Corso di CATASTO DOCFA primo livello

Corso di CATASTO DOCFA primo livello

Descrizione del corso di CATASTO DOCFA primo livello

Il corso è strutturato per fornire ai partecipanti le basi teoriche e soprattutto pratiche per comprendere e gestire i concetti fondamentali del catasto ed iniziare a redigere autonomamente le pratiche DOCFA. Verrà illustrato il funzionamento del software DOCFA, del portale dell’agenzia delle entrate SISTER e svolta una esercitazione di pratica catastale completa. I docenti sono professionisti che operano da anni sulle tematiche catastali e metteranno a disposizione dei corsisti le loro competenze e la loro esperienza.
I partecipanti del corso utilizzeranno i propri PC per seguire le lezioni in video conferenza e per svolgere le esercitazioni DOCFA passaggio dopo passaggio insieme al docente.

CORSO ACCREDITATO 16 CFP Architetti – Geometri

Al termine della prima lezione i partecipanti potranno decidere se acquistare l’intero corso e così acquisire i Crediti Formativi per la propria professione.

I CFP saranno rilasciati solo a coloro che seguiranno tutte e quattro le lezioni.

Iscrizione: https://dltformazione.it/registrazione-corso-catasto-docfa-webinar-settembre-2020/

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Intervista doppia in casa MB Crusher

Intervista doppia in casa MB Crusher

Abbiamo intervistato la benna vagliatrice MB-S e la selezionatrice MB-HDS di MB Crusher per capire ruoli e punti di forza del loro uso in cantiere.

E’ passato più di un anno dal Bauma 2019, quando MB Crusher ha lanciato in esclusiva mondiale la nuova benna selezionatrice MB-HDS. I contorsionisti sul palco, le luci, la musica, tutto è un ricordo ormai lontano. Quel che c’era da fare è stato fatto, la nuova attrezzatura lavora già nei cantieri in tutto il mondo, ma un dubbio rimane.
Più che un dubbio, una chiacchiera in sottofondo. Per questo abbiamo deciso di fare due parole con le dirette interessate, in modo da dare alcuni punti di riferimento a chi vuole usarle in cantiere.

MB-HDS, dì la verità, sei qui per rimpiazzare il modello di vagliatrice MB-S, nato un bel po’ prima di te?
MB-HDS: Assolutamente no! Siamo due prodotti indipendenti ma complementari. Può sembrare complicato, però in realtà è molto semplice, ora provo a spiegarvelo con alcuni esempi.
In un cantiere negli Stati Uniti c’era bisogno di separare la sabbia dalle rocce per un progetto di canalizzazione. Ecco, in questo caso io sono stata la scelta migliore. Il motivo? Semplicemente perché il modo in cui vaglio il materiale e con cui sono stata costruita consente di convogliare il materiale in modo preciso sopra la trincea, senza dispersioni.
In Spagna invece è stata scelta una vagliante MB-S14 per pulire la spiaggia, in quel caso la scelta migliore è stata quella.
MB-S: sì, in effetti in questo cantiere a Valencia era necessario separare la sabbia dai rifiuti per prepararsi alla stagione estiva. In questo caso la cosa importante era proprio la dimensione di uscita del materiale: una volta scelto il cesto con i fori di dimensione idoneo qualcosa di più grande non sarebbe potuto passare.
GUARDA IL VIDEO: https://vimeo.com/448471615

Ok, ho capito, quindi vagliate la sabbia in modo diverso, poi che altro?
MB-HDS314: Eravamo entrambe in Ungheria a trattare del terriccio, in tutti e due i casi si doveva ottenere un materiale ripulito molto fino. Nel primo cantiere – lo stadio di Bozsik – era necessario ripulire la terra per poterla poi riutilizzare come pavimentazione del campo da calcio. Nell’altro cantiere, invece, si stava costruendo una lunga canalizzazione per portare le tubature da una prigione a un nuovo complesso in costruzione.
In teoria entrambe potevamo essere utilizzate in tutti e due cantieri. Ma cosa ha determinato la scelta di una rispetto all’altra? E’ bastato guardare il terriccio per capire subito quale usare.
MB-S18: Io mi sono occupata del campo da calcio, con un cesto da 10x10 mm. La terra scavata era asciutta, ma conteneva un po’ di tutto, quindi bisognava ripulirla e stenderla in modo omogeneo per poi ospitare il tappeto d’erba.
Nell’altro cantiere la terra invece era bagnata e alcune zolle si erano compattate: questo era un lavoro perfetto per la selezionatrice con i vagli a stella, l’HDS, che con i suoi rotori riesce a rompere le zolle e a vagliarle, anche se umide.
GUARDA IL VIDEO: https://vimeo.com/454294014

Quindi sembra di capire che è proprio il tipo di lavorazione che vi distingue, il lavoro che si deve fare e il risultato che si vuole ottenere?
MB-S: sì, esattamente questo. Prendiamo a esempio materiali come pietra e pietrisco in generale, entrambe li lavoriamo con facilità. La differenza sta proprio nel risultato che si vuole ottenere.
Io come vagliante con cesto vado bene se si tratta di separare il fino dal grosso e di ottenere pezzature regolari, insomma, materiale di qualità pronto all’uso. In Repubblica Ceca sono stata utilizzata per vagliare del materiale da usare per costruire parte di una rete ferroviaria. Qui la cosa importante era la dimensione in uscita, proprio perché richiesta dal tipo di lavoro.
HDS: Io ho lavorato materiale inerte da demolizione, in questo caso era necessario fare il lavoro in fretta e produrre la
maggiore quantità di materiale.
GUARDA IL VIDEO: https://vimeo.com/454294026


Ma diciamo la verità, ci sono cose che una può fare e l’altra no? Dai dai, almeno una.
HDS In realtà sì, ci sono materiali e lavorazioni che sono più adatte a una o all’altra. Prendiamo a esempio il composting: io riesco senza difficoltà ad arieggiarlo e spezzettarlo, grazie al movimento dei miei rotori. Posso farvi due esempio, uno in Francia, dove per arieggiare il materiale hanno usato il modello MB-HDS320 e l’altro in Germania, dove invece il lavoro è stato fatto con un modello più piccolo, la MB-HDS314.
Lo stresso vale con i ramoscelli e le sterpaglie, che vengono spezzettate dai miei rotori e quindi possono essere poi rilavorate.
MB-S: in effetti io con la mia forza centrifuga non potrei lavorare il compost, sarebbe impossibile, anche solo per il fatto che si “impaccherebbe” tutto e il risultato non sarebbe quello desiderato.
Invece io vado benissimo se il materiale è abrasivo, oppure con i rottami di ferro o gli scarti di lavorazione siderurgica.
Con questi tipi di materiale ci sarebbe un consumo eccessivo dei rotori per l’HDS, cosa che invece con me non succede. Con il mio cesto posso selezionare e separare il materiale alla dimensione che serve e separarlo con facilità.
Ad esempio con i rottami, il ferro rimane nel cesto e la terra/polvere/scaglie esce.
Nemiche/amiche? No, solo due attrezzature che si completano, a seconda del risultato che si vuole ottenere e al tipo di lavoro che si deve fare.
Magari averle tutte e due in cantiere non sarebbe una brutta idea.

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Materassini anticalpestio, come minimizzare la trasmissione del rumore tramite interventi di fonoisolamento

Materassini anticalpestio, come minimizzare la trasmissione del rumore tramite interventi di fonoisolamento

Negli edifici plurifamiliari, in particolar modo nei condomini, i rumori provocati dal calpestio, dagli urti, dalla caduta di oggetti o dallo spostamento di mobili sono uno dei maggiori problemi nell'isolamento acustico delle abitazioni.

Tali rumori si propagano per via solida attraverso le strutture verticali ed orizzontali di un edificio. Per minimizzare quindi la trasmissione del rumore si deve intervenire attraverso operazioni di fono-isolamento, interrompendo la continuità delle strutture. Una delle soluzioni è dunque quella di interporre tra le strutture uno strato isolante e separatore, come il materassino anticalpestio.

I materassini anticalpestio posseggono un ottimale rigidità dinamica, ovvero la capacità del materiale di smorzare le vibrazioni che si creano quando il pavimento è sollecitato dal calpestio, dalla caduta di oggetti o dallo spostamento dei mobili. L'inserimento di tale elemento nel pacchetto massetto-pavimento deve essere ben progettato, poiché in base al tipo di solaio si determina il valore di rigidità dinamica ottimale del materiale anticalpestio.

L’attenuazione acustica è tanto maggiore quanto più bassa è la rigidità dinamica. Per le tipologie di solai comunemente utilizzate in Italia i valori di rigidità dinamica del materiale anticalpestio adatti a fornire un isolamento adeguato sono compresi tra 10 MN/ m3 e 60 MN/m3.

Un altra caratteristica importante nella scelta del materiale anticalpestio è la sua comprimibilità, ovvero la capacità del materiale di mantenere il suo spessore anche quando viene sottoposto ad un carico. Un materiale infatti, con un'elevata comprimibilità non è in grado di mantenere le prestazioni acustiche nel tempo.

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Satelliti, sensori e algoritmi: la metodologia ENEA per la ricostruzione post-sisma

Satelliti, sensori e algoritmi: la metodologia ENEA per la ricostruzione post-sisma

A distanza di 4 anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia, l'Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’ENEA, presenta una metodologia innovativa che consente di caratterizzare le macerie prodotte a seguito di terremoti e di valutare in tempi rapidi e a costi contenuti la tipologia di materiali, l’eventuale pericolosità, ma anche di localizzarle e stimarne superfici e volumi.

Questa metodologia combina tecniche di telerilevamento basate su dati acquisiti da sensori ad alta risoluzione aerei e satellitari, e rilievi in situ per la calibrazione dei dati acquisiti in remoto. Lo sviluppo e i test sulla nuove metodologia sono stati effettuati da un team multidisciplinare di ricercatori ENEA su un campione rappresentativo di macerie del centro storico di Amatrice.
Per individuare i cumuli di macerie e determinare l’entità del danno subito dagli edifici, i ricercatori hanno utilizzato i dati satellitari Sentinel-2 del Programma ESA Copernicus per la Gestione delle Emergenze (EMS).
Le analisi geospaziali eseguite in ambiente GIS, attraverso l'uso di algoritmi di machine learning, hanno consentito di stimare sia i volumi che le principali tipologie di macerie. Ne è emersa la presenza di cemento (59%), mattoni naturali (9%), altri materiali, tra cui metallo (8%), e tracce di amianto.
Inoltre, mettendo insieme i risultati dell’applicazione della metodologia alla mappa di microzonazione sismica del territorio, i ricercatori sono stati in grado di realizzare una vera e propria “fotografia” delle aree più a rischio. Questo è utile per la pianificazione territoriale e la ricostruzione in sicurezza delle aree colpite dal sisma.
Tutto ciò consentirà anche di potenziare il Sistema di Previsione e di Supporto alle Decisioni e la base operativa di EISAC.it (European Infrastructure Simulation and Analysis Centre), il primo centro in Europa per la sicurezza delle infrastrutture strategiche, gestito da ENEA e INGV. In caso di eventi estremi il sistema fornisce supporto a Protezione Civile, Pubbliche Amministrazioni e gestori di reti critiche nelle attività di analisi del rischio e protezione delle infrastrutture, garantendo la continuità dei servizi essenziali (comunicazioni, trasporti, elettricità e acqua) e potenziando la resilienza.
Tale metodologia sviluppata è descritta in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale ISPRS International Journal of Geo-Information ed è stata anche presentata nell’ambito dell’International Conference on Computational Science and its Applications (ICCSA 2020).

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork
in collaborazione con ENEA

Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Nata nel 1999 su iniziativa privata di alcuni tecnici e docenti universitari specializzati nel restauro , con lo scopo di informare e formare sia il pubblico di tecnici sia le imprese dedicate al settore dell’edilizia leggera, nel 2015 ha assunto il nome di Atena Academy.

Atena Academy si occupa di:
Corsi intensivi di aggiornamento professionale per tecnici o/e applicatori, sui temi del restauro e recupero di edifici storici, dell’architettura naturale, della decorazione. Possibilità di ottenere i Crediti Formativi CFP.
Viaggi studio, in Italia e all’estero, per integrare e confrontare le proprie conoscenze ed esperienze professionali. In questi viaggi sono sempre presenti esperti e funzionari di Soprintendenze e organismi locali che illustrano l’architettura del luogo, moderna e storica, e gli eventuali interventi di recupero e restauro.
Stampa di dispense tecniche, manuali e pubblicazioni.
• Momenti di approfondimento e confronto sui temi menzionati, organizzati direttamente o in co-partner con istituzioni e associazioni, attraverso iniziative teorico-pratiche quali Convegni e Seminari.
Assistenza tecnica e diagnostica in abbinamento alle Quantum Technologies di Atena srl, che sono rivolte al benessere degli edifici e delle persone attraverso processi naturali che intervengono su muri umidi, impiantistica idraulica e ambiente.

Dal 2015 ad oggi i tecnici che hanno seguito i nostri corsi in aula e online (dal 2020) sono circa 3.000. Con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi sono stati a loro assegnati CFP.
I corsi, in programmazione, da svolgere nei prossimi quattro mesi, sono oltre 20.
I tecnici dello staff di Atena Academy sono specializzati nei controlli diagnostici di muri umidi, nella diagnostica preventiva e nei controlli di qualità ambientale per valutare gli inquinamenti Indoor e Outdoor e controllo della qualità dell’acqua potabile.
Il settore di ricerca collabora con Università per testare nuove attrezzature aggiungendo il plusvalore ricavato da anni di esperienza diretta nei cantieri.

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Confermato l’appuntamento per il settore delle costruzioni, dal 14 al 17 ottobre 2020 a BolognaFiere

Confermato l’appuntamento per il settore delle costruzioni, dal 14 al 17 ottobre 2020 a BolognaFiere

L’intero sistema delle costruzioni riparte da SAIE. Aziende, professionisti e associazioni si ritroveranno in fiera per sostenere il riavvio della filiera, in totale sicurezza, tra innovazione e nuove occasioni per il mercato.



Dopo 54 edizioni al fianco delle aziende, SAIE “Riparti Italia”, conferma la volontà di rappresentare in modo unitario il luogo dove il settore delle costruzioni si incontra per definire indiscutibilmente il momento della ripresa del comparto.
    
La decisione di confermare l’edizione del 2020 dal 14 al 17 ottobre è stata condivisa con 37 tra i più importanti enti e associazioni di categoria che parteciperanno attivamente a SAIE “Riparti Italia” con convegni, collettive di espositori e approfondimenti formativi per i visitatori. Tra le realtà che supportano SAIE “Riparti Italia”: REGIONE EMILIA ROMAGNA, FEDERCOSTRUZIONI, AGI – IGS ASSOCIAZIONE ITALIANA GEOTECNICA, AIAS, AIAT, AICAP, AICQ, AIFOS, AIMI, AIST, AMERICAN CONCRETE INSTITUTE, ANAPI, ANFIT, ANIT, ASCOMAC, ASSISTAL, ASSOBIM, ASSOCIAZIONE ENERGY MANAGERS, ASSODIMI - ASSONOLO, ASSOSICUREZZA, ATECAP, CASSA EDILE – BARI, CASSA EDILE – NAZIONALE, CEI, CNAPPC - CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI, CNG - CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI, CONFINDUSTRIA CERAMICA - CERAMICS OF ITALY, CTE, IBIMI SMARTBUILDING, FEDERCOMATED, IIPLE, ISI - INGEGNERIA SISMICA ITALIANA, ORDINE NAZIONALE DEGLI INGEGNERI, ORDINE NAZIONALE DEI GEOMETRI, RFI, SIG - SOCIETÀ ITALIANA GALLERIE, UNICEDIL.

Il mercato dell’edilizia con 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019 si conferma un pilastro fondamentale per l’economia del Paese. A trainare la domanda è il mercato residenziale, che mostra come la casa sia sempre al centro dell’interesse degli italiani, senza però dimenticare l’essenziale comparto delle Infrastrutture. Oggi poi, il ripensare alle nuove esigenze dell’abitare (risparmio energetico, comfort sicurezza, accessibilità) fa sì che il tema dell’abitare diventi sempre più cruciale per il rilancio dell’intero sistema e per l’economia italiana.

Per questi motivi, l’edizione 2020 di SAIE è confermata con il payoff “Riparti Italia”; concept e format pensati su misura per le aziende determinate a mantenere una connessione diretta con il mercato. La manifestazione si adegua al periodo che stiamo attraversando, offrendo a tutta la nostra community – espositori, visitatori e opinion leader – una nuova e positiva occasione di networking, business e visibilità ad accesso gratuito e in totale sicurezza. Qualche accorgimento logistico e di allestimento, un’accurata sanificazione, aggiunti a regole e dispositivi di protezione individuale utilizzati in ogni luogo pubblico, sono gli strumenti non invasivi attivati per tutelare la salute di tutti gli interlocutori coinvolti.

L’edizione di SAIE “Riparti Italia”, oltre all’area espositiva e a un ricco programma convegnistico organizzato dalle associazioni coinvolte che garantiscono la presenza dei professionisti del settore in visita alla fiera, dove verranno presentate novità e le migliori tecnologie e soluzioni innovative presenti sul mercato, sarà caratterizzata da tante iniziative speciali dedicate alle tematiche più interessanti per la ripresa del settore: non solo esposizione, ma anche aree dimostrative e presentazione di casi reali per raccontare progetti di successo, soluzioni applicative e case history di eccellenza.

Tra le iniziative speciali non può così mancare la parte più innovativa, ovvero la digitalizzazione: con l’area dimostrativa Costruzioni 4.0: BIM – Prefabbricazione – Digital Twin verranno presentati progetti relativi alla digitalizzazione del settore delle costruzioni, attraverso la realizzazione di prototipi che promuovono soluzioni “cloud-based” di progettazione architettonica integrata (BIM), processi di prefabbricazione (OFF-SITE), monitoraggio e manutenzione degli edifici, in ottica di industria 4.0 (DIGITAL TWIN).
All’interno della Piazza Edificio e Salubrità e della Piazza Impianti e Salubrità verrà dato ampio spazio ai nuovi criteri dell’abitare e ai trend emergenti come la salubrità degli ambienti domestici, che pone l’attenzione al benessere fisico e psicologico di chi li abita. La Piazza del Serramento Innovativo, invece, proporrà un approfondimento incentrato sul serramento che unisce alle richieste di design e comfort abitativo anche esigenze di efficienza energetica e rispetto dell’ambiente. Nella Piazza Sicurezza in Cantiere verranno toccate le tematiche e le normative sulla sicurezza e la salute nella filiera delle costruzioni. Tra le novità di questa edizione si segnala l’evento nazionale SAIE In Calcestruzzo, un’area nata dalla collaborazione tra Senaf, Ingenio C.A, Impresedili e Macchine edili, che mostrerà a tutti gli operatori del comparto le novità e gli utilizzi più innovativi di questo materiale nelle sue diverse forme con il sostegno di AICAP, ATECAP, CTE e CONPAVIPER.
Il Superbonus troverà un ampio approfondimento non solo all’interno di numerosi workshop, ma anche nell’Area della Ceramica e del Laterizio, dove Confindustria Ceramica focalizzerà l’attenzione sulle potenzialità in edilizia di questa misura fiscale.
Il recupero e la protezione sismica saranno il cuore della Piazza ISI (Associazione Ingegneria Sismica Italiana), con un ciclo di appuntamenti per aggiornarsi su normative e tecnologie antisismiche per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e infrastrutturale italiano. Sullo stesso argomento nell’Area dimostrativa AIMI (Associazione Italiana Manutentori Installatori) verranno presentati i prodotti antisismici per realizzare un impianto domestico gas sicuro negli interventi di ristrutturazione e nella costruzione di nuovi edifici.
Le novità continuano con la seconda edizione di Cassa Edile Awards, il premio che il sistema delle casse edili riconosce annualmente alle imprese, lavoratori e consulenti ambasciatori di valori positivi per il sistema bilaterale delle Costruzioni. Il successo e l’attenzione suscitati dalla prima edizione hanno reso questo secondo appuntamento ancora più sentito e partecipato (oltre 60 Casse presenti), grazie al coinvolgimento attivo della CNCE nell’organizzazione. Obiettivo del premio, anche per questa edizione, è contribuire al consolidamento etico del settore attraverso la valorizzazione delle storie di chi opera lealmente e nel rispetto delle regole.
La Piazza dei Circuiti di Credito Commerciale presenterà ai visitatori e agli espositori un innovativo metodo di pagamento che vede lo scambio di beni e servizi in cambio di crediti che possono essere riscossi acquistando altri beni e servizi. Una leva addizionale per trattenere liquidità e semplificare la ripartenza per la filiera delle costruzioni.
A queste iniziative si aggiunge poi COLORI&DECORI Show, un’area dimostrativa dedicata al settore delle finiture e Condominio in Mostra una serie di convegni e workshop formativi per gli amministratori di condominio di ANAPI – Associazione Nazionale Amministratori Professionisti di Immobili.
Nell’Area Materiali Strutturali e Prefabbricazione verranno presentate attraverso un ciclo di convegni e mostre le eccellenze dei progetti italiani in ambito infrastrutture e territorio. All’interno dell’area saranno presenti realtà istituzionali quali: MIT – ITALFER – RFI – FS ITALIANE – ASSOCOMPOSITI – SIG.
A SAIE sarà presente anche IBIMI, Capitolo Italiano buildingSMART, con un’offerta costituita da seminari divulgativi, in modalità frontale presso il proprio stand e in webconferencing, laboratori “hands-on” e workshop, nella propria Arena. Grande risalto sarà posto alle ultime attività innovative dell’Associazione riguardanti i formati di scambio dati aperti (IFC) applicati al settore infrastrutturale, con particolare focus su monitoraggio e sicurezza di infrastrutture lineari, e le Tecnologie innovative come la Blockchain applicata al settore del costruito, supportata dalle ultime tecnologie di data acquisition (IoT e sensori) utilizzabili da tutti gli attori di filiera.
Anche quest’anno non mancherà, poi, l’IIPLE - Istituto Istruzione Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna, che presenterà un progetto BIM volto a migliorare il comportamento sismico e le prestazioni energetiche di un edificio esistente in ragione della legislazione, fino a dimostrare la realizzazione concreta di una porzione dello stesso, durante i giorni della manifestazione.
Infine, il Club Fornitori Sviluppo Strutturale Bologna Fiere: una Piazza dell’Eccellenza dedicata ai fornitori del recente ampliamento tecnologico-strutturale del nuovo padiglione 37 di BolognaFiere e del progetto In Cantiere del Palazzetto Virtus Arena.
Non perdete l’occasione di partecipare alle iniziative più efficaci per il vostro business con SAIE “Riparti Italia”.

I biglietti omaggio per visitare SAIE sono a disposizione sul sito www.saiebologna.it

 

Edilsocialnetwork è Partner di SAIE

L'asso del cantiere in alta quota

L'asso del cantiere in alta quota

Una benna Frantoio BF120.4 impiegata nei lavori di creazione di un bacino di stoccaggio idrico tra le Alpi austriache

Quando parliamo di Austria subito ci vengono in mente montagne innevate, baite e vallate di straordinaria bellezza.
Ci troviamo infatti nel cuore delle Alpi, nella località sciistica di Gosau Hintertal, che d’inverno si popola di turisti alla  ricerca di scenari mozzafiato da godersi tra una discesa sugli scii e una risalita in vetta.
 
Le aziende locali si preparano alla stagione sciistica già dall’estate, prevendento tutti i lavori per la messa in funzione di strutture e impianti. L’unica grande incognita, ma anche la protagonista indiscussa dello scenario invernale, rimane sempre lei, la neve.

Che cosa succederebbe, infatti, se i primi fiocchi tardassero ad arrivare?
Evento raro, in Austria, ma da prevedere, in modo da non essere colti impreparati. E’ proprio per questo motivo che gli addetti ai settore spesso costruiscono bacini idrici per l’innevamento artificiale. E così ha fatto la Dachstein Turismus AG – l’azienda turistica locale - realizzando a 1000 metri di altezza un bacino artificiale per gli impianti sciistici di Gosau- Zwueselalm e Annaberg-Zwieselalm .
L’infrastruttura serve proprio a questo: a creare la neve, quando la neve non c’è. E garantire così la funzionalità dell’impianto stesso.

A prendere in carico lavoro, la ditta Karl Pitzer GmbH, che ha raccolto la sfida di:
rimuovere 120.000 metri cubi di materiale
costruire 22 metri di argini
utilizzare 54.000 metri cubi di materiale per realizzare il bacino.
Ma le sfide, in alta montagna sono all’ordine del giorno.

Grazie a un parco macchine all’altezza del lavoro, e forte dell’esperienza in ambito alpino, la ditta si è messa all’opera con ben 9 escavatori tra le 30 e 60 tonnellate, 5 camion da carico, 1 frantoio con vagliatura, un rullo, un bulldozer e un telescopico.

E un asso nella manica, il frantoio mobile MB Cruher modello BF120.4, montato su escavatore Liebehrr936. Il frantoio MB è stato utilizzato per completare alcuni lavori che altrimenti gli altri macchinari non avrebbero potuto eseguire, sia per la difficoltà di lavorazione sia perché già impiegati per altri scopi.
Lavori di dettaglio, ma non per questo meno importanti, anzi: ad esempio, la benna frantoio ha frantumato la pietra calcarea usata poi come sottofondo per la viabilità stessa del cantiere e come materiale di drenaggio per la creazione del bacino di stoccaggio.

L’attrezzatura MB Crusher ci ha permesso di finire i lavori più in fretta e non avere tempi morti in cantiere – commentano dall’azienda - non solo, abbiamo anche risparmiato sull’acquisto di ghiaia, praticamente ce la siamo prodotti da soli direttamente in cantiere”.

Grazie alla sua versatilità e alla capacità di adattarsi ad ogni tipologia di applicazione, materiale e luogo, la Benna Frantoio MB è stata il lasciapassare per la riuscita dei lavori e ha permesso alla ditta di avere una soluzione pronta in cantiere per tutte le necessità di frantumazione che via via si presentavano.

Un vero asso nella manica, che per tutte queste ragioni ha contribuito significativamente alla conclusione del cantiere  in tempo per la sua messa in opera nel Novembre 2019.

Il frantoio a mascelle BF120.4 è un’attrezzatura adatta ad ogni marca di escavatore a partire dalle 30 tonnellate. Permette la scelta della granulometria in uscita, grazie alla facile regolazione delle mascelle che si può ottenere direttamente in cantiere e in modo pratico e veloce.

E’ la soluzione facile  per  ottenere materiale frantumato di ottima qualità e subito utilizzabile per qualsiasi esigenza.

 

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Visita SAIE 2020: vieni a trovare l'idea che ti manca

Visita SAIE 2020: vieni a trovare l'idea che ti manca

SAIE 2020: BolognaFiere 14 -17 OTTOBRE 2020
La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti


SAIE - la Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti - si terrà in sicurezza presso il quartiere fieristico di Bologna il prossimo 14 – 17 ottobre 2020.
Aziende, professionisti e associazioni ripartono insieme per costruire nuove opportunità per il mercato delle costruzioni.
Il biglietto gratuito che permetterà di accedere all’area espositiva, partecipare ai convegni, assistere alle aree dimostrative e alle iniziative speciali è disponibile qui.
Visita SAIE 2020: vieni a trovare l’idea che ti manca!

Umbria, indagini di microzonazione sismica, la regione stanza oltre un milione di euro

Umbria, indagini di microzonazione sismica, la regione stanza oltre un milione di euro

La Giunta regionale ha destinato 1.219.000 euro per lo svolgimento di azioni per la riduzione del rischio sismico per le aree più soggette ai fenomeni sismici.

Tale finanziamento è stato destinato ad un totale di 47 comuni, attraverso un apposito bando di manifestazione di interesse.
Tali comuni sono: Amelia, Attigliano Avigliano Umbro, Baschi, Bettona, Calvi dell’Umbria, Cascia, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Collazzone, Costacciaro, Fabro, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell’Umbria, Giove, Gualdo Cattaneo, Gubbio, Lisciano Niccone, Lugnano in Teverina, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli, Montecchio, Montefalco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Narni, Norcia, Orvieto, Otricoli, Paciano, Passignano Sul Trasimeno, Penna in Teverina, Perugia, Preci, San Gemini, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Terni, Todi, Torgiano, Umbertide.
La Regione Umbria afferma che tale operazione consentirà a tutti i 47 comuni di disporre di microzonazioni sismiche di estremo dettaglio per i capoluoghi e per le principali località. Tutti i comuni inoltre, dispongono già di analisi territoriali sul rischio sismico, messe a disposizione dalla Sezione geologica regionale, per l’utilizzo ai fini urbanistici e di protezione civile.
Il responsabile delle microzonazioni sismiche e della geologia della Regione Umbria, Andrea Motti, afferma che negli ultimi 30 anni sono state svolte molte attività di microzonazione sismica che indicano le aree in cui si hanno localmente amplificazioni delle forze sismiche generate dai terremoti ed i risultati sono utilizzati per progettare in maniera corretta gli edifici in aree non soggette a frane o crolli generati dai terremoti. Inoltre, Motti afferma che l'utilità di tali strumenti di conoscenza è un dato di fatto che si è riscontrato con dati oggettivi anche durante gli eventi sismici del 2016 e che le intensità macrosismiche rilevate (ICM) in Umbria sono più basse, diffuse e uniformi, rispetto a quanto ci si poteva attendere, con valori inferiori di 0.5 fino a 3 gradi di intensità macrosismica.
In un analisi effettuata prendendo a riferimento l’estensione completa dei 3 comuni umbri della zona epicentrale (Norcia, Preci Cascia), si è rilevato che l'intensità sismica è di almeno 1 grado inferiore rispetto a quanto ci si poteva attendere con le forze sismiche registrate dalle strumentazioni sismiche. Ciò è dovuto agli interventi di riduzione del rischio sismico realizzati nel corso degli ultimi 30 anni.
Attualmente la Sezione geologica regionale sta sviluppando ulteriori strumenti di analisi che permetteranno una valutazione geologica, a scala regionale e locale, ancora più approfondita.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

SAIE 2020. In fiera macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo.

SAIE 2020. In fiera macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo.

A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa  per Spritz  Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa. Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.

Si tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.
 

Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs,  veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.

 

Scopri di più su SAIE

Deumidificazioni muri delle camere da letto

Deumidificazioni muri delle camere da letto

L’intervento di deumidificazione muri delle camere da letto, eseguito nei giorni scorsi, è risultato fondamentale per due motivi: è servito da una parte per bloccare il fenomeno dell’umidità di risalita e delle sue conseguenze a livello strutturale (esfoliazione della pittura, sgretolamenti murari, umidità, muffa), dall’altra ad evitare la comparsa di problematiche di salute negli occupanti delle stanze (un ambiente interessato dall’umidità può provocare allergie e patologie, soprattutto di natura respiratoria).
Deumidificazioni muri: l’intervento nelle camere da letto
Le camere da letto per le quali è stato richiesto l’intervento dei tecnici Dry Wall System, specializzati nelle deumidificazioni dei muri, erano particolarmente segnate.
L’umidità di risalita, oltre a macchiare, scrostare e bagnare le pareti, aveva reso i locali impraticabili. E l’aria al loro interno risultava irrespirabile. Per recuperare le camere da letto e salvarle dall’umidità di risalita (umidità ascendente), è stata realizzata una barriera chimica deumidificante in grado di risanare il muro e di ripristinarne l’integrità.

Deumidificazioni muri: la barriera chimica deumidificante
Per realizzare la barriera chimica e procedere alle deumidificazioni muri delle camere da letto abbiamo praticato tutta una serie di fori sul perimetro interno dei muri (all’esterno non era possibile dato che l’immobile, di proprietà privata, era soggetto a vincoli storici). Nei fori ricavati con il martello rotobattente sono stati posizionati dei packer da iniezione (packer multiforo) attraverso cui è stato immesso nel muro l’idrorepellente e idrofobizzante DWS 1000, speciale prodotto che imbibisce la muratura rendendola impermeabile all’umidità di risalita (umidità ascendente).
Deumidificazione muri: la rimozione dei packer
Dopo circa 1 mese e mezzo dalla lavorazione un nostro operaio, deputato a intervenire nella fase post intervento, si è occupato di rimuovere i packer da iniezione, lasciati giustamente all’interno dei muri delle camere da letto per facilitarne l’asciugatura dall’umidità di risalita (umidità ascendente).

Per informazioni sulla deumidificazione muri prendere contatti con i nostri uffici.
Dry Wall System, azienda specializzata nel risolvere le problematiche di umidità di risalita (umidità ascendente) si occupa di:
•    Deumidificazione case
•    Deumidificazione uffici
•    Deumidificazione industrie
•    Deumidificazione immobili pubblici e privati
•    Deumidificazione condomini
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione chiese
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione oratori
•    Deumidificazione centri commerciali
•    Deumidificazione palazzi
•    Deumidificazione ville
•    Deumidificazione villette a schiera
•    Deumidificazione discoteche
•    Deumidificazione hotel, alberghi e strutture ricettive
•    Deumidificazione edifici storici
•    Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

 

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Sconfinamento del cappotto termico, il caso di Via Monte Grappa a San Donato Milanese e l'ordinanza della Cassazione

Sconfinamento del cappotto termico, il caso di Via Monte Grappa a San Donato Milanese e l'ordinanza della Cassazione

La Cassazione ha esaminato il caso di contenzioso nato tra i proprietari di un terrazzo e il condominio adiacente, in Via Monte Grappa 11 a San Donato Milanese, a causa di lavori per la realizzazione di un cappotto termico sull'edificio condominiale. I suddetti proprietari del terrazzo hanno dunque accusato il condominio di aver sconfinato, per uno spessore di 10 centimetri, nella loro proprietà con la realizzazione dell'opera. Il rappresentante del condominio invece, si difende affermando che l'opera realizzata si trova ad un metro di altezza dal piano del calpestio del terrazzo, lasciandolo quindi libero.
Il tribunale di Milano, con sentenza del 19 marzo 2017, respinse l'accusa verso il condominio, mentre la Corte d'appello di Milano ha parzialmente condannato questi, imponendogli la rimozione del cappotto termico.

A tale proposito si è dunque espressa la Corte di cassazione, affermando che in base a quanto prescritto dal Codice Civile “il proprietario non può opporsi, ai sensi dell'art. 840, comma 2, c.c., ad attività di terzi (quale, ad esempio, l'immissione di sporti) che si svolgano a profondità od altezza tali che egli non abbia interesse ad escluderle e, pertanto, ove ritenga di contestarle, è suo onere dimostrare che dette attività gli arrechino un pregiudizio economicamente apprezzabile, da intendere non in astratto, ma in concreto, avuto riguardo alle caratteristiche ed alla normale destinazione, eventualmente anche futura, del fondo, ovvero alla possibile utilizzazione di tale spazio a scopo di sopraelevazione”.
Non avendo quindi i proprietari del terrazzo prove tangibili per dimostrate la presenza di un eventuale danno, anche futuro, causato dall'intervento, i lavori di realizzazione del cappotto termico sono da considerarsi regolari.
Secondo la Cassazione, alla luce di quanto prescritto nel Codice, la Corte d'appello di Milano ha dunque errato nel condannare il condominio senza valutare se, e in che misura, sussista un concreto interesse del proprietario del terrazzo ad opporsi a tale opera. La corte quindi afferma che il ricorsa va accolto e la sentenza impugnata deve essere cassata, con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano, la quale procederà a nuovo esame della causa.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

La nuova regola tecnica per edifici sottoposti a tutela

La nuova regola tecnica per edifici sottoposti a tutela

Il Ministero dell'Interno ha pubblicato, con il DM 10/7/2020, la nuova Regola Tecnica di prevenzione incendi per gli edifici sottoposti a tutela, aperti al pubblico e destinati a contenere musei, gallerie, esposizioni, mostre, biblioteche e archivi. Tale modifica al codice di prevenzione degli incendi entra in vigore dal 21 agosto 2020, ovvero dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta della stessa.

La RTV differenzia le aree dell'attività in base alla presenza di persone o sostanze infiammabili, classificandole in: TA, locali aperti al pubblico e destinati a sale espositive, sale lettura, sale di consultazione e relativi servizi; TC, aree non aperte al pubblico, adibite ad uffici e servizi di superficie maggiore di 200mq; TM, depositi con carico di incendio specifico superiore ai 600 MJ/mq e aventi superficie maggiore di 25mq; TK1, locali ove si detengono o trattano sostanze o  miscele pericolose o si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione e  locali con carico di incendio specifico maggiore di 1200MJ/mq; TK2, depositi di beni tutelati; TO, locali con affollamento superiore alle 100 persone; TT, locali in cui siano presenti quantità   significative di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e locali tecnici rilevanti ai fini della   sicurezza antincendio; TZ, altre aree non ricomprese nelle precedenti o zone ad accesso soggetto a particolari condizioni d’uso.
Di questa classificazione sono ritenute aree a rischio specifico quelle dove si detengano o trattino sostanze o miscele pericolose (utilizzate per il restauro) o si effettuino lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio o dell’esplosione, ovvero le aree TK1.
Per la strategia antincendio la nuova regola impone che vengano applicate tutte le misure della regola tecnica orizzontale e quelle della presente RVT per le aree definite a rischio specifico. Per le vie di esodo verticali devono essere impiegati solo materiali appartenenti al gruppo GM2 di reazione al fuoco, mentre la classe di resistenza al fuoco dei compartimenti non può essere inferiore a 30, per quelli a quota superiore a -1m, ed a 60, per quelli a quota non superiore a -1m. Per le aree TA, TC, TO, ovvero nelle aree in cui non è possibile l’adeguamento o la determinazione della classe richiesta, devono essere adottati dei requisiti aggiuntivi, quali l'assunzione di un sistema di gestione della sicurezza antincendio di livello di prestazione III.
In caso di esodo per fasi è ammesso l’utilizzo di scala d’esodo protetta anziché a prova di fumo o  esterna, con le seguenti misure antincendio minime:
• nell’attività deve essere prevista una gestione della sicurezza con livello di prestazione III;
• ciascun piano dell’attività sia inserito in compartimento distinto;
• la procedura di esodo per fasi non sia utilizzata per vie di esodo verticali che servono piani a quota inferiore a -5 m.
Gli infissi, qualora di interesse storico artistico, presenti lungo le vie di esodo e che non possiedono le caratteristiche richieste, devono essere mantenuti costantemente aperti, durante l’esercizio dell’attività. Inoltre, sono ammesse larghezze delle vie di esodo orizzontali o verticali inferiori ai valori minimi, e comunque non inferiori a 800 mm, a condizione che vengano impiegati materiali  appartenenti al gruppo GM0 o GM1 di reazione al fuoco, che la porzione di impianto di illuminazione di sicurezza in corrispondenza delle criticità sia progettato per garantire il doppio dell’illuminamento minimo previsto dalla norma e che venga fatta una segnalazione specifica a tutti gli occupanti.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Superbonus 110%, tutto quello che c'è da sapere

Superbonus 110%, tutto quello che c'è da sapere

L'agenzia delle Entrate ha rilasciato il 24 luglio 2020 una guida all'superbonus, fornendo tutte le indicazioni per comprenderlo e conoscerne tutti i requisiti per beneficiarne.

Il Superbonus è uno degli interventi per il rilancio dell'economia dopo l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e consiste nell'incremento del 110% dell'aliquota di  detrazione  delle spese  sostenute  dal  1°  luglio  2020  al  31 dicembre 2021. Ciò a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Per tutti gli interventi non rientranti nelle tipologie aventi diritto al bonus restano applicabili le agevolazioni già previste dalla normativa vigente. Qualora un intervento dovesse rientrare in differenti categorie agevolabili, il contribuente potrà avvalersi di una sola delle predette  agevolazioni. Se invece, vengono realizzati più interventi riconducibili a diverse agevolazioni, il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi.
La detrazione per i suddetti interventi spetta ai soggetti che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei  lavori o al momento del sostenimento delle spese. Quindi il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
• i condomini;
• persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
• gli Istituti autonomi case popolari (IACP), a cui il bonus spetta anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022;
• le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
• dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
• dalle associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, e come tutte le detrazioni d'imposta, tale agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
Tale detrazione può essere fruita come contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi, oppure come cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, di altri soggetti e di istituti di credito e intermediari finanziari.
Per usufruire del bonus è necessario richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta il diritto alla detrazione d'imposta. È necessario, inoltre, richiedere, sia ai fini dell’utilizzo diretto in dichiarazione del Superbonus che dell’opzione per la cessione o lo sconto l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, per gli interventi di efficientamento energetico, e l’asseverazione da parte dei professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, per gli interventi antisismici.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Decreto semplificazioni: nuove regole per i contratti sotto soglia nel Codice dei Contratti

Decreto semplificazioni: nuove regole per i contratti sotto soglia nel Codice dei Contratti

Il Decreto Semplificazioni, Decreto di Legge 16 luglio 2020, n 76, ha portato a una modifica del Codice dei Contratti.
In primis, si dispone che le procedure di affidamento lavori possono essere avviate anche in mancanza di una specifica previsione nei documenti di programmazione purché questi vengano aggiornati entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, ovvero il 17 agosto 2020.


Per le procedure sotto soglia il nuovo decreto prevede che non siano più richieste le garanzie provvisorie, eccetto per ragioni particolari legate alla specificità dell’appalto. Per i criteri di affidamento dei lavori si definiscono due modalità: l’affidamento diretto e la procedura negoziata, per gli appalti che superino i 5 milioni di euro, con consultazione di un numero variabile di operatori economici. Prima delle modifiche dell’attuale decreto erano state stabilite, con il Decreto “Sblocca Cantieri”, 5 soglie in base alle quali era definita la tipologia affidamento dei lavori:
• Fino a 40.000 euro tramite affidamento diretto;
• Tra 40.000 euro e 150.000 euro tramite affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori;
• Tra 150.000 euro e 350.000 euro tramite procedura negoziata, previa consultazione di almeno 10 operatori economici;
• Tra 350.000 euro e 1 milione di euro tramite procedura negoziata previa consultazione di almeno quindici operatori economici;
• Sopra 1 milione di euro tramite procedura aperta.
Inoltre, sono definiti i termini massimi per arrivare all’aggiudicazione dei lavori pari a due mesi dalla data di adozione del primo atto di avvio del procedimento per gli affidamenti diretti e 4 mesi per le procedure negoziate. Violazioni di mancato rispetto dei termini, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell’esecuzione dello stesso possono costituire causa di esclusione o di risoluzione del contratto per inadempimento.
Al contrario per le procedure sopra soglia si ha una procedura ordinaria per i SIA, lavori, servizi e forniture a termini ridotti previsti nei casi di “urgenza” e una procedura negoziata nei settori dell’edilizia scolastica, universitaria, sanitaria. Inoltre, le stazioni appaltanti possono per ragioni di estrema urgenza derivanti dagli effetti negativi della crisi causata dalla pandemia Covid 19 o dal periodo di sospensione delle attività, operare in deroga ad ogni disposizione di legge salvo quella penale, ovvero quella relativa alle leggi antimafia, alle direttive europee e agli articoli 30, 34 e 42 del D.lgs. 50/2016.
In questo scenario, per i contratti in fase di esecuzione sono previste ulteriori norme. Viene riconosciuto un SAL (stato di avanzamento lavori) entro 15 giorni dall’entrata in vigore del Decreto e a prescindere dagli accordi contrattuali. Viene anche riconosciuto il rimborso dei maggiori costi sostenuti dalle imprese per l’adeguamento alle misure di sicurezza e viene riconosciuto un periodo di proroga alle imprese per l’adeguamento alle misure di contenimento.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Caserme Verdi, studio per la realizzazione di grandi infrastrutture

Caserme Verdi, studio per la realizzazione di grandi infrastrutture

Il progetto Caserme Verdi nasce dalla necessità di modernizzare il parco infrastrutturale dell'Esercito, costituito da immobili non più efficienti dal punto di vista funzionale e in grave stato di degrado, risultando un rischio per l'incolumità del personale militare.

Tale stato infrastrutturale richiede un intervento di ammodernamento, prevedendo la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, in linea con le normative e gli standard vigenti, a basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione. In tale contesto la Forza Armata ha individuato un primo gruppo di 26 infrastrutture sulle quali avviare la trasformazione, individuate partendo dalle infrastrutture considerate strategiche. Sono stati selezionati difatti aree con una vasta estensione (40-50 ettari), vicinanza ad aree addestrative e/o poligoni di tiro e in base alle specifiche esigente dell'Esercito.

I criteri di progettazione per le 26 infrastrutture prevedono l'individuazione di aree funzionali, che siano in grado di soddisfare tutte le esigenze di una base militare, a prescindere dalla sua destinazione d'uso (sede di reparto operativo, logistico, formativo, addestrativo, deposito, ecc.). In particolare sono state individuate 5 differenti aree funzionali, per ciascuna delle quali si è defnita la superficie massima necessaria. Tali aree funzionali sono:
• area di comando;
• area addestrativa,
• area logistica;
• area sportiva/ricreativa;
• area alloggiativa.

La progettazione di ogni singola area dovrà orientarsi su scelte che tengano conto di alcuni criteri: adozione di strutture modulari e prefabbricate, impianti facilmente ispezionabili ed economici nella gestione e manutenzione, contenimento dei costi di intervento, basso impatto ambientale e risparmio energetico, celerità degli interventi e fruibilità esterna delle aree socio-ricreative.
Su queste basi si è ipotizzato l'avvio delle progettualità e dei conseguenti interventi sulle differenti infrastrutture con una cadenza mediamente semestrale, per uno sviluppo complessivo pari a 20 anni, per la realizzazione dell'itero progetto, sulla base di un crono programma ben definito.
Per l'intera progettazione si è prevista una stima del costo di costruzione pari a 1,5 miliardi di euro.
La situazione insostenibile in cui versa l'intero parco infrastrutturale dell'Esercito, che costituisce un concreto pericolo per la sicurezza del personale, impone l'adozione di misure straordinarie per porre fine allo stato di degrado attraverso il raggiungimento di 8 obbiettivi:
1. Ottenere caserme sicure e funzionali alle esigenze di uno Strumento militare moderno ed efficace;
2. Sviluppare infrastrutture sfruttando sedimi/immobili vicini ad aree addestrative/poligoi per svolgere attività addestrative a “Km 0”;
3. Distribuire i necessari finanziamenti su un periodo di 15 anni;
4. Contenere i costi di funzionamento del parco infrastrutturale;
5. Gravitare al sud, potenziando le infrastrutture ubicate nel meridione anche al fine di ospitare nuove unità;
6. Eseguire opera di razionalizzazione del parco e standardizzazione del livello qualotativo delle caserme nel territorio nazionale;
7. Aumentare l'integrazione con il tessuto sociale.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è il principale luogo di culto cattolico di Asti, cattedrale dell’omonima diocesi. Con ottantadue metri di lunghezza e ventiquattro di altezza e larghezza è una delle più grandi chiese del Piemonte massima espressione dell’architettura gotica della regione e collocabile fra i maggiori esempi del gotico lombardo apprezzabili nel nord Italia.
L’attuale Cattedrale sorge sul sito di precedenti costruzioni riferibili sia ad una fase paleocristiana (V-VI secolo d.c.), sia ad una facies altomedievale (VII-XI secolo). Un’ulteriore fase costruttiva è riferita al XI-XII secolo.
Le prime fasi costruttive dell’attuale cattedrale (compreso il campanile) sono dal  XIII – XVII secolo

SUCCESSIVI INTERVENTI: XVIII – XIX secolo
La Cattedrale attuale è, dunque, il risultato di tre ricostruzioni succedutesi nell’arco di settecento anni.
La fabbrica presenta un’importante patologia delle murature per invasione di acqua dovuta al fenomeno della risalita capillare. Fenomeno che si eleva fino ad una quota di 2-3 metri dal pavimento.  (Vedi foto)

Sotto la cattedrale, desunta dai rilievi idrogeologici, scorre una falda d’acqua sotterranea, a pochi metri di profondità. La direzione dell’acqua e’ nord-sud e segue il declivio della collina.

Le murature sono in mattoni pieni. Le superfici esterne sono quasi completamente prive di intonaci, mentre quelle interne sono completamente decorate da affreschi e tempere fino al livello del pavimento.

L’Intervento e i primi risultati
A causa della vastità d’area pari a 2800 m2 sono stati applicati 3 dispositivi Dry Up per un periodo di prosciugamento previsto di 4 anni.  L’installazione e’ monitorata dal laboratorio di diagnostica multispettrale dell’ I.S.C.R. (Istituto Superiore per  la Conservazione e Restauro)

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Accessori per una migliore costruzione

Accessori per una migliore costruzione

Più libertà: Leipfinger-Bader amplia la gamma di accessori per i professionisti delle costruzioni

Soluzioni in mattoni e sistemi da un'unica fonte: al fine di evitare metodi di costruzione misti, semplificare i processi di lavoro e ottenere rapidi progressi di costruzione, le opere in laterizio Leipfinger-Bader (Vatersdorf) offrono una gamma completa di accessori.

Fino ad ora, questo andava dagli strumenti per la lavorazione della muratura - come miscelatori, slitte o cuscinetti di malta - ai mattoni di livellamento o agli elementi del bordo del soffitto come prodotti supplementari. Ora le murature stanno ampliando la loro gamma con tre ulteriori innovazioni pratiche: casseforme innovative per l'isolamento delle colonne, cassonetti per avvolgibili e sistemi di ventilazione offriranno ai professionisti dell'edilizia una libertà ancora maggiore in termini di design ed esecuzione tecnica. In combinazione con mattoni Unipor altamente termoisolanti, viene creata una muratura di qualità omogenea.
Da ora in poi, i nuovi accessori completeranno la vasta gamma di mattoni in muratura per la costruzione di edifici in mattoni della Bassa Baviera, Leipfinger-Bader. Non solo facilitano il lavoro di muratura in cantiere: durante la fase di utilizzo dell'edificio, i residenti beneficiano anche dei numerosi vantaggi fisici dei nuovi sistemi di accessori, come l'alto isolamento acustico e termico.

Efficiente e unico
Se l'uso dei pilastri è necessario da un punto di vista strutturale, i progettisti sono ben informati con la nuova "cassaforma per isolamento a colonna LB". Accelerano notevolmente la costruzione della casa, poiché i complessi lavori di taglio e incollaggio non sono più necessari a causa dell'isolamento integrato. Inoltre, la cassaforma isolante per colonna è realizzata in mattoni e può essere riempita a pavimento con cemento, quindi non è necessaria una cassaforma aggiuntiva. Ciò consente di risparmiare tempo per i processori e di trarre vantaggio da semplici passaggi di lavoro meno inclini agli errori rispetto al processo originale. “Con il suo materiale unico e schiumato, la cassaforma isolante per colonna garantisce un'elevata stabilità con un peso ridotto. Indipendentemente dal tempo, rimane dimensionalmente stabile e asciutto ", spiega Thomas Bader, amministratore delegato di Leipfinger-Bader. "Il prodotto è anche riciclabile, il che è confermato dal certificato di sicurezza per lo smaltimento."

Cassonetto per avvolgibile con ventilazione integrata
Nel frattempo, il nuovo sistema di serrande avvolgibili di Leipfinger-Bader stabilisce standard elevati in termini di isolamento acustico e termico. Un altro grande vantaggio: raggiunge facilmente la classe di resistenza RC2 raccomandata dalla polizia. L'Institute for Window Technology (ift Rosenheim) lo certifica in un corrispondente certificato di collaudo secondo la norma EN 1627: 2011-05. Se lo si desidera, è possibile installare persiane, persiane e schermi tessili con zanzariere. In combinazione con il nuovo sistema di ventilazione "Novarius RK" LB, i cassonetti per tapparelle assicurano un clima ambiente sano e ben temperato. Questo prodotto accessorio è inoltre caratterizzato da una particolarità: è "invisibile" dall'esterno, poiché è stato progettato per l'installazione diretta in cassonetti per avvolgibili. Inoltre, il sistema di ventilazione ha un punteggio grazie alla sua semplice installazione e funzionamento. Tutte le impostazioni possono essere effettuate con un solo interruttore: dalla semplice accensione e spegnimento, alla selezione di cinque diversi livelli di potenza e umidità, fino alla determinazione della temperatura. La massima capacità di ventilazione corrisponde a un massimo di 50 metri cubi di aria all'ora con un livello sonoro di soli 3,1 decibel. Ciò rende "Novarius RK" un'unità di ventilazione particolarmente silenziosa che, con un consumo energetico di 1,9 watt, richiede solo circa la metà dell'energia rispetto ad altri sistemi con valori di prestazione comparabili.

"Come azienda familiare con molti anni di esperienza nel settore delle costruzioni, le esigenze del mercato sono importanti per noi. Di conseguenza, sviluppiamo costantemente la nostra gamma di mattoni. Con le nuove soluzioni accessorie, ora possiamo offrire ai nostri clienti la soluzione giusta per il loro progetto da un'unica fonte", spiega Thomas Bader. Inoltre, l'ampliamento della gamma di case di efficienza KfW rende ancora più semplice l'implementazione, fino allo standard di efficienza energetica KfW 40plus.

Pianificatori e professionisti della muratura possono trovare maggiori informazioni sulle nuove soluzioni accessorie di Leipfinger-Bader sul sito Web della muratura.

 

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Decreto Semplificazioni: modifiche al Testo Unico Edilizia

Decreto Semplificazioni: modifiche al Testo Unico Edilizia

Con il Decreto Semplificazioni vengono apportate delle modifiche al Testo Unico Edilizia, al fine di semplificare e accelerare le procedure edilizie, riducendo anche gli oneri a carico di imprese e di cittadini, assicurando in questo modo il recupero e la qualificazione del patrimonio edilizio esistente e promuovendo lo sviluppo di processi di rigenerazione urbana.

Nell'ambito delle demolizioni e ricostruzioni di edifici il nuovo articolo 2-bis, comma 1-ter afferma che:

"In ogni caso di intervento che preveda la demolizione e ricostruzione di edifici, anche qualora le dimensioni del lotto di pertinenza non consentano la modifica dell’area di sedime ai fini del rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, la ricostruzione è comunque consentita nell’osservanza delle distanze legittimamente preesistenti. Gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti."

Questo significa che mentre ad oggi in caso di ricostruzione post demolizione si può agire in due modi, rispettare le distanze preesistenti, tuttavia conservando l'aria di sedime, il volume e l'altezza della costruzione originaria, oppure “spostare” l'edificio, aumentare volume o altezza, rispettando le prescrizioni sulle distanze vigenti al momento della nuova costruzione; con il nuovo decreto si ottiene una maggiore libertà di modificare nella ricostruzione volumi e dimensioni della sagoma mantenendo le prescrizioni preesistenti.
Di conseguenza, sull'articolo 3, comma 1 lettera d, il DL modifica la definizione di interventi di ristrutturazione edilizia, includendovi “gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversa sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico. L’intervento può prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana.”

Un'altra modifica interessante è la possibilità di modificare i prospetti degli edifici in maniera più semplice e rapida, classificando tali interventi come opere di manutenzione straordinaria. Questo nel caso in cui tali modifiche risultino indispensabili a garantire l'agibilità o l'accessibilità delle unità immobiliari. Differentemente le modifiche in facciata non legate ad agibilità o accessibilità si qualificano come ristrutturazione edilizia.

Il DL Semplificazioni inoltre, prevede la possibilità di chiedere la proroga della validità dei titoli edilizi, prima che siano decorsi i termini per l’inizio (un anno dal rilascio del titolo) o per la fine dei lavori (tre anni dal rilascio del titolo). Questo significa che il privato può chiedere una proroga dei titoli edilizi attraverso una semplice comunicazione allo sportello unico comunale prima della scadenza dei termini.
Ad oggi tutte le modifiche apportate al Testo Unico Edilizia dal Decreto Semplificazioni sono in corso di revisione presso il Ministero delle Infrastrutture.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Sismabonus, detrazioni al 110% per qualsiasi intervento strutturale

Sismabonus, detrazioni al 110% per qualsiasi intervento strutturale

Il sismabonus è la detrazione fiscale IRPEF valida fino al 31 dicembre 2021. Ovvero è un'agevolazione che consente ai contribuenti di ottenere detrazioni fiscali al 110% delle spese sostenute per qualsiasi intervento strutturale. Tuttavia, non vi è nessuna premialità legata al miglioramento della classe sismica.

L'Associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI), a tal proposito ha evidenziato le sue perplessità circa numerosi aspetti legati al decreto di legge sul tema.

Per quanto riguarda la premialità legata al miglioramento sismico, scomparendo questa scompare la base del calcolo dell’esposizione economica dello Stato dopo un evento sismico, rendendo antieconomico intervenire in maniera efficace e performante. Inoltre l’eliminazione della classificazione costituisce un grave passo indietro nella sensibilizzazione e crescita della consapevolezza da parte della società nei confronti del rischio sismico.
Per quanto riguarda la scadenza del 31 dicembre 2021, l'ISI la definisce come un grosso impedimento, in quanto esclude dall'agevolazione i lavori sui condomini. Questo perchè non vi saranno le dovute tempistiche per avviare nei condomini l’iter decisionale, progettuale, autorizzativo e per effettuare i lavori spendendo di fatto gli importi che si vuole portare in detrazione.
Tale decreto inoltre, aggiunge una ulteriore asseverazione in capo al professionista. Questi, oltre a dover sottoscrivere una congruità nel rispetto delle norme vigenti ai sensi del DPR380/2001 e una sulla classificazione ai sensi dell’allegato B del DM58/2017, dovrà anche aggiungere una sulla congruità di spesa che si sceglie di portare in detrazione.
Infine, l'Associazione si pone l'importante quesito su ciò che accadrà dal 1°gennaio 2022, dal momento che anche il Sismabonus originario andrebbe a decadere, andando ad ipotizzare tre scenari:
• Tutto ritorna al bonus ristrutturazione (o a nessun bonus): ciò renderebbe di fatto inutile questa finestra temporale di poco più di un anno in cui solo pochissimi interventi potranno venire realizzati.
• Viene prorogato il SismaBonus nella sua versione “standard” (70-85%): scenario auspicabile in quanto il mercato stava cominciando a superare lo scoglio iniziale e il volano aveva cominciato a mettersi in moto. In questa prospettiva i pochi mesi del 110% risulterebbero “solo” una confusione intermedia.
• Viene prorogato il SuperBonus al 110%: così si annullerebbe di fatto la premialità e la possibilità da parte dello Stato di decidere in quale maniera contribuire economicamente dopo un evento sismico.

L'associazione conclude queste sue considerazioni osservando come questa potenziale opportunità per un balzo in avanti si sia invece trasformata in un passo indietro.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone, Edilsocialnetwork