Presentato Report su ‘Cambiamento comportamentale ed efficienza energetica’.
Difendersi dal caldo record usando l’aria condizionata in modo ‘intelligente’, grazie ai consigli dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica per ridurre consumi e bollette. Mercoledì 28 giugno dalle ore 11.00 sulla pagina Facebook @ENEAUfficioStampa gli esperti saranno collegati in diretta per dare informazioni, risposte e chiarimenti via social. Inoltre, l'ENEA fornisce una mini-guida con 10 indicazioni per usare al meglio i climatizzatori salvaguardando comfort e spesa. Secondo le stime, comportamenti più consapevoli e attenti consentono di ottenere benefici economici, con risparmi dal 5 al 7% sul totale della bolletta dell’energia elettrica.
La diretta social è stata ribattezzata #ARIACONDIZIONATAINCLASSEA, in sintonia con la campagna nazionale di informazione e formazione sull`Efficienza Energetica ‘Italia in classe A’, promossa dal MiSe e realizzata dall`ENEA per promuovere una cultura dell’uso efficiente ed eco-sostenibile delle risorse energetiche.
Ma non solo. Secondo i dati della Ue e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia emersi oggi nel convegno ‘Cambiamento comportamentale e innovazione tecnologica’, promosso dall'ENEA e dagli Stati Generali Efficienza Energetica, le modifiche dei comportamenti che fanno crescere la domanda di efficienza energetica (quelli direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie correnti o più strettamente connessi a un vero e proprio cambiamento culturale) potrebbero consentire un risparmio energetico dal 5 al 20% della spesa complessiva dei consumatori.
“Le misure legate al cambiamento comportamentale e all’efficienza energetica assumono un ruolo centrale – sottolinea Antonio Disi, curatore del Report “Cambiamento Comportamentale ed efficienza energetica” a cura di ENEA ed EKN - In questo senso, assieme alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, va promossa una maggiore attenzione al ruolo virtuoso, pro efficienza energetica, dei comportamenti individuali o sociali”.
All’evento hanno partecipato, fra gli altri, i Presidenti dell’ENEA, Federico Testa e del GSE Francesco Sperandini, l’Amministratore delegato E.ON Italia Péter Ilyés e il Presidente degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica Alessandro Ortis.
L’ENEA ha brevettato “Sesto Senso”, un sistema multisensoriale in grado di monitorare e ottimizzare i consumi energetici di abitazioni e uffici assicurando temperatura e illuminazione ideali sia in estate che in inverno. Ma c’è di più. Grazie ad un sistema innovativo di rilevamento delle presenze, questo vero e proprio ‘maggiordomo virtuale’ può attivare o disattivare autonomamente luci, elettrodomestici, tapparelle e schermature solari nella casa; inoltre, attraverso un’analisi qualitativa della CO2, avvisa anche se occorre aprire le finestre per arieggiare i locali.
Questo sistema intelligente è composto di un’unità centrale e di un insieme di sensori ambientali che funzionano come una rete neuronale artificiale: i sensori di monitoraggio acquisiscono i dati su temperatura, umidità, luminosità, valori della CO2 ma anche informazioni su movimenti, rumore e transito di persone nell’abitazione.
L’unità centrale, una piattaforma informatica “open source” in collegamento wi-fi, raccoglie i dati sulla situazione ambientale, li rielabora e determina autonomamente la corretta gestione energetica dell’abitazione.
“Il valore aggiunto di Sesto Senso - spiega Francesco Romanello della Divisione Smart Energy dell’ENEA - sta nel sistema innovativo di conteggio delle presenze delle persone che risulta più efficace rispetto ai dispositivi innescati dai comuni sensori di movimento e consente un'ulteriore riduzione dei costi energetici. Per questo è una risorsa importante in un’ottica di gestione ottimizzata degli edifici per lo sviluppo del mercato della domotica e l’incremento occupazionale del settore.”
Check-up energetico per efficientare musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori anti-sismici e batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative per la tutela del patrimonio artistico e ridurre la spesa per l’energia che l’ENEA presenta al XXIII Salone del Restauro di Ferrara (6 - 8 aprile). In particolare, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile dedica il suo spazio espositivo (Padiglione 3 – A7) e un seminario in programma l’8 aprile alle attività di diagnosi energetica già in corso, ad esempio su alcuni edifici storici di Roma: Palazzo Montecitorio, Palazzo del Seminario e la Piccola Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco.
Il tema dell’efficienza così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano sono stati anche alcentro dell’incontro fra il Presidente dell’ENEA, Federico Testa con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini per approfondire le possibilicollaborazioni in questi settori.
Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro.
"Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto ENEA può fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storicicon elevati consumi energetici. Da qui l’importanza -ha spiegato Testa -della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico". La riqualificazione energetica, ha aggiunto Testa, può essere applicata anche ai centri storici: è il caso, ad esempio di Serravalle, nel comune di Vittorio Veneto, dove l’ENEA ha recuperato in chiave green un intero nucleo urbano di novantamila metri quadrati.
A Ferrara l’ENEA ha presentato anche altre tecnologie avanzate di seguito descritte.
Il bilancio degli interventi realizzati e i dati raccolti durante il monitoraggio dei consumi sono stati al centro della due giorni del 24 e 25 marzo che ha visto a Roma, ospiti dell’ENEA, gli altri partner del progetto. I target prefissati sono stati pienamente confermati: grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 65 kW, la scuola ha raggiunto l’autosufficienza elettrica, senza dover più quindi acquistare energia dalla rete, mentre sono stati ridotti al minimo i consumi del riscaldamento con interventi di isolamento dell’involucro dell’edificio e l’installazione di una caldaia altamente efficiente e di valvole termostatiche ai termosifoni. Inoltre, all’esterno sono state applicate schermature solari per evitare il surriscaldamento dell’edificio e un impianto di ventilazione meccanica a recupero di calore per migliorare la qualità dell’aria e l’efficienza energetica complessiva.
All’interno di School of the Future, l’ENEA si è occupata di valutare le misure di risparmio energetico, scegliendo le tecnologie per il raggiungimento degli obiettivi e monitorando l’ambiente della scuola “Plauto” (temperatura, umidità e velocità dell’aria; temperatura media radiante; concentrazione di CO2). A Cesena le attività sono state svolte in collaborazione con il Comune e con l’azienda municipale che si occupa dei servizi energetici, “Energie per la Città”.
“Il progetto costituisce uno dei primi esempi italiani di completa riqualificazione di edifici pubblici. La scelta è caduta sulla scuola di Cesena, in quanto l’edificio di 6 mila m2 degli anni ’60 che la ospita era caratterizzato da forti dispersioni termiche e forti consumi energetici”, sottolinea Michele Zinzi del servizio “Riqualificazione energetica degli edifici” dell’ENEA.
Il progetto europeo School of the Future rientra nel Settimo programma quadro per la ricerca dell’Unione europea. Oltre all’ENEA, vi partecipano enti di ricerca, istituzioni locali e aziende dei quattro Paesi interessati.