Inoltre, nello stato di previsione del Ministero dell'interno è istituito un fondo per investimenti a favore dei comuni, con una dotazione di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034. Il fondo è destinato al rilancio degli investimenti per lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale del Paese, in particolare nei settori di spesa dell'edilizia pubblica, inclusi manutenzione e sicurezza ed efficientamento energetico, della manutenzione della rete viaria, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri saranno individuati i criteri di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse, nonché le modalità di recupero ed eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate.

Allo scopo di cofinanziare interventi finalizzati alla promozione e al potenziamento di percorsi di collegamento urbano destinati alla mobilità ciclistica, è istituito poi, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Il Fondo finanzia il 50% del costo complessivo degli interventi di realizzazione di nuove piste ciclabili urbane posti in essere da comuni ed unioni di comuni.
Con successivo decreto saranno definite le modalità di erogazione ai comuni e alle unioni di comuni delle risorse del Fondo, nonché le modalità di verifica e controllo dell'effettivo utilizzo da parte dei comuni e delle unioni di comuni delle risorse erogate. I comuni e le unioni di comuni, all'atto della richiesta di accesso al Fondo, devono comunque dimostrare di aver approvato in via definitiva strumenti di pianificazione dai quali si evinca la volontà dell'ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana.

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Contributi ai comuni per efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile

Contributi ai comuni per efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile

Il DDL bilancio 2020, approvato dal Senato il 16/12/2019, prevede l'assegnazione ai comuni di 500 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate all'efficientamento energetico ed allo sviluppo territoriale sostenibile.

L'art. 1, commi da 29 a 37, del disegno di Legge di bilancio 2020 prevede l’assegnazione di contributi in favore dei comuni, nel limite massimo di 500 milioni di euro annui, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, destinati ad opere pubbliche in materia di:
- efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

I contributi sono attribuiti a ciascun comune sulla base della popolazione residente, come di seguito indicato:
- ai comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 50.000;
- ai comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 70.000;
- ai comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 90.000;
- ai comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 130.000;
- ai comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 170.000;
- ai comuni con popolazione superiore compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 210.000;
- ai comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 250.000.

I contributi spettanti a ciascun comune devono essere attribuiti entro il 31/01/2020 con decreto del Ministero dell'interno, il quale assume altresì l'obbligo di comunicare a ciascun comune, entro il 10/02/2020, l'importo del contributo ad esso spettante per ciascun anno.

Si stabilisce l'obbligo per il comune beneficiario del contributo di iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 settembre di ciascun anno di riferimento del contributo.
I contributi sono erogati dal Ministero dell'interno agli enti beneficiari:
- per il 50%, previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori, e
- per il restante 50% previa trasmissione al Ministero dell'interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Edilizia: nuovi prodotti ecosostenibili con vecchi pneumatici e cavi elettrici

Edilizia: nuovi prodotti ecosostenibili con vecchi pneumatici e cavi elettrici

Nuovi prodotti ecosostenibili per l’edilizia, come piastrelle, intonaci e malte, ricavati da pneumatici fuori utilizzo (PFU in gergo) e cavi elettrici dismessi, saranno realizzati nell’ambito di due progetti del valore complessivo di oltre 1,1 milioni di euro che vedono ENEA collaborare con l’Università della Calabria e due aziende calabresi. Si tratta dei progetti PFU PREDECORE, coordinato dalla società Gatim srl e PVC UpCycling coordinato da R.ED.EL. srl.

Il progetto PFU PREDECORE (PRemiscelati per l’EDilizia ECOcompatibili e a Risparmio Energetico) mira a realizzare intonaci malte e colle con premiscelati a base di PFU in sostituzione di un materiale aggregante tradizionale come la sabbia. Le attività consisteranno nella caratterizzazione fisica, chimica e meccanica dei manufatti, valutazione di durabilità e proprietà isolanti e allestimento di un impianto pilota su scala semi-industriale.
“L’importanza di questo progetto è duplice: da una parte consente di ottenere prodotti a basso impatto ambientale, caratterizzati da una matrice ad elevate prestazioni. Dall’altra offre la possibilità di incrementare notevolmente il valore economico del materiale PFU, aumentando di conseguenza la domanda e, quindi, valorizzando l’intera filiera che si occupa del recupero/trattamento”, sottolinea la responsabile ENEA del progetto Maria Bruna Alba.
Le attività sperimentali condotte presso i laboratori ENEA si sono concentrate sulla definizione della conducibilità termica e dell’isolamento acustico al fine di valutare le proprietà isolanti dei prodotti ottenuti. “Le caratteristiche termoacustiche dei manufatti realizzati con PFU sono risultate ampiamente soddisfacenti. Per quanto riguarda la capacità di isolamento termico, i campioni analizzati sono risultati di pari caratteristiche rispetto ad analoghi intonaci e malte isolanti presenti sul mercato. Dal punto di vista dell’isolamento acustico, invece, i manufatti realizzati con PFU si sono dimostrati più performanti, migliorando l’abbattimento acustico del 9%”, aggiunge Maria Bruna Alba.
Il secondo progetto, denominato PVC UpCycling, prevede di realizzare prodotti edili a basso impatto ambientale con PVC recuperato da cavi elettrici dismessi. Tre i principali ambiti: i rivestimenti per pavimentazioni esterne (piastrelle in PVC su massetto esistente), i piazzali carrabili (massetto armato con malta miscelata con granuli di PVC) e green parking (blocchi a spessore in PVC riciclato e giunti strutturali in PLA stampati in 3D).
L’ENEA ha sviluppato malte cementizie contenenti PVC riciclato studiandone gli aspetti meccanici, termici e di assorbimento dell’acqua. Inoltre ha realizzato prototipi in PVC e resina poliuretanica per il settore edilizio, conducendo test di durabilità, resistenza e tenuta del colore rispetto alla radiazione solare.
“In questo progetto mettiamo in campo le linee programmatiche prioritarie di ENEA, quali la valorizzazione, gestione e salvaguardia dell’ambiente, il recupero e riutilizzo di materiali in processi ecosostenibili e l’efficienza energetica, supportando aziende come R.ED.EL. che si prefiggono il triplice obiettivo di migliorare l’efficienza del sistema produttivo, ampliare il proprio mercato con nuovi prodotti e potenziare la propria competitività sul lungo periodo”, spiega il ricercatore ENEA Corradino Sposato.

URSA XPS NVII tra prestazione e ricerca

URSA XPS NVII tra prestazione e ricerca

Le massime prestazioni sotto carico, nel tempo

Le tecnologie di produzione più avanzate, di cui si avvale l’impianto di polistirene estruso URSA di Bondeno (Ferrara), unitamente al know-how e alla costante attività di ricerca e sviluppo condotta da URSA Italia, consentono di produrre il pannello termoisolante URSA XPS NVII, il prodotto top di gamma in termini di resistenza a compressione (700 kPa) e di prestazioni meccaniche nel tempo, 100% made in Italy.

Grazie alla sua struttura cellulare, composta da quasi il 100% di celle chiuse, URSA XPS NVII:

  • È un ottimo isolante termico;
  • È estremamente resistente alla penetrazione di umidità;
  • Presenta una bassa permeabilità al vapore acqueo;
  • Mostra una altissima resistenza ai cicli di gelo-disgelo;
  • Ha comprovate prestazioni a lungo termine;
  • È resistente alla muffa e alla corrosione;
  • Mantiene costanti le proprie caratteristiche nel tempo.

Inoltre URSA XPS NVII è facile da applicare, è riciclabile, è totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2.

Queste sono le principali peculiarità di questo materiale isolante e unita a queste non bisogna dimenticare l’elevata resistenza a compressione sia sul breve, ma cosa più importante, sul lungo periodo. Infatti nella prassi quotidiana, quando il progettista ha la necessità di garantire: buon isolamento termico e contemporaneamente un’ottima stabilità della pavimentazione sotto elevati carichi puntuali; la scelta non può che ricadere su un materiale isolante come URSA XPS NVII.

E’ stato questo uno dei temi  nella progettazione e poi nella realizzazione della Piazza Tre Torri di Citylife a Milano. La presenza sottostante la piazza, della linea metropolitana e della sua fermata, ha reso la stessa piazza anche una via d’uscita di sicurezza della metropolitana stessa in caso d’incendio. Questo ha fatto sì che oltre ad essere pedonale, la piazza Tre Torri diventasse, all’occorrenza, carrabile dai mezzi di primo soccorso dei Vigili del Fuoco per transitano e sosta sulla pavimentazione.

I carichi estremamente elevati, dati dal transito di tali mezzi, associati (per necessità di progetto) a ridotte altezze di massetto hanno indirizzato le scelte della progettazione ad optare per un isolante con altissime resistenze alla compressione. Per rendere l’idea il pannello URSA XPS NVII ha un valore di resistenza a compressione a lungo termine di 250 kPa (pari a circa 25.000 kg/m2) con una deformazione mai superiore al 2% dello spessore dopo 50 anni.

Sotto viene riportato lo schema funzionale, per meglio comprendere la distribuzione del carico puntuale che viene generato dall’impronta di una ruota (caso dell’autobotte dei VV.F.) e che ripartisce tramite il massetto i carichi al lembo superiore dello strato isolante.


Fatto salvo quanto fin ora scritto, sono molteplici le applicazioni in cui si può impiegare URSA XPS NVII, esempi tipici sono: l’isolamento di platee di sottofondazione, nei sottofondi di pavimenti industriali, magazzini e magazzini refrigerati e nelle coperture carrabili/giardino. Ma inoltre può trovare impiego in altre applicazioni sotto carico, meno diffuse e meno conosciute (purtroppo, ndr), ma non per questo meno importanti. Ad esempio, le strutture per la viabilità destinata al traffico pesante sono maggiormente esposte al rischio di cedimenti o rigonfiamenti, e derivanti fratture, dovuti al gelo/disgelo. Predisporre uno strato isolante idoneo al di sotto della massicciata consente di mitigare gli sbalzi termici a carico di terreno e strutture ed, inoltre, di ridurre le vibrazioni date dal movimento dei mezzi, siano essi treni o autotreni, con ovvi benefici sia per quanto riguarda la durata e la manutenzione dei complessi assi viari, sia per quanto concerne il comfort acustico delle aree che su questi insistono.
Come le massicciate stradali e ferroviarie, anche le strutture per la manutenzione e l’atterraggio di velivoli beneficiano enormemente della progettazione e predisposizione di un idoneo strato isolante. Anche in questo caso, infatti, gli sbalzi termici a carico del terreno possono dare origine ad estesi ed onerosi, nonché scarsamente prevedibili e pericolosi, fenomeni di deformazione.

I pannelli URSA XPS NVII possono essere impiegati, infine, per applicazioni sotto campi sportivi, fornendo una base isolata per il layout di tappeti erbosi artificiali, piste di atletica, campi da gioco e piste su ghiaccio. Soprattutto per quanto riguarda quest’ultime, ricerche specifiche sull’argomento hanno dimostrato che una pista su ghiaccio correttamente isolata e progettata richiede un consumo energetico di appena il 7,6% rispetto alla richiesta energetica totale richiesta da una pista analoga non isolata.

Citylife: la piazza 2.0

Citylife: la piazza 2.0

Oggi, emblema di un nuovo concetto di sostenibilità.

Alzi la mano colui o colei che, passando da Milano non abbia sentito parlare di CityLife! O forse farete parte di quella fetta di persone che oltre a sentirne parlare, ha avuto modo di fare due passi nel nuovissimo e avvenieristico “quartiere” milanese.  Per chi non avesse avuto il piacere di vivere nessuna delle esperienze di cui sopra, spero che questo breve articolo vi possa incuriosire e perché no, spingere a visitare di persona Citylife. Per farlo ho pensato bene di cambiare il punto di vista. Non con il naso all’insù (vista grattacieli) ma guardando più in basso a una tra le più interessanti e moderne piazze realizzate negli ultimi anni. Potremmo definirla appunto una piazza 2.0.

Come vi dicevo Citylife non è solo l’imponente presenza dei 3 grattacieli (di cui l’ultimo ad oggi in costruzione). Il progetto in se ingloba svariate funzioni e attività e oltre al verde, che funge da trade union, la piazza principale di Citylife piazza Tre Torri rappresenta il cuore pulsante dell’area stessa. L’idea nasce tre le mura del rinomato studio milanese One Works, fondato dagli architetti Leonardo Cavalli e Giulio De Carli.

Ho avuto il piacere di parlare di questo importante intervento proprio con l’arch. Leonardo Cavalli, e di seguito vi riporto le sue parole in merito al progetto.

“Il progetto della piazza e delle infrastrutture, che si trovano al di sotto, è nel suo complesso molto interessante. Riconvertire un’area fieristica inglobata nel centro della città lo si può classificare come il primo esempio italiano di quello che viene chiamatoT.O.D.(1) (Transit – Oriented – Development). Ovvero lo sviluppo del territorio sfruttando la grande capacità del trasporto pubblico, e rendendo così sostenibile gli spostamenti da e per il sito, inseriti all’interno di grandi processi di sviluppo immobiliare. Questo è un luogo dove si arriva con la metropolitana e non è un fatto per nulla banale, quello di riuscire a far dialogare la pianificazione delle infrastrutture con la pianificazione e lo sviluppo del territorio. Un punto cardine del progetto della piazza è quello di costruire un “luogo” parte integrante della città e quindi sostenibile in termini urbanistici e in termini sociali, andando oltre alla connotazione di luogo privato e diventando un luogo accessibile per tutti. Fortemente legato alle attività che qui sorgono e si svolgono: dal commercio, agli uffici ai luoghi di intrattenimento.

Nel 2018 Citylife è stato visitato da più di dieci milioni di persone e questo dato quantitativo ci permette di capire quanto il progetto è stato in grado di integrarsi alla città pur trovandosi all’interno di un processo di sviluppo immobiliare di natura privata. Non è scontato realizzare una piazza all’interno di un parco perché in generale queste si trovano in mezzo alla città dove svolgono la loro funzione commerciale.

A cantiere non ancora ultimato, le attività commerciali erano di fatto non ancora aperte, la piazza è stata l’unica porzione di cantiere fruibile fin da subito (circa un anno prima della messa in funzione del tutto) dato che a tutti gli effetti era l’uscita d’emergenza della metropolitana sottostante. Fin da subito la piazza si è popolata di gente, persone che la attraversavano, in bici o a piedi, o persone che semplicemente sostavano seduti a guardare il nuovo quartiere che prendeva forma. Se in un primo momento questo utilizzo dello spazio era sembrato alla committenza un problema, si è poi arrivati a vedere il tutto come un grande vantaggio. Il luogo aveva superato la sua ragione specifica per la quale era nato, cioè essere un luogo deputato ad attività commerciali e terziarie, per diventare un “luogo per tutti”. Quindi diventare di fatto sostenibile, non solo perché ci si arriva con la metropolitana, non solo perché gli edifici che si sono costruiti sono naturalmente più performanti rispetto a quelli che si costruivano anche solo pochi anni fa ma è “sostenibile socialmente” perché è un luogo per tutti e non è un luogo che non ha necessità di una ragione specifica per essere visitato”.






Sicuramente le parole del progettista, meglio ci hanno permesso di cogliere i nuovi aspetti e la nuova funzione “sociale” che caratterizzano una “piazza” contemporanea.

Certo per chi non conosce Milano, forse diventa doveroso fare anche un piccolo excursus temporale e inquadrare ciò che prima sorgeva in questa importante porzione di città. Qui nasceva nei primi decenni del secolo scorso il nuovo quartiere fieristico di Milano, noto ai più come “Fiera campionaria”.

Ma nel 2005, ottantacinque anni dopo la prima fiera campionaria tenuta nell’Aprile del 1920, è stato inaugurato il nuovo polo fieristico milanese di Rho-Pero. Il trasferimento della fiera in altra sede, lontana dal centro di Milano, ha comportato un duplice beneficio per la città: l’eliminazione dei picchi di traffico generati dalle manifestazioni più imponenti e la liberazione di un’area di pregio. Da queste premesse nasce il “Progetto CityLife”, costituito da un’area complessiva di intervento di 366.000 m2 con un piano di trasformazione che prevede un mix articolato e bilanciato di funzioni pubbliche e private, oltre alle residenze, agli uffici, ai negozi, ai servizi, alle aree verdi e agli spazi pubblici è stato realizzato un edificio museale e le piastre ad uso commerciale e parcheggio. Il nuovo Landmark (2) di Milano è caratterizzato da tre torri a destinazione direzionale, progettate da grandi nomi dell’architettura mondiale Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Questi tre giganteschi grattacieli ribattezzati il Dritto, lo Storto e il Curvo, si candidano fin da subito per diventare un nuovo grande simbolo di Milano nel mondo. Iniziato nel 2007, il progetto CityLife non mira solo a creare una nuova urbanistica di grande impatto visivo con i tre grandi grattacieli, ma sviluppa anche un’anima verde volta a creare un grande parco, terzo per dimensione nel centro città.



Fonte Di.Ma. by URSA ITALIA

Criteri ambientali minimi per affidamento di servizi energetici per gli edifici: manuale operativo

Criteri ambientali minimi per affidamento di servizi energetici per gli edifici: manuale operativo

È stato pubblicato il Manuale operativo per gli acquisti verdi, il quale fornisce indicazione operative alle stazioni appaltanti e ai progettisti per la corretta applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l'affidamento dei servizi energetici per gli edifici con criteri di sostenibilità.

Ai sensi dell'art. 34 del Codice appalti (D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50), le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

I CAM, e in particolare i criteri premianti, sono tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all'art. 95, del D. Leg.vo 50/2016.

Il Manuale operativo per gli acquisti verdi: Affidamento dei Servizi Energetici per gli edifici con criteri di sostenibilità (realizzato nell’ambito delle attività per la promozione del Green Public Procurement del progetto PREPAIR) fornisce indicazione operative alle stazioni appaltanti e ai progettisti per la corretta applicazione dei CAM per l'affidamento dei servizi energetici per gli edifici, di illuminazione e forza motrice e di riscaldamento/raffrescamento, adottati con il D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 07/03/2012.

Il Manuale è diviso in 3 parti:
- la prima parte contiene le disposizioni introdotte dal D. Leg.vo 50/2016 per rendere “verde” una procedura di gara (obbligo di inserimento dei CAM e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa);
- la seconda parte comprende le indicazioni operative per le stazioni appaltanti sull’ambito di applicazione del CAM Servizi Energetici (indicazioni e riferimenti normativi per impostare la documentazione di gara nelle varie fasi dell’appalto);
- la terza parte fornisce indicazioni in merito alle certificazioni di qualità richieste nei CAM Servizi Energetici.

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

EcoVadis premia la gestione della sostenibilità di REHAU

EcoVadis premia la gestione della sostenibilità di REHAU

Processi di produzione basati sul risparmio delle risorse, fasi di riciclo complete, materiali innovativi e soluzioni energeticamente efficienti: nell’ottica di salvaguardare l’ambiente ed il clima, REHAU opera secondo principi di sostenibilità profondamente radicati. Per il suo costante impegno, già riconosciuto l’anno scorso dal conferimento dell’etichetta ambientale VinylPlus, lo specialista dei polimeri è stato recentemente premiato per la sua gestione della sostenibilità dall’agenzia di rating indipendente EcoVadis.      

Dal 2007, EcoVadis si occupa di valutare le performance sostenibili delle aziende nelle categorie ambiente, lavoro e diritti umani, etica ed approvvigionamento sostenibile, rendendo misurabili e confrontabili le attività delle imprese con filiere internazionali. REHAU si posiziona tra le migliori aziende al mondo nella lavorazione delle materie plastiche nelle categorie “Ambiente” e “Approvvigionamento sostenibile” e nel primo 10% di tutte le società valutate nel 2018. Dalla prima valutazione EcoVadis nel 2014, REHAU ha costantemente migliorato il proprio rating, aggiudicandosi l’importante riconoscimento Silver Award.

“E’ in particolare attraverso un’attenta gestione del riciclo che stiamo concretizzando il nostro impegno nel contribuire alla salvaguardia del clima e alla sostenibilità in tutti i settori per noi rilevanti; ovviamente, con la massima trasparenza sulle nostre performance” sottolinea Andreas Jenne, Responsabile della Sostenibilità in REHAU. In questo senso, l’azienda si prefissa obblighi volontari ambiziosi, presentando regolarmente, dal 2011, risultati raggiunti ed obiettivi futuri nei suoi report di sostenibilità.

Esempio tangibile del costante impegno dell’azienda è quello portato avanti dalla divisione Window Solutions che ambisce a produrre nei suoi stabilimenti europei fino al 50% dei profili con nucleo riciclato entro il 2020, grazie a precisi sistemi di smistamento appositamente modificati per REHAU, in grado di separare e ripulire i materiali, ricavandone materie prime di qualità. Per questo marcato senso di responsabilità, tutti e quattro i siti produttivi presenti in Europa e numerosi sistemi per finestre dell’azienda sono già stati certificati con l’etichetta ambientale VinylPlus per soluzioni in PVC sostenibili.

Sostenibilità: arriva il "giardiniere virtuale" per progettare le aree verdi nel rispetto della natura

Sostenibilità: arriva il "giardiniere virtuale" per progettare le aree verdi nel rispetto della natura

Uno strumento innovativo e di facile utilizzo per progettare aree verdi con le specie della flora d’Italia e individuare quelle più idonee sulla base dell’area geografica e delle caratteristiche ambientali. Si chiama Anthosart Green Tool ed è il risultato di un progetto omonimo coordinato da ENEA che punta a ridurre i costi di gestione delle aree verdi e il consumo di acqua, ma anche a scoprire eventuali utilizzi alternativi delle piante nell’alimentazione e nell’artigianato e i loro legami con l’arte, la letteratura, la musica e il territorio.

Disponibile gratuitamente anche per smartphone e tablet, questo “giardiniere virtuale” pensato per vivaisti, progettisti, amministratori e privati cittadini consente di selezionare un set di specie presenti nel nostro Paese tra le oltre 1.400 disponibili nel database per allestire spazi verdi ed accedere a un corredo di informazioni con l’obiettivo di promuoverne il valore ambientale e culturale, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela della natura.

In pratica, dopo aver inserito i dati relativi all’area geografica, altitudine d’interesse, tipo di infrastruttura da realizzare (aiuola, giardino roccioso, viale, ecc.), tipologia e colori preferiti, livello di luminosità, umidità e salinità del terreno, potremmo accedere facilmente a tutte le informazioni sulle specie più idonee, ma anche fotografie, schede botaniche, approfondimenti culturali, consigli pratici e link utili.

Oltre a una migliore performance delle infrastrutture verdi e a una conseguente riduzione dei costi di gestione, l’innovazione targata ENEA mira a contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità nazionale e dei paesaggi urbani, e alla riduzione dei danni indotti dall’introduzione di specie aliene. Inoltre l’utilizzo del tool e il conseguente inserimento nelle aree verdi di specie spontanee, può favorire l’ampliamento dell’offerta del florovivaismo di “qualità” con la produzione di specie della flora d’Italia non ancora presenti sul mercato.

Secondo studi recenti, il valore della produzione florovivaistica italiana supera i 2 miliardi e 500 milioni di euro, con oltre 27 mila aziende, 29 mila ettari coltivati e 100 mila lavoratori. La spesa complessiva per consumi di gardening in Italia supera i 2 miliardi e 700 milioni di euro e con un trend in crescita costante nel quinquennio 2017-2022. Positivi anche i dati europei e mondiali con un giro di affari che supera rispettivamente 34 e 86 miliardi di dollari.

“La ricchezza della nostra flora, con oltre 7mila specie, e la capacità di adattamento alle diverse caratteristiche ambientali del territorio, offre grandi opportunità per la progettazione del verde e risponde anche alle esigenze di diversificazione dell’offerta del settore vivaistico”, sottolinea Patrizia Menegoni della divisione ENEA di Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale. “Giardini, bordure, aiuole, tetti e pareti verdi potranno divenire luoghi di collegamento tra le infrastrutture verdi e il paesaggio naturale per riportare la natura in città e costruire un verde urbano più sostenibile, migliorando anche la qualità della vita e il benessere delle persone”, aggiunge.
Realizzato nell’ambito del progetto Anthosart, condotto dall’ENEA in collaborazione con Forum Plinianum e Società Botanica Italiana e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il database è stato presentato nell’ambito di “My Plant & Garden - International Green Expo”, una delle più importanti fiere professionali internazionali del florovivaismo, del garden e del paesaggio in Italia.

Edilizia del futuro: elevata sostenibilità, progettazione avanzata e macchinari di qualità

Edilizia del futuro: elevata sostenibilità, progettazione avanzata e macchinari di qualità


Entro il 2030 si assisterà ad una crescita del volume di produzione di edifici. Il settore delle costruzioni sarà messo di fronte ad una nuova sfida: andare sempre di più verso un'ottica di green building.

Secondo alcune stime, entro il 2030 si assisterà ad una crescita di circa l’85% del volume di produzione di edifici. L’edilizia del futuro punterà ad una maggiore sostenibilità, che potrà essere raggiunta anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale ed a macchinari sempre più avanzati ed efficienti.

L’obiettivo, sarà quello di arrivare a ridurre notevolmente i costi di costruzione e di gestione, i consumi energetici ed idrici, nonché le emissioni inquinati, che stanno mettendo profondamente a rischio la salute del pianeta e dell’uomo.

Per riuscire in tale intento si punterà tutto sulla modularità e sull’impiego della progettazione digitale, al fine di minimizzare gli errori e di operare in tempi brevi. Tra i materiali più gettonati per quanto riguarda le costruzioni, saranno, probabilmente, il legno e l’acciaio, ma non è da escludere che verranno proposte soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente.

La necessità di cantieri sempre più organizzati

Ovviamente, per riuscire in tale ambizioso intento, sarà necessario riuscire a realizzare cantieri sempre più organizzati, in cui i compiti saranno divisi in maniera efficace, così da ridurre i tradizionali tempi previsti per l’edificazione e la costruzione di strutture. L’intento, come già ricordato, in precedenza sarà quello di sprecare meno energie e risorse.

Di fatto, ciò comporterà ancora di più la necessità di utilizzare macchinari di qualità, in grado di compiere i diversi lavori efficacemente e senza causare sospensioni o ritardi. Di certo, non potranno mancare gru, escavatori e pale meccaniche, e nemmeno macchine per il trasporto ed il sollevamento dei carichi e piattaforme aeree.

Che dire poi degli accessori per le macchine da cantiere? Sicuramente, verranno utilizzate benne per miniescavatori, in grado di sollevare detriti, rifiuti, terra, sabbia e quant’altro, ma anche pinze per la movimentazione di rottami. Con tutta probabilità, vista la richiesta di una sempre maggiore efficienza, emergeranno soprattutto le ditte in grado di assicurare prodotti destinati a durare nel tempo, ma soprattutto in grado di garantire performance elevate.

Il Building Information Modeling (BIM)

Uno strumento che si dice risulterà molto utile nel campo dell’edilizia, è il Building Information Modeling, che consentirà l’ottimizzazione della pianificazione, della realizzazione e della gestione di costruzioni, tramite l’impiego di un software appositamente studiato. Tale sistema, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti, permetterà di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, così da riuscire a migliorare la logistica e le tempistiche ed abbassare i costi previsti.

Tuttavia, tra i vantaggi del BIM, che è la vera espressione dell’edilizia del futuro, vi sarà anche la minimizzazione degli errori di progettazione, che spesso portano ad attuare sprechi e ad allungare i tempi di realizzazione degli edifici e delle costruzioni. Dunque, nulla verrà lasciato al caso, ma sarà tutto progettato nei minimi dettagli. Se le previsioni dovessero effettivamente rivelarsi corrette, probabilmente il futuro dell’uomo e dell’ambiente sarà migliore.

Dopo Bologna la storica fiera SAIE raddoppia e riparte da Bari

Dopo Bologna la storica fiera SAIE raddoppia e riparte da Bari

#SAIEinforma - Il 27 febbraio si terrà a #FieradelLevante la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di #SAIEBARI (24-26 ottobre 2019). Verrà anche divulgato il Rapporto nazionale @FEDCostruzioni con focus sul settore delle costruzioni in Puglia.

Dal 24 al 26 ottobre 2019 il capoluogo pugliese ospiterà la nuova edizione della manifestazione dedicata alle tecnologie per l’edilizia e all’ambiente costruito 4.0.
Centro Sud Italia e bacino del Mediterraneo grandi protagonisti del prossimo appuntamento

Milano, 01 febbraio 2019 – SAIE, la fiera biennale delle tecnologie per l’edilizia e l‘ambiente costruito 4.0 di Bologna, raddoppia l’appuntamento, approdando il prossimo 24-26 ottobre 2019 per la prima volta a Bari, alla Nuova Fiera del Levante. Organizzato da Senaf, SAIE Bari è un evento professionale nato con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento del Centro Sud Italia e del bacino del Mediterraneo, anche grazie al coinvolgimento delle principali associazioni del settore.

Un’area, quella del Centro e Sud d’Italia, che registra più di 330 mila imprese attive nel settore delle costruzioni, pari a circa il 45% del totale a livello nazionale. Inoltre, secondo l’ultima analisi degli istituti Ance, Svimez e Cresme, il Mezzogiorno attira ben 83 miliardi di investimenti destinati alla realizzazione di opere pubbliche e circa 44 miliardi provenienti dai fondi UE previsti dalla programmazione 2014-2020 e dalle risorse stanziate dal fondo Sviluppo e Coesione.

Tante le iniziative che animeranno SAIE Bari, tutte volte a mostrare l’eccellenza dell’intera filiera delle costruzioni, attraverso percorsi dedicati ai temi chiave dell’innovazione, della sicurezza sismica, della sostenibilità e della trasformazione digitale. Attraverso workshop e convegni che erogheranno crediti formativi ai professionisti, dimostrazioni e prove pratiche, la manifestazione darà spazio alle realtà consolidate del comparto, mostrando tutta la filiera, dal progetto alla realizzazione finale del prodotto. La fiera, grazie a formule espositive innovative e alle numerose iniziative speciali, offrirà una visione integrata e moderna della progettazione con un’importante attenzione al cantiere.

Protagonista di SAIE Bari sarà l’innovazione, fulcro della vetrina SAIE ECCELLENZE, che mostrerà i percorsi di crescita e di innovazione intrapresi da aziende, start-up e centri di ricerca internazionali.

Quattro i percorsi che visitatori e aziende potranno scoprire: Gestione Edificio e riqualificazione edilizia; Impianti tecnici in edilizia; Trasformazione urbana, Infrastrutture e territorio; Digitalizzazione e BIM. Ciascun percorso affronterà le tematiche di maggior interesse per imprese e visitatori. Nuovo costruito, ristrutturazione, riqualificazione energetica, adeguamento sismico, manutenzione e nuove infrastrutture e building automation saranno, dunque, i temi principali che verranno affrontati in occasione dell’appuntamento di Bari.

“Le trasformazioni in atto nel mercato delle costruzioni richiedono un format innovativo, che metta al centro non solo prodotti, tecnologie e servizi per le costruzioni, ma anche servizi per l’ambiente costruito” – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore di Senaf. “SAIE Bari nasce proprio con l’obiettivo di offrire agli operatori del settore la possibilità di esporre i propri prodotti e di confrontarsi con le altre realtà più importanti attraverso la presentazione di case history d’eccellenza di tutta la filiera. Siamo felici di poter essere la vetrina del vivace mercato del Centro e del Sud Italia”.

Ecco gli «enertour» sulla sostenibilità

Ecco gli «enertour» sulla sostenibilità

Promuovere un modello virtuoso dove la progettazione di edifici in chiave sostenibile rappresenti una risposta concreta all’allarme clima. Questo l’obiettivo di Klimahouse, fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risparmio in edilizia dal 23 al 26 gennaio a Bolzano, che punta i riflettori sugli ultimi trend del settore applicati a tutti gli spazi in cui viviamo la nostra quotidianità: dai condomini agli uffici, dai luoghi della tradizione locale, come i masi di montagna rivisitati in chiave sostenibile, agli spazi di pubblica fruizione: scuole, biblioteche o uffici pubblici certificati CasaClima.

Per disegnare il futuro dell’efficienza energetica e ambientale a livello globale è necessario partire dalle buone pratiche e dal ruolo che ogni singolo edificio ricopre in relazione al patrimonio edilizio nel suo complesso e al territorio di cui fa parte. Da sempre, Klimahouse offre una panoramica degli edifici più virtuosi grazie al programma di enertour, visite organizzate all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità con percorsi tematici in compagnia di proprietari e progettisti, per scoprire le buone pratiche edilizie in Alto Adige. Per la prima volta, da quest’anno per i professionisti sono previsti anche dei crediti formativi (Ingegneri 3 CFP, Geometri 2 CFP (per Enertour 10 – 3 CFP), Periti industriali 3 CFP).

Un’occasione per imparare e vivere in prima persona le più diverse declinazioni dell’edilizia sostenibile: dal settore pubblico a quello privato, dall’edilizia scolastica al settore alberghiero fino al patrimonio storico. Fil rouge del programma enertour, comfort abitativo e innovazione di tecniche e materiali costruttivi. Come può l’innovazione integrare presente e passato? Come risanare valorizzando le risorse locali? Il percorso “Esempi di riqualificazione nel rispetto della tradizione” prevede la visita a Brunnenhof, un maso tipico della tradizione altoatesina ricostruito e ampliato in ottica sostenibile che ha ottenuto la certificazione CasaClima A, e la visita a una storica cantina vinicola altoatesina oggi trasformata in edificio residenziale, Appartament Windegg, la cui struttura è stata risanata mantenendo le caratteristiche in pietra originarie.

Alla scoperta di “Sinfonia”, il progetto pilota in fase di costruzione orientato al tema smart city che comporta il risanamento energetico di tre edifici residenziali comunali passati da classe energetica G a classe A con l’utilizzo di fonti rinnovabili e reti intelligenti in ambito urbano (teleriscaldamento e Smart Point). La visita al condominio in via Passeggiata dei Castani offre un’analisi del sistema di monitoraggio energetico attivato in alcuni appartamenti a campione. L’uso del legno in edilizia è un trend sempre più in auge anche nei progetti di riqualificazione energetica: l’enertour dedicato agli “Edifici CasaClima in cantiere” porterà alla scoperta del condominio privato Ora, il primo progetto di edificio residenziale multipiano in legno la cui struttura è stata montata in sole cinque settimane. Per gli amanti dell’architettura moderna invece, l’enertour “Architecture Energy & Design” consentirà di scoprire progetti dal design futuristico come la nuova sede aziendale Durst a Bressanone, dove la facciata, realizzata in lamiera di alluminio, verniciata e illuminata a led, ingloba l’edificio riqualificato preesistente progettato da Othmar Bart.

Il programma prevede, inoltre, la visita a uno spazio dedicato al tempo libero dei più piccoli: la palestra scolastica di arrampicata di Brunico, edificio che sorprende per la sua architettura che cambia – per apertura e luminosità – dal fronte interno al fronte esterno. Gli elevati standard di ecosostenibilità della palestra si trovano anche nei materiali d’uso, come quello impiegato per la struttura portante della palestra: un calcestruzzo “bocciardato” composto da inerti naturali locali di origine calcarea e realizzato senza giunti di dilatazione. Il raggiungimento del massimo comfort abitativo è garantito con l’utilizzo della progettazione in BIM, di cui efficienza e vantaggi sono testimoniati dal Residence Goldner Schlüssel di Bressanone. L’edificio è stato demolito, riprogettato e ricostruito in soli sei mesi e le stratigrafie virtuali, oltre all’efficienza termica, hanno assicurato anche lo studio del massimo comfort indoor attraverso la simulazione dinamica per il comfort termico e visivo e l’auralizzazione per il benessere acustico. Un altro esempio di perfetto binomio tra efficienza energetica e benessere abitativo sarà offerto dall’enertour alla sede aziendale e all’appartamento privato San Genesio, una curiosa realizzazione in bioedilizia energeticamente autonoma realizzata con il solo uso di materiali a KM0. Poiché l’efficienza energetica e il raggiungimento di alti standard di comfort abitativo non devono restare una prerogativa delle abitazioni private ma estendersi a tutti gli spazi d’uso della vita quotidiana, l’edizione 2019 degli enertour non tralascia gli edifici pubblici: siano essi biblioteche o uffici turistici o siano luoghi dedicati ai più piccoli come scuole e asili nido. Si andrà alla scoperta di spazi adibiti ad accogliere flussi di persone, comprendendone specificità d’uso e necessità energetiche per ogni tipologia d’uso: sia questa didattica, divulgativa o aggregativa.

Klimahouse Enertour 2019 Dr.SchärNon mancherà un percorso dedicato al rapporto tra architettura e mondo del vino, due realtà tipiche del territorio altoatesino. “Architecture&Wine” permetterà di scoprire la cantina vinicola di nuova costruzione a Gries, la più grande costruzione interrata dell’intero arco alpino e la prima cantina sociale che riceverà la certificazione CasaClima Wine, sviluppata per promuovere le attività vinicole sostenibili. La cantina di Gries è un esempio di architettura a servizio dello scopo d’uso dell’edificio: la forma delle rampe esterne e del cortile, infatti, rispetta le esigenze logistiche di lavoro e della produzione del vino, in quanto il riempimento delle botti si svolgerà a caduta senza l’impiego di pompe. Il rispetto del territorio è rappresentato anche da un’edilizia nuova, quando non si può recuperare l’esistente, che sia in grado di integrarsi rispettando un ambiente naturale incontaminato. È il caso del suggestivo Rifugio Zallinger, raggiungibile solo con funivia e gatto delle nevi. Il progetto è frutto di un processo di recupero dei caratteri più tradizionali dello stabile, persi nel corso di interventi intermedi, che ha portato alla realizzazione del nuovo ClimaHotel tre Stelle Superior.

Presso il NOI Techpark, il nuovo parco tecnologico dell’Alto Adige, sono stati creati numerosi laboratori dove ricercatori e aziende possono lavorare a stretto contatto e dare vita a soluzioni innovative. I ricercatori di EURAC Research guideranno i visitatori alla scoperta di laboratori all’avanguardia attrezzati in base agli standard più elevati. Qui vengono testate le prestazioni termiche di serramenti, pareti e moduli di facciata, si verifica quale sia la resa di un pannello fotovoltaico, quanta energia produca un sistema di facciata che integra moduli fotovoltaici e molto altro. Per approfondimenti: http://www.fierabolzano.it/klimahouse/laboratori_ricerca.htm

Sostenibilità: mini ospedali mobili con materiali innovativi made in ENEA

Sostenibilità: mini ospedali mobili con materiali innovativi made in ENEA

Mini ospedali mobili costruiti con materiali innovativi ecosostenibili di facile assemblaggio e interconnessi per l’invio e la ricezione di indagini mediche. È questo l’obiettivo del progetto SOS - Smart Operating Shelter, cofinanziato dalla Regione Puglia, che vede riuniti Centro Ricerche ENEA di Brindisi, Politecnico di Bari, Consorzio CETMA (Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali) e le aziende ENA Consulting, Kinema, Mespo, Protom group e R.I.

Impegnati da anni nello sviluppo di materiali ecologici innovativi per il risparmio energetico in edilizia, i ricercatori ENEA di Brindisi metteranno a punto pannelli in fibra animale o vegetale e ne testeranno i requisiti termici, meccanici e di resistenza a muffe, funghi e al fuoco. Spetteranno all’ENEA inoltre le prove sulla salubrità e sul comfort abitativo del prototipo finale che si prevede sia pronto il prossimo anno.
“Attualmente molti shelter medicali vengono ancora realizzati con materiali non sempre riciclabili o riutilizzabili al 100%”, ha sottolineato Vincenza Luprano del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA.

“Per questo motivo la nostra ricerca si sta focalizzando nella realizzazione di microarchitetture più sostenibili e anche più leggere in grado di contribuire alla continuità di funzionamento degli ospedali in caso di emergenza o ristrutturazione, ma anche all’abbattimento delle liste d’attesa o all’ampliamento del bacino d’utenza, garantendo un rapporto costi/benefici elevato, conformità agli standard e livelli qualitativi tecnologici d’eccellenza”, conclude Luprano.
Il progetto risponde anche all’esigenza sempre più sentita da parte della sanità di operare in presidi mobili, capaci di raggiungere utenti e comunità, facilmente riconfigurabili sulla base del costante aggiornamento tecnologico imposto a livello di attrezzature diagnostiche e terapeutiche.

Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sismica e infrastrutture i quattro focus di SAIE 2018

Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sismica e infrastrutture i quattro focus di SAIE 2018

Risposte concrete all’evoluzione dell’industria edilizia per intercettare la ripresa

Il settore delle costruzioni attraversa una fase di grande trasformazione, che guarda a nuovi mercati e modalità produttive, puntando a diventare un comparto sempre più integrato, efficiente e sostenibile. La filiera si confronta sui prodotti e le tecnologie, ma si interroga soprattutto sui servizi dedicati all’ambiente costruito, prendendo a modello la via tracciata dall’Industria 4.0.

Digitalizzazione, riqualificazione energetica, sia edilizia che impiantistica, recupero e protezione sismica, infrastrutture e territorio saranno le parole chiave della 53esima edizione di SAIE, il Salone della nuova industrializzazione edilizia e del territorio, che si terrà dal 17 al 20 ottobre 2018 a Bologna.

L’organizzazione dell’evento è stata affidata quest’anno da BolognaFiere a Senaf, società del gruppo editoriale Tecniche Nuove.

"Nel progetto di riposizionamento di SAIE, un nostro storico prodotto fieristico - commenta Antonio Bruzzone, Direttore Generale di BolognaFiere - abbiamo puntato su un nuovo assetto gestionale che prevede l’affidamento a Senaf e al Gruppo Tecniche Nuove delle prossime 10 edizioni di SAIE. Siamo convinti che le competenze nel mercato fieristico e nel settore delle costruzioni e la solidità del Gruppo possano essere asset capaci di accelerare il riposizionamento di SAIE, che si è posto l'obiettivo di tornare a generare un importante indotto per il territorio e per BolognaFiere”.

“I dati previsionali dell’ANCE indicano il 2018 come l’anno di svolta in cui il settore tornerà a crescere del 2,4% - commenta Gianfranco Ferilli, Vice Presidente di Senaf -. Avremo perciò l’importantissimo compito di valorizzare questa ripresa, con l’obiettivo di portare nell’arco del prossimo biennio il SAIE sul primo gradino degli appuntamenti europei professionali più importanti dell’industrializzazione edilizia”.

“Il tema della sicurezza sismica a cui giustamente SAIE 2018 dedica grande attenzione è strategico: basti pensare che la stima che abbiamo fatto per gli investimenti in opere strutturali di miglioramento sismico per l’edilizia residenziale si aggira attorno ai circa 105 miliardi di euro. Ai quali dobbiamo aggiungere i 33,5 miliardi previsti per gli interventi di riqualificazione energetica. Inoltre - commenta il Presidente di Ance Nazionale Gabriele Buia - è fondamentale che le imprese aprano le porte alla digitalizzazione. L’utilizzo delle più moderne tecnologie nelle fasi di progettazione e costruzione delle infrastrutture può produrre un risparmio complessivo annuale dei costi di realizzazione delle opere stimabile tra i 20,4 miliardi e i 32,3 miliardi di euro”.
TEMI E NOVITÀ DI SAIE 2018

L’appuntamento del prossimo autunno, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare oltre che della Regione Emilia-Romagna, sarà sviluppato in stretta collaborazione con le principali associazioni di categoria del settore, tra cui Agi Associazione geotecnica italiana, Aist Associazione italiana software tecnico, SIG Società Italiana Gallerie, Assobim Associazione BIM, Andil Associazione nazionale degli industriali dei laterizi, Building Smart Italia, Federbeton Federazione delle associazioni del cemento e del calcestruzzo, ISI Ingegneria sismica italiana.

Forte del successo dell’edizione 2016, che ha contato oltre 52mila visitatori, più di 400 espositori e 222 momenti di approfondimento tra convegni e seminari, SAIE 2018 presenterà le novità, le eccellenze e le capacità del “fare italiano” e internazionale, concretizzando in nuovi prodotti e servizi la visione del settore rispetto al futuro di costruzioni, ristrutturazioni e infrastrutture.

Rivolto alle aziende top del comparto, alle realtà che stanno testando nuovi sistemi, tecnologie e reti di distribuzione verso una nuova industrializzazione delle costruzioni 4.0, alle società di servizio, ai progettisti, ai centri di ricerca, alle università e alle start-up che progettano eccellenze, innovano e qualificano il territorio, sarà un evento pensato per aggiornarsi sulle ultime tendenze del comparto, grazie a momenti di alta formazione, ma anche per fare network e trovare opportunità di business.

Grande novità di quest’anno saranno le iniziative speciali, quattro aree dove verranno presentate opere e best practices di eccellenza nell’ambito dell’edilizia antisismica e sostenibile, casi speciali per l’impiego del BIM ed esempi di successo nel settore delle infrastrutture.

Altra novità dell’edizione 2018 sarà l’Innovation Lab situato all’interno del centro servizi - la vetrina del Salone con i percorsi di cambiamento intrapresi dalle aziende, dalle start-up ai centri di ricerca internazionale - con spazi dedicati alla Digital Experience per una riflessione sullo sviluppo digitale dell’ambiente costruito. Fari puntati sull’architettura modulare e sulla progettazione algoritmica e parametrica, ma anche sulla fabbricazione robotica, le tecnologie per la stampa 3D, i sistemi di domotica IOT e le ultimissime novità nel campo della realtà aumentata e della cantieristica digitale. Spunti di tecnologie all’avanguardia, ma con una visione centrale “dal cantiere” per ricollegare l’edilizia del fare con il SAIE -fiera di riferimento- e riportare a Bologna le imprese e tutti gli artigiani che operano nella filiera delle costruzioni.

Con l’obiettivo di facilitare l’orientamento dei visitatori, rendere più efficace la visita del Salone e migliorare la visibilità dei diversi settori, nell’edizione del 2018 sono previsti quattro focus e percorsi tematici, che guideranno il pubblico alla scoperta dei sistemi e delle tecnologie che stanno cambiando i processi costruttivi, dal rilievo alla progettazione, dalla realizzazione al controllo fino alla gestione e alla manutenzione delle opere. Digitalizzazione e BIM; Gestione dell’edificio e riqualificazione edilizia; impianti tecnici in edilizia; Trasformazione urbana, infrastrutture e territorio.

LE INIZIATIVE SPECIALI

Recupero e protezione sismica

Cavalcando i temi di attualità e l’opportunità offerta dallo Stato con il Sisma bonus, SAIE 2018 si occuperà di sicurezza del patrimonio italiano - edilizio ed infrastrutturale - spiegando come la filiera possa trovare spazio in questo mercato, con l’innovazione di progetto e processo, investendo proprio sul tema della riqualificazione sismica. In collaborazione con l’Associazione Italiana Software Tecnico (AIST), un’area del Salone sarà dedicata agli strumenti e all’evoluzione normativa. Inoltre, grazie al supporto dell’Associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI), sarà previsto uno spazio dedicato a progettazione, costruzione e gestione di interventi di mitigazione e di riqualificazione sismica, anche con laboratori dimostrativi.

Sostenibilità, greenbuilding e integrazione impiantistica

La fiera è anche occasione di vetrina e di racconto delle migliori esperienze italiane ed internazionali: per parlare di sostenibilità si mostreranno edifici ad elevata integrazione impiantistica, a basso impatto ambientale e a consumo zero di energia. Architetture che rispondono alle richieste introdotte dalla strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, che prevede la costruzione e la trasformazione degli edifici esistenti in nuovi interventi a energia quasi zero, “NZEB”.

Digitalizzazione e BIM

La digitalizzazione e il BIM rappresentano anche un percorso tematico che attraversa trasversalmente tutta la fiera, con focus speciale sul rilievo digitale, sistemi di restituzione dei dati, software di progettazione, piattaforme di gestione del processo, sui sistemi di realtà virtuale e la modellazione in BIM. A SAIE 2018 inoltre, ritorna DIGITAL&BIM Italia, la sola iniziativa nazionale sulla digitalizzazione nel settore delle costruzioni organizzata con successo nel 2017 da BolognaFiere. In collaborazione con Assobim e Building Smart Italia, eventi e iniziative by DIGITAL&BIM Italia Conference Lab proseguiranno la riflessione sullo sviluppo digitale dell’ambiente costruito. Sono previsti due giorni di conferenza internazionale con esperti, seminari e digital lab di alta formazione e a seguire workshop, arene, momenti di confronto e spazi di networking.

Infrastrutture e territorio

Il sistema di connessioni infrastrutturali sta cambiando in tutto il mondo. In Italia, l’obiettivo è quello di trasformarlo in una rete moderna ed efficiente oltre che sicura, in grado di rispondere efficacemente anche ai fenomeni di dissesto idrogeologico. A SAIE 2018 con la collaborazione di Federbeton, Federazione delle associazioni del cemento e del calcestruzzo, AGI, Associazione Geotecnica Italiana e SIG, Società Italiana Gallerie, sarà organizzata un’area speciale che metterà in evidenza l’eccellenza del know-how italiano in tema di interventi di progettazione, realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture. SIG, promotrice dell’evento internazionale World Tunnel Congress (WTC) che si terrà a Napoli nel 2019, sarà a SAIE con la Conferenza Nazionale dedicata al Tunnelling e alla Digitalizzazione.

Ecocapsule, mini case futuristiche

Ecocapsule, mini case futuristiche

©ECOCAPSULE HOLDING: Le micro-case autosufficienti che si possono posizionare ovunque ora sono in commercio
Da alcuni anni se ne sente parlare, ma ora è anche possibile toccare con mano, acquistare e andare a vivere nelle Ecocapsule, mini-case dal design futuristico che si possono installare praticamente ovunque. E che, proprio in virtù di questa universalità, sono completamente autosufficienti. Si tratta di capsule dalla forma ovoidale che al loro interno contengono tutto il necessario per vivere. Progettate dal team slovacco Ecocapsule® le piccole case smart coniugano tecnologia, sostenibilità e abbracciano la filosofia della vita mobile, minimale, del nomadismo digitale. Il lancio della prima ‘capsula’ è avvenuto a fine gennaio, e l’ha presentata in tutta la sua efficienza installata sul tetto di un edificio di Bratislava.


Ecocapsule per vivere off-grid Cottage per vacanze, hotel pop-up, dependence. Pratiche, funzionali, e assolutamente indipendenti: ogni Ecocapsule è realizzata in acciaio e vetroresina, mentre il tetto è interamente ricoperto di pannelli solari ad alta efficienza, che generano l’energia necessaria al funzionamento della mini casa. Non solo: delle turbine eoliche sfruttano la potenza del vento per produrre ulteriore energia (con pochissimo rumore). Inoltre, l’acqua piovana viene raccolta grazie ad alcune canaline che si trovano sulla superficie della ‘capsula’ (la cui forma facilita questo sistema), quindi filtrata e riutilizzata.

Il tutto, in un ambiente elegante, lussuoso, futuristico. Ogni Ecocapsule può ospitare 2 persone, e contiene una piccola cucina, un piano di lavoro, diversi scomparti contenitori in legno. Perfetta per chi vuole trascorrere delle vacanze nella natura, ma anche chi ha bisogno di rimanervi immerso per motivi di lavoro (ricercatori, fotografi, scienziati). Inoltre, costituiscono una rapidissima risorsa in caso di emergenze (si trasportano semplicemente con container), oppure per chi vuole sfruttare uno spazio non utilizzato, incluso un tetto.
fonte: lastampa.it

Edilizia del futuro

Edilizia del futuro

Edilizia del futuro: la tecnologia a servizio del green building

Prefabbricazione, circolarità e riduzione dei consumi sono i trend dell'edilizia del futuro, raggiungibili grazie a digitalizzazione e innovazione

Entro il 2030 è prevista una crescita dell’85% del volume di produzione di edifici. Questo pone il settore delle costruzioni davanti a una sfida: come soddisfare questa domanda in costante aumento con la necessità di ridurre l’impatto ambientale del costruito, andando sempre più verso un’ottica di green building? Molto probabilmente sarà la tecnologia e tutte le innovazioni che sono state sviluppate negli ultimi anni a trasformare il settore in chiave smart e sostenibile. Vediamo quali sono i trend più interessanti e promettenti che caratterizzeranno l’edilizia del futuro.

I trend dell’edilizia del futuro

1. Costruzione industrializzata

Prefabbricazione, modularità e processi off-site, che ibridano la manifattura con l’edilizia, spostando la parte della catena del valore dal cantiere alla fabbrica, saranno sicuramente le tendenze che caratterizzeranno sempre più l’edilizia del futuro. Quando il processo costruttivo avviene in fabbrica, i materiali possono essere gestiti con maggiore efficienza, con processi di assemblaggio più precisi e con un minor spreco di risorse.

La pre-lavorazione del materiale e l’assemblaggio di tutti i componenti per l’edilizia in un ambiente controllato consentono di sviluppare un processo costruttivo molto più snello, riducendo i costi, anche energetici, del cantiere.

2- Edilizia circolare

Il settore dell’edilizia, oltre ad essere uno dei più energivori, è anche responsabile della produzione di enormi quantitativi di scarti e rifiuti. L’edilizia del futuro dovrà affrontare sempre più la necessità di ridurre questi sprechi e di investire in logiche e processi che vadano in un’ottica di circolarità. Alcuni strumenti digitali per la progettazione edile stanno aprendo la strada a un modello di costruzione più circolare, dove i materiali hanno una vita più lunga e a fine vita vengono riutilizzati o perlomeno riciclati. In alcuni paesi, soprattutto in Europa, l’industria sta trattando sempre più gli edifici come delle ‘banche di materiali’, diffondendo a tutta la filiera tutte le informazioni necessarie per conoscere e tracciare con precisione il quantitativo e la tipologia dei materiali utilizzati, pianificando anche i processi di razionalizzazione e recupero durante l’intero processo.

Alcune grandi aziende, come la Royal BAM, stanno già arrivando a simulare lo smantellamento degli edifici, grazie all’implementazione di modelli di Virtual Design and Construction (VDC), una tendenza che probabilmente si diffonderà sempre più nei prossimi anni.

3- Sempre maggiore diffusione della progettazione in BIM

Il Building Information Modeling (BIM) è uno strumento che consente l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’aiuto di un software ad hoc. Raccogliendo, combinando e collegando digitalmente tutti i dati rilevanti di un progetto costruttivo, il software consente di visualizzare la costruzione come un modello tridimensionale e di simulare una serie di parametri, ottenendo non soltanto una perfetta integrazione del processo ma anche una forte riduzione in termini di costi, logistica e tempistiche. Fra i principali vantaggi del BIM, vera espressione dell’edilizia del futuro, ci sono: una riduzione dei costi del ciclo di vita, una minimizzazione degli errori di progettazione, un’ottimizzazione della gestione dei progetti e un supporto per la progettazione sostenibile.

4- Riduzione dell’impatto ambientale

L’edilizia del futuro va in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità, necessaria in un settore fra i più energivori al mondo. Quantificare i risparmi energetici e di materiali sta diventando un imperativo e i nuovi strumenti digitali sono un valido alleato per muoversi in questa direzione. Per il futuro ci si aspetta che il machine learning così come l’intelligenza artificiale saranno alla base di strumenti in grado di suggerire in modo automatico le scelte da implementare per ottenere una riduzione di costi, materiali, consumi energici e idrici ed emissioni inquinanti.

fonte green.it

Sostenibilità: Snaidero portata come esempio di eccellenza all'interno del rapporto GreenItaly 2017

Sostenibilità: Snaidero portata come esempio di eccellenza all'interno del rapporto GreenItaly 2017

All’interno del rapporto GreenItaly 2017 “Una risposta alla crisi, una sfida per il futuro”, Snaidero è stata portata ad esempio come Azienda del settore Arredo-Casa capace di coniugare tradizione e innovazione, qualità e bellezza, rispetto dell’ambiente e crescita sostenibile. In particolare, è stata proprio la certificazione FSC®, andata ad aggiungersi alle certificazioni ISO 9001, ISO 14001 (Qualità e Ambiente) e SA 8000 (Responsabilità Sociale), l’elemento che ha permesso a Snaidero di essere inserita all’interno di questo rapporto: Snaidero è una delle poche azienda italiane ad aver ottenuto tutte queste certificazioni che, tra le altre cose, danno anche la possibilità di lavorare per grandi contract che richiedono questo genere di garanzie.

L’ottenimento della certificazione FSC® attesta che Snaidero soddisfa gli standard non solo per alcuni componenti della cucina, come avviene nella maggior parte dei casi, ma per fusti e ante laccate dell’intera gamma Snaidero, certificando così l’unicità del prodotto per chi sceglie una Snaidero.

Puntare a una crescita sostenibile oggi non è solo un’opportunità, ma anche un obbligo nei confronti nostri e delle generazioni future. Snaidero è da sempre sensibile al tema della sostenibilità e negli anni ha ottenuto certificazioni che attestano questa particolare attenzione: un lavoro quotidiano per andare oltre agli standard e offrire un prodotto di qualità realizzato con un approccio operativo attento all’ambiente. Oggi, scegliere una cucina Snaidero significa ricevere risposte ed indicazioni in merito all’utilizzo di materiali in grado di rispondere al proprio bisogno di arredamento, ma provenienti soprattutto da fonti responsabili che contribuiscono così ad una corretta gestione delle risorse.

Scegliendo Aziende e prodotti certificati FSC® i consumatori spingono i produttori e le industrie ad adottare comportamenti più responsabili, contribuendo nel concreto ad un uso sostenibile delle risorse forestali del pianeta.

Essere citata all’interno del rapporto GreenItaly 2017 è per Snaidero motivo di orgoglio e testimonia come un approccio sostenibile debba essere in futuro una scelta per tutte le Aziende e una presa di coscienza dell’intera filiera rispetto all’importanza di una gestione attiva dei temi ambientali.

Edilizia “off-site”, Rebuild rinnova il settore delle costruzioni

Edilizia “off-site”, Rebuild rinnova il settore delle costruzioni

18 ottobre - Da Riva del Garda a Milano. La piattaforma Rebuild traccia la strada per un’edilizia sostenibile. Costruzioni in fabbrica, montaggio in cantiere.

Riqualificare gli edifici con nuove tecnologie che siano sostenibili. Rebuild, piattaforma che da 5 anni lavora sul confronto e la conoscenza tra gli attori del mondo dell’edilizia, sta affrontando, in questo 2017, nuove sfide per riportare il mondo delle costruzioni a livelli più alti “per ridare fiato – spiega Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild - a un settore che ha perso decine di migliaia di imprese e di addetti”.  
 
Un processo che nasce dall’incontro e dal confronto con gli attori dell’edilizia con, all’attivo, una due giorni a Riva del Garda, lo scorso giugno, e un appuntamento il 18 ottobre a Milano, con Assolombarda, su “La città del futuro. Tecnologie e strategie innovative per la rigenerazione urbana”.  

Innovazione, sostenibilità e nuove tecnologie sono elementi alla base di quello che viene inteso come un passaggio necessario per ridare vita e valore al mondo delle costruzioni con la “provocazione - dice Micelli - dell’edilizia off-site”, presentata agli addetti del settore nell’incontro di Riva del Garda. Off-site significa portare la riqualificazione degli edifici dal cantiere alla fabbrica, potenziando il processo manifatturiero, in un Paese, l’Italia, dove il 76% del patrimonio immobiliare ha più di 40 anni e dove serve lavorare, in modo specifico, sull’efficientamento degli immobili. Rebuild propone così un processo diverso rispetto al passato, con la realizzazione, in fabbrica, di manufatti e porzioni di edificio che una volta si faceva on-site, ossia in cantiere, con l’obiettivo di risparmiare e rendere più veloce la realizzazione del progetto, con un risparmio stimato tra il 25% e il 33% e tempi di consegna ridotti fino al 50%.  

Una “nuova via”, con una forte spinta all’innovazione, già intrapresa da diverse imprese internazionali e italiane che hanno presentato i loro progetti in campo nell’evento dello scorso giugno a Riva del Garda: “Le competenze manifatturiere sono importantissime”, aveva ribadito in quell’occasione Thomas Miorin, fondatore di Rebuild, e il nuovo artigianato italiano, con le sue innovazioni, può mettersi a servizio degli edifici che necessitano una riqualificazione di qualità su tutto il territorio nazionale perché il settore delle costruzioni possa tornare a essere competitivo. Elemento di interesse, in questo momento di passaggio, è anche il ruolo svolto, nel mondo dell’edilizia, dalla robotica.  

Un passaggio inevitabile, per gli ideatori di Rebuild, che potrebbe aprire anche altri scenari non del tutto positivi, come il rischio di perdita di posti di lavoro, ma che, ben diretto, può mettere l’innovazione a servizio di un mondo, quello delle costruzioni, che ha bisogno di una spinta importante per uscire da una situazione di stallo. Rebuild rinnova l’appuntamento il 18 ottobre a Milano con la presentazione, per l’occasione, di un documento strategico sulla rigenerazione urbana di Assolombarda. REbuild invita i protagonisti e le best practice di queste nuove filiere italiane: Giovanni Spatti racconterà come le aziende italiane che ibridano edilizia con manifattura possano produrre un hotel al mese esportandolo in tutto il mondo; Massimo Roj proporrà nuovi concept architettonici per l’edilizia industrializzata ad alte potenzialità di rigenerazione urbana e Massimiano Tellini di Intesa Sanpaolo evidenzierà come la finanza sia alla ricerca di nuove tecnologie e approcci in linea con i principi dell’economia circolare.  

fonte: elena roda, lastampa.it

Tecno ma green, 5 consigli per una casa amica dell'ambiente. Dall'illuminazione alla temperatura ecco come trasformarla e risparmiare

Tecno ma green, 5 consigli per una casa amica dell'ambiente. Dall'illuminazione alla temperatura ecco come trasformarla e risparmiare

Invenzione dopo invenzione, la tecnologia sta diventando la migliore alleata per rendere più sostenibile il nostro stile di vita, grazie a dispositivi di ultima generazione pensati per ridurre gli sprechi energetici e semplificare la gestione quotidiana delle nostre abitazioni. Dal controllo delle luci attraverso le App sino all’utilizzo di apparecchi intelligenti che riducono il consumo di energia elettrica, esistono innumerevoli opzioni high-tech che rendono la casa più sostenibile. E con l'internet delle cose la casa diventa più smart, anche qui in chiave ecologica. Leggi l'approfondimento.

Gli incentivi fiscali poi hanno avuto effetto. Nel 2016, il 79% del valore della produzione edile (110 miliardi di euro sui 139 totali) consiste in ristrutturazioni: 36,2 miliardi per la manutenzione ordinaria e 74,3 miliardi per quella straordinaria. Uno stimolo fondamentale è arrivato dagli incentivi fiscali che hanno favorito un'impennata delle ristrutturazioni attivate negli ultimi 10 anni, passando da 9 miliardi di euro nel 2007 a 28 miliardi. Nell’edilizia residenziale, solo nel 2016, si è toccato addirittura il 56,9% (Dati Symbola-Cresme 2017). I dati rivelano, inoltre, che le ristrutturazioni degli ultimi anni vanno di pari passo con scelte responsabili proiettate alla sostenibilità: secondo un’indagine Ipsos, infatti, l’84% degli italiani attribuisce un grande valore all’efficienza energetica degli edifici (per il 43% è “molto importante”, per il 41% “importante"). Una scelta responsabile che premia anche il portafogli: le abitazioni ristrutturate, infatti hanno un valore di vendita mediamente del 29% in più. Un esempio: se il valore medio delle abitazioni non ristrutturate è di 233.250 euro, le abitazioni ristrutturate salgono a 299.000 euro. Rispetto ad un investimento medio in ristrutturazioni di 14.500 euro per abitazione, si genera un valore netto aggiunto di oltre 50 mila €. Il passo successivo nel vivere green sarà passare dallo Smart Building alle Smart Cities arrivando alla Smart Mobility (sarà il tema della fiera Klimahouse 2018).

Ecco 5 accorgimenti da adottare per una casa tecnologica e amica dell’ambiente, secondo ePRICE.

1. Controlla la temperatura in casa
Sono ormai numerosissimi i termostati intelligenti che consentono di ridurre i consumi di energia domestica e i costi di riscaldamento e raffreddamento della propria abitazione. Ci sono ad esempio dispositivi smart che non solo regolano la temperatura in base al proprio stile di vita e alle proprie abitudini, ma permettono di controllare i consumi anche quando si è fuori casa tramite App, evitando così gli sprechi. I termostati intelligenti, inoltre, si attivano quando si è in casa e si spengono quando si esce, consentendo un notevole risparmio energetico.

2. Scegli elettrodomestici di elevata efficienza energetica
Frigoriferi, lavatrici e asciugatrici sono i responsabili di buona parte dei consumi elettrici in casa. Per questo, per risparmiare energia e denaro, nel momento in cui si sceglie un nuovo elettrodomestico è bene prediligere apparecchiature classe A +++ che consentono migliori performance energetiche. Inoltre, gli elettrodomestici intelligenti possono essere attivati da remoto tramite App in modo da essere utilizzati solo nei momenti della giornata in cui le tariffe energetiche sono più basse. Ci sono addirittura frigoriferi che permettono di vedere cosa c’è dentro senza aprirli e che informano sulla scadenza dei prodotti riducendo così anche gli sprechi alimentari.

3. Scegli un sistema di illuminazione smart
È noto ormai che per risparmiare sull’energia elettrica il primo passo è l’utilizzo di lampadine a basso consumo, come quelle a LED. Tuttavia ci sono numerosi altri accorgimenti da adottare se si vogliono ridurre ulteriormente i consumi. Capita di frequente, infatti, di dimenticare le luci accese quando si passa da una stanza all’altra della casa. Per questo sarebbe utile installare un sistema di illuminazione automatico che accende le luci quando si è presenti e le spegne in modo autonomo quando si lascia la stanza. Molti impianti permettono addirittura di comandare l’accensione/spegnimento delle luci solamente battendo le mani, riducendo notevolmente le possibilità di dimenticarle accese. Infine, quando si va in vacanza, molto spesso si sceglie di lasciare una luce accesa per simulare di essere in casa. Molto meglio installare un sistema di illuminazione che può essere controllato da remoto per attivare uno o più interruttori solo in determinati momenti della giornata.

4. Scegli con cura il condizionatore
Quando si decide di acquistare un condizionatore per rinfrescare la casa durante l’estate o riscaldarla nei mesi più freddi si può optare per un prodotto con tecnologia “inverter”, ovvero un dispositivo che raffredda l’ambiente velocemente e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, continua a funzionare in modalità base per mantenerla costante. A differenza dei condizionatori tradizionali, i dispositivi con tecnologia “inverter” non si spengono completamente per poi riattivarsi a pieno regime ogni qualvolta la temperatura risale, bensì funzionano in modo continuativo garantendo il massimo comfort con il minimo dispendio energetico. Questo tipo di climatizzatori è l’ideale per chi utilizza il dispositivo per molte ore consecutive come ad esempio di notte. Infine, prima dell’acquisto, è fondamentale verificare quanti BTU (potenza del dispositivo) sono necessari per rinfrescare/riscaldare la stanza, calcolandoli sulla base della metratura del locale stesso, evitando così inutili sprechi energetici.

5. Controlla l’erogazione dell’acqua
La gestione dell’acqua costituisce un elemento importante per ridurre l’impatto ambientale. Il primo passo è sicuramente controllare il flusso dell’acqua durante le normali attività quotidiane come l’igiene personale e le pulizie domestiche, chiudendo i rubinetti quando ci si insapona sotto la doccia o mentre ci si lava i denti. Tuttavia per ottimizzare al massimo i consumi idrici, si può ricorrere alla rubinetteria digitale che permette di pre-impostare l’erogazione, la portata e la temperatura dell’acqua riducendo al minimo gli sprechi.

fonte: ansa.it

Nobili Rubinetterie presenta Blues: la collezione concepita all'insegna della sostenibilità

Nobili Rubinetterie presenta Blues: la collezione concepita all'insegna della sostenibilità

Un design unico, caratterizzato da linee geometriche e fortemente espressive, offre soluzioni altamente ergonomiche. Blues è concepita all'insegna della sostenibilità ambientale e della tecnologia, un prodotto ideale per chi desidera realizzare un ambiente dallo stile moderno e di tendenza.

Coerentemente con la scelta dell'azienda di puntare più sull'ecosostenibilità, Blues garantisce con il suo sistema ECO un consumo energetico e idrico consapevole senza rinunciare ai comfort

Grazie al limitatore di energia si ha la possibilità di far uscire solamente acqua fredda quando la leva del rubinetto si trova nella posizione centrale. Con il regolatore dinamico di portata, l'apertura al primo scatto della leva consente invece il raggiungimento della metà della portata e di ridurre al 50% il consumo d'acqua. Queste caratteristiche hanno permesso a Blues di ottenere la certificazione WELL 4 STELLE A.